40° RADUNO NAZIONALE IN EVIDENZA EVIDENZA

40° RADUNO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI

Modena 19-22 Ottobre 2023   
“Vi aspettiamo nel cuore dell'Emilia-Romagna per un'esperienza indimenticabile tra arte, motori e naturalmente...sapori!”
 
a cura del'AED - Associazione Esperti Degustatori per l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.   

Sono contento di poter presentare il programma completo del nostro evento principale del 2023.

Ringrazio gli amici dell'AED - Associazione Esperti Degustatori per l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. che si sono impegnati per poterci offrire un programma pieno di spunti culturali ed enogastronomici.

Troverete in allegato il programma completo che inizierà il giovedì pomeriggio e finirà la domenica dopo pranzo.
Ovviamente non sarete obbligati a presenziare all’intero pacchetto anche se mi sento di consigliarvelo, ma potrete richiedere anche la partecipazione parziale solo per il sabato e domenica con pernottamento o anche solo per la giornata di Sabato o Domenica.
Nel programma sono presenti tutte le possibilità di iscrizione (1. Completo; 2. Solo sabato e domenica; 3. solo sabato; 4. solo domenica).

L'organizzazione ha deciso di dare priorità fino al 30 Giugno alla prenotazione dei 2 pacchetti più estesi (1. Completo; 2. Da sabato a domenica); dopo tale data per i posti ancora disponibili verranno prese in considerazione anche le richieste di presenza del solo sabato o domenica, ma vi chiedo di inviare comunque la vostra richiesta in quanto verrà stilato un ordine di prenotazione che terrà conto della data di invio e verranno poi accettate le prenotazioni in ordine temporale fino ad esaurimento posti.  

Per qualunque esigenza o chiarimento potrete far riferimento agli indirizzi riportati nel programma.  
AED:                    Presidente Mario Gambigliani Zoccoli cell. 338-5087425 mariogambiglianizoccoli@gmail.com
MODENATUR:       Chiara Regazzini o Camilla Grassi il tel. 059220022  radunofice@modenatur.it


Spero di incontrare molte confraternite in occasione del nostro raduno nazionale


13-05-2023 Leggi

Notiziario Dicembre 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


27-11-2023 Leggi

Convivio del 23 novembre 2023 - circolo enogastronomico della rovere

"È proprio un convivio del cavolo"Il tema conduttore è stato il cavolo nero. 


24-11-2023 Leggi

Accademia della Castagna Bianca 2023 - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 5 novembre il primo capitolo post Covid della Castagna Bianca, un'occasione per visitare a Villanova di Mondovì il sito di Santa Caterina. Alla colazione sono seguiti l'interessante conferenza del prof Morandini sullo storico distretto monregalese della ceramica e il capitolo ufficiale con la presentazione delle confraternite, di cui alcune francesi del V.A.R.. Foto di gruppo e pranzo tipico hanno concluso la giornata. Sempre gradito l'omaggio del XXI quaderno dedicato alla " Merenda Sinoira ".


18-11-2023 Leggi

Modena XL Raduno Nazionale - ordine dell amarena e del nebbiolo

Quattro rappresentanti dell'Ordine hanno partecipato al XL Raduno Nazionale a Modena, organizzato dall'Associacione Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale. Alla passeggiata in città del mattino è seguito il pranzo presso la mensa Ghirlandina e dopo qualche momento di riposo ci si è trasferiti alla Villa Cavazza di Bomporto per la manifestazione " Terre di Vite e di sapori ", per degustare prodotti del territorio e vini non solo locali. A seguire la cerimonia ufficiale di presentazione delle confraternite, lo scambio dei doni e la cena di gala. In abbinamento a tutti i piatti Lambrusco in diverse tipologie ma soprattutto sulla tavola non è mai mancato l'Aceto Tradizionale: Domenica con la Santa Messa in Duomo e la foto di gruppo si è conclusa la nostra partecipazione.


12-11-2023 Leggi

Confraternita Radicchio di Verona - ordine dell amarena e del nebbiolo

Viaggio a Verona per conoscere  il radicchio IGP. Presso il Castello Bevilacqua, al convegno sul tema " Il turismo esperenziale ricettivo " , è seguito il pranzo con degustazione di radicchio in piatti realizzati da noti Chef, che hanno partecipato al concorso per il radicchio d'argento. I piatti sono stati giudicati sia da una giuria tecnica che da una popolare, composta da tutti i presenti al banchetto. La giornata ha compreso anche la visita al mattino della Pieve di San Pietro in Tillida e il pomeriggio alla stupenda città murata di Montagnana.


01-11-2023 Leggi

Magistero dei Bruscitti - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 8 ottobre, partecipazione al capitolo del Magistero dei Bruscitti di Busti Grandi. La giornata è iniziata con una calorosa accoglienza presso Volandia per la colazione di benvenuto e la visita al museo accompagnati da una guida esauriente. Nella sala adibita ai convivi, dove è stato servito il pranzo con il tipico menu, si è svolto lo scambio dei doni con la classica foto ricordo.


01-11-2023 Leggi

Cavalieri della Birra Trappista - ordine dell amarena e del nebbiolo

Giornata " trappista" , l'8 ottobre,con i Cavalieri, dove la birra che scorreva a fiumi, l'ha fatta da padrona. Il decimo capitolo si è svolto alla Corte Rustica Borromeo di Oreno, uno stupendo edificio del 1500, che conserva ancora magnifici affreschi. All'investitura dei nuovi Cavalieri sono seguiti la presentazione delle confraternite e la classica foto ricordo. Il pranxzo presso " Al Basel ", con menu i cui piatti sono stati posti in abbinamento alle diverse tipolòogie di birra, ha concluso la giornata. La stuoenda Chimay blu, che ha accompagnato il birramisu, è stata donata allo scambio dei doni. 


01-11-2023 Leggi

LA SFOGLIA MANTOVANA - confraternita del salame mantovano

DIMOSTRAZIONE DELLA PREPARAZIONE DELLA SFOGLIA MANTOVANA TIRATA A MANO CON LA CANNELLA 


31-10-2023 Leggi

Notiziario Novembre 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


29-10-2023 Leggi

Confrerie des Chevaliers de L'Aiet - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 8 ottobre, a Trets, borgo caratteristico della Provenza, si è svolto il 32° Capitolo della confraternita. Dopo una colazione di benvenuto e la visita alla chiesa con la benedizione, nel cortile del Castello, uno spettacolo di musica e balli in costumi tradizionali e un esibizione di dressage hanno allietato la mattinata. In seguito il benvenuto alle confraternite, l'intronizzazione dei nuovi membri e dei cavaliei d'onore, cui è seguito un'ottimo e ricchissimo pranzo. La giornata dalle temperature estive e dai colori tipicamente provenzali, ha fatto da cornice  all'atmosfera creata dagli organizzatori. Emozionante trovarsi alle pendici del monte Sainte Victoire che appare in numerosi dipinti di Cezanne, che ha proiettato i convenuti in un'atmosfera quasi surreale, impressionistica, assaporandone ogni attimo, ogni profumo, ogni sfumatura e soprattutto la cordialità e l'affetto con cui siamo stati ricevuti.


29-10-2023 Leggi

Confraternita d'la Tripa - ordine dell amarena e del nebbiolo

Moncalieri uguale " Tripa ". Le confraternite si sono ritrovate per festeggiare il 54° anniversario di fondazione del sodalizio con la consueta visita alla 15a fiera nazionale della trippa per l'assaggio. Quest'anno pentolone record da 25 ql. La giornata è iniziata con la squisita colazione in strada dove si è potuto assaggiare il tipico salume, a seguire la sfilata con paludamenti verso la sede della " Famija Moncalerejsa " dove si svolta la cerimonia del capitolo. Il pranzo al ristorante Ca' Mia ha concluso la giornata. I confratelli ci hanno offerto numerose declinazioni di trippa, da salume uinico nella sua tipicità, all'insalata di trippa con tonno e carciofi, alla ricetta della nonna con i porri e infine alla savoiarda.


28-10-2023 Leggi

Confrerie du Fromage Abondance - ordine dell amarena e del nebbiolo

Iniziato con l'omaggio alla statua di Freddy Mercury a Montreux, l'impegnativo WE di trasferta in Francia per festeggiare la Confrerie di Abondance, non solo un villaggio al centro dell'importante comprensorio sciistico di Morzine ma anche una razza di mucche presente sul territorio da XV secoli e soprattutto un'eccellente formaggio, che si è potuto degustare sia in purezza che nella tradizionale fonduta. Interessante la visita al museo del formaggio dove si sono potute conoscere le otto tipologie IGT e AOP prodotte in zona. Simpatico il gioco della Marelle ( la nostra settimana) nello spazio antistante il museo. Il capitolo si è svolto nel chiostro della bellissima abbazia agostiniana di Notre Dame d'Abondance, risalente al XV secolo, e il cui stile architettonico rivela i collegamenti che esistevano all'epoca tra Piemonte e Savoia. La cerimonia è stata allietata da due giovani fisarmonicisti e dal suono di un campanaccio che veniva scosso ad ogni intronizzazione. Il pranzo è stato servito in un Logis che, per la quantità di suppellettili, si può considerare quasi un museo savoiardo. Un documento del 1381, che attesta la presenza di questo formaggio sulla tavola del Conclave di Avignone per eleggere il Papa, dona a questo formaggio un alone di nobiltà.


27-10-2023 Leggi

Convivio autunnale - confraternita del bollito e della pera madernassa


Domenica 26 novembre 2023  VII CONVIVIO AUTUNNALE 

Ore 10:00 Ritrovo presso la Cantina Terra del Barolo in Castiglione Falletto (Cn),Via Alba  Barolo, 8. Consegna dei Bagnet partecipanti alla gara indetta tra Dame, Soci, Amici e Simpatizzanti. Visita alla prestigiosa Cantina Terre del Barolo nata nel 1958 e rappresentativa di ben undici Comuni con più di trecento soci. La cantina fu fondata da Arnaldo Rivera, maestro e sindaco carismatico di Castiglione Falletto e uomo dotato di grande sensibilità per il territorio. Qui si producono esclusivamente vini delle Langhe, dagli oltre 600 ettari di vigneti gestiti dalle famiglie dei soci viticoltori.  Al termine della visita aperitivo presso la Cantina 

Ore 12,30 Pranzo presso la Cantina Terra del Barolo, a cura del Catering Il Banchetto di Novello a base di bollito in abbinamento ai vini della Cantina ospitante. .Durante il pranzo avverrà la premiazione della gara dei Bagnet e l’investitura di nuovi Confratelli.  Si allega alla presente il Menù del Gran Bollito 

Adesioni da comunicarsi inderogabilmente ed esclusivamente  entro il giorno 17 novembre 2023 ,  al Ns Tesoriere  Sig. Gianfranco Canavese al Cell. 335 7241170 


26-10-2023 Leggi

Festa del Baccalà - ordine dell amarena e del nebbiolo

A Sandrigo, ospiti della Confraternita del Baccalà, le confraternite convenute, munite di cartello che ne metteva in risalto la provenienza hanno sfilato dalla sede del sodalizio alla piazza dov'era stato allestito il palco per la cerimonia ufficiale. Durante il pranzo a base di stoccafisso di lofoten IGP si è svolto il consueto scambio dei doni.


22-10-2023 Leggi

XXI Dieta della Nocciola - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 17 settembre, a Cravanzana, un paesino circondato da noccioleti, si è svolta la XXI Dieta della Nocciola Tonda Gentile di Langa. Accolti all'ingresso del castello con una golosa colazione dolce e salata cui è seguita la cerimonia nella chiesa sconsacrata, mentre risuonavano gli inni delle nazioni partecipanti, Italia e Francia. Dopo i saluti del Gran Maestro, l'interessantissima conferenza sulla nocciola, il classico scambio dei doni a concluso la mattinata. Dopo il traferimento al ristorante un ottimo pranzo ha concluso il capitolo.


22-10-2023 Leggi

Il vino nel mondo greco e romano tra mito, letteratura e società” - confraternita della vite e del vino di trento

Mercoledì 18 ottobre ore 18.00 presso la sede della Sosat, via Malpaga, 17 – Trento: serata culturale: “Il vino nel mondo greco e romano tra mito, letteratura e società” - dott. Paolo Milani, giornalista con dottorato di ricerca in filologia classica. Durante l'incontro sarà descritto il ruolo che il vino svolge nella società antica, greca e romana, come strumento per cementare le relazioni sociali, per creare alleanze politiche, per propiziare le divinità, come strumento di valorizzazione della razionalità umana in contrapposizione al bere smodato dei " barbari".

Partecipazione libera.

Segue brindisi

Info: email:confraternitavitevino@gmail.com o +39 347 7793006 Jessica Malpaga - Cerimoniera


12-10-2023 Leggi

Confrerie de la Figue de Sollies Pont - ordine dell amarena e del nebbiolo

A fine agosto, dopo la pausa estiva, sono ricominciati gli incontri in Europa dell'Ordine, una due giorni organizzata dalla Confraternita dei fichi neri. La festa, iniziata il venerdì con l'inaugurazione della fiera, un grande evento con tantissimi banchi di prodotti del territorio, è proseguita con una cena danzante. Il sabato, tra due ali di folla, il defilè delle confraternite accompagnati dalla banda al seguito di carri allegorici e di cavalli bianchi della Camargue. Interessante la visita della mostra sui fichi, che ha preceduto la cerimonia ufficiale cui è seguita la benedizione degli stendardi, la presentazione delle confraternite e la foto di gruppo. A seguire il pranzo con un gustoso menù a base di fichi. La festa si è conclusa poi con una cena in compagnia degli amici italiani di Peveragno, località gemellata con Sollies. La partecipazione al capitolo ha dato l'occasione di visitare la città di Tolone, il porto e la città di Cassis circondata dai vigneti che scendono fino al mare,la stupenda valle della Durance  e di Briançon con le sue fortificazioni iscritte nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO


09-10-2023 Leggi

Notiziario Ottobre 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


02-10-2023 Leggi

Notiziario Settembre 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


31-08-2023 Leggi

XV CAPITOLO - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il 24 e 25 giugno si è festeggiato il XV Capitolo dell'Ordine. La festa è iniziata a Sizzano il sabato con l'accoglienza degli amici provenienti non solo dall'Italia ma anche dal Belgio e Francia, nella piazza della chiesa, cui sono seguiti un breve corteo e la Santa Messa. E' sempre un momento emozionante l'offertorio quando ciascuna confraternita porta in dono qualche prodotto da lei rappresentato. La consueta cena con piatti del territorio è stata accompagnata dalla degustazione di birre belghe e italiane. La domenica, ci si è dati appuntamento per la colazione a Romagnano Sesia presso la Villa Caccia, che ospita un bellissimo Museo Etnografico. Si tratta della sontuosa residenza di campagna dei Conti Caccia di Romentino che si erge su un poggio naturale, il monte Cucco, sovrastante l'abitato del paese. Fu progettata dal famoso architetto Alessandro Antonelli e realizzata a metà del 1800, recuperando il più possibile il convento Cappuccino del 1600. La facciata ha fatto da stupendo sfondo alla foto di gruppo. La visita al museo è stata motivo di disquisizione e gara di chi avessse più ricordi soprattutto dell'aula scolastica e della sala dei giochi. La cerimonia ufficiale con presentazione delle confraternite, lo scambio dei doni, le intronizzazioni e la presentzione di Maurizio Fortunati, nuovo confratello, hanno chiuso la mattinata. Al ristorante Impero di Sizzano, che dal 1934, attraverso tre generazioni, propone piatti della cucina locale, la chef Paola ha proposto un menu con un giusto tocco di innovazione mentre Emanuela ha curato il servizio. Le due sorelle sono state insignite dame d'Onore e Ambasciatrici dell'Ordine. Il brindisi finale di arrivederci con la chicca a base di amarene offerta dalla Cantina Comero ha chiuso il capitolo.


06-08-2023 Leggi

Crociera col Folpo - ordine dell amarena e del nebbiolo

Sabato 17 giugno partecipazione al secondo capitolo della confraternita del Folpo di Noventa Padovana. Una giornata meravigliosa iniziata all'imbarcadero di Fusina per una crociera nella laguna nord di Venezia. Prima tappa all'isola di San Francesco del Deserto e visita accompagnati da un simpaticissimo frate francescano. Seconda tappa a Torcello per la visita della chiesa con i suoi magnifici mosaici. Pomeriggio dedicato alla sfilata con paludamenti in P.za San Marco. La navigazione è stata allietata da diversi gustosissimi intervalli gastronomic: colazione, aperitivo, pranzo e merenda in una atmosfera di allegria e amicizia. Per terminare lo scambio dei doni e un arrivederci al prossimo anno.


05-07-2023 Leggi

Alsazia Seconda Tappa Neugartheim - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il lunedì 5 giugno, con la confraternita della Flammekueche, una particolare confraternita che avevamo già conosciuto e che ha la caratteristica di essere formata da soli ristoratori. Apertitivo con Tarte Flambè a volontà, birre artigianali e Cremant d'Alsace. La nostra segretaria Daniela è stata intronizzaza Dama d'Onore della confraternita. Ha concluso il programma un' ottima cena di gala. La Flammenkueche o Tarte Flambè è una specialità di origine tedesca, composta da una base di impasro non lievitato stesa molto sottile e ricoperta da una crema di panna acida, cipolle e pancetta affumicata, cotta in forno a legna, a volte con aggiunta di Munster, il formaggio tipico dei Vosgi.


05-07-2023 Leggi

Alsazia prima tappa alla Courone d'Or - ordine dell amarena e del nebbiolo

Ottima l'idea di organizzare da parte di due confraternite alsaziane vicine il loro capitolo nello stesso WE, il che, soprattutto per chi arriva da lontano giustifica il viaggio. Nel pomeriggio del 3 giugno, a Marlenheim, si è tenuto l'incontro con le confraternite europee presso il convento delle suore di Ribeauville, dove i produttori della Couronne d'Or hanno potuto presentare tutti i vini dei vitigni alsaziani. Primo assaggio di Flammekuche con spumante locale per l'aperitivo accompagnato dalla musica della banda, cui è seguita un'ottima cena musicale con ulteriore assaggio di otto vini. Il nostro GM, sommellier, è stato nominato Cavaliere d'Onore della confraternita vinicola. Il giorno successivo una bella messa ha concluso il programma, che per noi è continuato con visite a cantine, a Styrasburgo al monastero di St Odile nei Vosgi, la Santa Protettrice della vista. Nel Santuario è conservata una reliquia di Giovanni Paolo II.
Nelle vicinanze sgorga una fonte miracolosa.


04-07-2023 Leggi

Ris in Cagnun cul persic - ordine dell amarena e del nebbiolo

Bellissima giornata domenica 28 maggio, trascorsa a Varese nel parco del Palazzo Estense, con visita, sede del Comune. Una piacevole scopertas il piatto tipico gustato sul terrazzo affacciato sul lago alla trattoria Msaran di Calcinate del Pesce.


04-07-2023 Leggi

Notiziario Luglio 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


02-07-2023 Leggi

Convivio delle Buone Vacanze 2023 - 16 giugno 2023 - confraternita dogale della marca

La Confraternita Dogale della Marca ha deciso di riprendere la tradizionale iniziativa di un incontro di inizio estate assieme ai famigliari, amici e simpatizzanti. Venerdì 16 giugno 2023 ci siamo ritrovati per una serata di degustazione del tipico spiedo Alta Marca Trevigiana presso l’agriturismo Claudia Augusta Altinate  a Follina (TV), situato in una bellissima tenuta che si estende per 14 ettari lungo un’ampia distesa collinare. L’antica struttura prende il nome dall'omonima via aperta nel 15 a.C. da Druso Nerone Claudio. Una strada storica, che collegava Altino, vicino Venezia, col Danubio. All’arrivo, il patron Alberto ci ha accolto nella splendida cornice della terrazza panoramica con un calice del suo Prosecco col fondo, illustrandoci l’attività dell’agriturismo e la sua filosofia incentrata sull’utilizzo delle proprie materie prime; infatti tutto quello che si può degustare in azienda viene prodotto a km zero, dal pane, agli affettati, alle verdure, sia fresche che sott’olio o sott’aceto, alle carni che vengono allevate in azienda. Ad occuparsi della cucina c’è la moglie di Alberto, la signora Rita, assieme alla madre ed alla nonna, che si dilettano nella preparazione di gustosi piatti di stagione. Dopo dell’aperitivo, ci siano accomodati all’interno nella sala dove uno scoppiettante camino faceva da accompagnamento allo spiedo d’alta marca trevigiana preparato appositamente per l’occasione. Nella tradizione contadina, la carne entrava raramente nella dieta e si mangiava soltanto in determinate occasioni di festa. Lo spiedo era riservato al mondo aristocratico, ai nobili, alle battute di caccia, ai banchetti sontuosi; l’alimentazione contadina era fatta soprattutto di fagioli, erbe, formaggi, salumi. Il maiale era la vera riserva di carne del mondo contadino, assieme agli animali della bassa corte. Tra i sistemi di cottura prevalenti c’era lo spiedo; ma lo spiedo della tradizione contadina era molto povero e solo dopo il secondo dopoguerra, con l’arrivo del benessere, anche il mondo agricolo ha potuto accedere al consumo della carne, preparando spiedi ricchi e golosi. La Ricetta Dell’agriturismo Claudia Augusta Di Follina prevede tre carni diverse: costicine di maiale; pollo ruspante e coniglio. Le carni sono di animali adulti ed hanno bisogno di fuoco lento, con una cottura di circa 7/8 ore, al fine d’acquisire il massimo dei sapori e della morbidezza. La carne viene messa nello spiedo intervallando ogni pezzo con del lardo passato su sale e pepe, inserendo da un lato una foglia di salvia e dall’altro qualche ago di rosmarino. Nelle prime ore di cottura viene unto con un misto di olio e prosecco per mantenere la morbidezza della carne. Il silenzio dei commensali, intenti a degustare le carni è sicuro indizio della sua buona riuscita. E così si compie questo rito culinario: capolavoro di gusti, profumi e aromi che, oltre al piacere della compagnia e del buon bere, è anche piacere cerebrale. Piacere che coinvolge tutti i cinque sensi più uno: la memoria, la persistenza del ricordo che accompagnerà per sempre chi lo ha gustato


25-06-2023 Leggi

Visita Azienda Cecchetto sabato 6 maggio - confraternita dogale della marca

La Confraternita Dogale della Marca ha organizzato sabato 6 maggio 2023 una visita all’Azienda Agricola Cecchetto Giorgio a Tezze di Piave (TV). La visita ha consentito di approfondire la conoscenza di un interessante vino autoctono del nostro territorio trevigiano, il RABOSO. All’arrivo siamo stati accolti da Sara Cecchetto, primogenita di Giorgio, che coadiuvata dal Gran Maestro della Confraternita del Raboso Piave Mario Barbieri ci ha illustrato le origini di questo vitigno, di come si alleva, della vinificazione e del suo affinamento. Abbiamo iniziato proprio sullo storico allevamento di questo vitigno - la “Bellussera”  - detto anche a raggi, un sistema diffuso principalmente in Veneto e messo a punto dai fratelli Bellussi di Tezze di Piave alla fine dell’800. Questo sistema prevede un sesto di impianto ampio dove pali in legno di circa 4 metri di altezza sono collegati tra di loro da fili di ferro disposti a raggi; ogni palo sostiene 4 viti, alzate circa 2,5 metri da terra, e da ciascuna di esse si formano dei cordoni permanenti che vengono fatti sviluppare inclinati verso l’alto e in diagonale rispetto all’interfilare, formando una raggiera. “La bellussera” fu inventata per andare incontro a varie esigenze; in primis cercare di produrre una grande quantità di uva ma l’aspetto più affascinate è il valore sociale ed economico che ha avuto nella civiltà contadina da fine ‘800 in avanti. Questo sistema di allevamento fu così realizzato principalmente per due motivi; in primo luogo perché così disposte le viti rendevano più facile combattere la peronospora, malattia della vite molto diffusa, ed in secondo luogo permetteva di sfruttare al massimo le risorse della terra sotto al vigneto. Nell’Ottocento, le campagne della zona del Piave erano coltivate tutte in regime di mezzadria e ai contadini restava solo 1/3 del raccolto. I vigneti a “bellusera”, tenendo i tralci vitati a oltre due metri d’altezza, evitavano che l’umidità delle terre del Piave, ricche di risorgive, potesse creare le condizioni per lo sviluppo della peronospora e producevano, così, grandi quantità d’uva per ettaro per la felicità dei contadini. Nei corridoi dell’interfilare, poi, si potevano coltivare ortaggi di ogni tipo; sotto le viti si faceva il fieno per le mucche e l’erba per i conigli o gli altri animali da cortile.  Quando le viti venivano maritate ai gelsi, si potevano utilizzare le foglie delle piante per allevare bachi da seta. “La bellussera” era un bellissimo esempio di piccolo eco-sistema di coltivazioni agricole integrate, che garantiva in questo modo la sussistenza delle famiglie molto numerose dei contadini e la cospicua produzione di uva rendeva lieti i mezzadri. L’abbandono della mezzadria, i nuovi metodi per combattere la peronospora e la concezione moderna della viticoltura di qualità, indirizzata verso le basse rese e la vendemmia meccanica, hanno di fatto decretato la fine delle vigne a “bellussera” anche se in questi ultimi anni c’è un ritorno per alcuni tipi di uva come il Raboso o i rossi perché rende una qualità migliore. Abbiamo poi continuato la visita nelle sale di appassimento, nella bottaia, ove sono presenti mirabili botti personalizzate con dipinti e dove viene messo a dimora il frutto pregiato del lavoro della famiglia Cecchetto. CI siamo poi accomodati nella sala degustazioni dove Sara ci ha illustrato attraverso dei brevi filmati e slides l’attività dell’azienda, rimarcando soprattutto il principio della sostenibilità ambientale (tema di grande attualità e di cui Giorgio è uno dei paladini fin dal 2017). Per finire abbiamo potuto degustare alcune delle loro "eccellenze": prima di tutto il Rosa Bruna 2011, un rosato di Raboso metodo classico 36 mesi, ideato nel 2008 per valorizzare l’acidità del vitigno e dedicato alla madre di Giorgio. Abbiamo poi proseguito con il Manzoni Bianco vitigno nato dalla ricerca lunga e appassionata di uno studioso al quale l'enologia deve molto, il Prof. Luigi Manzoni, Preside dal 1912 della Scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano. Questo incrocio, dalla sigla 6.0.13,  nasce dal Pinot Bianco fecondato con polline di Riesling Renano. Siamo quindi arrivati al ”re del Piave” il Raboso 2018, uno dei vini più premiati dell’Azienda, cavallo di razza difficile da domare che dimostra il suo carattere già in vigneto avendo un ciclo vegetativo molto lungo: germoglia per primo ed è una delle ultime uve ad essere raccolta. Questo lo rende un vitigno unico, fra i più tipici della DOC Piave, quasi estremo, e forse per questo lasciato in disparte, perché intimorisce per la sua natura forte rabbiosa. Per svelare il meglio di sé richiede tempi lunghi, pazienza e una certa dose di coraggio- Per concludere abbiamo degustato il Raboso Passito, altro vino pluripremiato dell’Azienda, frutto dell’appassionata ricerca delle potenzialità, in parte ancora inespresse, di questo vitigno che ha scritto la sua storia nella Marca Trevigiana. Poiché l’appassimento enfatizza i pregi e i difetti di ciascuna annata, il vino non è mai di una sola annata, ma assemblato in percentuali decrescenti da quattro grandi annate diverse. La visita non poteva concludersi senza la rituale consegna del nostro piatto ricordo e di una copia del libro delle Confraternite F.I.C.E. e di una foto ricordo. Questa visita è stata per noi l'occasione di un’interessante esperienza ritornando, a distanza di 12 anni, a visitare una delle realtà più importanti del panorama viticolo nazionale che, nonostante il considerevole sviluppo, ha saputo mantenere un fondamentale legame con il territorio.


