Sabato 12 Marzo 2022 I Cavalieri della Polenta di sono gemellati con il Magistero dei Bruscitti.
I Cavalieri della Polenta di Bergamo e il Magistero dei Bruscitti di Busto Grande, si sono Gemellati in un luogo dove sentirsi a casa, pranzando tra mura seicentesche abbracciate da un grande giardino questa è stata la senz’azione provata dai 66 Confratelli delle due associazioni che si sono trovati nell’Agri ristorante Sant’Alessandro, ad Albano Sant’Alessandro (BG). La scelta di questa location è in linea con lo Statuto dei Cavalieri della Polenta che recita: “sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l’uso della polenta, segnalando i locali dove essa è pienamente valorizzata. I punti di forza di questa azienda sono: i mulini a pietra che macinano grano e mais blu, giallo, arancione, rosso e nero che si traducono nella farina Nigra, la bergamasca e la rossa; i formaggi di capra, la carne dei vitelli di razza piemontese, il maiale nostrano ed infine il vino il Rosso Carbonera con le uve Merlot e Cabernet Sauvignon coltivate sulle pendici del monte San Giorgio in località Carbonera. Prima del Convivio i Confratelli provenienti da Busto Arsizio Varese, hanno avuto modo di apprezzare il Santuario Beata Vergine delle Rose a pochi metri dall’Agriturismo, la cui storia inizia in una notte tra il 3 e il 4 gennaio del 1417: due mercanti romagnoli, diretti da Brescia a Bergamo, si trovavano in una boscaglia nei pressi del villaggio chiamato Albano, senza possibilità di scampo per le avverse condizioni oscurità, boscaglia, acquitrini coperti dalla neve. Si rivolgono al Signore, alla Madonna e fanno voto di costruire una cappella se fossero usciti vivi da quella situazione disperata. Improvvisamente dal cielo raggi di luce rompono le tenebre e una striscia luminosa di rugiada indica loro la strada. In segno di riconoscenza per la via ritrovata decisero di ringraziare subito la Vergine e successivamente apparve loro con stretto al petto il bambino Gesù che stringeva in un pugno un piccolo mazzo di rose bianche. Il luogo dell’apparizione venne chiamato da quella notte, il Collo di Rosate, vi costruirono la Cappelletta, che richiamerà la devozione dei fedeli per gli anni a venire.
La cerimonia ha avuto come testimone il Presidente della F.I.C.E. Marco Porzio, fresco di nomina/riconferma. Oltre al Gran Maestro Sergio Solazzi da poco nominato alla conduzione della Confraternita, era presente Mario Lameri Gran Maestro Emerito, e in sostituzione del Maestro dei Magistero dei Brucitti Edoardo Toia, il Gran Maestro Emerito Antonio Colombo e l’Ambasciatore Bruno Bertolè Viale. Nel Proclama si evince: daremo spazio alla cultura al ritrovarci sobri a conversare, scegliendo ogni tanto una struttura, dove si cucinano cibi da gustare. Sara certo ovviamente un piacere, procedere felici, saldi e dritti, ed essere li contenti ad inneggiare evviva la Polenta ed i Bruscitti. Il piatto principale è stato ovviamente la Polenta che accompagnava i Bruscitti, piatto antico della tradizione di Busto Arsizio insignito del marchio De.Co denominazione comunale. Trattasi di quattro tipi carne (polpa reale, tampetto, fustello, cappello del prete) tagliata a tocchetti con coltello e cucinati secondo la ricetta originale, corposa, nata ai tempi di povertà per riciclare la carne attaccata alle ossa (bruscitti significa infatti briciole) quella che i ricchi scartavano dalle loro tavole. I Bruscitti sono piatto di carne molto saporito, dove si sente il gusto delle spezie. Tra l’altro sono anche un piatto intelligente perché richiedono una lunga e lenta cottura. La polenta ha avuto anche questa volta l’onore di accompagnare i prodotti offerti dal nostro sponsor GBattista Arrigoni i formaggi blasonati (Gorgonzola dolce e Taleggio) del pluripremiato Caseificio Arrigoni di Pagazzano (Bg). Durante il Convivio il signor Michele dell’azienda ha esposto alla platea dei commensali i prodotti coltivati nell’agriturismo e le materie prime utilizzate nel preparare i piatti cucinati. Alla fine della Cerimonia è avvenuto lo scambio dei doni. Da parte dei Cavalieri della Polenta sono stati consegnati i prodotti dello sponsor Fratelli Moretti; la farina Bramata ed una confezione di uova sode prodotte da Cascina Italia. Da parte dei Bruscitti: la ricetta originale unitamente ad un cucchiaio in legno bucato al centro, per mescolare la carne durante la cottura, un sacchetto di aromi “Erba bona” per aromatizzare il tutto. Alla fine del Convivio prima dei saluti, si è concordato tra le due Confraternite di ufficializzare per gli anni a venire una data per celebrare il Gemellaggio.
