Nel 2012, il Sindaco di allora Gigi Farioli, recepiva una proposta avanzata dal Maestro Ernani Ferrario  rendendo omaggio ai Bruscitti, piatto simbolo della tradizione culinaria bustocca, istituendo "Ul Dì di Bruscitti", cioè "Il giorno dei Bruscitti" ovvero il giorno, per la precisione il secondo giovedì di Novembre, nel quale, il Magistero organizza una cena festosa, aperta a tutta la popolazione, il cui menù è sempre lo stesso e ha come piatto principe della tradizione bustocca, la  Polenta e Bruscitti.

Dai primi 250 partecipanti alla serata organizzata per lo storico annuncio del Sindaco, ogni anno si sono aggiunti gruppi di amici, spesso "foresti"  cioè non bustocchi, smaniosi di assaggiare il piatto cucinato rigorosamente seguendo la ricetta depositata.
Più di 300 persone partecipano per diversi anni alla serata ed il numero dei delusi che non trovano posto nella location originariamente scelta (la Sala del Museo del Tessile)
risulta anno dopo anno troppo elevato per essere accettabile.

Per accontentare il palato dell’enorme numero di appassionati che non vedono l’ora di gustare il piatto fumante accompagnato dalla polenta c'è bisogno di trovare una soluzione!
Così, dopo ampia riflessione del Consiglio Direttivo e grazie alla costante attenzione e collaborazione dell'amministrazione comunale,
“Ul Dì di Bruscitti” nell'anno 2019  è stato celebrato in versione extralarge: l’evento del Magistero dei Bruscitti  si è trasferito dal Museo del Tessile ai grandi spazi di Malpensafiere per poter finalmente accontentare tutte le richieste.

Dei 450 posti a disposizione non ne è rimasto nessuno libero…
Me nella primavera 2020 tutto cambia, un virus lontano arriva in Italia, è subdolo e aggressivo, obbliga tutti noi a scelte difficili, a sacrifici importanti. Il Covid ritorna con cattiveria in autunno, quando sembrava che si fosse ingentilito, e invece blocca nuovamente tutte le nostre iniziative.
Che fare?

Il Consiglio del Magistero
in questi momenti di ansia e tragedia, in cui molti di noi, hanno o conoscono persone che soffrono a causa del virus ( e non solo), in questo momento " sospeso" circondati da notizie che invece di tranquillizzare, fanno aumentare l'ansia, in questo momento, cerca di trovare la forza e il modo anche per pensare e fare quello che normalmente avremmo fatto, con serenità e semplicità. E' con questo spirito che il Magistero, seppur cosciente della situazione, manda un invito, un'esortazione, non solo ai confratelli, ma anche ad amici, parenti, a tutta Busto, a tutti quelli che vorranno accettarlo...E’ un'invito a cucinare "in proprio" i veri Bruscitti del Magistero, come tradizione, giovedi 12 novembre data del  "UL DI DI BRUSCITTI"  e nella preparazione, estraniarsi per qualche ora, per poi condividerli gustandoli insieme,  brindare alla salute e farli diventare cibo della comunità, sapendo che contemporaneamente lo stesso " rito" verrà ripetuto in tantissime case, accomunandoci in una conviviale virtual-golosa-tradizionale.

Il Magistero inoltre sul proprio sito completamente rinnovato  www.magisterodeibruscitti.org pubblica oltre alla ricetta originale alla quale attenersi,  una simpatica locandina fatta per l'occasione, e la mail a cui inviare , le foto del piatto finito.
Le migliori verranno pubblicate sul sito.

Anche La Prealpina, quotidiano della provincia di Varese dava risalto alla iniziativa pubblicando per un paio di giorni diversi articoli che invitavano tutti coloro che ne avevano voglia a condividere la tradizione e cucinare ognuno a casa propria il nostro piatto.

Il risultato finale è andato oltre le nostre migliori previsioni, una larga maggioranza dei confratelli ha cucinato i bruscitti documentando con foto e video i passaggi della ricetta, ma soprattutto tante persone, tante famiglie della nostra città si sono cimentate, chi anche per la prima volta nella preparazione del nostro piatto della tradizione. Sono arrivate tante foto e tanti messaggi di ringraziamento per aver pensato, ad un momento di condivisione gastronomico e di condivisione della tradizione, in un periodo triste e dove la socialità è compromessa.

Ovviamente tutti noi speriamo che dalla primavera potremo tornare a ridere e scherzare tutti insieme con le gambe sotto ad un tavolo, ed il successo di questa iniziativa ci darà forza ed entusiasmo per ripartire come prima, anzi meglio di prima.