25-06-2023 Leggi

IL BONCUCIAR AL PALIO DEGLI GNOCCHI DELLA LESSINIA - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

Il Boncuciar ha avuto l'onore di essere in giuria al 7° PALIO DEGLI GNOCCHI DELLA LESSINIA che si è tenuto nella splendida cornice di Forte Tesoro a Sant'Anna D'Alfaedo.Un prodotto agroalimentare tradizionale conosciuto in tutto il Veneto e non solo. La confraternita del Boncuciar rappresentata dal vicepresidente Ivan Bertani è stata invitata e scelta perche si propone di promuovere la cucina tradizionale vereonese, di recuperare antiche ricette comprese quelle della cucina “povera”. 6 squadre di altrettanti paesi della Lessinia a nord di Verona: Ceredo Ronconi, Sant'Anna D'Alfaedo, Giare, Breonio, Boscochiesanuova,Erbezzo, si sono affrontate in grande amicizia e spirito di condivisione tra Paioli fumanti, rigorosamente di rame, farina, burro di malga e formaggio Monte Veronese. Gonocchi della Lessinia o gnocchi di malga sbatui, è un piatto tradizionale dell'altopiano della Lessinia territorio da secoli votato alla pastorizia e all'antica pratica della transumanza.Gli gnocchi della Lessinia sono legati alla vita dell'alpeggio nelle malghe fino alla prima metà del secolo scorso. I malghesi che rimanevano diversi mesi sulla montagna erano soliti fare un piatto di veloce produzione e molto sostanzioso condito poi con i prodotti della lavorazione del latte munto dalle proprie vacche. Grazie a Marcella Marconi presidente della proloco di Sant'Anna D'Alfaedo, gli gnocchi sono stati inseriti nell'elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali con decreto ministeriale del 25 febbraio 2022. Una grande festa, vincitori del 7° palio la contrada Ceredo Ronconi che ha preparato un piatto gustoso e a detta della qualificata giuria “molto equilibrato”. Una giornata che ha richiamato a FORTE TESORO circa 2000 persone tutte entusiaste nel degustare i prelibati gnocchi della Lessinia.La premiazione e la proclamazione è stata effettuata dalla Vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, dai sindaci dell'altipiano della Lessinia e da numerose autorità intervenute.SAOR L'ESSENZA DEL GUSTO CONTINUA!


24-06-2023 Leggi

16/03/2023: Serata didattica sul Filetto alla tartara - confraternita dogale della marca

Giovedì 16 Marzo 2023, presso il ristorante “Alla Crosarona” di Scorzè (VE), la Confraternita Dogale della Marca ha organizzato una serata didattica dedicata alla scoperta e preparazione del filetto alla tartara. Ad ogni partecipante è stata data la possibilità di cimentarsi direttamente nella preparazione di questo particolare piatto sotto la sapiente regia del professor Olivo Michielan il quale, dopo aver presentato le peculiarità organolettiche e storiche di questo piatto, ha guidato i presenti nella realizzazione, svelando alcuni segreti per la buona riuscita dello stesso. Benché sia un piatto rinomato della cucina francese, successivamente divenuto un piatto internazionale, la sua origine andrebbe ricercata in realtà altrove. La leggenda narra che tartare derivi addirittura dal popolo dei Tartari, gruppo etnico di origine turca proveniente dall’Europa Orientale; un popolo di guerrieri e girovaghi che venivano considerati dei nomadi. Una delle loro esigenze era di consumare dei pasti veloci e che non richiedessero dispendio di tempo nella cottura. Nacque così fra loro l’usanza di porre la carne cruda sotto le selle; durante le cavalcate e i lunghi spostamenti questa veniva battuta e macinata, divenendo così pronta ad essere consumata. Gustare la carne cruda divenne molto diffuso ed apprezzato nella Russia zarista; i cuochi erano soventi prepararla e infine fu esportata ai primi del ‘900 in Francia dagli chef in esilio, entrando a tutti gli effetti nella tradizione gastronomica francese. La sua preparazione è molto semplice ed alla portata di tutti, richiede una sequenza meticolosa di passaggi per la sua perfetta riuscita. Si parte innanzitutto dal taglio di carne: quelli preferiti sono generalmente la lombata magra o lo scamone, che devono essere di ottima qualità e freschissimi; vanno poi privati totalmente di qualsiasi filo di grasso o di nervatura. Una volta preparata la carne, si procede dapprima a tagliarla a striscioline e poi a pezzettini sempre più piccoli che verranno infine battuti per ottenere la consistenza giusta. Si procede poi ad incorporare un po' alla volta i vari condimenti, dai triti (cipolla, capperi, cetriolini, acciughe e prezzemolo) e alle varie salse ed aromi (paprika piccante, senape, sale, pepe, tabasco, salsa Worcestershire, succo di limone ed olio) a piacere del commensale. Il piatto preparato dai confratelli è stato accompagnato da tre vini in degustazione scelti appositamente per la serata: un Lugana 2021 dell’Azienda Cà dei Frati (VR), un Valpolicella Classico 2021 dell’Azienda Allegrini (VR) ed un Carmenere 2018 dell’Azienda Vignalta (PD). A fine serata, a insindacabile giudizio del professor Michielan, è stata decretata la miglior versione realizzata di filetto alla tartara il cui esecutore è stato premiato dalla Confraternita.


18-06-2023 Leggi

Notiziario Giugno 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


01-06-2023 Leggi

Vino Riso e Gorgonzola - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il 14 maggio, una domenica all'insegna dei ricordi presso il mulino " Riseria Capittini", fondato dalla famiglia nel 1881. Alla riseria tecnologicamente avanzata si affiancano la parte storica del mulino e il museo etnografico con mobili e suppellettili del tempo passato. Un ottimo pranzo ha concluso il capitolo


24-05-2023 Leggi

Intercapitolo Confraternite Pavesi - ordine dell amarena e del nebbiolo

Le confraternite enogastronomiche pavesi hanno organizzato il loro intercapitolo all'insegna della degustazione di prodotti tipici, dal vino ai salumi, dal riso all'oca. Oltre a questi si è potuta apprezzare la " zuppa pavese ", sia gustandola che ascoltandone la storia. Due arcobaleni hanno concluso la bella giornata.


24-05-2023 Leggi

Festa XXXV° Anniversario di Fondazione - Domenica 12 novembre 2023 - confraternita dogale della marca

Salvate la data!!
Domenica 12 novembre 2023 la Confraternita Dogale della Marca celebrerà il XXXV° anniversario di fondazione.
Seguirà il programma dettagliato.


21-05-2023 Leggi

La paella al Boncuciar - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

Profumi, colori e sapori al Boncuciar per dare il benvenuto al mese di maggio. Protagonista in questa giornata del primo maggio è stata la “PAELLA”. Padelle di grandi dimensioni e tegami già in funzione di prima mattina nella cucina del Boncuciar. Tutto sotto l'occhio vigile ed esperto di Ernesto, neo membro del direttivo e superappassionato di cucina regionale ed internazionale.   E' anche stata l'occasione per tracciare un primo bilancio d'annata con il direttivo riunito. SAOR L'ESSENZA DEL GUSTO iniziata con la Fiera del Riso di Isola della Scala, è stata una rassegna che ha esaltato nelle sue tappe i piatti e le ricette della cucina tradizionale veronese ma anche di quella mantovana.   Maggio è iniziato con un tocco di internazionalità, la Paella cucinata nelle due versioni: pesce e carne ha attirato un numerosissimo gruppo di sostenitori. Un grazie per la cordiale presenza del senatore Paolo Tosato che molto spesso ci viene a trovare al Boncuciar. Con la bella stagione ci ritroveremo Domenica 14 maggio per l'ultima tappa della rassegna SAOR L'ESSENZA DEL GUSTO, prima della pausa estiva. Protagonisti saranno gli smeraldini “BISI” (piselli) di Colognola ai Colli, comune veronese che da anni propone il  prelibato legume anche alla sagra paesana. I piselli, con la loro elevata dotazione di amidi e proteine, sono ideali per ogni tipo di dieta perchè capaci di apportare all'organismo molte sostanze utili per mantenersi in salute. E allora tutti al Boncuciar Domenica 14 maggio alle ore 13 per un ricco menù a base di piselli.    


03-05-2023 Leggi

Notiziario Maggio 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


29-04-2023 Leggi

Confrerie de l'Olivado - ordine dell amarena e del nebbiolo

Di nuovo in Francia, nella Region PACA, per il capitolo dell'Olivado di Provenza il 2 aprile a La Gaude, pittoresco villaggio arroccato sulle montagne intorno a Nizza. La giornata è iniziata con la colazione e una degustazione di olio, cui è seguito uno spettacolo di Majorettes. Nella mattinata sono state presentate le confraternite e si è scattata la classica foto di gruppo. L'ing. Pablo Canestro, confratello dell'Ordine, è stato nominato Cavaliere d'Onore. Un pranzo tipico provenzale ha concluso la giornata.


23-04-2023 Leggi

Bollito e Pera Madernassa - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il tentasettesimo convivio della Confraternita del Bollito, il 12 febbraio a Piobesi d'Alba, ha visto la partecipazione di 4 confratelli dell'Ordine.
Interessante la visita alla'Azienda Vitivinicola " Tenuta Carretta " che vanta 500 anni di storia e di attività. Sono stati offerti un ottimo aperitivo e la degustazione guidata di alcuni vini dei più rappresntativi della cantina. Durante il pranzo all'Osteria Conviviale " La Via del sale ", con menu proposto e realizzato dallo chef stellato Flavio Costa, si sono svolte la cerimonia di presentazione delle confraternite e la premiazione del concorso dei bagnet. Daniela Quarna, segretaria dell'Ordine, si è classificata al primo posto con la sua " Salsa Langarola" e si è aggiudicata come premio un bellissimo coltello serigrafato. 


23-04-2023 Leggi

Terroir e Aziende: CORVÉE (Valle di Cembra) Mercoledì 10 maggio 2023 - confraternita della vite e del vino di trento

ore 18:00 ritrovo in azienda  www.corvee.wine Visita alle strutture più significative, degustazione guidata, piatto caldo.   Trentino doc Pinot bianco Cor   Trentino doc Pinot nero Àgole
Trentodoc millesimato (vino confratello)
  Trentodoc rosato
Trentino doc Muller Thurgau Viàch Riesling

Piatto caldo curato dallo chef Elio Tonetta
  20 Euro a persona, partecipanti minimo 14 massimo 28 

Info e prenotazioni Cerimoniera Jessica Malpaga 
+39 347 7793006


20-04-2023 Leggi

ASPARAGI E POESIA AL BONCUCIAR - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

“Sparasi lessi de Rivoli” Questa preparazione è propriamente un piatto tipico della primavera quando le “sparasare” cominciano a fornire i primi delicati turioni, cioè i giovani germogli dei fusti aerei delle piante e continuano poi per lungo tempo a fornire gli squisiti asparagi. Nel veronese i territori sabbiosi, leggeri e con buon drenaggio delle rive dell'Adige e delle colline moreniche sono particolarmente adatti alla loro coltivazione. Pensate che a Rivoli Veronese avamposto sulla Valdadige i primi turioni di “sparasine” sono apparsi durante le guerre napoleoniche del 1797. Sulla tavola della confraternita del Boncuciar gli asparagi hanno deliziato i numerosi ospiti presenti. Un connubio tra gli asparagi di Rivoli dell'azienda Bertamè e quelli della pianura Veronese di Isola Rizza della azienda Bedendo.   Nedda Lonardi, poetessa e scrittrice di storia e tradizione veronese autrice di diversi libri, ad ogni convivio del Boncuciar , ci onora con una o più poesie scritte per l'occasione. Per “SAOR L'ESSENZA DEL GUSTO” ha composto e declamato un'ode sul bianco ortaggio:   SPARASI Ne la sparasara, tamisà e ben lustrà ve si sveiè stamatina destirando i bianchi diei verso el tiepido sol de april.   Cunè da on ventesel leser, per onorar la primavera, al par dei bei delicati fiori ve si lassè arbinar in massi.   Primissie de la nostra tera, rivando qua in sto logo, cusinè e ben combinè sora piati da le feste, a tutti quanti avì regalà el piaser del bon saor, come storia e cultura vol.   Nedda Lonardi   Quete sono le tradizioni veronesi della “buona tavola” che il Boncuciar si prefigge di portare avanti sempre. Un ringraziamento va anche a Emilio che ci ha deliziato con la sua voce, cantando dei brani della tradizione italiana.


18-04-2023 Leggi

Terroir e Aziende: Balter - Rovereto mercoledì 19 aprile 2023 - confraternita della vite e del vino di trento

Ritrovo ad ore 18:00 presso l’azienda visita alle strutture più significative, 6 calici e 1 piatto caldo due trentodoc, lagein merlot, barbanico, sauvignon, una sboccatura alla volè 20 euro a persona persone partecipanti minimo 14 massimo 28 

Info e prenotazioni Cerimoniera Jessica Malpaga 
+39 347 7793006Chiama telefono (+393477793006)


16-04-2023 Leggi

Convivio del 13 aprile 2023. - circolo enogastronomico della rovere

Si è chiusa ieri sera la stagione 2022-2023 dei nostri convivi, l'attività riprenderà a settembre.La Brigara di Cucina era capitanata da Gialuca Bruzzone, che ci ha proposto come tema "Tentativi Ligstici"


14-04-2023 Leggi

Auguri di Buona Pasqua - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

Il presidente della Confraternita Enogastronomica del Boncuciar di Verona a nome del direttivo augura ai soci, ai simpatizzanti e a tutte le confraternite una  Buona Pasqua


05-04-2023 Leggi

Notiziario Aprile 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


02-04-2023 Leggi

Convivio del 30 marzo 2023 - da Nord a Sud - circolo enogastronomico della rovere

Durante il convivio del 30 marzo abbiamo piacevolmente percorso l'Italia da Nord a Sud assaggioando alcuni dei piatti tipici regionali, il percorso è stato guidatao da Elena Scillieri che ha coordinato una bellissima brigata di cucina. 


02-04-2023 Leggi

Assemblea 2023 - confraternita del cappelletto ravennate

Ieri 30-03-2023 a Ravenna si è tenuta l'assemblea 2023 della Confraternita del Cappelletto Ravennate, l'assemblea ha discusso e votato il Bilancio consuntivo 2022 e preventivo 2023.

Il Gran Maestro, Gianni, ha presentato ai presenti anche i piani e obiettivi 2023, prefissandosi come obiettivo minimo un incontro conviviale mensile oltre ad alcuni incontri con l'obiettivo di raccogliere fondi per opere di bene ancora da decidere.

Come da tradizione conclusa la discussione i confratelli presenti si sono riuniti attorno ad un tavolo a mangiare un bel piatto di Cappelletti.


31-03-2023 Leggi

40° dalla fondazione, invito a tutte le confraternite - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Carissimi Consorelle e Confratelli,

I festeggiamenti per il 40° anniversario dalla fondazione della nostra Confraternita  battono alle porte!

Nel ringraziare coloro che, da ogni parte d'Italia, hanno già  assicurato la loro presenza e premesso che, a suo tempo, abbiamo provveduto a riservare un certo numero di stanze presso l'hotel indicato nel programma (delle quali i 2/3 , ad oggi, già  prenotate ), ci sembra opportuno fare presente agli interessati  che, dato il periodo di forte richiesta turistica, potremmo non essere in grado di garantire  l'alloggio presso lo stesso hotel a coloro che dovessero prenotare dopo il 30 aprile p.v., non assicurandoci la struttura una eventuale integrazione nel numero delle camere  già  impegnate, successivamente a tale data.

Per tutte le informazioni e/o prenotazioni  Vi confermiamo che l'Agenzia incaricata è  la HEREATOURS Viaggi & vacanze
hereatours@gmail.com
T.3483430018

Giunga a tutti Voi un cordiale arrivederci.


29-03-2023 Leggi

Convivio del 16 marzo 2016 - Hei, belli, siete pronti per la Panissa d - circolo enogastronomico della rovere

nle convicio del 16 marzo abbiamo avuto l'onore ed il piacere di ospitare alcuni soci della Confraternita del Vino e della Panissa vercellese che ci hanno insegnato a cucinare la nota Panissa di Vercelli.La serata è stata un grande successo e ringraziamo ancora gli amici della Panissa di Vercelli!!!


26-03-2023 Leggi

Eventi 2023 - gran priorato del lugana

FESTA DI PRIMAVERA - DOMENICA 26 MARZO ORE 12,30 - RISTORANTE ALLA VITTORIA "DA RENATO" - SOLFERINO (MN)
VINALIA - VENERDI 5 MAGGIO - ORE 19 - GARDA GOLF - SOIANO DEL LAGO (ARZAGA -PADENGHE SUL GARDA)  
SARDINATA - VENERDI 16 GIUGNO - ORE 19 - CASCINA CAPUZZA - DESENZANO DEL GARDA
TORBIOLINO - DOMENICA 1 OTTOBRE - ORE 12,30 - CASCINA CAPUZZA - 
DESENZANO DEL GARDA
FESTA DEGLI AUGURI - SABATO 2 DICEMBRE - ORE 19,30 - LUOGO DA INDIVIDUARE ? 


22-03-2023 Leggi

BENVENUTA PRIMAVERA, DAI SAPORI MANTOVANI AGLI ASPARAGI - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

Le colline moreniche mantovane a ridosso del lago di Garda ci hanno accolto con i mandorli fioriti. La primavera quest'anno è sbocciata in largo anticipo e quando siamo andati a Cavriana alla cantina Cobelli oltre ad assaggiare l'ottimo vino ci siamo inebriati dei profumi primaverili.   I SAPORI MANTOVANI hanno esaltato la seconda tappa della rassegna SAOR L'ESSENZA DEL GUSTO alla sede del Boncuciar. I prelibati e delicati Capunsei di Solferino, amorevolmente cucinati dalla prestigiosa Confraternita del Capunsel della storica cittadina mantovana, sono stati il piatto principe della giornata. La cucina “povera” che si tramanda nei secoli che era approdata anche sulle ricche tavole dei Gonzaga di Mantova. La Proloco di Solferino ci ha anche fornito il classico salame mantovano, la mostarda col grana e la delicata torta  Busulà che ha esaltato il passito e lo spumante Bastià.   I Sapori Mantovani faranno da collegamento alla terza degustazione in programma DOMENICA 16 APRILE quando i protagonisti saranno gli ASPARAGI BIANCHI di RIVOLI VERONESE e della PIANURA che si coltivano lungo il corso dell'Adige o poco distante.   Una giornata culturale e di degustazione con un ricco menù a base di asparagi, ottimi nel risotto ma speciali anche nel tradizionale piatto “SPARASI E OVI”, ricchi di proprietà e diuretici. Saor L'essenza del Gusto è anche un occasione importante per intracciare rapporti culturali e di amicizia con SLOWERONA e la sua presidente Carlotta Ghinato che si occupa di turismo lento lungo gli splendidi itinerari di Verona e provincia.   Ma anche con VERONESI NEL MONDO E MANTOVANI NEL MONDO, rispettivamente con Luciano Corsi, Nicola Vincenzi e Daniele Marconcini che hanno numerosi progetti riguardanti gli italiani nel mondo. Un ringraziamento va a Morello Pecchioli giornalista “archeogastronomo” e la sua confraternita Ossi de porco e champagne che ci allieta con sapienti notizie culturali e alle altre confraternite tra cui Radicchio rosso di Verona e associazioni e Proloco del territorio.   Vi aspettiamo DOMENICA 16 APRILE ORE 13 AL BONCUCIAR PER GLI ASPARAGI.  


22-03-2023 Leggi

18/02/2023: PRIMA USCITA CONFRATERNITA DELL'ANNO IN FRIULI - confraternita dogale della marca

Anche quest’anno, come tradizione, la prima uscita della Confraternita Dogale della Marca è stata dedicata alla partecipazione della tradizionale “Fieste dai Nemoraz dal purzit” (ovvero la festa degli innamorati del maiale) organizzata dalla tavernetta Da Aligi a Porpetto, manifestazione che quest’anno ha raggiunto la 55^ edizione. Una brumosa giornata ci ha accompagnato nella prima parte della giornata che ci ha visto visitare il magnifico borgo di Strassoldo, una frazione del comune di Cervignano del Friuli, che costituisce un suggestivo esempio di antico borgo medievale, estremamente ben conservato e di raro fascino. Culla dell'omonima famiglia nobile germanica, ha dato all'Impero degli Asburgo d'Austria una lunga serie di importanti funzionari e generali. Sempre a Strassoldo abbiamo poi proseguito con la visita dell’Azienda Agricola Villa Vitas, un'incantevole dimora settecentesca acquistata nel 1937 dal commendatore Romano Vitas e diventata la sede dell’azienda vinicola, nata a inizio secolo come attività per il commercio di vini nel Porto Franco di Trieste. Oggi, la quarta generazione della famiglia Vitas, porta avanti il lavoro fatto da chi l’ha preceduta con immutata passione e dedizione, con lo sguardo rivolto alle più moderne tecniche e sistemi di coltivazione e vinificazione. La natura argillosa del suolo, ricco di detriti minerali, la vicinanza del mare e la protezione delle montagne creano un terroir ideale per una viticoltura di pregio e per la nascita di vini eccellenti, che rappresentano la terra friulana e il suo immenso patrimonio umano, storico e culturale. Il patron Roberto, ci ha accompagnato in un escursus sulla storia dell’azienda e sulle prospettive di crescita future, da affidare alla nuova generazione che sta crescendo in azienda. Abbiamo poi degustato con estremo piacere alcune delle sue produzioni, nella bella cornice della “cantina del nonno”, uno spazio ricavato da un vecchio locale di vinificazione ora riorganizzato a sala degustazione. La Confraternita Dogale della Marca ha testimoniato l’apprezzamento dell’ottimo lavoro svolto dalla famiglia Vitas omaggiandola di un tipico piatto ricordo. Da Strassoldo ci siamo poi trasferiti nella vicina Porpetto, sempre in provincia di Udine, per la seconda parte della giornata relativa al convivio. La titolare della Tavernetta Da Aligi, signora Cria, ci ha proposto il tipico menù del “Nemoraz”: prosciutto crudo, salame fresco cotto in aceto con polenta ed orecchie fritte come antipasto; riso e salsiccia, orzo e fagioli come primo piatto ed a seguire una succulenta serie di secondi patti costituiti da ossa e piedini bolliti accompagnati da cren e senape, lingua con patè di cavoli, salsiccia, pancetta e spiedino alla griglia, cotechino con brovada, fegato al vino, carrè al latte, costa in umido con patate, e l’immancabile stinco al forno. Il tutto accompagnato da un ottimo merlot. In conclusione, per addolcire il palato, un assaggio di biscotti gialletti con farina di mais abbinati ad un interessante e piacevole verduzzo friulano.
Dopo lo squisito pranzo è avvenuta la consegna dei classici piatti ricordo della festa, e per chi è riuscito ad apprezzare il menù completo l’ambito premio della “Gramule d’oro” della tavernetta Da Aligi.


11-03-2023 Leggi

26-01-2023: Assemblea dei Soci - confraternita dogale della marca

Giovedì 26 gennaio 2023 alle ore 20 in seconda convocazione, si è tenuta l’Assemblea ordinaria dei soci della Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto presso la trattoria “da Danilo” in via Torni a Mogliano Veneto (TV). L’Ordine Del Giorno dell’Assemblea, oltre alle Relazioni del Presidente, del Tesoriere, del Revisore dei Conti ed all’approvazione del Bilancio 2022, prevedeva il rinnovo delle cariche Sociali per il quadriennio 2023/2026, oltre alla presentazione della bozza di programma per l’anno 2023. L’Assemblea dei Soci ha deliberato la conferma del Consiglio Direttivo uscente, ed ha poi definito di confermare anche per l’anno 2023 la quota associativa. Al termine dell’Assemblea, il confermato Consiglio si è riunito per stabilire le cariche sociali per il nuovo quadriennio che sono state così definite: Presidente: sig. Francesco Danesin Vice Presidente: sig. Alberto Gaion Segretario: sig. Luca Campagnaro Cerimoniere: sig. Fabio Spessotto Revisore dei Conti: sig. Daniele Rossato.