I Cavalieri della Polenta di Bergamo e il Magistero dei Bruscitti di Busto Grande, si sono Gemellati in un luogo dove sentirsi a casa, pranzando tra mura seicentesche abbracciate da un grande giardino questa è stata la senz’azione provata dai 66 Confratelli delle due associazioni che si sono trovati nell’Agri ristorante Sant’Alessandro, ad Albano Sant’Alessandro (BG). La scelta di questa location è in linea con lo Statuto dei Cavalieri della Polenta che recita: “sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l’uso della polenta, segnalando i locali dove essa è pienamente valorizzata. I punti di forza di questa azienda sono: i mulini a pietra che macinano grano e mais blu, giallo, arancione, rosso e nero che si traducono nella farina Nigra, la bergamasca e la rossa; i formaggi di capra, la carne dei vitelli di razza piemontese, il maiale nostrano ed infine il vino il Rosso Carbonera con le uve Merlot e Cabernet Sauvignon coltivate sulle pendici del monte San Giorgio in località Carbonera. Prima del Convivio i Confratelli provenienti da Busto Arsizio Varese, hanno avuto modo di apprezzare il Santuario Beata Vergine delle Rose a pochi metri dall’Agriturismo, la cui storia inizia in una notte tra il 3 e il 4 gennaio del 1417: due mercanti romagnoli, diretti da Brescia a Bergamo, si trovavano in una boscaglia nei pressi del villaggio chiamato Albano, senza possibilità di scampo per le avverse condizioni oscurità, boscaglia, acquitrini coperti dalla neve. Si rivolgono al Signore, alla Madonna e fanno voto di costruire una cappella se fossero usciti vivi da quella situazione disperata. Improvvisamente dal cielo raggi di luce rompono le tenebre e una striscia luminosa di rugiada indica loro la strada. In segno di riconoscenza per la via ritrovata decisero di ringraziare subito la Vergine e successivamente apparve loro con stretto al petto il bambino Gesù che stringeva in un pugno un piccolo mazzo di rose bianche. Il luogo dell’apparizione venne chiamato da quella notte, il Collo di Rosate, vi costruirono la Cappelletta, che richiamerà la devozione dei fedeli per gli anni a venire.
La cerimonia ha avuto come testimone il Presidente della F.I.C.E. Marco Porzio, fresco di nomina/riconferma. Oltre al Gran Maestro Sergio Solazzi da poco nominato alla conduzione della Confraternita, era presente Mario Lameri Gran Maestro Emerito, e in sostituzione del Maestro dei Magistero dei Brucitti Edoardo Toia, il Gran Maestro Emerito Antonio Colombo e l’Ambasciatore Bruno Bertolè Viale. Nel Proclama si evince: daremo spazio alla cultura al ritrovarci sobri a conversare, scegliendo ogni tanto una struttura, dove si cucinano cibi da gustare. Sara certo ovviamente un piacere, procedere felici, saldi e dritti, ed essere li contenti ad inneggiare evviva la Polenta ed i Bruscitti. Il piatto principale è stato ovviamente la Polenta che accompagnava i Bruscitti, piatto antico della tradizione di Busto Arsizio insignito del marchio De.Co denominazione comunale. Trattasi di quattro tipi carne (polpa reale, tampetto, fustello, cappello del prete) tagliata a tocchetti con coltello e cucinati secondo la ricetta originale, corposa, nata ai tempi di povertà per riciclare la carne attaccata alle ossa (bruscitti significa infatti briciole) quella che i ricchi scartavano dalle loro tavole. I Bruscitti sono piatto di carne molto saporito, dove si sente il gusto delle spezie. Tra l’altro sono anche un piatto intelligente perché richiedono una lunga e lenta cottura. La polenta ha avuto anche questa volta l’onore di accompagnare i prodotti offerti dal nostro sponsor GBattista Arrigoni i formaggi blasonati (Gorgonzola dolce e Taleggio) del pluripremiato Caseificio Arrigoni di Pagazzano (Bg). Durante il Convivio il signor Michele dell’azienda ha esposto alla platea dei commensali i prodotti coltivati nell’agriturismo e le materie prime utilizzate nel preparare i piatti cucinati. Alla fine della Cerimonia è avvenuto lo scambio dei doni. Da parte dei Cavalieri della Polenta sono stati consegnati i prodotti dello sponsor Fratelli Moretti; la farina Bramata ed una confezione di uova sode prodotte da Cascina Italia. Da parte dei Bruscitti: la ricetta originale unitamente ad un cucchiaio in legno bucato al centro, per mescolare la carne durante la cottura, un sacchetto di aromi “Erba bona” per aromatizzare il tutto. Alla fine del Convivio prima dei saluti, si è concordato tra le due Confraternite di ufficializzare per gli anni a venire una data per celebrare il Gemellaggio.