11-03-2023 Leggi

3-12-2022: LA CUCINA VENETA INCONTRA I VINI DEL PIEMONTE - confraternita dogale della marca

La Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto Treviso ha organizzato Sabato 3 dicembre 2022 presso l’antica Trattoria “da Bimbari” una serata a tema dall’intrigante titolo “LA CUCINA VENETA INCONTRA I VINI DEL PIEMONTE”. La serata è stata anche l’occasione per l’incontro pre natalizio di scambio degli auguri. Ad alcuni piatti tipici veneti, tra cui un interessantissimo “risotto alla sbiraglia” (di cui è stata fornita la ricetta ai commensali) ed uno splendido cappone al forno, sono stati proposti in abbinamento alcuni selezionati vini Piemontesi, tra cui un vivace Barbera d’Alba Josetta Saffirio di Monforte d’Alba.  I piatti, preparati sotto la sapiente regia del titolare Achille Zorzi, sono stati illustrati, unitamente ai vini, dal presidente della Confraternita Francesco Danesin. E’stata una serata piacevole, tra piatti veneti di pregevole fattura ed interessanti abbinamenti con vini piemontesi di qualità. Non sono mancate le sorprese: nelle proposte dei vini è stato inserito un interessante e poco conosciuto Timorasso di Derthona, mentre nel finale è stato proposto un Barolo di Massolino del 2016 come accompagnamento ad un eccellente formaggio stagionato “Monte Veronese”. La crostata di mele finale ha trovato infine naturale accompagnamento con un piacevolissimo Moscato d’Asti di Massolino. RISOTTO ALLA SBIRAGLIA …LA STORIA E LA RICETTA Il risotto alla sbiraglia è una ricetta popolare diffusa sia in Veneto che in Trentino, grazie a materie prime facili da reperire ed a una preparazione abbastanza immediata. Il nome del piatto lo si fa risalire, dice la trazione orale, ai soldati austriaci (chiamati dai popolani “sbirri”) che negli anni del Regno Lombardo-Veneto e anche nelle guerre, durante le notti di sorveglianza, rubavano i polli nelle varie fattorie che incontravano per strada. Si racconta che durante la 1° Guerra Mondiale, i soldati austriaci invadessero le case, requisendo i polli dei cortili, pretendendo ospitalità da parte delle famiglie di contadini. E le donne preparavano loro il pollo in umido, aggiungendo talvolta del riso per rendere più sostanzioso il piatto. Servivano poi ogni porzione di risotto con un pezzo del pollo in umido. Da quel momento il piatto prese il nome di riso “alla sbiraglia”. Questo piatto è poi entrato nella tradizione delle nostre campagne; anche dopo il secondo conflitto mondiale veniva portato come piatto unico ai contadini sui campi durante la vendemmia, come pasto di mezzodì. INGREDIENTI: pollo; riso; burro; cipolle; carote; sedano; olio d’oliva; vino bianco; parmigiano reggiano grattugiato; sale e pepe. PROCEDIMENTO: Pulire il pollo e tagliarlo in ottavi. Con le carcasse preparare un fondo bianco comune. Tritare finemente cipolla, carota e sedano e metterli a soffriggere in una casseruola con l’olio. Aggiungere il pollo tagliato a pezzi, farlo ben rosolare e sfumare con il vino. Dopo qualche minuto, aggiungere del brodo di pollo (facoltativo qualche pomodoro pelato o concentrato di pomodoro). Coprire e cuocere dolcemente. Terminata la cottura togliere i pezzi di pollo, lasciarli raffreddare e tagliarli poi a pezzi più piccoli è preferibile disossarli. Nel sugo di cottura del pollo versare il riso, farlo insaporire bene e versare un po’ alla volta il brodo. A circa 3/4 della cottura aggiungere i pezzi di pollo. In ultimo, dopo aver salato e pepato quanto basta, completare con una spolverata di parmigiano. Il risotto alla sbirraglia non è un risotto fatto nel modo tradizionale, perché manca la tostatura iniziale del riso. Servirlo con parmigiano a parte.


11-03-2023 Leggi

Il Sole in Tavola, perde un commensale - ordine dei cavalieri della polenta


Il Gran Maestro Emerito Mario Lameri è salito al tavolo celeste insieme ad altri Confratelli che lo hanno preceduto in questi ultimi tempi: Lucilla Cardano e Bruno Villa. Nel variegato mondo delle Confraternite, mancava un sodalizio dedicato alla Polenta: lacuna, questa che un gruppo di venti amici bergamaschi pensò giusto di colmare fondando nel novembre del 1976, presso un ristorante di Spirano, l'Ordine dei Cavalieri della Polenta.   Mario, insieme alla moglie Ida, era uno di loro.   Nel 2012 viene nominato Gran Maestro sostituendo il compianto Piero Ricci. Il suo impegno costante nel sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l’uso della Polenta promuovendo nuovi modi di gustarla, ha portato la Confraternita alla ribalta a livello nazionale, tra le innumerevoli Confraternite.   Il Gran Maestro Mario Lameri il 13 novembre 2021 ha passato il bastone della polenta al nuovo Gran Maestro Sergio Solazzi, rimanendo sempre nel consiglio dei Cavalieri come Gran Maestro Emerito, un grande riconoscimento che gli è stato attribuito contestualmente al cambio dello statuto dell’associazione proprio per evidenziare i meriti dimostrati sul campo. È stato un imprenditore lungimirante e non ha mai fatto mancare il suo supporto alla confraternita che nel 2026 festeggerà i 50 anni dalla fondazione».   Proseguiremo le nostre attività anche in ricordo di Mario Lameri.


11-03-2023 Leggi

Notiziario Marzo 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


08-03-2023 Leggi

Convivio del 2 marzo 2023 - Donna Rosa - circolo enogastronomico della rovere

Ottimo convivio dominato dal colore rosa in onore alla prossima Giornata Internazionele della Donna: ha abilmente condotto la Brigata di Cucina la nostra socia Stefania Cavallaro.


03-03-2023 Leggi

Serata Bollito misto presso L'hotel Quirinale di Roma - confraternita del bollito e della pera madernassa

Martedì 28 febbraio la Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa ha presentato e preparato presso il ristorante Rossini dell’ Hotel Quirinale di Roma il Bollito Misto alla Piemontese con i suoi Bagnet e la pera MadernassaI partecipanti erano 27 tra proprietà dell’hotel, giornalisti e imprenditori del settore.Bellissima serata!


03-03-2023 Leggi

Condoglianze al Presidente Marco Porzio - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

La Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, prende parte al lutto che ha colpito il presidente nazionale f.i.c.e Marco Porzio, con la scomparsa del Padre.


01-03-2023 Leggi

Notiziario Febbraio 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


20-02-2023 Leggi

Notiziario Gennaio 2023 - club enogastronomico sapori da sapere


20-02-2023 Leggi

Convivio del 16 febbraio 2023 - Volevo essere un tonno - circolo enogastronomico della rovere

La Palamita è stato il tema del Convivio che si è svolto il 16 febbraio nei locali del nostro Circolo. Il Capo Brigata di cucina era il nostro Presidente Giulio Tassara.

Le ricette di tutti i convivi si possono leggere sul nostro sito: https://circolodellarovere.com/Convivoo del


18-02-2023 Leggi

XXXVII CONVIVIO - Concorso dei Bagnèt - confraternita del bollito e della pera madernassa

Ill.mi Confratelli, Dame , Amici e simpatizzanti , abbiamo il piacere di invitarvi a Piobesi d ’Alba (Cn) in occasione del nostro 37° convivio.
Si potrenno  visitare le storiche cantine dell Tenuta Carretta e gustare il nostro splendido Bollito Misto presso il loro ristorante .
Allego Programma e Spartito con tutte le indicazioni.
A presto!


15-02-2023 Leggi

XXIV ANNIVERSARIO CONGREGA DEI RADICI E FASIOI - congrega dei radici e fasioi


09-02-2023 Leggi

Convivio del 2 febbraio 2023 "I colori del Carnevale in Tavola" - circolo enogastronomico della rovere

Nel solco della tradizione dei nostri convivi qundicinali, si è svolto quello dedicato al Carnevale.Erano presenti quasi 40 invitati e soci che hanno particolarmente apprezzato la cucina della brigata, per la prima guidata dal più giovane socio del nostro circolo: Andrea Santi.


08-02-2023 Leggi

Il Sole in Tavola è tornato a splendere - ordine dei cavalieri della polenta

Sabato 28 gennaio 2023, si è aperta la stagione ufficiale dell’Ordine.

Numerosi i Soci partecipanti e numerosi amici nuovi, curiosi di conoscere da vicino il mondo della Confraternita e della Polenta più in generale.

E’ stato nominato un nuovo Cavaliere, il Presidente dei Buon Gustai di Bergamo, Dialma Bizioli.

Attestati di Benemerenza sono stati consegnati ai Soci sponsor Moretti Bruno farine, e Arrigoni GBattista formaggi, per il continuo supporto con i loro prodotti.  

Medesimo attestato è stato consegnato al proprietario del ristorante Don Luis di Torre Boldone, per come sono riusciti a valorizzare la polenta nei vari piatti previsti dal menu.


Il Gran Maestro ha annunciato il programma per l’anno in corso che avrà il clou nella tradizionale festa A TAVOLA CON AMICIZIA 30° edizione che si terrà nel castello Martinengo Colleoni di Cavernago. L’evento avrà grande importanza perché sarà inserito nel contesto di Bergamo Brescia Capitali della Cultura 2023.


04-02-2023 Leggi

Festeggiamenti 40° anniversario fondazione - 31/05 - 04/06 2023 - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Carissimi Consorelle e Confratelli, 

come già  anticipatovi ho il piacere di invitarvi alle celebrazioni programmate per la ricorrenza del 40° anniversario  della nostra associazione. La nostra e' una terra ospitale, ricca di storia e di bellezze naturali e la sua cucina risente ancora degli influssi dei tanti popoli che, nel tempo, hanno dominato  le sue contrade, lasciandovi sapori e profumi che difficilmente si ritrovano in altri Paesi.A ciò  si aggiunge la bellezza ed il fascino di chiese, palazzi e monumenti barocchi che, assieme alle rovine greche ed ai monumenti di epoca normanna, fecero si  che Maupassant, che pure aveva aperto il suo Voyage en Sicile con le parole : " si è  convinti, in Francia, che la Sicilia sia un Paese selvaggio, difficile e persino pericoloso da visitare", lo concludesse definendo l'isola " Dimora degli Dei".

Saranno giorni di spensierata allegria nel corso dei quali avrete modo di scoprire come, al di là di stereotipi ricorrenti, la vera natura del siciliano sia quella che lo porta a godere della compagnia degli altri e della " sacralità" del convivio (dei siciliani scriveva 25 secoli fà, non ricordo più  quale autore greco, che "mangiano come se fosse l'ultimo giorno della loro vita e costruiscono case come se dovessero durare per l'eternità  ).Saranno giorni  nei quali potrete gustare i piatti della nostra tradizione e visitare i nostri monumenti barocchi ( i due templi dedicati a S. Giorgio a Ragusa ed a Modica, l'antico quartiere  di Ibla,  Patrimonio dell'umanità, la via Mormino Penna a Scicli, il castello di Donnafugata  con il suo giardino, il suo salone degli stemmi ed il museo dei costumi dove sono esposti circa 200 abiti del '700 e del primo ''800, ed ancora la prefettura con gli affreschi del grande Duilio Cambellotti).

Nel corso del vostro soggiorno avremo inoltre l'occasione  di incontrare il maestro Giuseppe Leone e di visitare una sua mostra sul tema , già  di per sé  stesso intrigante, " Pausa pranzo "Il maestro Leone, fotografo di fama internazionale con esposizioni, fra   le altre, a Madrid, Parigi, New York, Roma, Milano e Sidney narra, con la sua arte , i nostri paesaggi e la nostra società nonché  i "riti" del pranzo, siano essi quelli dei contadini in un momento di riposo dal lavoro nei campi, siano quelli della ricca borghesia  nei suoi palazzi dorati.Di lui si sono occupati, fra gli altri, con lusinghieri giudizi, giornali come L'Espresso e Repubblica e, del suo stile è  stato scritto : " visitando una sua mostra  sembra  di visitare un tempo fuori dal tempo".

Vi aspettiamo, dunque, e potete essere certi che faremo di tutto  affinché  possiate riportare con voi il migliore ricordo della vostra vacanza.

PER IL PROGRAMMA DETTAGLIATO VEDASI ALLEGATO

PER LE ADESIONI E PER OGNI ALTRO CHIARIMENTO VORRETE CONSULTARE CON TEMPESTIVITA' L'AGENZIA , TENENDO CONTO CHE L'EVENTO  SI SVOLGE IN UN MOMENTO DI FORTE RICHIAMO TURISTICO.


Il Presidente
Rosario Sortino


28-01-2023 Leggi

ASSEMBLEA NAZIONALE FICE - Domenica 26 Febbraio 2023

Cari confratelli,

vi ricordo che Domenica 26 febbraio 2023 presso il  DB  HOTEL  –  VERONA AIRPORT  AND  CONGRESS,  in  Via Aeroporto 20/c – 37066 Sommacampagna (Verona) si terrà l'annuale ASSEMBLEA NAZIONALE FICE.

Allegata troverete la convocazione; chiunque non avesse ricevuto per mail la convocazione con tutti gli allegati può farne richiesta al mio indirizzo mail presidente@confraternitefice.it.

IL PRESIDENTE
Marco Porzio


28-01-2023 Leggi

Confrerie de l'Esprit du Vin - ordine dell amarena e del nebbiolo

Con gennaio è ripresa l'attività della confraternita. Come nel 2019 l'occasione per iniziare le trasferte europee è stato l'incontro a Les Issambres organizzato dalla Confraternita l'Esprit du Vin dove abbiamo incontrato il nuovo vice presidente del Conseil Francais des Confreries. La giornata, iniziata alla chiesa di Santa Teresa con la benedizione delle confraternite e la colazione, è continuata al porto dove si trovano i reperti del vivaio " gallo romano " con la degustazione di ostriche e vini bianchi e rosati dei domaines di Roquebrune - sur - Argens. Dopo la foto di rito, l'inno e la presentazione delle confraternite alle autorità, il Sindaco ha messo a dimora una pianta di vite nel parco pubblico. La giornata è proseguita con la sfilata verso la sala congressi a strapiombo sul mare dove si sono svolte le intronizzazioni e servito l'aperitivo. A conclusione del capitolo il pranzo e la lotteria di vini e prodotti del territorio.


25-01-2023 Leggi

Invito: Celebrando il passato la Confraternita guarda al futuro - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

La Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea celebra il 40° anniversario dalla sua fondazione con un convegno, che avrà luogo a Ragusa dal 31 maggio al 4 giugno p.v., al quale sono invitati a partecipare tutti i circoli enogastronomici associati alla FICE.

Nel corso degli anni, la Confraternita ha svolto e continua a svolgere un costante lavoro di ricerca, catalogazione e realizzazione delle ricette locali, a partire dalle più antiche di cui si ha notizia, che affondano le loro radici nell'antichità greca e romana. Alcune descritte nei ricettari dell’epoca (si pensi allo sgombro in foglie di fico cotto sotto la cenere di Archestrato o ai "globi" di Catone, chiamati, nel nostro dialetto "cutumeddi" - frittelle di farina e ricotta condite con il miele - che i nostri pescatori e le nostre massaie continuano a realizzare certamente senza aver...letto i classici), altre della cucina nobile e contadina, che va perdendosi perché soppiantata dalla cosiddetta "cucina del fast food".

Sarà un'occasione per incontrarsi e scambiare le esperienze culinarie, oltre che per gustare insieme i cibi ed i prodotti tradizionali del nostro territorio e visitare alcuni luoghi incantevoli dell'Antica Contea.
Il programma, in via di definizione nei dettagli, verrà  pubblicato al più  presto.
Vi aspettiamo, dunque, a Ragusa per trascorrere insieme una vacanza  che sia di divertimento, di cultura e, naturalmente, di scoperta della nostra gastronomia e dei suoi...sapori perduti.


16-01-2023 Leggi

GEMALLAGGIO BONCUCIAR ENOCLUB PORTOGRUARO - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

L’occasione è stata ghiotta!La Confraternita Enogastronomica del Boncuciar ha stretto un gemellaggio di amicizia con L’Enoclub di Portogruaro.La cerimonia si è svolta nella splendida cornice del palazzo comunale di Portogruaro in stile gotico, in occasione della tradizionale fiera di sant’Andrea e sagra dell’oca e degli stivali.Ghiotta perchè il pranzo ha portato alla ribalta piatti della tradizione della Venezia orientale a base d’oca.“Il ragù d’oca su letto di polentina”“bigoli fatti in casa e oca rosolata a “tochi”.Ricette antiche delle terre tra il Lemene e il Livenza che hanno esaltato i “rossi profumati” Merlot e Refosco riconosciuti DOC della strada dei vini Lison Pramaggiore.Gli eleganti palazzi e l’imponente mole del Duomo e del campanile pendente fanno da cornice al cuore di Portogruaro; I Mulini di Sant’Andrea sul Lemene sono una cartolina e punto di riferimento per turisti e appassionati.Siamo amici di vecchia data con Franco Polo presidente dell’Enoclub, Leandro Costa uno dei primi soci e presidente Ucet e di tutti i confratelli con i quali abbiamo scambiato ricordi di un tempo e i vari riconoscimenti per il gemellaggio.“Saor, l’essenza del gusto” continua; è ormai lo slogan del Boncuciar.


23-12-2022 Leggi

Un treno storico per il gemellaggio tra Borgo San Dalmazzo e Breil - helicensis fabula

Un treno storico per riaffermare il gemellaggio tra Borgo San Dalmazzo e Breil sûr Roya Anche l’Helicensis Fabula ad accogliere i sindaci di Tenda e Breil, un nuovo confratello della Confrérie de l’Escargot de Bourgogne Per chi come me ebbe il privilegio di partecipare alla giornata di 22 anni fa a Breil è stato un tuffo del passato, con gli allora Sindaci Marco Borgogno ed il compianto Gilbert Mary e le delegazioni a sfilare per le vie della cittadina della Valle Roya.
La confraternita Helicensis Fabula ha partecipato attivamente all’iniziativa grazie ai propri rappresentanti che, paludati, sono andati a Tenda ad aspettare il treno storico, incontrando i Sindaci Jean Pierre Vassallo e Sebastien Olharan e di tutta la Valle Roya.
L’amicizia transfrontaliera è qualità che sta nel profondo del cuore della confraternita, amorevolmente coltivata grazie ai rapporti intrattenuti con varie confraternite francesi, dal sud della Francia ai confini con la Spagna; in questa direzione si inserisce l’intronizzazione – a sorpresa - dell’amico André Guichard della Confrérie de l’Escargot de Bourgogne.


15-12-2022 Leggi

Confraternita del vino e della Panissa - ordine dell amarena e del nebbiolo

La partecipazione al loro capitolo ha permesso di visitare la stupenda Tenuta Colombara, dove si produce il famoso riso Acquertello. I locali, un tempo dimora per le famiglie dei lavoranti e  dormitorio per le mondine, ora sono adibiti a museo e raccolgono una grandissima collezione di oggetti del secolo scorso. L'aperitivo con il vermouth della confraternita e il pranzo della tradizione accompagnato da ottimi vini hanno concluso la giornata.


04-12-2022 Leggi

Magistero dei Bruscitti - ordine dell amarena e del nebbiolo

Capitolo molto apprezzato, iniziato con l'accoglienza al Museo del Tessile, presso il Cotonificio Ottolini, stupendo esempio di archeologia industriale. La visita è proseguita al Museo della Scherma, ottimo esempio di dedizione a questo sport. Gustosissimo pranzo con menu della tradizione. Molto gradito il dono dello scambio.


30-11-2022 Leggi

Calabria a modo nostro - ordine dell amarena e del nebbiolo

Accolti con grande amicizia dai Confratelli della Quadara in una regione dai mille contrasti, ricca di arte, cultura e enogastronomia,abbiamo tyrascorso giorni indimenticabili. Dalla cipolla rossa alla 'nduja, dal bergamotto al capocollo, dalle clementine alle olive , dalle patate ai fichi dotti, dai vini agli amari e gli infiniti dolci, prodotti non solo descritti con poesia ma anche ampiamente degustati nei gustosissimi piatti proposti. Tutto questo inframmezzato dalla parte culturale con la visita al sito archeologico di Sibari, al Museo di Reggio con i Bronzi di Riace, alla Pinacoteca e al MAB di Cosenza. La Messa in Duomo, la cerimonia nella Sala degli Specchi e il pranzo presso il Castello Svevo hanno concluso il raduno. Per noi il viaggio iniziato sulla costa tirrenica di Tropea si è concluso con la visita alla Cattolica di Stilo e alle stupende spiagge ioniche.


28-11-2022 Leggi

Libri per Pediatria donati dalla Confraternita del Cappelletto - confraternita del cappelletto ravennate

I confratelli riuniti per una serata di beneficenza hanno unito utile e dilettevole raccogliendo tra di loro una somma di denaro, poi devoluta sotto forma di libri all'unità operativa di pediatria del presidio ospedaliero di Ravenna nella speranza che la lettura possa alleviare giornate tristi e possa stimolare la loro voglia di vincere su qualsiasi patologia di cui essi possano soffrire.

"unus pro omnibus, omnes pro uno"


20-11-2022 Leggi

Nascita della Confraternita Del Cappelletto Ravennate - confraternita del cappelletto ravennate

In data primo giugno si è ufficialmente insediata la Confraternita del Cappelletto Ravennate.
Obiettivo dell'associazione è quello di valorizzare e promuovere con iniziative ed eventi il re della tavola ravennate.
Frutto di una libera iniziativa di una trentina di uomini e donne, che condividono gli stessi valori fondanti, la Confraternita è un'associazione senza scopo di lucro, che si propone di esercitare attività di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Il ruolo di presidente e Gran Maestro è stato affidato a Gianni Frusciante mentre quello di vicepresidente sarà ricoperto da Marcello Cristofori.


20-11-2022 Leggi

Un nuovo Consiglio e una nuova Presidente... - accademia dello spiedo d’alta marca

Nuovo Consiglio Direttivo per l’Accademia dello Spiedo d'Alta Marca L’Accademia dello Spiedo, confraternita gastronomica molto conosciuta grazie anche ai rinomati Corsi di Spiedo (di cui è in svolgimento il XVI°), è stata fondata nel 2009 dal Comune di Pieve di Soligo con il Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave, l’Associazione Slow Food, con lo scopo di dare ulteriore lustro alla tradizione culturale-gastronomica dello spiedo. L’obiettivo dichiarato quello di riprendere e diffondere la cultura di questa ricetta tradizionale tipica riconosciuta e di farne una delle attrattive di tutto il territorio dell’Alta Marca trevigiana. Sabato 22 ottobre 2022, si è svolta a Miane l’Assemblea straordinaria elettiva, nel corso della quale sono stati nominati i nuovi consiglieri in carica per il quadriennio 2023-2026. Il nuovo consiglio é composto da Noemi Lorenzon (Presidente), Graziano Lazzarotto (Vice Presidente), Franco Dorigo, Federico Fantin, Angelo Miotto (rappresentante delle Pro loco), Marco Pavan (delegato Slow Food), Graziano Lorenzetto (maestro menarosto e Pres. dell'Associazione amici del bosco). Il Consiglio Direttivo, che dura in carica quattro anni, è investito dei più ampi poteri per la gestione dell’Associazione e gli sono riconosciute tutte le facoltà per il raggiungimento degli scopi sociali. Al termine dell’Assemblea elettiva, uno speciale spiedo di quaglie nostrane e guancette di suino, curato da Graziano Lorenzetto con gli altri maestri menarosti dell’Accademia, e una speciale polenta bianca preparata con la propria farina macinata a pietra, dal socio Daniele Bertazzon, ha reso ancora più speciale la serata, per i numerosi soci presenti e per il loro familiari e amici.


10-11-2022 Leggi

Snodar - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 11 settembre 2022, la partecipoazione all'incontro con lo Snodar a Sant Ambrogio  Valpolicella. Come da programma la giornata è iniziata con la Santa Messa accompagnata dai canti dell'eccellente coro alpino " La Pieve ". Interessante la particolare omelia del parroco, confratello del sodalizio, che ha trattato di cibo e vino con numerose e autorevoli citazioni. La visita guidata alla splendida cantina Masi di Gargagnano con i suoi graticci di essicamento delle uve, ha preceduto l'aperitivo e il pranzo, accompagnati dagli ottimi vini della cantina stessa. Con nostra grande sorpresa abbiamo avuto il piacere di reincontrare i nostri amici maderensi.


16-10-2022 Leggi

Confraternita Persi Pien - ordine dell amarena e del nebbiolo

A SettimoTorinese, il 04 settembre 2022, una domenica per festeggiare il primo incontro con i " Persi Pien ", in occasione della festa dei Corpi Santi. Molto interessante la visita all'Ecomuseo del Freidano, che ha preceduto l'aperitivo e il pranzo, conclusosi con le tipiche pesche ripiene.


16-10-2022 Leggi

LA CONFRATERNITA AL II° CONVEGNO SUL TEMA "BAROCCO E NEO-BAROCCO" - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Nell'ambito del convegno di studi sopraindicato, che si è svolto a Ragusa nei giorni 15/19 settembre 2022, la Confraternita dei Cenacolari ha curato la realizzazione della cena di gala che ne ha concluso i lavori.Nello scenario incantevole del castello di Donnafugata, in una tavolata riccamente addobbata, circa 120 partecipanti hanno avuto modo di gustare alcuni dei piatti della cucina barocca proposti dalla Confraternita.


Sono stati serviti: come antipasto uno "sfoglio ragusano" ricetta recentemente iscritta, su proposta della Confraternita ed a seguito di approfondite e documentate ricerche, nel registro delle Eredità  lmmateriali  della regione Sicilia, come primo piatto un " Pasticcio di maccheroni di casa Reale" (  involucro di pasta con dentro maccheroni, carne di vitello e di pollo, prosciutto, funghi, piselli, parmigiano ed aromi vari) e, come secondo, maiale al forno con contorno di caponata siciliana e frittatine. Ha concluso una imponente cassata siciliana.

Nel corso della cena il Presidente della Confraternita Saro Sortino ha illustrato nei dettagli le diverse pietanze, con particolare riguardo allo "sfoglio" che, ha  detto, rappresenta nella storia della Comunità  ragusana uno dei piatti più  ricchi della tradizione contadina e che, nel corso degli anni, con l'immancabile velatura di zucchero e cannella,ha trovato posto anche nella cosi  detta cucina nobile.


22-09-2022 Leggi

XXIII anniversario della nascita della Congrega dei Radici e Fasioi - congrega dei radici e fasioi

Il 3 aprile 2022 la Congrega dei Radici e Fasioi ha festeggiato il suo XXIII anniversario di nascita. L'evento a Susegana (TV) nella sua parte Ufficiale presso la "Sala del Vino " della Cantina Conti Collalto e poi per il convivio presso CastelBrando di Cison di Valmarino nel prestigioso Salone Sansovino.
Dopo i due anni di blocco totale delle attività causa pandemia da Covid-19 e a seuito dell'elezione del nuovo direttivo della Congrega per la morte del Gran Maestro Antonio Roccon, nonostante comunque i persistenti timori e le paure legate all'emergenza sanitaria, abbiamo voluto fortemente organizzare questo tradizionale incontro per dare un segno di "vita" della Congrega e sopratutto per riprendere quelli che sono i compiti dei circoli enogastronomici e cioè la valorizzazione delle tradizioni, dei territori e per quanto ci riguarda del "piatto dei Radici e Fasioi".
Con la partecipazione di 17 Circoli enogastronomici affiliati alla Federazione Italiana Circoli Enogastronomici (F.I.C.E.), Domenica 3 aprile si è dunque svolta presso le Cantine Conti Collalto a Susegana in Provincia di Treviso l'apertura dei festeggiamenti alla presenza delle Autorità politiche locali e regionali nonchè di numerosi cittadini. Dopo l'intervento del Gran Maestro Giuseppe Penso, quello della Cantina Conte Collalto, del Sindaco di Susegana Vincenza Scarpa, del Consigliere Regionale Alberto Villanova, il Presidente della F.I.C.E Dott. Marco Porzio, del professore Renato Grando, quest'ultimo sulla Storia dei fagioli e del piatto dei Radici e Fasioi. La festa come detto, è stata organizzata in ricordo del Gran Maestro Antonio Roccon che della Congrega ne è stato il fautore, il presidente e l'indiscusso regista che ha portato il Circolo ad essere conosciuto in italia e nel mondo. Nell'occasione è stato proiettato un breve filmato rappresentativo della sua vita per la Congrega. Successivamente, è stato presentato e ufficializzato il nuovo logo della Congrega realizzato con modalità più moderna, lineare e stilizzata pur mantenendo i tradizionali elementi che contraddistinguevano quello precedente. La cerimonia è poi proseguita con la nomina di due Confratelli (Mauro Rasi e Omar Dal Pos) e di due Confratelli Onorari (Luca Zaia e Renato Grando) nonche con la consegna al Comune di Susegana nelle mani del Sindaco Vincenza Scarpa di una pergamena dedicata al Gran Maestro Antonio Roccon quale esempio per i propri cittadini, di dedizione per il territorio e le sue tradizioni e per il sociale. E' stata una bella e sentita cerimonia, partecipata da parte della cittadinanza dove la Congrega è ormai radicata nel tessuto sociale. Sulle note dell'Inno della Congrega dei Radici e Fasioi (realizzato dal defunto Maestro renato Zuin), la manifestazione è proseguita a Cison di Valmarino (TV) ove presso il sontuoso salone del teatro Sansovino di CastelBrando è stato consumato il pranzo alla presenza di 200 commensali. E' stato degustato chiaramente il nostro piatto dei Radici e Fasioi nonchè un prelibato tradizionale piatto trevigiano che è lo spiedo, preparato dai "Maestri dello spiedo" di Pieve di Soligo (TV) circolo enogastronomico anch'esso affiliato F.I.C.E.. Spiedo offerto dal Presidente dei Maestri dello Spiedo Dott. Remigio Villanova, che è anche confratello della Congrega dei Radici e Fasioi. C'è stato lo scambio dei doni con i Circoli enogastronomici presenti e a conclusione una piccola lotteria che per l'occasione (vicini alle festività pasquali) era composta da tre premi corrispondenti ciascuono di un uovo al cioccolato gigante. 
Bell'evento dunque, che si spera abbia segnato una ripartenza delle attiviità di promozione delle tradizioni e dei prodotti enogastronomici per tutti i Circoli FICE dopo questi due anni di emergenza sanitaria. E' stata una piacevole Doemenica di festa che ci ha permesso di guardare avanti e di sperare in un positivo futuro di relazione e di coinvolgimento sociale.
A margine della festa è bello segnalare un "volto" importante della Congrega che è la solidarietà che ci è stata tramandata dal defunto Antonio Roccon che sempre ha voluto dedicare qualche cosa per le persone più bisognose e meno fortunate. Con questo spirito, il Confratello Ezio De Zotti, che ha vinto il primo premio della lotteria e cioè  l'uovo pasquale più grande (veramente grande), lo ha voluto donare ai "bimbi speciali" dell'Associazione "La Nostra Famiglia" di Conegliano la cui missione è la tutela della dignità e il miglioramento della qualità della vita attraverso specifici interventi di riabilitazione delle persone con disabilità specie in età evolutiva. Con un semplice ma significativo ed emozionante  incontro  con i ragazzi speciali (hanno voluto sapere della Congrega, dei nostri mantelli, dei radici e fasioi) il Confratello  Ezio ha consegnato loro l'uovo. Vedere la gioia nei loro occhi è satata un ulteriore emozione. Bellissimo gesto che fa onore al Confratello Ezio De Zotti e alla Congrega dei Rradici e Fasioi.


17-09-2022 Leggi

Torna il “Camin dal Sal” dell’Helicensis Fabula - helicensis fabula

Torna il “Camin dal Sal” dell’Helicensis Fabula in versione pre autunnale. Tratti di percorso sulle Antiche Strade del Sale

Dal 1984 l’Helicensis Fabula ripercorre nel periodo estivo un tratto delle Antiche Strade del Sale, per ritrovare e conservare genuine tradizioni enogastronomiche di cui il sale era senz’altro elemento base primario ed indispensabile in ogni cibo.
Dopo il Convivium Magnum “ristretto” dello scorso dicembre, al quale è seguito quello quaresimale “di magro” dell’aprile di quest’anno, quale volontà di rinascita dalla pandemia e per proseguire su questo clima di cauta riapertura, il Gran Siniscalcato dell’Helicensis Fabula ha voluto ripristinare l’usanza del “Camin dal Sal”, con un’edizione pre autunnale che si svolgerà domenica 25 settembre 2022.
Il ritrovo scelto per la partenza della passeggiata è la zona vicina alla Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta di Gaiola, proseguendo per i sentieri attrezzati dall’Associazione Lou Viol in direzione Valloriate, dove troveremo ristoro presso l’Albergo Ristorante 3 Colombe con alcune specialità tra le quali la pulenta nira, il prosciutto d’agnello, le raviole valouriane, la selvaggina.
La giornata è aperta a tutti, i consoci dell’Helicensis Faula, le confraternite Fice ed ai simpatizzanti e curiosi dell’attività della Consociazione. Il costo per la partecipazione è fissato il € 35,00, vini compresi. Le prenotazioni sono gradite se arriveranno entro domenica 18 settembre 2022 all’indirizzo di posta elettronica helicensisfabula@libero.it indicando il numero dei coperti ed eventuali intolleranze.
“Sono contento – interviene Sergio Cavallo a nome del Gran Siniscalcato – per la ripresa della nostra attività, pur con tutte le cautele, per il Convivium “ristretto” celebrato il 5 dicembre scorso e per quello “di magro” del 3 aprile scorso”. “L’iniziativa organizzata per domenica 25 settembre intende valorizzare i nostri territori con una passeggiata e una scoperta delle eccellenze enogastronomiche delle nostre zone, è un modo semplice di fare cultura” “Vogliamo tornare – conclude Sergio Cavallo – a vivere i nostri momenti di aggregazione tra di noi e con le consociazioni “in Fratellanza ed Amicizia”, per consolidare sempre di più i rapporti costruiti negli anni”. APPREHENDE, COMEDE ET ESTO VIR!


13-09-2022 Leggi

Confrterie du Murçon Matheysin - ordine dell amarena e del nebbiolo

Non sempre c'è l'opportunità di fare un viaggio su un vecchio trenino dei minatori. L'occasione c'è stata data della confraternita di La Mure nella Matheysine, una regione situata nelle Alpi a sud del dipartimento dell'Isere. Il suo rilievo è un altopiano di circa 900 mt di altitudine, circondato da stupende montagne. Accolti il sabato nella sede della confraternita al centro città, abbiamo poi proseguito verso una bellissima struttura per studenti per l'aperitivo, la cena e il pernottamento. A ferragosto, giorno del capitolo, di nuovo tutti in sede per l'abbondante colazione seguita dalla sfilata verso il municipio. Qui il Sindaco e una Senatrice hanno accolto la quarantina di confraternite pervenute. Le due autorità nei loro brevi disacorsi di saluto hanno sottolineato l'importanza delle confraternite per la tutela e i prodotti del territorio. La giornata è proseguita con la Santa Messa e il tipico pranzo matheysen. Nel tardo pomeriggio trasferimento alla stazione dove c'era in attesa il " Petit Train " , treno che dal 1888 al 1988 ha trasportato minatori e carbone. Dal 1989 è avvenuta la trasformazione in treno turistico per lo sviluppo della zona. Il viaggio dopo 45 minuti fra prati e boschi termina a Monteynard dove si può ammirare il lago formato da una delle più grandi dighe di Francia. A seguire la cena dei saluti. Durante il ritorno l'emozione "per chi ama il ciclismo" di percorre la salita all'Alpe d'Huez ( 14 km ), una delle più importanti cime del Tour de France, anche se in auto.
Il murçon è una grande salsiccia a base di carne di amiale insaporita dal cumino selvatico, una ricetta del XVII secolo.


27-08-2022 Leggi

Ordre des Taste - Framboises Saulsuronnes - ordine dell amarena e del nebbiolo

Fine luglio 2022 nella frescura dei Vosgi con i loro laghi, pinete e torrenti dove l'Ordre ha accolto 61 confraternite europee per il suo 44 capitolo annuale presso un caratteristico ristorante per la cena di benvenuto con piatti tipici. La domenica ritrovo per la colazione nella bellissima, enorme e accogliente sala delle feste a cui sono seguiti il defilè con la banda per la vie del centro con sosta in una RSA per salutarne e rallegrarne gli ospiti. La cerimonia ufficiale si è svolta alla presenza di numerose autorità sia locali che regionali. Dopo le intronizzazioni il pranzo è terminato nel tardo pomeriggio con una piccola lotteria. La Framboise è stata inserita in tutti i piatti e bevande con delicatezzza ed equilibrio. Al ristorno sosta obbligata in Alsazia.


26-08-2022 Leggi

XL Convivio della Serra - ordine dell amarena e del nebbiolo

Partecipazione della nostra consorella Maura Bertolosso in Roccati al XL Capitolo della Grappa e del Tomino di Chiaverano domenica 19 giugno 2022.


26-08-2022 Leggi

Credenza Vinicola di Caluso e del Canavese - ordine dell amarena e del nebbiolo

Partecipazione della nostra consorella Maura Bertolosso in Roccati al capitolo di domenica 5 giugno 2022 al Castello di Mercenasco


26-08-2022 Leggi

Resoconto XL Convivio della Serra - sovrano ordine dei cavalieri della grappa e del tomino di chiaverano

Il Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e del Tomino desiderava riprendere l'attività in un luogo adatto . Niente di meglio che usufruire dei locali messi a disposizione dalla Distilleria Revel Chion per l'inizio di una gradevole giornata. Le Confraternite intervenute e tutti i presenti hanno trovato sollievo alla calura estiva con un fresco vino Erbaluce di Caluso che ha fatto da preludio ad alcuni gustosi piatti fra i quali segnaliamo la Mousse di Tomini alla Grappa. Il Gran Maestro Alessandro Revel Chion, con il valido aiuto del neo Cerimoniere Renata Blanc, ha condotto con collaudata maestria l'intera cerimonia che ha visto anche la nomina dei due Priori per l'anno 2022 nelle persone di Gino Aimonetto e Adriano Re. Si sono ricordati i quaranta Convivi della Serra che il Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e del Tomino si è lasciato alle spalle unendo alcune notizie sulla produzione della grappa e del tomino in Canavese. Un gradito aperitivo ha preceduto i lavori conviviali che si sono svolti presso il ristorante “Alla Modina“ in Ivrea.


22-06-2022 Leggi

Confraternita del Folpo - ordine dell amarena e del nebbiolo

Fine settimana in laguna per partecipare alla crociera con il Folpo ( moscardino) organizzato dalla confraternita. Dopo aver celebrato formaggi vini, salumi, finalmente Pesce. Abbiamo conosciuto storie di pescatori, di allevatori di cozze ( la Mitilla) che abbiamo gustato nell'ottimo risotto e di ostriche ( la Clo). Accompagnati dai racconti di un'ottima guida abbiamo potuto conoscere Chioggia, Pellestrina e i famosi murazzi. Durante la navigazione, Monica Cesarato ci ha presentato il suo volume " Andar per Bacari", un ricettario, una guida, un'occasione unica per conoscere Venezia attraverso i suoi Cicchetti. Venezia che abbiamo potuto ammirare anche navigando nel canale della Giudecca e sorpresa finale Alberto Sebastiani è stato nominato Ambasciatore del Folpo.


22-06-2022 Leggi

La Franciacorta - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il 12 giugno 2022, una domenica molto interessante e spumeggiante, lungo la strada del Franciacorta per raggiungere la cantina Barone Pizzini. Ottima la degustazione che ha accompagnato tutta la giornata e squisito e spettacolare il pranzo presso il ristorante Borgo Santa Giulia, dove si è potuto assaporare il manzo all'olio così ben descritto durante la conferenza mattutina. Alla scambio dei doni abbiamo ricevuto il bellissimo volume " Le origini del Franciacorta nel Rinascimento Italiano "


22-06-2022 Leggi

l’Helicensis Fabula in trasferta in provincia di Parma - helicensis fabula

Un invito particolare e l’Helicensis Fabula in trasferta in provincia di Parma per la terza edizione de “La Lumacata” organizzata dall’Associazione Bontà dell’Appennino di Solignano Cavallo, “Un’esperienza interessante, un riconoscimento per l’attività svolta in questi anni che sprona per il futuro anche nel proporci ai giovani” L’Associazione “Bontà dell’Appennino” ha sede a Solignano in provincia di Parma ed ha quale scopo sociale la promozione, valorizzazione e diffusione dei sapori e gusti dell’Appennino emiliano, fruizione del patrimonio artistico e paesaggistico, la conservazione delle antiche tradizioni.
Durante i loro convivi vengono messe a confronto le peculiarità enogastronomiche che costituiscono il tesoro italiano, quali, per esempio, la trippa, il bollito, i salumi.   Recentemente si è svolta la terza edizione de “La Lumacata”, che ha visto la partecipazione dell’Helicensis Fabula, quale confraternita storicamente esperta e con maggiore conoscenza italiana nella valorizzazione delle chiocciole, rappresentata dal Gran Siniscalco Sergio Cavallo e dal Gran Balivo Fabio Armando alla loro prima uscita in quanto recentemente confermati nella carica e dal confratello Yuri Giraudo. L’evento si è svolto nell’arco di due giornate durante le quali i partecipanti hanno avuto la possibilità di degustare il gasteropode in varie preparazioni, sia tradizionali che sperimentali. “Si è trattato – interviene Sergio Cavallo, Gran Siniscalco dell’Helicensis Fabula – di un’esperienza molto interessante e utile, lo scambio di conoscenze è sempre costruttivo. L’invito ricevuto è stato molto gradito e possiamo aggiungere una nuova associazione con la quale abbiamo costruito un’alleanza con solide basi sui temi dell’enogastronomia”.
 “La partecipazione a questo evento – conclude Sergio Cavallo – è un ulteriore elemento di gratificazione ed è stimolo per la programmazione dell’attività triennale che ci attende con il nuovo Gran Siniscalcato, eletto ad inizio aprile durante il Convivium primaverile e composto dal sottoscritto, confermato Gran Siniscalco, da Fabio Armando Gran Balivo e dal neo eletto Gran Siniscalco Enrico Cavallera”.


22-06-2022 Leggi

TRE RICETTE DELLA CONFRATERNITA ISCRITTE NEL R.E.I.S. - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Nel sito ufficiale della Regione Sicilia, il 31 maggio u.s. è  stato comunicato, a firma dell'On. Alberto Simonà, Assessore ai BB.CC e I.S. (Beni Culturali Ambientali ed Identità Siciliana), l'iscrizione nel R.E.I.S. (Registro delle Eredità  Immateriali Sicilia) di tre ricette della cucina tipica del ragusano (Sfoglio, in dialetto "Sfuogghiu", e ravioli ragusani nella versione dolce e salata), previo parere conforme  della apposita Commissione  e con la seguente descrizione: "Entrambi prodotti della gastronomia della Comunità  Iblea che li ha preservati nel tempo. Si tratta di una antica tradizione legata alla stagione invernale ed alle celebrazioni natalizie. Caratteristica peculiare dello "Sfuogghiu", rustico da forno ripieno, è  il gioco di cerchi  concentrici presenti su tutta la superficie".

Tale risultato, che premia l'impegno della Confraternita nella salvaguardia della cultura gastronomica locale, è  il punto di arrivo di lunghe ed appassionate ricerche e di selezioni cui hanno partecipato soci, ristoratori, panificatori e terzi che hanno voluto dare il loro contributo di conoscenze fatte di  tradizione orale e di antichi ricettari di famiglia.

Un particolare riconoscimento meritano Saro Sortino, che per primo ha promosso la ricerca, Giovanni Berretta, che ne ha curato la parte amministrativa e le relazioni di accompagno, Gianni Vindigni, che ne ha seguito l'iter prima presso la Soprintendenza di Ragusa e, successivamente, presso l'Assessorato a Palermo, e tutti i partecipanti alla selezione.

Un grazie, inoltre, per la disponibilità, al Soprintendente ai BB.CC.AA. di Ragusa, dott. Antonino De Marco, nonché  alla dott.ssa  Mariella Antinoro, già  dirigente generale f.f. dell'Assessorato ai BB.CC., ed alla dott.ssa Laura Cappugi, organizzatrice dei lavori della Commissione  di iscrizione nel registro.


17-06-2022 Leggi

XL CONVIVIO della SERRA - sovrano ordine dei cavalieri della grappa e del tomino di chiaverano

Venerabili Confraternite

Vi invitiamo al XL CONVIVIO della SERRA che si svolgerà Domenica 19 Giugno 2022

Il  programma della giornata inizierà presso la "Distilleria Revel Chion", via Casassa 4, Chiaverano(TO), alle ore 10:30

I lavori convivali proseguiranno presso "Ristorante alla Modina", via Lago San Michele 38, Ivrea(TO).

Visitate la pagina http://www.cavalieridellagrappaedeltomino.it/ita/novita.html per ulteriori informazioni, programma, menù e adesione.
           
Con i migliori saluti ed un arrivederci a presto.
Il Gran Maestro Alessandro Revel Chion


09-06-2022 Leggi

Confraternita del Sambajon e dei Nocciolini - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 22 maggio, immersi in un'atmosfera d'altri tempi, abbiamo partecipato alla quarantesima tornata della confraternita, presso la Mandria di Chivasso. Quata bellissima costruzione settecentesca, voluta da Re Carlo Emanuele Terzo, su progetto dell'Arch. Bays, è circondata da ettari di terreno ed era adibita ad allevamento di cavalli. E' un vero peccato che il bellissimo abbeveratoio circolare in pietra sia stato demolito nei primi anni cinquanta del novecento. Alla colazione e ai saluti delle personalità presenti è seguita la conferenza dello Storico Fabrizio Spegis che ha ben illustrato la storia di questa tenuta. Allo scambio dei doni abbiamo ricevuto oltre ai classici nocciolini tre volumi molto interessanti sulla storia di Chivasso. Come sempre la giornata si è conclusa a tavola.


26-05-2022 Leggi

Confraria Enogastronomica da Madeira - ordine dell amarena e del nebbiolo

Dal 21 al 27 aprile 2022, circondati dal blu dell'oceano e dall'azzurro del cielo, immersi in boschi d'alloro patrimonio dell'UNESCO, in un bananeto o in un vigneto, in villaggi incastonati nelle montagne si è svolto il capitolo della Confraria. Tra una visita a un museo e un piatto tipico, accolti sempre dalle massime autorità e guidati nella conoscenza da persone di grande cultura, si sono potute apprezzare le meraviglie della regione di Madeira: Madeira stessa, isola dalle alte montagne vulcaniche, dal verde intenso e dal clima primaverile e Porto Santo, isola collinare anch'essa di origine vulcanica, quasi desertica e dalle stupende spiagge di sabbia impalpabile, raggiungibile da Madeira con circa tre ore di traghetto. E' difficile scegliere quale sia stato il momento più emozionante, se la visita alle storiche cantine Blandy's a Funchal, con guida privata e degustazione, o il Panelo di Seixal ( non solo piatto tipico ma cerimonia tradizionale riservata a pochi ) o la visita del sito panoramico del Miradouro da Eira do Serrado ( mt 1096) o il pranzo tipico di pesce di fronte alle dune o la cena con i lunghi spiedini di carne in legno d'alloro. Interessante anche il Festival del Rum dove, oltre ai distillati delle cinque distillerie ancora attive, si è assistito alla preparazione della Poncha, tipica bevanda madeirense. Durante le varie cerimonie sia laiche che religiose si è promosso l'Alto Piemonte, distribuendo gagliardetti, pubblicazioni e prodotti tipici.


26-05-2022 Leggi

L’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON FESTEGGIA IL 19° COMPLEANNO - antica cunsurtarija dal tapulon

L’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON DI BORGOMANERO FESTEGGIA IL 19° COMPLEANNO RICORDANDO GIGI MERCALLI E CON l’INTRONIZZAZIONE DI UNDICI NUOVI SOCI  

L’Antica Cunsurtarija dal Tapulon si Borgomanero ha festeggiato domenica 15 maggio il 19° compleanno.

Venne infatti ricostituita nel 2003 su iniziativa di un gruppo di borgomaneresi con il dichiarato obiettivo di salvaguardare le tradizioni e la cultura locali iniziando proprio dal piatto tipico, il tapulone a cui due anni fa era stata attribuita la De.Co. cioè la denominazione comunale.

La festa si è tenuta all’Hotel Tre Stelle di Briga Novarese e ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti di tre Confraternite enogastronomiche: l’Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo, la Confraternita della Mozzarella di bufala campana e quella del Tortello Cremasco.

Nel suo intervento il presidente della Cunsurtarija, Carlo Panizza ha ricordato ad un anno dalla scomparsa, il Gran Cerimoniere Gigi Mercalli che, ha evidenziato Panizza, “sino all’ultimo aveva dedicato le sue energie alla nostra associazione”.

Ringraziamenti sono stati rivolti al cerimoniere Giuseppe De Gasperis, alla segretaria Franca Gattoni Mercalli, ai consiglieri Daniele e Tiziano Godio, a Gianni Zaninetti e allo storico Alfredo Papale, grazie ai quali la festa ha riunito oltre settanta commensali.

Un grazie sentito è stato rivolto anche a Roberto Bernardelli: sua è stata l’idea di dedicare un piatto di fine ceramica al tapulone. 

E’ stata anche l’occasione per “intronizzare” undici nuovi soci: Augusto Bertoni, di professione macellaio; Massimo Carlotto, responsabile del controllo di gestione di un’azienda metalmeccanica; Carlo Attilio Cavigioli, impiegato; Silvio Cerutti, agente immobiliare; Elisabetta Donetti, laureata in scenografia; Barbara Ferrarese, giornalista e docente di informatica; Alberto Fontana, impiegato; Fabrizio Lombardini, pensionato; Ettore Tettoni, Comandante della Polizia Locale di Borgomanero; Massimo Zanetta docente di lettere alla scuola media “Piero Gobetti”; Diego Zaninetti, bancario e diplomato sommellier Ais.  

Tutti i nuovi soci prima di ricevere il “collare” hanno dovuto pronunciare a voce alta il motto della Cunsurtarija “fa dal ben e lassa zì” (fa del bene e lascia che gli altri dicano).

Il Sindaco di Borgomanero Sergio Bossi, da diversi anni socio della Cunsurtarija, ha rivolto ai presenti un saluto a nome dell’amministrazione comunale.

Applausi speciali sono stati riservati ai “decani” dell’associazione: Floriano Facchin, 87 anni magnificamente portati, già imprenditore dell’omonima azienda di trasporti internazionali e il geometra Rolando Donetti, 89 anni, già presidente dell’Unità Sanitaria Locale, nonché papà della nuova socia Elisabetta, assente per motivi di salute.


20-05-2022 Leggi

La Confraternita cresce - ordine dei cavalieri della polenta

Sabato 14 Maggio nello scenario naturale ai Pracc Molècc, Vall’Alta di Albino (Bergamo) alla Trattoria dal Corla Dame e Cavalieri e amici, si sono ritrovati per dare il benvenuto a tre nuovi Soci: Anna Barbara e il marito Gianluca Arrigoni e Riccardo Morlini.

Queste nomine sono le prime fatte dal nuovo Gran Maestro Sergio Solazzi che nel mese di novembre ha sostituito Mario Lameri Gran Maestro Emerito.

Durante il Convivio il Gran Maestro ha dato lettura ad un sermone scritto dalla poetessa Dama d’onore Anna Rudelli per dare il benvenuto ai nuovi Soci.

Era presente Filippo, uno dei quattro nipoti del Gran Maestro, a significare la voglia di dare nuova linfa alla Confraternita, avvicinando giovani amici che hanno voglia di condividere i valori dello Statuto della Confraternita, condividere il piacere di stare insieme intorno ad un tagliere di polenta in allegria.

Come ha invitato a fare il Gran Maestro: piantare semi di Melgòt per avere nuove piante di mais per continuare la mission dei Cavalieri della Polenta: “sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l’uso della polenta, promuovendo nuovi modi gustarla, segnalando i locali dove la polenta è pienamente valorizzata”.


20-05-2022 Leggi

L’arte casearia veneta tra storia, tradizione ed innovazione-01/05/22 - confraternita dogale della marca

La relazione su "L’arte casearia veneta tra storia, tradizione ed innovazione" con cui il casaro Riccardo Zanchetta ci ha edotto sul magico monto caseario.


19-05-2022 Leggi

11° FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE - confraternita dei nostalgici del tabar di sant'antonio abate

Domenica 29 Maggio a Concamarise (Verona) vi sarà l'11° FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE organizzato dalla nostra confraternita.

Vi aspettiamo a partire dalle 9.30 per condividere con noi questa giornata di festa.

Speriamo di vedervi numerosi


10-05-2022 Leggi

XXXIX° RADUNO NAZIONALE - PROGRAMMA

XXXIX° RADUNO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI

“CALABRIA DA SCOPRIRE TRA ENOGASTRONOMIA, STORIA E PAESAGGIO”
Cosenza 04-09 Ottobre 2022    
a cura della Confraternita della Frittola Calabrese – La Quadara    

Sono molto orgoglioso di poter presentare il programma completo del nostro evento principale del 2022 che segnerà un ritorno alla normale attività della nostra Federazione.

Ringrazio anticipatamente gli amici della confraternita della Frittola Calabrese – La Quadara di San Fili (Cosenza) che si sono molto impegnati per poterci offrire un programma così pieno di spunti culturali ed enogastronomici e sono sicuro ci sapranno accogliere in modo splendido nel loro territorio.
 

Troverete in allegato il programma completo che inizierà il martedì pomeriggio e finirà la domenica dopo pranzo.
Come potrete notare, rispetto al solito, il programma si estende in più giorni per permettere a tutti noi di poter avere un quadro più ampio possibile delle vari territori della Calabria e non solo del cosentino; ovviamente non sarete obbligati a presenziare all’intero pacchetto anche se mi sento di consigliarvelo vivamente, ma potrete richiedere anche la partecipazione parziale solo ad alcuni giorni, a singole giornate o anche a soli pranzi o cene.
Per semplicità nel programma sono presenti 3 tipi di pacchetti (1. Completo; 2. Da giovedì a domenica; 3. Solo sabato e domenica) ma gli accordi presi con l’organizzazione prevedono che in caso di necessità diverse chi fosse interessato può contattarli e vi verrà fornito un preventivo personalizzato che tiene conto delle vostre singole richieste.  

I posti disponibili sono limitati e pertanto mi permetto di suggerire a chi fosse interessato di prenotarsi il prima possibile in modo da essere sicuro della disponibilità dei posti. A tal proposito abbiamo deciso di dare priorità fino al 18 luglio alla prenotazione dei 2 pacchetti più estesi (1. Completo; 2. Da giovedì a domenica); dopo tale data per i posti ancora disponibili verranno prese in considerazione anche le richieste di presenza di minor giorni, ma vi chiedo di inviare comunque la vostra richiesta in quanto verrà stilato un ordine di prenotazione che terrà conto della data di invio e verranno poi accettate le prenotazioni in ordine temporale fino ad esaurimento posti.  

Per qualunque esigenza o chiarimento potrete far riferimento a me, al priore della confraternita organizzatrice o agli indirizzi riportati nel programma.  
Marco Porzio – Presidente Fice – cell. 333 7909361 – presidente@confraternitefice.it
Emilio Iantorno – Priore della “CONFRATERNITA DELLA FRITTOLA CALABRESE - LA QUADARA” – cell. 349 7611413 - confraternitafrittolacalabrese@gmail.com  

Spero di incontrare molte confraternite in occasione del nostro raduno nazionale


04-05-2022 Leggi

Agrinet: il futuro in campo - FINALMENTE CI SIAMO

Finalmente ci siamo! 

Il progetto 
“Agrinet: il futuro in campo” di cui la Fice è stata partner finalmente ha visto la luce e le trasmissioni realizzate verranno trasmesse con il calendario sotto riportato a partire da sabato 7 maggio alle ore 17.30 su TV2000.

Di particolare interesse per la nostra federazione saranno le 2 puntate dedicate all'aceto balsamico tradizionale di modena (trasmissione in onda 
su TV2000 sabato 21 maggio ore 17.30) e al gorgonzola (trasmissione  in onda su TV2000 sabato 4 giugno ore 17.30), prodotti indicati e rappresentati da confraternite aderenti alla nostra Federazione.

Il programma televisivo in 12 puntate, è sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria (PAC) e promuove la conoscenza sui temi dell’agricoltura sostenibile, il corretto uso delle risorse naturali, l’innovazione tecnologica, la lotta ai cambiamenti climatici: il tutto grazie al racconto di storie virtuose di imprenditori agricoli sostenibili, con un occhio anche alle ricette regionali e alla sana alimentazione.

Condotto da Francesca Magnoni, il programma cerca anche di affrontare le percezioni errate e la disinformazione sull’agricoltura, promuovendo un dibattito anche tra le generazioni più giovani, aiutandole ad essere più consapevoli circa uno stile di vita sostenibile e sano, per sostenere la transizione verso un sistema alimentare sempre più sostenibile e per proteggere l’ambiente e la biodiversità.

Il programma porta il telespettatore in un viaggio attraverso l’Italia per conoscere alcuni dei temi principali della politica agricola comunitaria per scoprirne opportunità, obiettivi, criticità, attraverso esempi di aziende agricole sostenibili e grazie all’intervento di esperti universitari e di ANGA (associazione Giovani Agricoltori di Confagricoltura): con un linguaggio semplice ed immediato si mira a ridurre il divario tra italiani ed europei circa i nuovi principi della Politica Agricola Comunitaria.

Il format prevede immagini dalle campagne e dalle zone rurali d’Italia, che spesso rappresentano anche luoghi di pregio e di interesse paesaggistico, dove le telecamere hanno colto anche varie fasi di lavori agricoli. Ogni puntata termina con la preparazione di una ricetta regionale, basata su un ingrediente protagonista della puntata e alcune informazioni nutraceutiche di corretta alimentazione, preparate nelle cucine della Fondazione Albatros di Messina e con la collaborazione dell’Istituto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea.  

Le 12 puntate in onda da sabato 7 maggio su TV2000

1. La castanicoltura moderna tra recupero della tradizione e innovazione in campo in onda su TV2000 sabato 7 maggio ore 17.30
2. L’allevamento sostenibile della carne bovina tra i pascoli incontaminati delle Madonie in onda su TV2000 sabato 14 maggio ore 17.30
3. L’oro nero di Modena tra le bottaie nei sottotetti in onda su TV2000 sabato 21 maggio ore 17.30
4. Il Catarratto, vino bianco di Sicilia, tra i progetti di ricerca universitari e i profumi della Valle dello Jato in onda su TV2000 sabato 28 maggio ore 17.30
5. Il Gorgonzola e la filiera produttiva sostenibile dall’allevamento fino allo scaffale in onda su TV2000 sabato 4 giugno ore 17.30
6. Dal cuore dei Monti Sicani il pecorino siciliano che ci riporta ad Omero in onda su TV2000 sabato 11 giugno ore 17.30
7. L’economia circolare e virtuosa della Valle Isarco per la produzione lattiero-casearia in onda su TV2000 sabato 18 giugno ore 17.30
8. Giovani e agricoltura: come nasce una passione e diventa un mestiere sulle alte vette trentine in onda su TV2000 sabato 25 giugno ore 17.30
9. Coltivazione e innovazione: le fragole di alta qualità, sane e sostenibili del rovigotto in onda su TV2000 sabato 2 luglio ore 17.30
10. Il consumo sostenibile dei gruppi di acquisto: una storia virtuosa dal Lazio in onda su TV2000 sabato 9 luglio ore 17.30
11. La pastorizia sostenibile nel cuneese dove la vita degli animali scandisce la produzione casearia in onda su TV2000 sabato 16 luglio ore 17.30
12. Il distretto del riso in Piemonte: una storia secolare di rapporti tra uomo e paesaggio in onda su TV2000 sabato 23 luglio ore 17.30  

Il programma è prodotto e ideato da Iniziative Editoriali Srl di Rimini, organizzato in collaborazione con TV2000, l’associazione di radio e tv locali Corallo, le Università di Torino (Laurea Magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) e Palermo (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie e Alimentari), l’Istituto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea, l’Associazione Nazionale dei Giovani Agricoltori di Confagricoltura – ANGA – , la Fondazione ITS Albatros di Messina, la Federazione Italiana dei Circoli Enogastronomici – FICE –, La Rete Italiana delle Città Sane e l’Unione Nazionale comuni comunità enti montani – UNCEM.    

Potete seguirci anche su Facebook e su Instagram  


03-05-2022 Leggi

NUOVO DIRETTIVO DELLA FICE IN CARICA PER IL PROSSIMO TRIENNIO

Domenica 20 Febbraio 2022 presso il DB Hotel a Sommacampagna (Verona) si è tenuta l’Assemblea Nazionale Fice 2022.

L’evento organizzato è stato un importante momento di ripartenza per la FICE, grazie alla presenza di molti confratelli, in rappresentanza di 78 Confraternite iscritte alla Federazione, abbiamo respirato una gran voglia di condivisione e di ricominciare la nostra attività ferma ormai da troppo tempo.

Nel fare il punto della situazione degli anni passati il Presidente Marco Porzio ha ricordato tutte le iniziative portate a termine, ma l’incontro è stato anche occasione per fissare e condividere le linee guida per i prossimi anni.

Linee guida a cui si atterrà il nuovo Consiglio Direttivo che proprio in questa occasione è stato eletto.

L’elezione ha portato alla riconferma dei consiglieri già in carica a cui si è aggiunto un nuovo elemento che è andato a colmare un posto nel direttivo rimasto purtroppo vacante negli ultimi anni.

A seguito dell’Assemblea e dell’elezione dei membri del Consiglio Direttivo, questi si sono radunati il 10 Marzo e hanno proceduto, secondo statuto, alla ratifica degli eletti e alla distribuzione delle cariche.

Alla presidenza del Consiglio è stato riconfermato Marco Porzio, che già ha guidato la Federazione negli ultimi 7 anni. L’elenco completo delle nomine del Consiglio, dei Collegi e delle deleghe viene riportato integralmente nelle prossime pagine insieme alla relazione integrale letta dal Presidente durante l’Assemblea Nazionale.

Infine, il Consiglio Direttivo ha ritenuto di nominare due delegati che aiuteranno a sviluppare i tanti progetti e le iniziative in programma per il futuro, con l'intento in futuro di allargare la collaborazione.

Consiglio Nazionale
Marco Porzio Confraternita del Gorgonzola di Cameri Presidente Delegato alla relazione con le Confraternite del NordOvest e del CentroSud
Arnaldo Semprebon Sovrano et Nobilissimo Ordine dell'Amarone e dell'Antico Recioto (SNODAR) Vice Presidente Referente per le Confraternite bacchiche
Angelo Sussetto Confraternita del Sambajon e dij Noaset Tesoriere
Massimo De Micheli Accademia Italiana della Costina Segretario
Renato Paini Confraternita Enogastronomica Bresciana della Grappa, Vini e Antichi Sapori Consigliere Delegato alla realizzazione della rivista “Nuova Enofice” Coordinatore per i raduni Annalisa Mancini Imperial Castellania di Suavia Consigliere Delegato alla relazione con le Confraternite del NordEst
Francesco Danesin Confraternita Dogale della Marca Consigliere Delegato alla relazione con le Confraternite del Triveneto

Collegio dei Revisori dei Conti
Giorgio Cereghini Sovrano et Nobilissimo Ordine dell'Amarone e dell'Antico Recioto (SNODAR) Presidente
Giorgio Gambigliani Zoccoli Aed - Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Membro effettivo
Riccardo Capra Confraternita dello Spiedo Tradizionale Bresciano Membro effettivo

Collegio dei Probiviri
Cosimo Pantaleo Consociazione "Helicensis Fabula" Presidente
Gianni Terzi Confraternita del Cotechinomagro Membro effettivo
Emilio Iantorno Confraternita della Frittola Calabrese – “la Quadara” Membro effettivo

Delegati
Ferdinando Pedaci Confraternita del Pampascione Salentino Delegato per il Sud Italia
Alberto Sebastiani Ordine dell’Amarena e del Nebbiolo Delegato per l’Europa


03-05-2022 Leggi

RELAZIONE MORALE DEL PRESIDENTE - ASSEMBLEA NAZIONALE FICE

Carissimi confratelli,

siamo giunti alla fine del mio secondo mandato in qualità di Presidente F.I.C.E. e mi sembra doveroso fare un bilancio dell’attività svolta in questi anni e condividere con tutti voi gli importanti risultati ottenuti dalla nostra Federazione in questo periodo. Ritengo però importante non fermarsi a quello che si è fatto per restare sempre proiettati su cosa si dovrà fare in futuro per migliorare sempre più il nostro percorso.

Purtroppo anche la nostra attività è stata influenzata dalla grave pandemia che ci ha colpito in questi ultimi due anni e che non ci ha permesso di svolgere interamente i nostri eventi e tutto ciò che ci eravamo prefissati di fare, ma non per questo io e tutti i miei collaboratori (i consiglieri nazionali, i componenti collegio revisori dei conti, i componenti collegio probiviri e i componenti commissione tecnica federale) abbiamo rinunciato a continuare il nostro lavoro con impegno,  ma anzi, abbiamo cercato di operare senza sosta affinché tutti i circoli d’Italia si sentissero rappresentati senza fare distinzione di provenienza e cercando di essere presenti il più possibile ai  pochi eventi e iniziative organizzati.

Nel primo anno di questo mandato, prima dell’inizio della pandemia, eravamo riusciti a dare notevole slancio all’organizzazione di eventi cui hanno aderito in molti e che hanno avuto il loro culmine con il nostro 38° Raduno Nazionale sapientemente organizzato dagli amici della Confraternita dla Trippa di Moncalieri che ha senza ombra di dubbio rappresentato l’evento Fice più partecipato nella nostra storia.

Dal 2020 in poi abbiamo lavorato ancora più alacremente, dopo un primo momento di ovvia confusione e incertezza legata al momento storico che stavamo vivendo, per cercare di tenere unite le confraternite iscritte cercando di dar vita a tutte quelle iniziative che, in mancanza della possibilità di organizzare convivi ed eventi in presenza, potessero comunque portare avanti i nostri obiettivi.

Molte sono state le iniziative che hanno visto la luce in questo periodo e tra queste vorrei ricordare, ad esempio, quelle che ritengo siano state le più importanti e che hanno permesso di farci conoscere sempre più e accrescere la nostra immagine:

*    la realizzazione del libro “QUI STARETE BENISSIMO ricette e storie delle confraternite enogastronomiche italiane” interamente dedicato alla Fice e alle confraternite iscritte;
*    la pubblicazione di numerosi articoli sulla stampa nazionale e internazionale che ha dato vita all’intensificarsi di contatti con giornalisti che in futuro potranno aiutarci a presentare la        nostra Federazione; la presenza in alcune trasmissioni televisive di primaria importanza su Rai, Mediaset e Tv2000;
*    il miglioramento della nostra immagine con la realizzazione del nuovo gonfalone, delle brochure e dei nuovi collari sociali la partnership nel progetto "Agrinet: il futuro è in campo"            che ci portato alla realizzazione di due puntate televisive interamente dedicate ai territori e alle confraternite da noi rappresentate;
*    l’adesione come partner, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia, al progetto “In Italy”;
*    il gemellaggio con la Confédération Européenne des Gourmets,  che come noi è un’associazione No-Profit che si propone come custode delle tradizioni enogastronomiche dei territori,       con l’intento di divulgare, elevandole di rango, le antiche e tipiche ricette regionali, promuovendo e diffondendo l’arte culinaria mediterranea, i prodotti gastronomici e i prodotti               enologici dei territori, per la loro valorizzazione e diffusione nel mondo, al fine di educare le nuove generazioni al buon gusto e al piacere del buon cibo e della salutare buona tavola         che da sempre ha contribuito a consolidare l’amicizia fra le genti.

Non da ultimo, un altro strumento fondamentale è rappresentato dalla nostra rivista “NUOVA ENOFICE”; la sua diffusione e i suoi contenuti infatti sono in continua espansione e sono sicuro che, con l’aiuto di tutti voi, possa sempre di più diventare uno strumento importante per farci conoscere. A tal proposito un sincero ringraziamento lo voglio tributare a Renato Paini e a tutti i giornalisti e appassionati che mi inviano articoli e che ci accompagnano in questo processo di crescita.

Per fare ciò da ormai più di un anno ho deciso di prendermi la piena responsabilità divenendone anche Direttore responsabile e mettendomi in gioco convinto che la rivista possa essere sempre più lo strumento che ci può permettere di divulgare il nostro pensiero e collaborare anche con altre associazioni oltre che a migliorare notevolmente la nostra immagine.

Ringrazio le confraternite che in questi ultimi anni hanno deciso di unirsi alla nostra famiglia e che stanno dando nuovo slancio e permettono a me e a tutti noi di avere ancora più entusiasmo per il futuro (solo in questo inizio d’anno già tre sono state le nuove adesioni e molte altre mi hanno comunicato l’intenzione di iscriversi a breve in rappresentanza di tanti territori). Questo è un grande attestato di fiducia nell’operato mio e dei miei collaboratori che mi spinge a impegnarmi ancora di più per cercare, nel limite delle risorse a disposizione e delle mie capacità, di migliorare ulteriormente.

Permettetemi inoltre di ringraziare e salutare le confraternite che in questi ultimi due anni hanno deciso di sospendere l’attività dopo tanti anni e di sciogliersi a causa dell’età anagrafica dei propri soci e permettetemi di ricordare, senza voler mancare di rispetto a nessuno, l’Ordine del Grappolo d’Oro - Feudo di Imperia e Sanremo che, con il nostro Fondatore Dott. Francesco Mazzoli, hanno dato vita alla Fice e che sono sempre stati molto attivi al nostro interno, ricoprendo per molti anni ruoli operativi nella nostra Federazione. Hanno voluto, come segno tangibile del loro attaccamento alla nostra Federazione, devolvere nelle nostre casse tutto quanto da loro risparmiato in questi anni come potrete vedere dal nostro bilancio dell’anno 2021.

La vostra grande, e quasi inaspettata nei numeri, partecipazione oltre alla comunicazione di molte date per la realizzazione dei vostri convivi, sono una testimonianza della grande voglia di ripartenza e di convivialità che ci contraddistingue.

Vi comunico inoltre, che dai prossimi giorni verrà nuovamente aggiornato il calendario eventi presente sul nostro portale internet www.confraternitefice.it e che ripartiremo a inviare i programmi a tutti i presidenti e referenti delle varie confraternite iscritte alla nostra federazione.

Sono sicuro che l’attività delle nostre confraternite avrà grande vigore e riprenderà in grande stile nei prossimi mesi fino a sfociare nel nostro evento principale di quest’anno, il Raduno Nazionale che si svolgerà la prima settimana di ottobre in Calabria.

Permettetemi a tal proposito, di ringraziare gli amici della Confraternita della Frittola Calabrese - La Quadara che stanno dimostrando grande attaccamento e disponibilità nel cercare di organizzare al meglio il nostro evento e che sono certo sarà grandioso e ci permetterà di dare maggiore impulso in tutto il territorio calabrese e non solo. A tal proposito penso che il Raduno Annuale debba essere visto da tutti noi come un momento indispensabile nella vita dei nostri circoli premiando gli sforzi organizzativi con una massiccia presenza a fronte di un programma che ci permetta di trascorrere alcuni giorni in giro per la nostra amata Italia in fratellanza con spunti culturali ed enogastronomici importanti e soprattutto come un momento di confronto tra tutti noi.

Infine, prima di concludere, vorrei ricordare tutti quei confratelli, amici e familiari che purtroppo nel corso di questi ultimi terribili anni ci hanno lasciato, che sono sicuro continueranno ad esserci da guida e che vorrebbero essere ricordati con un sorriso.  

A presto

Il presidente Marco Porzio


03-05-2022 Leggi

Gemellaggio con il Magistero dei Bruscitti - ordine dei cavalieri della polenta

Sabato 12 Marzo 2022 I Cavalieri della Polenta di sono gemellati con il Magistero dei Bruscitti.

I Cavalieri della Polenta di Bergamo e il Magistero dei Bruscitti di Busto Grande, si sono Gemellati in un luogo dove sentirsi a casa, pranzando tra mura seicentesche abbracciate da un grande giardino questa è stata la senz’azione provata dai 66 Confratelli delle due associazioni che si sono trovati nell’Agri ristorante Sant’Alessandro, ad Albano Sant’Alessandro (BG).
La scelta di questa location è in linea con lo Statuto dei Cavalieri della Polenta che recita: “sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l’uso della polenta, segnalando i locali dove essa è pienamente valorizzata. I punti di forza di questa azienda sono: i mulini a pietra che macinano grano e mais blu, giallo, arancione, rosso e nero che si traducono nella farina Nigra, la bergamasca e la rossa; i formaggi di capra, la carne dei vitelli di razza piemontese, il maiale nostrano ed infine il vino il Rosso Carbonera con le uve Merlot e Cabernet Sauvignon coltivate sulle pendici del monte San Giorgio in località Carbonera. Prima del Convivio i Confratelli provenienti da Busto Arsizio Varese, hanno avuto modo di apprezzare il Santuario Beata Vergine delle Rose a pochi metri dall’Agriturismo, la cui storia inizia in una notte tra il 3 e il 4 gennaio del 1417: due mercanti romagnoli, diretti da Brescia a Bergamo, si trovavano in una boscaglia nei pressi del villaggio chiamato Albano, senza possibilità di scampo per le avverse condizioni oscurità, boscaglia, acquitrini coperti dalla neve. Si rivolgono al Signore, alla Madonna e fanno voto di costruire una cappella se fossero usciti vivi da quella situazione disperata. Improvvisamente dal cielo raggi di luce rompono le tenebre e una striscia luminosa di rugiada indica loro la strada. In segno di riconoscenza per la via ritrovata decisero di ringraziare subito la Vergine e successivamente apparve loro con stretto al petto il bambino Gesù che stringeva in un pugno un piccolo mazzo di rose bianche. Il luogo dell’apparizione venne chiamato da quella notte, il Collo di Rosate, vi costruirono la Cappelletta, che richiamerà la devozione dei fedeli per gli anni a venire.  

La cerimonia ha avuto come testimone il Presidente della F.I.C.E. Marco Porzio, fresco di nomina/riconferma. Oltre al Gran Maestro Sergio Solazzi da poco nominato alla conduzione della Confraternita, era presente Mario Lameri Gran Maestro Emerito, e in sostituzione del Maestro dei Magistero dei Brucitti   Edoardo Toia, il Gran Maestro Emerito Antonio Colombo e l’Ambasciatore Bruno Bertolè Viale. Nel Proclama si evince: daremo spazio alla cultura al ritrovarci sobri a conversare, scegliendo ogni tanto una struttura, dove si cucinano cibi da gustare. Sara certo ovviamente un piacere, procedere felici, saldi e dritti, ed essere li contenti ad inneggiare evviva la Polenta ed i Bruscitti. Il piatto principale è stato ovviamente la Polenta che accompagnava i Bruscitti, piatto antico della tradizione di Busto Arsizio insignito del marchio De.Co denominazione comunale. Trattasi di quattro tipi carne (polpa reale, tampetto, fustello, cappello del prete) tagliata a tocchetti con coltello e cucinati secondo la ricetta originale, corposa, nata ai tempi di povertà per riciclare la carne attaccata alle ossa (bruscitti significa infatti briciole) quella che i ricchi scartavano dalle loro tavole. I Bruscitti sono piatto di carne molto saporito, dove si sente il gusto delle spezie. Tra l’altro sono anche un piatto intelligente perché richiedono una lunga e lenta cottura. La polenta ha avuto anche questa volta l’onore di accompagnare i prodotti offerti dal nostro sponsor GBattista Arrigoni i formaggi blasonati (Gorgonzola dolce e Taleggio) del pluripremiato Caseificio Arrigoni di Pagazzano (Bg). Durante il Convivio il signor Michele dell’azienda ha esposto alla platea dei commensali i prodotti coltivati nell’agriturismo e le materie prime utilizzate nel preparare i piatti cucinati. Alla fine della Cerimonia è avvenuto lo scambio dei doni. Da parte dei Cavalieri della Polenta sono stati consegnati i prodotti dello sponsor Fratelli Moretti; la farina Bramata ed una confezione di uova sode prodotte da Cascina Italia. Da parte dei Bruscitti: la ricetta originale unitamente ad un cucchiaio in legno bucato al centro, per mescolare la carne durante la cottura, un sacchetto di aromi “Erba bona” per aromatizzare il tutto. Alla fine del Convivio prima dei saluti, si è concordato tra le due Confraternite di ufficializzare per gli anni a venire una data per celebrare il Gemellaggio.


19-04-2022 Leggi

LA CONVIVIALE DI PASQUA nella cucina di ANGELO CAMPO - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Angelo Campo non è più fra di noi oramai da molti anni ma resta vivo nel nostro ricordo sia per la simpatia che suscitava  con il suo carattere cordiale ed estroverso sia per la conoscenza accurata della cucina del territorio e dei piatti delle feste.

Nella Confraternita, della quale fu socio fondatore e presidente, Angelo portò l'entusiasmo che lo accompagnava in tutte le Sue attività: fu così che ne disegnò  il "logo" che tuttora ci contraddistingue e che propose un numero di ricette quasi inimmaginabile. Ricette antiche, ricette perdute nella memoria comune, ricette che ci facevano e ci fanno rivivere l'atmosfera che regnava nelle cucine di un tempo annerite dal fumo dei fornelli dai quali il soffio del "sciuscialuoru" che riattizzava i carboni faceva sprizzare miriadi di scintille che, sommergendo la tenue luce della lucerna ad olio, facevano avvampare di un rosso ramato i volti rugosi delle massaie di una volta.

Quest'anno per la conviviale di Pasqua abbiamo voluto riesumare dal Suo repertorio alcuni dei suoi "cavalli di battaglia" e fra "scacce", agnello alle punte di asparagi selvatici, " 'mpanate " d'agnello e cassatine di ricotta, abbiamo voluto trionfasse la "turtera", un piatto non certo della cucina dei ricchi, data la relativa povertà  delle materie prime utilizzate, ma che pure, nell'arte gastronomica di Angelo, costituiva un "monumento" dal quale sprigionano profumi e sapori incredibili.

LA RICETTA

Ingredienti: 
Ossa e carne di agnello per fare del brodo g.700;
Ricotta kg.1.00;
Pepe nero in grani;
Coriandolo;
Cannella in stecca;
Chiodi di garofano;
Alloro;
Cipolla;
Sedano;
Farina g. 500;
Uova 2 + 1 tuorlo;
Sugna;
Formaggio grattugiato (caciocavallo ragusano) g.300

Procedimento:
Fare bollire la carne di agnello  con 1/4  di stecca di cannella aggiungendo 2 foglie di alloro, qualche grano di pepe nero, del sedano, del coriandolo, la cipolla ed i chiodi di garofano.Mettere da parte il brodo e dopo aver tritato al coltello il bollito rosolarlo in padella con un po' di sugna aggiungendo alla fine del vino rosso.Una volta sfumato unire il formaggio ed amalgamare condendo con pepe nero, noce moscata, sale ed una spolverizzata di cannella.Passare al setaccio la ricotta ed amalgamarne 1/3 con un tuorlo d'uovo.Fare cuocere nel brodo di agnello, dopo averne messo da parte 2 o 3 mestoli, la "pasta di casa" realizzata sotto forma di maccheroni lisci o rigati o di pasta cavata a tre dita ed arrotolata su se stessa (gnucchittuna) impastata con due uova.Ungere quindi la tortiera con un po'  di sugna, versare un mestolo di brodo ed aggiungere uno strato di pasta, uno di carne ed uno di ricotta passata al setaccio e poi di nuovo pasta, carne e ricotta.Sopra l'ultimo strato spalmare il terzo di ricotta con il tuorlo d'uovo, aggiungendo una spolverizzata di cannella macinata fresca ed un odore di noce moscata e terminando con un battuto di uovo.Mettere in forno a 200 gradi per una trentina di minuti.Sfornare e portare in tavola nello stesso tegame di coccio nel quale era stata composta (turtera).

E con questi sapori nel palato ed ancora inebriati dai relativi profumi, il presidente ed il consiglio direttivo dei Cenacolari dell'Antica Contea augurano a tutti Voi, Consorelle e Confratelli, una buona Pasqua apportatrice di pace e serenità.


In copertina: Angelo Campo tra Franco Tidona e Saro Sortino. 
Nella seconda foto: la "Turtera", piatto tipico della cucina ragusana per il giorno di Pasqua.


15-04-2022 Leggi

Il Convivium quaresimale “di magro” 2022 - helicensis fabula

La tradizione dell’Helicensis Fabula prevede che la quinta domenica di Quaresima sia il momento destinato alla celebrazione del Convivium “di magro”. Dopo il Convivium Magnum “ristretto” dello scorso dicembre, è tornato anche l’importante appuntamento primaverile della Consociazione. Il luogo scelto per l’occasione, il Ristorantino Gnün Sens di Borgo San Dalmazzo, dove all’ora del mezzodì i Fratelli Vallati ci han accolto con una selezione di piatti a base di pesce che ha ricevuto l’apprezzamento convinto dei commensali. Previste nell’ambito della giornata, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Gran Siniscalcato. I Consoci presenti ai lavori conviviali hanno scelto per il prossimo triennio Sergio Cavallo e Fabio Armando, confermati nel ruolo di Gran Siniscalco e Gran Balivo ed Enrico Cavallera, neo eletto Gran Siniscalco. “La pandemia ha lasciato scorie ovunque – interviene Sergio Cavallo, confermato Gran Siniscalco – in particolare nell’ambito delle consociazioni enogastronomiche come l’Helicensis Fabula”. “Sono contento – precisa Cavallo – per la ripresa della nostra attività, pur con tutte le limitazioni previste dalle norme di legge, per il Convivium “ristretto” celebrato il 5 dicembre scorso e per quello “di magro” di oggi”. “Vogliamo tornare – sottolinea Sergio Cavallo – a vivere i nostri momenti di aggregazione tra di noi e con le consociazioni “in Fratellanza ed Amicizia”, per consolidare sempre di più i rapporti in essere da anni”. “La mia conferma a Gran Siniscalco e quella di Fabio Armando a Gran Balivo è un segno che mi riempie d’orgoglio per l’amicizia che ci unisce; la nomina dell’amico Enrico Cavallera a Gran Siniscalco sarà utile per la prosecuzione dell’attività sociale”. I presenti hanno espresso il proprio ringraziamento per l’attività svolta nel precedente mandato da parte di Francesca Maria Spatolisano, Gran Siniscalco uscente; un forte ringraziamento ai mass media per lo spazio concesso alla nostra amata consociazione, in particolare agli amici borgarini Teresita Soracco e Piergiorgio Berrone ed a tutti gli altri giornalisti e testate “Amiche dell’Helicensis Fabula”.


05-04-2022 Leggi

Compagnie du Sartò -Savoia - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il 20 marzo 2022, in un parco, nel cuore della città di Bourgoin-Jallieu nel Dipartimento dell'Isère, dove è stato emozionante incontrare confraternite che avevano fatto l'onore di visitare l'Alto Piemonte e degustarne i prodotti enogastronomici, si è svolto il capitolo della Compagnie du Sartò. Dopo un'ottima colazione e una sfilata, i confratelli della Savoia hanno accolto i partecipanti con grande amicizia nella bellissima sala polivalente comunale. Durante la cerimonia di intronizzazione è stato donato il vino offerto dal Consorzio dei Nebbioli. Sono seguiti un ottimo aperitivo e un eccellente pranzo con piacevole intermezzo musicale. Cos'è il Sartò ? Per noi è il casotto della vigna, luogo dove potersi rifugiare e incontrare in amicizia. Un tempo i Sartò disseminati qua e là nelle vigne contribuivano a dare una nota umana e tradizionale al territorio vitivinicolo. Col tempo è diventato il simbolo dei proodotti savoiardi e scopo di questa confraternita è la difesa e protezione dei vini della Savoia. Si può così asserire che la Compagnie du Sartò e l'Ordine dell'Amarena e del Nebbiolo sono accomunati dallo stesso impegno di difesa del vino e della covivialità e fraternizzazione.


03-04-2022 Leggi

Sabato 26 febbraio 2022: 1^ uscita Confraternita dell'anno in Friuli - confraternita dogale della marca

Dopo una serata ventosa e di pioggia, la mattina di sabato 26 febbraio si è invece presentata con un cielo luminoso e terso, l’ideale per accompagnare la prima uscita della Confraternita per l’anno 2022. La meta proposta dal Consiglio Direttivo è stata la bassa friulana, dove una delegazione di confratelli si è diretta per scoprire alcuni “artigiani” di quelle terre. L’appuntamento era presso l’Azienda Agricola Bortolusso di Carlino (UD), dove siamo stati accolti da Sergio, uno dei due co-titolari dell’Azienda fondata nel lontano 1976 dal Cav. Emiro. Dopo un augurale brindisi di benvenuto a base di Ribolla Gialla Spumante, Sergio ci ha illustrato le caratteristiche storiche e tipologiche della cantina. L’Azienda fa parte della DOC di recente costituzione “Friuli-Annia”, una terra con una vocazione vitivinicola risalente al periodo Romano, tanto che anche il nome “Annia” deriva dall’antica strada costruita nel 131 a.c. dal Pretore romano Tito Annio Rufo per collegare Aquileia con Concordia Sagittaria. Si tratta di una realtà a conduzione familiare, dove i figli del fondatore, Sergio e Clara, conducono una cinquantina di ettari a vigneto, in un territorio singolare dove le stagioni vengono mitigate dalla vicinanza del mare, creando un particolare microclima. Non solamente la salinità dell’acqua, ma anche il riflesso del sole sulla superfice del mare e la brezza marina nella stagione fresca, conferiscono condizioni climatiche che caratterizzano fortemente i vini prodotti. La cantina di lavorazione delle uve prevede l’uso delle più recenti tecniche di trasformazione con macchinari altamente automatizzati, per garantire una costante crescita qualitativa quali vasche in acciaio inox termoregolate, utilizzo dell’azoto per evitare, fin da subito, l’ossidazione dei vini. Oltre alla parte più innovativa, c’è una zona per l’invecchiamento dei vini ricavata in un locale posto sotto al livello del mare, qui sono a dimora le classiche botti denominate “caretel” da 5 o 7 ettolitri, che tradizionalmente erano la misura della quantità di vino che utilizzava una famiglia durante un’annata, quando il vino era considerato quasi un cibo a sostegno della magra alimentazione contadina. La filosofia dell’Azienda è quella di valorizzare e curare i vigneti di proprietà, cercando di ottenere uve in grado di esprimere la tipicità della zona di produzione, che si trova a ridosso della laguna di Marano Lagunare; per questo si è deciso di utilizzare concimazioni organiche, trattamenti antiparassitari minimi e mirati, con costante monitoraggio dei vigneti, dove la raccolta delle uve avviene sia manualmente che meccanicamente in base alla piantagione ed età del vigneto stesso. Dopo una visita ai vari locali di lavorazione della cantina, si è passati alla degustazione dei vini prodotti, professionalmente illustrati dal Signor Sergio, nella bella cornice del portico esterno della cantina difronte alla laguna. La Confraternita Dogale della Marca ha voluto testimoniare l’apprezzamento alla famiglia Bortolusso con l’omaggio di un tipico piatto ricordo.
  Da Carlino ci siamo poi spostati di una ventina di chilometri nel paesino di Porpetto, sempre in provincia di Udine, per la seconda parte della giornata relativa al convivio. In questo caso abbiamo scelto la tavernetta Da Aligi, per la 54^ “Fieste dai Nemoraz dal purzit” ovvero la festa degli innamorati del maiale. La titolare Signora Cria, ci ha proposto un menù molto intrigante: prosciutto crudo, salame fresco cotto in aceto con polenta ed orecchie fritte come antipasto; riso e salsiccia, orzo e fagioli come primo piatto ed a seguire una succulenta serie di secondi patti costituiti da ossa e piedini bolliti accompagnati da cren e senape, lingua con patè di cavoli, salsiccia, pancetta e spiedino alla griglia, cotechino con brovada, fegato al vino, carrè al latte, costa in umido con patate, e l’immancabile stinco al forno. Il tutto accompagnato da un ottimo  merlot e cabernet franc. Per finire, per addolcire il palato,  un assaggio di biscotti gialletti con farina di mais abbinati ad un interessante e piacevole verduzzo friulano.
Dopo lo squisito pranzo è avvenuta la consegna dei classici piatti ricordo della festa, ed il confratello Sergio Zanette, che è riuscito ad apprezzare il menù completo, è stato premiato con la “Gramule d’oro” della tavernetta Da Aligi.


13-03-2022 Leggi

SERATA MENU TOSCANO ANTICA TRATTORIA DEL PONTE A BRESCIA - club della bavaglia

Serata del 4 Marzo  il Club della Bavaglia ha visitato l'antica trattoria del Ponte, ristorante specializzato in cucina toscana.

Menu composto da salumi toscani, pecorini toscani, crostini ai fegatini, per poi continuare come primo piatto con uno dei piatti simbolo della toscana ossia la Ribollita,  secondo piatto il cinghiale in umido e polenta e per concludere un dolce tipico toscano la zuppa inglese.


09-03-2022 Leggi

Sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l'uso della Polenta - ordine dei cavalieri della polenta

Lo Statuto dei Cavalieri della Polenta di Bergamo si propone, tra l'altro di " sostenere, difendere, ravvivare, diffondere l'uso della Polenta, segnalando i locali dove essa è pienamente valorizzata". 

Sabato 5 febbraio i Soci della Confraternita  hanno avuto modo di mettere in atto la loro Mission, presso il Ristorante La Frasca di Almenno San Salvatore Bg.


01-03-2022 Leggi

Festa Sociale DOMENICA 1° MAGGIO 2022 - confraternita dogale della marca

La Confraternita,dogale della Marca, dopo due anni di limitata convivialità a causa della pandemia, intendere riprendere l’attività di promozione, valorizzazione e diffusione della cultura enogastronomica organizzando un incontro con le confraternite per domenica 1° MAGGIO 2022 nella cornice di Villa Condulmer, in via Preganziol 1 a Zerman di Mogliano Veneto (TV), con un simposio sul tema “l’arte casearia veneta tra storia, tradizione ed innovazione” a cui seguira un banchetto con abbinamenti in tema.
Ulteriori dettagli seguiranno sul sito web della FICE.
Prenotazioni ed adesioni entro domenica 24 APRILE 2022, alla mail
dogalemarca@alice.it oppure ai seguenti nominativi Campagnaro Luca 338.8585264 - Danesin Francesco 335.320567 - Gaion Alberto 329.2138290.


16-02-2022 Leggi

QUARANT'ANNI, MA NON LI DIMOSTRA. - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Era il lontano 1982 quando un gruppo di amici -un magistrato, due bancari, un imprenditore del settore agro alimentare ed alcuni liberi professionisti tutti legati dalla comune passione per la buona cucina-  ebbero l'intuizione di costituire una Associazione che avesse quale scopo quello di mantenere vive e far rivivere nel tempo antiche ricette della gastronomia del territorio così come ancora si tramandano nella locale cucina nobile e popolare.Fu così  che nacque la Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, associazione nella quale ognuno dei Soci avrebbe dovuto riproporre ricette del tempo che fu, tratte da sgualciti quaderni di famiglia o dagli insegnamenti orali di nonne e bisnonne che, opportunamente scelte e valutate, avrebbero costituito un patrimonio da trasmettere alle future generazioni.Da allora ne è  stata fatta di strada!Dalla prima sede, un monolocale e cucina messo a disposizione da un cittadino benemerito e già  adibito a segheria, allo splendido stabile avuto in comodato dal comune di Ragusa una ventina di anni fa, ove fra l'altro  hanno trovato degna collocazione  attrezzature e stoviglie  delle cucine di altri tempi ed una ricca biblioteca  composta da circa 4.000 fra volumi e riviste  a carattere enogastronomico donata dagli eredi di uno dei soci fondatori, il col. Giuseppe Coria, la Confraternita è  diventata un punto di riferimento per l'intera comunità  iblea, punto di riferimento che ha avuto la massima espressione nella recente pubblicazione di un ricettario ( "Le ricette della Confraternita") che ha avuto un successo tale da andare esaurito in pochissimi mesi.Ma anche questa è  stata una tappa.Il resto della storia...nei prossimi quarant'anni!

FOTO
Le foto sono tratte dall'album della Confraternita e realizzate in occasione della celebrazione del XX dalla costituzione, presente l'allora presidente FICE Santagiuliana.
Nella prima foto sono ritratti alcuni dei soci fondatori. Da sinistra a destra: Berretta, Tidona, Occhipinti, Campo e Sortino.


08-02-2022 Leggi

ASSEMBLEA NAZIONALE FICE - Domenica 20 Febbraio 2022

Cari confratelli,

vi ricordo che Domenica 20 febbraio 2022 presso il  DB  HOTEL  –  VERONA AIRPORT  AND  CONGRESS,  in  Via Aeroporto 20/c – 37066 Sommacampagna (Verona) si terrà l'annuale ASSEMBLEA NAZIONALE FICE.

Allegata troverete la convocazione; chiunque non avesse ricevuto per mail la convocazione con tutti gli allegati può farne richiesta al mio indirizzo mail presidente@confraternitefice.it.

IL PRESIDENTE
Marco Porzio


29-01-2022 Leggi

Agri-net. La rete per la sostenibilità

La F.I.C.E. (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici) e il gruppo di comunicazione Icaro di Rimini promuovono Agri-net, il progetto europeo per raccontare i temi della PAC.  

Agrinet. Network for the dissemination of CAP contents about sustainable agriculture based on innovation” è un progetto sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria ed è promosso dal Gruppo di Comunicazione Icaro, insieme, tra gli altri, alla F.I.C.E., come partner. Agrinet ha l’obiettivo di diffondere l’informazione sui temi dell’agricoltura sostenibile, della sana alimentazione, del corretto uso delle risorse naturali, dell’innovazione tecnologica e della lotta ai cambiamenti climatici.  


Agri-net è finanziato dal programma IMCAP dell'Unione europea nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria (PAC), che promuove iniziative di informazione sui temi dell’agricoltura sostenibile, sana alimentazione, corretto uso delle risorse naturali, innovazione tecnologica, lotta ai cambiamenti climatici.  

Il progetto prevede la realizzazione del programma televisivo in 12 puntate “Agri-net: il futuro in campo” che andrà in onda sulla emittente nazionale TV2000 e sulle reti del circuito di tv locali Corallo. FICE collabora all’individuazione di alcune realtà imprenditoriali sul territorio italiano che tutelano prodotti eno-gastronomici di pregio per il territorio, oltre a contribuire con i propri canali a diffondere i contenuti del progetto. A tal proposito in occasione di questo progetto 2 puntate saranno incentrate su prodotti e territorio indicati da Fice.  

Una seconda azione del progetto è il programma radiofonico nazionale, in 12 episodi, “Agri-net young. Storie di sostenibilità”, realizzato in collaborazione con studenti universitari, per promuovere un dibattito proprio tra le generazioni più giovani, aiutandole ad essere più consapevoli circa uno stile di vita sostenibile e sano. Altro aspetto su cui punta il progetto è realizzare un sito web dove trovare materiali video, podcast e materiali informativi e fotografici per essere di ausilio a docenti e studenti proprio sui temi caldi della sostenibilità.  

Non tutti sanno che gli agricoltori, più di altri, sono tra i più importanti protagonisti della transizione ecologica ed energetica. Ancora, secondo la FAO, 1/3 degli alimenti prodotti viene perso o sprecato lungo tutta la filiera agroalimentare. A queste ed altri delicati temi cercherà di fare chiarezza Agri-net, che intende ridurre il divario informativo tra italiani ed europei, per affrontare le percezioni errate e la disinformazione sull'agricoltura, per informare e raccontare storie di agricoltori innovativi che affrontano le sfide agritech, per sostenere la transizione verso un sistema alimentare sempre più sostenibile, per proteggere l'ambiente e la biodiversità.  

Agri-net è organizzato in collaborazione con TV2000, l’associazione di radio e tv locali Corallo, le Università di Torino e Palermo, l’associazione di radio universitarie Raduni, l’Istituto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea – IDIMED -, l’Associazione Nazionale dei Giovani Agricoltori – ANGA -  di Confagricoltura, la Fondazione ITS Albatros di Messina, la Federazione Italiana dei Circoli Enogastronomici – FICE -, La Rete Italiana delle Città Sane e l’Unione Nazionale comuni comunità enti montani - UNCEM.      

Si possono seguire tutte le novità sul progetto Agri-net anche sulla pagina Facebook e Instagram.  

Finanziato dal programma IMCAP dell'Unione europea.
Le opinioni espresse nella presente notizia sono quelle dell'autore che ne assume la responsabilità esclusiva.
La Commissione non è responsabile dell'eventuale uso delle informazioniin esso/a contenute.


15-01-2022 Leggi

ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE E NOMINA NUOVO PRESIDENTE - ordine dei cavalieri della polenta

I Cavalieri della Polenta si sono ritrovati Sabato 11 Dicembre 2021 per celebrare il 45° anniversario della fondazione e contestualmente nominare il nuovo Gran Maestro Sergio Solazzi che succede al Gran Maestro Emerito Mario Lameri che ha guidato l'ordine dal 2012.

Il passaggio del Bastù ha avuto come testimoni il Presidente Fice Marco Porzio e rappresentanti del Magistero dei Bruscitti, con i quali faremo il Gemellaggio nella primavera del 2022.

40 Confratelli hanno condiviso questo momento importante per l'Ordine, ricordando 45 anni di iniziative, testimoniate da Mario Lameri uno dei soci fondatori della confraternita.

Non sono mancati momenti di emozione al passaggio di mano del Bastù; Mario resterà nel consiglio per continuare a dare il suo autorevole aiuto; come riconoscimento è stato nominato Gran Maestro Emerito.

L'evento è avvenuto nella cornice del "SETTECENTO HOTEL" situato a pochi chilometri dal centro di Bergamo e ricavato in quello che fu un convento prima e una villa d'epoca poi. La satruttura è stata ricavata da una casa antica padronale "Merendis" o "Olmetta", la cui costruzione risale alla prima metà dell'Ottocento, che conserva all'interno una bellissima cappella ora sconsacrata, l'Oratorio di San Giovanni dell'inizio del Settecento, ornata di stucchi originali e un afffresco d'epoca.


27-12-2021 Leggi

Auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo - congrega dei radici e fasioi

La CONGRAGA DEI RADICI E FASIOI augura a tutti i migliori auguri di Buon Natale e felice anno nuovo.

Il Gran Maestro
Giuseppe Penso


20-12-2021 Leggi

Conviviale degli auguri - 12 Dicembre 2021 - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Il presidente Saro Sortino mentre illustra al v. presidente  Carmelo Iacono i segreti per ottenere una ottima gelatina di maiale e...il prodotto finito.


17-12-2021 Leggi

LA CONFRATERNITA RIACCENDE....I FUOCHI - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Il presidente Sortino tra i fumi ed i profumidella cucina

Dopo quasi due anni dall'ultima conviviale presso la propria sede (gli ultimi incontri, causa pandemia, si erano dovuti svolgere per forza di cose presso locali pubblici), la Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea è ritornata alle sue "tradizionali" cucine per un convivio  che si è svolto, in sede, all'insegna del ritrovarsi in una atmosfera di festosa allegria, complice anche il profumo delle portate che il presidente Saro Sortino ed un manipolo di Soci (Maria Grazia Iacono, Franco Tidona, Carmelo Iacono, Salvatore Pino, Luciano Criscione e Gianni Leggio) avevano preparato per tutti.Prendendo la parola per un breve saluto il Presidente ha ripercorso questi ultimi due anni mettendo in rilievo come, pur tra mille difficoltà,non sia mai venuto meno lo spirito associativo dei Confratelli che, anzi, si è dimostrato più vivo che mai nel comune desiderio di riprendere appieno i compiti di salvaguardia e diffusione  delle tradizioni eno-gastronomiche del territorio che fin dal suo sorgere la Confraternita si è dati e che trovano nelle conviviali un momento riassuntivo dei risultati delle accurate ricerche che l'Associazione va svolgendo in ottemperanza ai suoi fini istituzionali, riscoprendo e ri proponendo  ricette della cucina nobile e popolare degli Iblei in parte già quasi dimenticate e riportate in buon numero nel ricettario di recente pubblicato a cura del socio Giovanni Berretta.E' seguito il pranzo, apprezzato dalla totalità dei convenuti, che ha visto serviti  carciofi ripieni, fave " a' trappitara', ravioli di ricotta nelle versioni dolce e salata, al sugo di maiale nero, coniglio " a' stimpirata" , " cuddureddi" cotte nel mosto, e castagne


18-11-2021 Leggi

Passa di mano il Bastù della Polenta - ordine dei cavalieri della polenta

Durante il Convivio del 13 Novembre che si è tenuto presso il ristorante Don Luis di Torre Boldone.
si sono fatte le nomine del nuovo Consiglio dei Cavalieri della Polenta.
Sono stati nominati:  Maestro Cancelliere Saro Bonanno in sostituzione del compianto Bruno Villa,
Maestro Cerimoniere Giampiero Burini, Maestro Elemosiniere Gianfranco Lameri confermato.
Maestri Consiglieri Lia Rota e Giorgio Gamba.
Il Gran Maestro Mario Lameri, socio fondatore nel 1976 della Confraternita e alla sua guida dal 2012 sino ad ora,
si è dimesso ed e' stato nominato Gran Maestro Emerito, in segno di riconoscenza per l'ottimo lavoro svolto che in questi anni ha tenuto alto il prestigio del sodalizio con numerose e autorevoli iniziative.
Al suo posto, le Dame e i Cavalieri hanno eletto Gran Maestro Sergio Solazzi alla guida della Confraternita.


16-11-2021 Leggi

XXX dell'Aiet di Trets - ordine dell amarena e del nebbiolo

In occasione del trentesimo anniversario della Confraternita dell'Aiet, l'Ordine ha organizzato un viaggio di tre giorni in Provenza. 
Sabato: visita alla fiera dei prodotti del territorio, concorso annuale per la migliore aiiolì, pranzo degustazione, visita di Aix en Provence. Alla sera ospiti della confraternita per la tipica cena nelle cantine del castello seguita da un eccezionale concerto di musica e danze celtico-provenzale con rivisitazione di brani intramontabili.
Domenica: sfilata fino alla chiesa parrocchiale per la benedizione degli stendardi, spettacolo folcloristico, cerimonia e grande festa allo Chateau di Roquefeuille.
Lunedì: trasferimento a Chateauneuf-du-Pape ( uno dei più estesi territori vitati di Francia con circa 3200 ettari) per incontrare alcuni produttori e confrontare i loro prodotti con il ns Sizzano. Il metodo tradizionale consente nel disciplinare tredici vitigni mentre il Sizzano ha maggioranza di nebbiolo con uva rara e vespolina. Rientro attraverso alcuni villaggi arroccati.


01-11-2021 Leggi

Cambio Vertice Della Confraternita Dei Cenacolari Dell'antica Contea - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Il c.d. della Confraternita ha preso atto, nella sua ultima riunione, della rinunzia alla carica da parte del presidente Giovanni Berretta, per raggiunti...limiti di età ( non vedo, afferma Berretta, perchè lo Spirito Santo che toglie la Sua protezione ai Cardinali al raggiungimento  degli 80 anni, non debba avere privato anche me del Suo supporto),procedendo quindi alla elezione del successore.Alla presidenza è stato chiamato Saro Sortino, socio fondatore della Associazione  che, in passato, aveva già ricoperto tale carica.Sortino ha voluto ringraziare il presidente uscente dell'impegno con il quale ha esercitato le sue funzioni, culminato nella pubblicazione del volume "Le ricette dei Cenacolari", miscellanea di portate del territorio in auge nel XVIII° e XlX° secolo e, dal canto suo, ha manifestato la volontà, pandemia permettendo, di riprendere appieno le attività sociali "in presenza", programmando da subito le date dei prossimi incontri individuate nel 14 novembre per la conviviale di S. Martino e nel 12 dicembre per la conviviale degli auguri.
Negli scorsi giorni la Confraternita ha partecipato inoltre alla iniziativa del Comune di Ragusa "La festa dei Morti", offrendo ai partecipanti ad una delle iniziative i dolci tipici della tradizione locale ( frutta Martorana, cotognata, ossa di morto,biscotti con la glassa).


01-11-2021 Leggi

Barocco e Neobarocco: il nostro piatto - confraternita enogastronomica dei cenacolari della antica contea

Nell'ambito del deseign festival "Barocco e Neobarocco" che si è svolto a Ragusa nei giorni scorsi, la Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea ha presentato un piatto della cucina nobile della Ragusa Ibla di inizio "800, tratto dai ricettari di Casa Arezzo di Donnafugata, così  come anni fa' lo aveva proposto ai Confratelli il socio Corrado Arezzo.Il piatto è stato preparato da Saro Sortino e Carmelo Iacono, due fra i soci più  autorevoli della associazione.Nel presentarlo agli intervenuti Sortino si è soffermato sulla necessità di salvaguardare, conservandole, la cultura e le tradizioni gastronomiche del nostro territorio.La cucina è  cultura, ha proseguito a tal proposito Sortino.

E' cultura, e fa' cultura, quando tramanda nel tempo ricette che, se trascurate, sarebbero destinate a scomparire.E' il caso del falsomagro, una delle ricette più  antiche della cucina siciliana.Nasce nelle cucine dei palazzi nobiliari  della Palermo del XIII° e XIV° secolo e da lì si diffonde tra le famiglie nobili di tutta la Sicilia e, via via, nei secoli successivi, fra le classi intermedie ed infine anche nella cucina di tradizione popolare.

E' il piatto delle feste.Si preparava, e qualche volta si prepara ancora, in occasione delle festività  natalizie, del Capodanno, del carnevale e, comunque, nelle grandi occasioni in cui si voleva creare una piacevole atmosfera di festa, di allegria, di convivialità, dove profumi ed aromi si diffondessero come per magia  dalle cucine per giungere fino ai Commensali in grandi, decoratissime, sale da pranzo.

RICETTA

FARSUMARJU NFURNATU dose per 6-8 personeINGREDIENTI:- una fetta di circa 600g di fesa di bovino, tagliata a libro;- 125 g di carne magra di maiale tritata insieme a 125 g di carne magra di bovino tritata;- 100g di salame Napoli a piccoli cubetti;- 100g di caciocavallo semistagionato;- 100 g di caciocavallo stagionato, grattugiato;- 100 cc di vino stravecchio;- 500 cc di vino frappato;- 2 Lt di brodo di carne aromatizzato con carote, sedano e cipolla;- 50 g di burro;- 50 cc di olio EVO;- 1 Kg di cipolla di Giarratana;- 4 uova;- noce moscata, sale, pepe q.b.
PROCEDIMENTOBattere su una superficie liscia la fetta di carne di bovino, in maniera da realizzare un rettangolo uniforme e sottile di spessore;Preparare con 3 uova e 300g cipolla, precedentemente rosolata, conditi con sale, pepe ed una spolverata di caciocavallo grattugiato, una frittata dorata e morbida, metterla da parte e farla raffreddare;Riunire in apposito contenitore la carne tritata, un uovo, il salame, il resto del caciocavallo grattugiato, condire con il vino stravecchio, sale, pepe e noce moscata, maneggiare con un cucchiaio di legno (o con le mani se si vuole avere la sensibilità dell'impasto che deve risultare morbido), condire lievemente con sale e pepe la fetta di carne, disporvi sopra la frittata, distribuire sopra la frittata il composto di carne ed il formaggio semistagionato disponendolo in modo da formare due linee parallele, arrotolare il tutto e mettere in rete. Rosolare il falso magro con il burro, l'olio EVO e 700 g di cipolla in una teglia alta o brasiera;Brasare con il vino frappato, far evaporare per circa 5-6' e aggiungere il brodo di carne fino a coprire circa i 2/3 dello spessore del falso magro, passare al forno a 200 gradi per 50/60', coprire la teglia con apposito coperchio e continuare la cottura ad una temperatura di 180° per altri 50/60'; controllare di tanto in tanto la componente liquida, che deve mantenersi a non meno del 50% dello spessore del falsomagro, eventualmente aggiungere del brodo di carne; girarlo di tanto in tanto in modo da ottenere una gratinatura uniforme.Lasciare raffreddare completamente, affettare, disporre in un piatto di servizio o pirofila da forno , cospargere con la salsa di cottura, portare a temperatura di 80/90 gradi e servire ben caldo.


30-09-2021 Leggi

Palio del Groppello - confraternita del groppello

E’ l`evento annuale più specificamente dedicato allo scopo dettato nello statuto della Confraternita; non si tratta di un concorso vero e proprio, ma dell`individuazione del vino che accompagnerà la Confraternita nei suoi incontri conviviali per l`anno successivo. Allo scopo si prendono in considerazione solo campioni di un congruo imbottigliamento contraddistinto dal medesimo numero di lotto e per la raccolta dei campioni la Confraternita, da vari anni, si avvale della collaborazione del Consorzio Valtènesi e di una Commissione di Enologi, esperti conoscitori del Groppello. Si stabilisce una graduatoria dei campioni concorrenti ed i tre vini che ottengono la miglior valutazione partecipano, dopo pochi giorni, al Palio: durante una cena, molto partecipata da Confratelli ed amici, i vini in competizione, presentati in forma anonima, vengono degustati. Il piatto fondamentalmente da sempre abbinato al Groppello nella serata del Palio, per antica e consolidata consuetudine, è lo spiedo tradizionale bresciano. Per l`assegnazione del Palio del Groppello valgono esclusivamente le preferenze assegnate ai vini dai Confratelli: al produttore del vino prescelto viene consegnato il grande Trofeo del Palio, consistente in una sontuosa coppa in ceramica che farà bella mostra di sè nella cantina premiata sino al successivo Palio.


23-09-2021 Leggi

festa d'Estate - confraternita del groppello

All’inizio dell’estate, la Confraternita festeggia l’arrivo delle vacanze estive e lo fa riunendosi nei migliori ristoranti del territorio. Il menù è vario e include la presenza di pesce del lago di Garda. In più di un’occasione, come suggerito dagli esperti, abbiamo avuto modo di constatare che sarde, trote e lucci, cucinati alla gardesana, si abbinano bene anche al nostro vino Groppello, servito alla temperatura consigliata tra i 14 e i 16 gradi. Il Groppello, proprio perché è un vino di eccezionale pregio e equilibrio, non perde le sue caratteristiche anche a temperature più basse del solito. Il risultato è oltremodo interessante e da provare.


23-09-2021 Leggi

profumi di bosco - confraternita del groppello

Evento nato nel 2017, era inizialmente denominato “Fungata”. Il compianto Confratello avvocato Sandro Redaelli De Zinis, ha suggerito il nome attuale della manifestazione e per primo ha dato ospitalità, nel suo bel Ristorante Borgo La Quercia (in Calvagese della Riviera), a tale evento, che abbina i piatti autunnali del nostro territorio al Groppello della Confraternita. Funghi, tartufi, castagne, cachi, oltre alle carni della selvaggina locale, sono le principali componenti del nostro menù, creato per l’occasione dai migliori Chef. Anche questo evento ha avuto da subito ottimo gradimento e entusiastica partecipazione. Il Groppello ben si sposa con tali preparazioni e si conferma Re della tavola con ogni specialità gastronomica autunnale, oltre che con lo spiedo con cui per tradizione viene da sempre abbinato.


23-09-2021 Leggi

Rosso di sera - confraternita del groppello

All’annuale Palio della Confraternita si è aggiunta da alcuni anni la possibilità di un altro appuntamento di degustazione dei vini del territorio. Al Palio infatti concorrono solo vini Groppello in purezza, vendemmiati l’anno precedente. Al fine di favorire la conoscenza anche degli altri vini della Valtenesi, è nato nel 2016 “Rosso di Sera”. L iniziativa si somma ai tradizionali incontri annuali organizzati dalla Confraternita. Con ‘Rosso di Sera’ i produttori della Valtenesi hanno così per i loro vini un ulteriore palcoscenico, con un pubblico di esperti ed appassionati. Nel corso dell’evento i produttori sono invitati a presentare la propria cantina, oltre a fornire la descrizione del vino in degustazione: area di produzione, metodologia di cura della vigna, tempistica e modi di raccolta dell’uva, tecniche di vinificazione. La rassegna si svolge in tre/quattro serate in altrettanti ristoranti, a cui viene affidato il compito di preparare piatti tipici della cucina locale, appositamente studiati in abbinamento ai vini in degustazione.


23-09-2021 Leggi

Festa degli auguri - confraternita del groppello

Con l’avvicinarsi del Natale, la Confraternita chiama a sé tutti i Confratelli e le loro famiglie, per festeggiare, in un ambiente festoso adeguatamente preparato, l’imminente arrivo del Divin Bambinello, che porta speranza e gioia per tutti. Si festeggia con tale evento anche la chiusura del ciclo delle attività annuali della Confraternita, periodo in cui abbiamo vissuto momenti di letizia e di miglior conoscenza e valorizzazione del nostro territorio gardesano. Durante la Festa vengono accolti, con un particolare e atteso rito cerimoniale, i nuovi Confratelli. Si tratta di amici che hanno dimostrato col loro costante interesse alla Confraternita, di essere pronti ad entrare a far parte del nostro storico sodalizio. Ognuno di essi ha un Padrino, maturo Confratello, che si fa garante del comportamento verso la Confraternita del nuovo associato. Ogni Confratello sa di far parte di un gruppo di “Paladini”, che come tali operano con buon animo, disinteressatamente e generosamente, per la difesa dei valori della Confraternita, così come ben descritti nel nostro statuto. A tavola viene servito il Groppello vincitore dell’ultimo Palio, abbinato ai ricchi piatti tipici natalizi. La Festa termina con la consegna ai Confratelli dei doni, di valore soprattutto affettivo e simbolico. Infine, tutti insieme, ci si dà l’arrivederci al nuovo anno, levando al cielo un ultimo calice di Groppello.


23-09-2021 Leggi

Festa di primavera - confraternita del groppello

Con la festa di primavera, la Confraternita dà il benvenuto alla bella stagione. E’ generalmente l’occasione per unire al gioioso incontro dei Confratelli a tavola col Groppello, una gita “fuori porta”. L'annuale appuntamento viene organizzato presso le località più interessanti, sia dal punto di vista paesaggistico che storico, al fine di propagandare il nostro Groppello al di fuori del suo territorio di appartenenza. Meta di tale evento negli ultimi anni sono state: Castellaro Lagusello, Valeggio Sul Mincio, Erbusco, Limone, Montisola, Lago d’Idro. Eventi molto partecipati in cui abbiamo avuto modo di visitare e conoscere luoghi ricchi di storia e di grande bellezza.


23-09-2021 Leggi

Palladio Gardesano - confraternita del groppello

Il “Palladio” è un evento nato nel 2014 da un’idea del Presidente della Confraternita Massimo Claudio Piergentili, che con l ’aiuto di altri confratelli (Alessandro Redaelli De Zinis e Marcello Berlucchi) lo ha concepito in concomitanza con la festa della Vendemmia, il momento più importante della produzione del vino.
A suggerire il nome, in chiave dannunziana, fu Attilio Mazza, uno dei fondatori della storica Confraternita del Groppello. D’Annunzio scrisse un articolo a tema gardesano intitolato «Il palladio del Garda» per ringraziare il sindaco di Maderno Giovanni Battista Bianchi che gli aveva offerto in dono il Serraglio. «Palladio» significa anche difensore, «ciò che rappresenta una difesa, una protezione e simili» (dizionario Zanichelli), oltre che «di Pallade», divinità venerata a Troia e che aveva il potere di rendere inespugnabile la città. Il significato era quello di creare un’occasione conviviale in cui premiare, una volta all’anno, una personalità importante per il contesto gardesano che avesse promosso e difeso il territorio. In questo modo il vincitore del Premio dato in occasione di questa ricorrenza acquisiva il titolo di “Difensore del Garda”.
Le personalità che hanno ricevuto il riconoscimento "Palladio Gardesano" sin qui sono state:
2014 - Attilio Camozzi; 2015 - Mattia Vezzola: 2016 - Franco Piavoli; 2017 Giordano Bruno Guerri; 2018 Giuseppe Pasini; 2019 - Franceschino Risatti; 2020 n. a.; 2021 - e
nte Ospedale civile "la Memporia" di Gavardo (BS).


20-09-2021 Leggi

Ail de Piolenc - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il primo incontro tra confraternite all'attenuarsi della pandemia si è svolto tra i profumi provenzali e la valle del Rodano a Piolenc, nella Vaucluse, nei pressi di Avignone e del Mont Ventoux ( luogo noto agli amanti del ciclismo e della letteratura). Si è festeggiato il 25° capitolo della confraternita dell'aglio. Connubio di arte e enogastronomia con visita al Palazzo dei Papi e ai tipici villaggi arroccati ( dove si è girato il film " Un'ottima annata) e la degustazione di prodotti tipici e di vini: Durante la manifestazione, a cui hanno partecipato numerose confraternite europee, si è svolto lo scambio dei doni. Sono stati offerti vini nebbiolo, confetture di amarene, gorgonzola  e alcune publicazioni riguardanti l'Alto Piemonte. E' stata inoltre l'occasione per reincontrare altre confraternite che avevano partecipato ai capitoli di Sizzano, tra cui gli amici dell'Aiolì di Trets.


19-09-2021 Leggi

Serata di venerdi 6 agosto 2021 - club della bavaglia

È con immensa gioia che vi annuncio che la cena di agosto sarà venerdì 6 dall'amico Emilio Zanola della trattoria Castello a Serle (BS) come consuetudine. Sono stati invitati anche gli amici della compagnia della buona creanza di Botticino.
Aspettiamo quindi i Soci con i graditi Ospiti per una serata in spensieratezza.


27-07-2021 Leggi

XIV Capitolo 2021 - ordine dell amarena e del nebbiolo

Condizionati purtoppo dalla pandemia, gli appartenenti alla confraternita hanno festeggiato, anche se in tono minore, il loro annuaale capitolo nelle terre canavesane, ospiti del Molino Roccati di Candia e delle Cantine Giacometto di Caluso. La giornata è iniziata con la visita alle cantine Giacometto e successiva degustazione. Il padrone di casa ha proposto tutti i suoi vini rigorosamente biologici abbinati a ottimi formaggi, a partire dal metodo classico terminando con un eccellente passito. A seguire trasferimento a Candia dove Maura e Piero Roccati hanno prparato un ottimo pranzo dal menù " Una volta a Candia si mangiava così" proponendoci prodotti tipici del luogo soprattutto il rarissimo luccio del lago accompagnato dalla polenta con farina da loro prodotta con grani rigorosamente piemontesi. I vini delle Colline Novaresi hanno accompagnato le portate. Al termine intronizzazione di Bruno Giacometto e la consegna del gagliardetto FICE da parte del Presidente Marco Porzio ai padroni di casa.


11-07-2021 Leggi

Serata di venerdi 9 Luglio 2021 - - club della bavaglia

Buongiorno a tutti e ben ritrovati.È con immensa felicità che vi comunichiamo che le cene del Club della Bavaglia finalmente riprenderanno venerdi 9 luglio, presso la Trattoria Al Ghiacciarolo in via ghiacciarolo, 52 a Botticino (BS).Si ritorna lentamente alla normalità.
Un caro saluto a tutti Voi.


28-06-2021 Leggi

Iscrizione Fice 2021 - Club della Bavaglia di Brescia - club della bavaglia


28-06-2021 Leggi

Attestazione F.I.C.E. 2021 - confraternita del cotechinomagro

F . I . C . E . FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI


09-06-2021 Leggi

Lutto - confraternita enogastronomica veronese del boncuciar

Il giorno 19 dicembre 2020 è mancato il nostro Vicepresidente Ilario Febo.


20-12-2020 Leggi

2 Ottobre 2020 - A tavola con il "Bisato" - confraternita dogale della marca

Venerdì 2 Ottobre 2020: la Confraternita Dogale della Marca ha partecipato alla cena del “Bisato” presso il Ristorante Porta Rossa a Biancade di Roncade (TV). Il “bisato”, conosciuto nel resto d'Italia come anguilla, è un pesce tipico Veneto con delle radici molto antiche, sviluppatosi nella zona dei casoni delle valli dove si pescava. Appartenente alla famiglia degli Anguillidi, presenta un corpo molto lungo, a sezione rotonda. I maschi possono raggiungere una lunghezza di 50 cm, mentre le femmine possono raggiungere i 150 cm e pesare fino a 6 kg. Anche se la “leggenda” vuole che ad un determinato momento della loro vita tutte le anguille delle acque dolci europee abbandonino i fiumi e si dirigano verso il mare per raggiungere poi il Mar dei Sargassi (oceano Atlantico) per deporre le uova in primavera, l’allevamento, incentrato nelle valli del Po e della laguna Veneta, è il sistema più utilizzato per la produzione di questo pesce. La vallicoltura costituisce una delle forme più antiche di allevamento ittico in Italia, le cui origini si possono far risalire ai primi rudimentali sistemi di stabulazione ed ingrasso del pesce messi in atto lungo le coste tirreniche dagli antichi romani e, prima ancora, da etruschi e fenici. Il paesaggio del territorio del delta del Po e della laguna veneziana, vede una diffusa presenza di valli da pesca di acqua salmastra, poco profonde, in parte di origine naturale, in parte dovute all’intervento dell’uomo, trasformando queste aree in zona per la pesca. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento gli interventi di bonifica determinarono una notevole contrazione delle superfici acquee investite a valle, che furono in parte convertite all’agricoltura, tuttavia il Veneto resta la prima regione italiana per estensioni vallive. La pesca viene esercitata con sistemi tradizionali, e riconducibili ad una metodologia che affonda le sue radici in secoli di tradizione peschereccia. L’anguilla vive liberamente, nelle valli naturali o artificiali, nella zona del delta dove penetra naturalmente o viene immessa artificialmente dopo essere stata pescata allo stato di “cieca”, da pescatori specializzati, nelle zone di foce di vari fiumi lungo le coste italiane. Il ciclo produttivo in una vallicoltura di tipo tradizionale inizia con la semina degli stadi giovanili delle specie ittiche. Il “novellame” seminato un tempo proveniva totalmente dalla “montata” naturale, attualmente si sopperisce alle maggiori esigenze dell’“impescimento” con avannotti appositamente pescati dai “pescanovellanti”, o riprodotti in avannotterie. La pesca dell’anguilla avviene esclusivamente con attrezzi da posta. In particolare essa viene pescata con “bertovelli” durante il periodo autunnale e “tressi”, ovvero attrezzi da posta fissa durante i periodi primaverile, estivo ed autunnale. Le anguille vengono pescate e immediatamente avviate al commercio ancora vive. La carne dell’anguilla è gustosa ma grassa (circa 24 g di grassi su 100 g di prodotto fresco) e contiene molte vitamine e fosforo. Può essere consumata in diversi modi: arrosto, lessa, fritta, affumicata ovvero in “saor” (ricoperta da abbondante soffritto di cipolla). Gli esemplari di dimensioni maggiori (femmine) sono molto apprezzati in cucina e vengono preparati arrosto, in umido, ma soprattutto alla brace, che permette la colatura del grasso in eccesso, ne garantisce una più elevata digeribilità, mentre quelli più piccoli solitamente si utilizzano in frittura. E’ un pesce noto in tutto il mediterraneo ed anticamente, vista la sua somiglianza al serpente, si riteneva che consumarlo fosse un modo per propiziarsi il nuovo anno e allontanare il male, tanto che ancora oggi viene destinata tipicamente al consumo nel periodo natalizio. Tornando alla serata, dopo un brindisi di benvenuto con un Prosecco di Valdobbiadene effettuato nel pieno rispetto delle regole Covid19, il patron e chef Mirco del ristorante Porta Rossa ha proposto il seguente spartito: risotto col bisato, bisato in tecia (in umido) con polenta e bisato fritto. I piatti sono stati accompagnati da un Bardolino Doc e da un interessante metodo classico Trento DOC. Al termine della serata, prima dei saluti, il Presidente Danesin a nome della Confraternita ha ringraziato lo chef e la brigata di cucina e sala per l’ottima qualità della proposta e l’eccellente servizio, omaggiando i rappresentanti del Ristorante con il piatto ricordo  della Confraternita.


11-12-2020 Leggi

Volume n.19 de I quaderni della nonna dedicato a La carne bovina - accademia della castagna bianca

Volume n.19 de I quaderni della nonna dedicato a La carne bovina.  

Nemmeno il Covid 19 ci ha fermato nel proseguire la realizzazione dei nostri quaderni e le ricette di quest’anno le abbiamo raccolte all’interno della nostra compagine. 

Infatti una delle scuole che abitualmente ci forniscono le ricette ha poi avuto sequestrate al suo interno, stante l’ impossibilità di accesso alla struttura, quelle già raccolte prima della chiusura di febbraio e l’altra non ha ritenuto di aderire alla ricerca per non rischiare di urtare la suscettibilità di qualche famiglia vegetariana o forse addirittura vegana.
Attingendo anche a vecchi ricettari di famiglia abbiamo raccolto un bel po’ di materiale e dopo una difficile, e dolorosa, cernita abbiamo scelto e pubblicato -con la solita tiratura di 4.000 copie- 34 piatti più 5 varianti.
Si spazia dalla
battuta di carne cruda e dal brodo a ricette di piatti storici quali l’arrosto alla Cavour e il manzo alla Kossuth o familiari quali lo spezzatino in fricassea o le quajette (involtini) per finire poi con la gloria locale, il classico bollito misto con le sue salse di accompagnamento.

Infine, quale introduzione, abbiamo optato per una lettera ad un amico vegano, non per polemica ma per motivare la nostra non esecranda attrazione per la carne, ribadita poi negli acronimi che, come al solito, chiudono la pubblicazione.


09-12-2020 Leggi

NOCCIOLA D’ORO A LUCIANA LITTIZZETTO PER I 30 ANNI DI CARRIERA - confraternita della nocciola tonda gentile di langa

NOCCIOLA D’ORO A LUCIANA LITTIZZETTO PER I 30 ANNI DI CARRIERA
LA CONFRATERNITA DELLA NOCCIOLA A CHE TEMPO CHE FA PER I 30 ANNI DI CARRIERA DI LUCIANA LITTIZZETTO  

La Confraternita della nocciola di Cortemilia è stata ospite domenica 25 ottobre di Che Tempo che Fa, il programma di Rai Tre condotto da Fabio Fazio. Il sodalizio enogastronomico ha reso omaggio a Luciana Littizzetto per il suo compleanno e per i trent'anni di carriera. La maestra di credenza Giovanna Burdese ha consegnato alla comica torinese il collare della confraternita con l'antico matapane di Cortemilia mentre il gran maestro Ginetto Pellerino e il suo vice Giacomo Ferreri le hanno donato la nocciola d'oro e un mazzo di rami di nocciolo. Insieme a loro anche Tiziana Scavino, attrice della compagnia del Nostro Teatro di Sinio, nel ruolo della contadina Rosina che porta in dono la bagna cauda e le verdure che l’accompagnano.
Dice Pellerino: <Ancora una volta abbiamo avuto l'occasione di fare una bella promozione del paese di Cortemilia, del territorio dell'Alta Langa e della nostra nocciola, considerata la più buona del mondo. Abbiamo offerto a Luciana Littizzetto, che è la nostra Ambasciatrice, a Fabio Fazio, a Filippa Lagerback e a tutti gli operatori presenti un assaggio di prodotti alla nocciola contraddistinti con il marchio Langhe che rende merito alle straordinarie qualità organolettiche del prodotto>.
Nel 2017 la Confraternita aveva nominato Luciana Littizzetto Ambasciatrice della Nocciola Tonda Gentile di Langa nel mondo a seguito del suo esilarante intervento in difesa del marchio “Langhe” durante la trasmissione “Che Tempo Che Fa”. Un incarico che l’attrice torinese dimostra di ricoprire con orgoglio e passione. Nel marzo 2019 partecipò con gli ospiti fissi di Che Tempo Che Fa a un’edizione speciale e ironica de “I Soliti Ignoti” con Fabio Fazio conduttore e Amadeus nell’insolito ruolo di concorrente. L’identità segreta della simpatica Lucianina era quella di Ambasciatrice della nocciola tonda gentile di Langa nel mondo. .


26-11-2020 Leggi

L’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON DI BORGOMANERO DI NUOVO ALLA RIBALTA - antica cunsurtarija dal tapulon

L’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON DI BORGOMANERO DI NUOVO ALLA RIBALTA SULLE RETI TELEVISIVE NAZIONALI

L’Antica Cunsurtarija dal Tapulon di Borgomanero è stata ospite domenica 8 novembre dell’edizione delle 18,30 di “Studio Aperto” il telegiornale di Italia 1.

Il servizio, curato dal giornalista Marco Graziano era stato "girato” a febbraio nella “cantina” del Museo della Civiltà agricola “La Manèra” situato nella frazione borgomanerese di  Santa Cristina ma non era stato subito trasmesso a seguito delle modifiche al palinsesto televisivo di Mediaset dovute al coronavirus.
 

Delle origini del tapulone a cui nella primavera scorsa era stata attribuita la De.Co. (denominazione comunale), della ricetta originale e delle attività della Cunsurtarija hanno parlato il presidente Carlo Panizza, lo storico Alfredo Papale e Tiziano Godio “patron” della Trattoria del Ciclista di via Rosmini 34, sede dell’associazione enogastronomica.

Con loro sono intervenuti i soci Mauro Borzini, Gianni Zaninetti, il Cerimoniere Gigi Mercalli e Daniele Godio che ha accompagnato i telespettatori nella visita al museo.
 

Non è prima volta che l’Antica Cunsurtarija dal Tapulon “buca” il piccolo schermo: tre anni fa, l’8 aprile 2017 il tapulone e la Cunsurtarija  furono protagonisti di una puntata di “Ricette all’italiana” condotta dalla piazza principale di Borgomanero e dal parco di Villa Marazza, da Davide Mengacci su Rete 4.

Nella foto, alcuni soci della Antica Cunsurtarija dal Tapulon con il giornalista Marco Graziano e i responsabili del Museo della Civiltà Agricola nella cui caratteristica “cantina” sono state “girate” le riprese televisive prima del lockdown.


26-11-2020 Leggi

TUTTO STOCCAFISSO ALL'ANCONITANA - accademia dello stoccafisso all'anconitana

TUTTO STOCCAFISSO ALL'ANCONITANA: Stoccafisso diffuso ed eventi all'aperto durante l'estate.  

L'Accademia dello Stoccafisso ha organizzato alcune serate conviviali che si sono svolte nel periodo dal 22 Ottobre al 5 Novembre, in tre diversi ristoranti, con menù variabili dedicati allo stoccafisso all'anconitana.

L'evento è stato deciso dal Consiglio Direttivo dell'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana, stante il perdurare dell'emergenza Coronavirus, in sostituzione della manifestazione Stoccafissando 2020 che non poteva essere realizzata per motivi di sicurezza. Una manifestazione che, per sua natura, ospita circa 300 persone, e con le restrizioni dettate dalla vigente normativa anticovid  necessitava di una sede che potesse accoglierne più del doppio.

Il direttivo quindi, ha promosso incontri diffusi, nel massimo rispetto del distanziamento e di tutte le cautele previste dalla legge in tre ristoranti importanti della città di Ancona,  La Degosteria, La Moretta, e la Trattoria Carotti.

Incontri molto graditi dai soci e commensali che hanno permesso anche di vivacizzare serate e pranzi e sostenere le attività dei ristoratori che stanno attraversando un  periodo veramente critico, ancora più complesso per le ulteriori restrizioni imposte dall'ultimo DPCM. Non solo, abbiamo abbinato a questi incontri anche la possibilità di effettuare l'asporto per poter gustare il nostro piatto in famiglia in tutta tranquillità.

E' stata una iniziativa di grande successo, che ha fatto seguito a diversi eventi svolti durante l'estate con cene all'aperto  al Ristorante l'Arnia del Cuciniere di Falconara, da Elis al Conero Golf di Sirolo che ci avevano consentito di essere insieme in 100/150 tra soci ed ospiti, rispettando sempre la normativa sul distanziamento.
Inoltre l'Accademia dello Stoccafisso ha partecipato il 10 ed 11 ottobre, nel pomeriggio, presso il Magazzino Tabacchi della Mole Vanvitelliana al Festival di Tipicità in Blu, con degustazioni di varie specialità gastronomiche tra cui spicca il nostro Stoccafisso all'Anconitana nell'interpretazione della Trattoria Carotti (sabato 10) e del Ristorante Gino (domenica 11). 

Eventi tutti che hanno consentito  ai partecipanti di superare il periodo cupo dell'isolamento imposto dal covid e di ravvivare le relazioni fra i soci ed i simpatizzanti dello stoccafisso.


26-11-2020 Leggi

Di dei Bruscitti (Virtuale) - magistero dei bruscitti da busti grandi

Nel 2012, il Sindaco di allora Gigi Farioli, recepiva una proposta avanzata dal Maestro Ernani Ferrario  rendendo omaggio ai Bruscitti, piatto simbolo della tradizione culinaria bustocca, istituendo "Ul Dì di Bruscitti", cioè "Il giorno dei Bruscitti" ovvero il giorno, per la precisione il secondo giovedì di Novembre, nel quale, il Magistero organizza una cena festosa, aperta a tutta la popolazione, il cui menù è sempre lo stesso e ha come piatto principe della tradizione bustocca, la  Polenta e Bruscitti.

Dai primi 250 partecipanti alla serata organizzata per lo storico annuncio del Sindaco, ogni anno si sono aggiunti gruppi di amici, spesso "foresti"  cioè non bustocchi, smaniosi di assaggiare il piatto cucinato rigorosamente seguendo la ricetta depositata.
Più di 300 persone partecipano per diversi anni alla serata ed il numero dei delusi che non trovano posto nella location originariamente scelta (la Sala del Museo del Tessile)
risulta anno dopo anno troppo elevato per essere accettabile.

Per accontentare il palato dell’enorme numero di appassionati che non vedono l’ora di gustare il piatto fumante accompagnato dalla polenta c'è bisogno di trovare una soluzione!
Così, dopo ampia riflessione del Consiglio Direttivo e grazie alla costante attenzione e collaborazione dell'amministrazione comunale,
“Ul Dì di Bruscitti” nell'anno 2019  è stato celebrato in versione extralarge: l’evento del Magistero dei Bruscitti  si è trasferito dal Museo del Tessile ai grandi spazi di Malpensafiere per poter finalmente accontentare tutte le richieste.

Dei 450 posti a disposizione non ne è rimasto nessuno libero…
Me nella primavera 2020 tutto cambia, un virus lontano arriva in Italia, è subdolo e aggressivo, obbliga tutti noi a scelte difficili, a sacrifici importanti. Il Covid ritorna con cattiveria in autunno, quando sembrava che si fosse ingentilito, e invece blocca nuovamente tutte le nostre iniziative.
Che fare?

Il Consiglio del Magistero
in questi momenti di ansia e tragedia, in cui molti di noi, hanno o conoscono persone che soffrono a causa del virus ( e non solo), in questo momento " sospeso" circondati da notizie che invece di tranquillizzare, fanno aumentare l'ansia, in questo momento, cerca di trovare la forza e il modo anche per pensare e fare quello che normalmente avremmo fatto, con serenità e semplicità. E' con questo spirito che il Magistero, seppur cosciente della situazione, manda un invito, un'esortazione, non solo ai confratelli, ma anche ad amici, parenti, a tutta Busto, a tutti quelli che vorranno accettarlo...E’ un'invito a cucinare "in proprio" i veri Bruscitti del Magistero, come tradizione, giovedi 12 novembre data del  "UL DI DI BRUSCITTI"  e nella preparazione, estraniarsi per qualche ora, per poi condividerli gustandoli insieme,  brindare alla salute e farli diventare cibo della comunità, sapendo che contemporaneamente lo stesso " rito" verrà ripetuto in tantissime case, accomunandoci in una conviviale virtual-golosa-tradizionale.

Il Magistero inoltre sul proprio sito completamente rinnovato  www.magisterodeibruscitti.org pubblica oltre alla ricetta originale alla quale attenersi,  una simpatica locandina fatta per l'occasione, e la mail a cui inviare , le foto del piatto finito.
Le migliori verranno pubblicate sul sito.

Anche La Prealpina, quotidiano della provincia di Varese dava risalto alla iniziativa pubblicando per un paio di giorni diversi articoli che invitavano tutti coloro che ne avevano voglia a condividere la tradizione e cucinare ognuno a casa propria il nostro piatto.

Il risultato finale è andato oltre le nostre migliori previsioni, una larga maggioranza dei confratelli ha cucinato i bruscitti documentando con foto e video i passaggi della ricetta, ma soprattutto tante persone, tante famiglie della nostra città si sono cimentate, chi anche per la prima volta nella preparazione del nostro piatto della tradizione. Sono arrivate tante foto e tanti messaggi di ringraziamento per aver pensato, ad un momento di condivisione gastronomico e di condivisione della tradizione, in un periodo triste e dove la socialità è compromessa.

Ovviamente tutti noi speriamo che dalla primavera potremo tornare a ridere e scherzare tutti insieme con le gambe sotto ad un tavolo, ed il successo di questa iniziativa ci darà forza ed entusiasmo per ripartire come prima, anzi meglio di prima.


26-11-2020 Leggi

Rinnovato il direttivo - magistero dei bruscitti da busti grandi

E come ogni tre anni, il 24 settembre 2020 si è svolta, all’interno della assemblea annuale, l’elezione del nuovo Consiglio del Magistero dei Bruscitti di Busto Grande.

Circa 40 confratelli hanno partecipato alla serata, le votazioni si sono svolte in un clima di grande amicizia e convivialità, il Maestro Antonio Colombo, il segretario Renato Crespi ed in Tesoriere Edoardo Toia, come da statuto sono rimasti in carica, insieme al Maestro Emerito Bruno Grampa.

Oltre ai riconfermati consiglieri Attilio Ferrario, Adriano e Bruno Ceccuzzi che ricopre il ruolo di Vice Maestro, entra in consiglio Bruno Bertolè Viale, nuovo ambasciatore e con grande gioia anche delle quote rosa: Paola Mangione e Silvia Rabolini.

Al nuovo Consiglio che rimarrà in carica per un triennio, il compito di mantenere tutti gli appuntamenti tradizionali di migliorarli e di trovare nuovi spunti ed iniziative.


26-11-2020 Leggi

LE ETA' DEL LUGANA - gran priorato del lugana

Il Gran Priorato ha partecipato alla Degustazione "30 ANNI DI LUGANA, IL BIANCO CHE SA INVECCHIARE".
Le celebrazioni per l'anniversario del Consorzio di Tutela del Lugana D.O.C. si sono concluse il 22 Settembre 2020 a Sirmione con una straordinaria degustazione di annate storiche "LE ETA' DEL LUGANA", presenti le etichette di 42 cantine, da ormai introvabili 1995 fino alla scorsa vendemmia
Il Consorzio ha proposto in assaggio le migliori annate degli ultimi 30 anni, per ripercorrere insieme la crescita qualitativa del Lugana, approfondirne gli stili ed apprezzarne la straordinaria longevità.


19-10-2020 Leggi

Lezioni di Spiedo d'Alta Marca: il libro - accademia dello spiedo d’alta marca

Disponibile in tutte le librerie on line il volume “Lezioni di Spiedo d’Alta Marca” riedizione rivista ed ampliata del primo libro sullo spiedo pubblicato nel 2007. Un utile strumento a disposizione degli aspiranti menarosti e di tutti gli appassionati, per apprendere ed esercitare l’arte dello spiedo. L’antefatto: il 22 settembre 2007, nel corso di una conferenza stampa presso la Locanda “da Lino” di Solighetto, fu presentato il primo libro dedicato allo “Spiedo d’Alta Marca”, curato dallo storico Danilo Gasparini, con contributi di Otello Fabris (Lo spiedo nella storia e nella letteratura) Enrico Dall’Anese (Interviste ai “Maestri dello spiedo”) Massimo Foltran (Il decalogo analitico dello spiedo d’Alta Marca).
Il nuovo libro sullo spiedo, “Lezioni di spiedo d’alta marca”, contiene gran parte del materiale elaborato dai docenti per le lezioni dei corsi di spiedo, arricchito di alcuni nuovi capitoli inediti, sugli elementi che fanno da contorno allo spiedo, come la polenta bianca, i fagioli, le erbe ed i funghi.  Un opera imperdibile, strutturata in lezioni, di facile lettura, per conoscere lo spiedo ed apprenderne i segreti della preparazione. Unica nel suo genere.


14-10-2020 Leggi

I Corsi per Menarosti: per apprendere l'arte dello spiedo - accademia dello spiedo d’alta marca

I corsi di spiedo dell'Accademia dello Spiedo d'Alta Marca. Dal 2009, anno di fondazione dell'Accademia, ad oggi, si sono già svolti, sotto la regia e l'organizzazione della stessa, 16 corsi per menarosti, che hanno contribuito a formare 250 nuovi esperti di spiedo d'alta marca. Un gruppo omogeneo di promotori dei suoi contenuti, delle sue regole, del disciplinare, e già depositari dei tanti piccoli grandi segreti che concorrono alla perfetta realizzazione di questa ricetta tipica.
Il XVI° Corso, in svolgimento ad ottobre, si compone di quattro lezioni tecnico-pratiche inclusa quella finale basata sulla preparazione, cottura e degustazione guidata dello spiedo d'alta marca realizzato dai corsisti con l'assistenza dei maestri speologhi Ciso, Niso e Stefano. Alla fine del corso, come consuetudine, consegna del diploma e del grembiule da menarosto.
Il corso menarosti è uno strumento indispensabile per chi vuole approfondire e/o conoscere a fondo le caratteristiche delle componenti tecniche e degli ingredienti dello spiedo e apprendere i segreti dell'arte di preparazione e cottura di un perfetto spiedo d'alta marca. E' adatto per neofiti e appassionati ma viene spesso frequentato anche da aspiranti spiedisti con ambizioni professionali.
Il prossimo corso è previsto a marzo 2023. Per informazioni e/o iscrizioni: Noemi Lorenzon: 347 8441845


14-10-2020 Leggi

Festa di Primavera 2019 - gran priorato del lugana

La Festa di Primavera è il primo appuntamento di ogni anno; l'evento è tradizionalmente caraterizzato da un pranzo in Agriturismo, con cibi locali allietati dai nostri Lugana Doc, Spumante metodo Martinotti e Classico.
Questa Primavera ci ha ospitato l'Agriturismo Il Roccolo di Bedizzole, immerso nel verde, in uno splendido scenario rurale con annesso maneggio con bellissimi cavalli.
Abbiamo così festeggiato il 40° anniversario della Confraternita con lo scambio dei mantelli per il passaggio di consegne tra il Capitolo uscente e quello subentrante.


12-10-2020 Leggi

Vinalia 2020 - gran priorato del lugana

Selezione del "Lugana del Gran Priorato" Lugana Doc 2019

Il Lugana Doc 2019 che è piaciuto di più ai Priori del Gran Priorato del Lugana è il Terra Dorata della cantina Oselara  di   Pozzolengo. A sentenziarlo il Gran Priorato del Lugana, presieduto da Ivan Spazzini, che ha premiato il lavoro dei fratelli Pedassi, Massimiliano e Giuseppe. Il voto dei 60 Priori è stato espresso in occasione di Vinalia, l’annuale appuntamento della confraternita enogastronomica che premia il vino dell’ultima vendemmia, quest’anno ospitato al Ristorante Cascina Capuzza di Desenzano del Garda. Edizione in forma ridotta quest’anno a causa delle limitazioni imposte da Covid-19 (già rinviata da Maggio ad Ottobre), alla presenza dei soli Priori, rimandando serata di Gala e premiazioni ad un prossimo futuro.
Tornando a Vinalia, il premio seppur mero riconoscimento assegnato da parte di una Confraternita – comunque elitaria – ha notevole riscontro e risulta essere molto ambito, innanzitutto, perché il Gran Priorato del Lugana esiste dal 1980 e inoltre perché a Vinalia i Lugana presentati sono sempre tanti. Al voto finale dei Priori che val la pena ricordare e sottolineare è, per quanto autorevole, un giudizio di piacevolezza, ne sono arrivati 3, scelti tra una cinquantina di etichette da due commissioni tecniche di nove enologi ciascuna. “I vini della serata finale – spiega il Maestro delli Vini Fioravante Buttignol – non sono stati scelti per caso, i 18 enologi hanno valutato molti vini e tanti eccellenti, basti pensare che, per esempio, tra gli esclusi dalla selezione finale c’era una differenza di punteggio di 0.25. L’annata 2019 è molto fine, ma sono ancora bambini, questi vini tra 6 o 12 mesi saranno ancora più buoni”.


12-10-2020 Leggi

Lo chef internazionale Enrico Derflingher diventa socio onorario - confraternita del risotto

L’arte del risotto, del buon vino, della nobile terra pavese in una serata di eccellenze al castello di Belgioioso.

Lo chef internazionale Enrico Derflingher, cuoco personale della Regina Elisabetta e di George Bush, diventa Confratello della Confraternita del Risotto.

Il castello di Belgioioso in provincia di Pavia ha ospitato, nel primo fine settimana di ottobre l’evento “La serata della bellezza. Cibo, vino ed arte: il bello della vita”, un evento organizzato dall’associazione Cascinando e dall’amministrazione comunale a cui ha preso parte anche la confraternita del risotto.

A portare la loro testimonianza due grandi personaggi del mondo enogastronomico italiano: lo chef Enrico Derflingher (presidente di Euro-Toques Italia e International) e l’enologo Mattia Vezzola. Due mostri sacri, nel loro campo, che hanno saputo negli anni promuovere la bellezza del cibo e del vino.

Lo chef ha dichiarato che l’Italia è una vera miniera di gusti e sapori che attraverso il ruolo di noi cuochi devono essere valorizzati e fatti conoscere anche al di fuori dei confini geografici italiani. Sono una ricchezza inestimabile e fonte di reddito per tante famiglie. Utilizzando i nostri prodotti ho cucinato il risotto della regina Vittoria, piatto che mi appartiene e a cui sono legato professionalmente.

Per i commensali lo chef ammanisce il Risotto della Regina Vittoria con il carnaroli “da carnaroli” del Campo dell’Oste ed i gamberi di Mazara del Vallo.

Derflingher ha poi raccontato l’aneddoto legato a questo risotto. «Dopo una cena importantissima con Reagan, Bush vicepresidente e Gorbaciov, si incontravano tutti per la prima volta, in una sorta di cena del “disgelo”, la Regina mi stupì. Al termine della prima portata, mi ha mandato a chiamare, come nei film. Pensavo volesse riprendermi, invece ha detto di aver mangiato il migliore risotto del mondo. E poi mi ha chiesto cosa potesse regalarmi. Le ho chiesto se potevo tenermi la pentola con cui avevo cucinato il risotto. Quel piatto poi è diventato croce e delizia della mia carriera, l’ho fatto per le olimpiadi di Londra, di Pechino, per il G8, per il G20, per le star americane».

Derflingher, che è stato nominato in tale occasione Confratello onorario della Confraternita del Risotto, è uno dei più conosciuti ed apprezzati chef del mondo, è stato chef Personale della Casa Reale Inglese, primo cuoco e a tutt’oggi unico italiano. Nel 1991 vola oltre oceano e diventa chef alla Casa Bianca, uno dei simboli più popolari e importanti di tutti gli Stati Uniti d’America con George W. Bush senior. Nel 2008 è stato premiato quale “Migliore chef del mondo”. Oggi è presidente internazionale Euro-Toques. 

A chiudere la conferenza sono stati i soci della Confraternita del Risotto che hanno insignito con il Cordon d’Or, simbolo dell’associazione gastronomica, lo chef Derflingher perchè “paladino” del risotto a livello internazionale. Poi la cena di gala ospitata nella sala superiore del castello: in degustazione le ostriche provenienti dalla Bretagna e dall’Irlanda di I Love Ostrica e il salame di Varzi Do. A seguire lo chef Derflingher ha proposto e mantecato “live” il suo risotto Regina Vittoria, un piatto che ha suscitato l’apprezzamento dei tanti commensali presenti.

«Incarna perfettamente la nostra concezione di risotto - ha detto Pietro Bolognesi, presidente della Confraternita del Risotto - tutti i paletti per cui un risotto possa essere definito tale sono stati pienamente rispettati. La cottura è perfetta, il gusto è pieno e tutti i sapori degli ingredienti sono ben chiari e distinguibili. Ancora una volta Derflingher ha incantato i nostri palati».


10-10-2020 Leggi

CONVIVIALE DEL 2 OTTOBRE 2020 - club enogastronomico viterbese

Con 4251 favorevoli, 32 contrari e un voto nullo su 4284 votanti, il 2 ottobre 1870 la città di Viterbo proclamò la propria annessione al Regno d’ Italia.

Dopo 150 anni il Club Enogastronomico Viterbese, tra i pochi in Italia e forse l’unico a Viterbo, ha voluto ricordare questa importante e basilare data della nostra storia in cui si sancì l’annessione al giovane Stato Italiano.

Venerdì 2 ottobre del 2020, nello stesso giorno di quella storica data, l’Associazione culturale gastronomica viterbese ha rievocato l’avvenimento presso il ristorante Il Borgo di Bagnaia con una relazione del giornalista Luciano Costantini che ha tratteggiato le vicende di quelle settimane di settembre che videro, il 12 del mese, l’attraversamento delle truppe sabaude sui nostri territori.

La dott.ssa Barbara De Dominicis, socia del Club, ha poi parlato delle curiosità gastronomiche di quel periodo in cui i piatti piemontesi si sono incontrati con quelli romani.

In esposizione la Bandiera Sabauda con una Camicia rossa garibaldina e francobolli e monete dell’epoca.

Al termine è stata servita una conviviale, appositamente studiata dal Direttivo, con una degustazione di cucine italiane finalmente riunite sotto una stessa bandiera. 

Il Presidente
Aldo Quadrani  


09-10-2020 Leggi

VISITA CANTINA ANTINORI NEL CHIANTI CLASSICO - compagnia dei vignaioli e dei tavernieri di torgiano

Dopo il rinvio forazato di marzo, causa il lockdown, finalmente il 19 settembre siamo riusciti a far visita alla Cantina Antinori nel Chanti classico. Un esempio architettonico di inserimento nell’ambiente che non trova uguali in Italia. Una costruzione suntuosa inserita in una meravigliosa collina della zona del Chianti, in località Bargino di Castiglione Val d’Elsa. La cantina, inaugurata il 25 ottobre 2012, è la conferma dello storico legame della famiglia Antinori con la sua terra d’origine. Costruita interamente con materiali locali e con grande rispetto per l’ambiente e per il paesaggio toscano, rappresenta una pietra miliare nella storia della famiglia. La cantina si affaccia sulla campagna tramite una terrazza circondata dal vigneto coltivato con la varietà tipica del Chianti Classico, il Sangiovese. La cantina è stata progettata per consentire la vinificazione “per gravità” e per garantire in modo naturale la temperatura ideale per la produzione e la conservazione del vino. Concepita per avere un basso impatto ambientale e un alto risparmio energetico, la cantina è un luogo affascinante ed insolito. Praticamente invisibile dall’esterno, se non per due lunghe “fenditure” orizzontali che attraversano la collina e che corrispondono al fronte della costruzione, ha come segno distintivo la scenografica scala elicoidale che collega i 3 piani della struttura. Il gruppo dei Confratelli presenti è stato guidato all’interno della cantina addirittura del direttore finanziario del Gruppo Antinori dott. Corrieri, al quale abbiamo omaggiato con piacere, a ricordo della giornata, un galgliardeto della nostra Compagnia. Ultimata la visita della meravigliosa barriccaia e della bottaia di affinamento dei vini, abbiano pranzato al ristrante “Rinuccio 1180” che si trova sul tetto della cantina praticamente immerso direttamente nelle vigne con le uve che dovevano ancora essere vendemmiate. Il pasto a base di specialità toscane è stato allegramente accompagnato in abbinamento dai vini della Cantine Antinori di vari territori. Tutti i presenti hanno espresso il loro piacere per aver partecipato all’evento.


03-10-2020 Leggi

2° CAPITOLO DELLA CONFRATERNITA - confraternita degli amici del luadel

2° Capitolo della "Confraternita degli amici del Lüadèl" svoltosi a Pomponesco (Mn) domenica 27 Settembre. 

E' stato un incontro in dimensioni un po' ridotte a causa tentennamenti per timori covid da parte di qualche Confraternita e per incertezza meteo nei due giorni antecedenti la manifestazione; meteo che ci ha costretto a modificare in parte il programma.  Nonostante ciò il Capitolo si è svolto in modo positivo e con piena soddisfazione delle Confraternite presenti (6) e nel pieno rispetto delle normative anticovid.  Restiamo tutti fiduciosi che il 2021 sia per tutti quanti, ed anche per lo svolgimento dei vari incontri Fice, decisamente più positivo che il corrente anno. 


03-10-2020 Leggi

1° EDIZIONE RISOTTO E MANGIATO

La Fice ha dato il patrocinio gratuito alla 1° EDIZIONE di RISOTTO E MANGIATO organizzato da  AVI EMILIA ROMAGNA ONLUS in collaborazione con CONFEDERATION EUROPEENNE DES GOUMETS,LA PRO LOCO DI SALSOMAGGIORE, IL CUMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME E DELLA FICE.

Interverrà la Confraternita del Risotto che si farà carico della preparazione dei risotti.

Ritengo sia un momento culturale importante organizzato anche con l'ausilio dell'istituo alberghiero e vi saràuna conferenza dal tema" IL RISO: UN CEREALE IMPORTANTE PER LA NOSTRA ALIMENTAZIONE).

Si svolgerà a SALSOMAGGIORE TERME (PARMA) il 23 e 24 ottobre 2020.


03-10-2020 Leggi

FESTIVAL DEL FOLPO - confraternita del folpo

In sostituzione alla tradizionale sagra del folpo, alla quale dallo scorso anno siamo protagonisti con un nostro stand, la Confraternita si è assunta la responsabilità di ideare, promuovere ed organizzare in collaborazione con l'amministrazione comunale e le associazioni del territorio il FESTIVAL DEL FOLPO.   E' con grande orgoglio che condividiamo con tutti voi questo evento per noi così importante, perchè ispirato dal desiderio di garantire alla nostra comunità la continuità di un evento che costituisce l'identità stessa del nostro paese, e nello stesso tempo mosso dal desiderio di sostenere le attività di ristorazione in questo periodo di emergenza sanitaria.   Il Festival si snoderà durante tutto il mese di ottobre e nei locali aderenti sarà possibile degustare piatti di folpo (polpo) preparato in tanti modi diversi.   Per permettere anche a persone provenienti di fuori regione di godere del nostro territorio e delle nostre tradizioni, e per  sostenere un altro settore in crisi come il turismo, abbiamo pensato ad un pacchetto turistico: "Weekend con il folpo".   In allegato trovate tutte le informazioni legate all'evento.


03-10-2020 Leggi

Enohobby visita le cantine di Santa Anastasia di Castelbuono - enohobbyclub confraternita panormita

Dopo la pausa causata da covid-19, i soci del club hanno potuto finalmente rivedersi domenica 13 settembre, con le precauzioni sanitarie previste, per un percorso enologico culturale organizzato dal nostro Presidente Rozenn e con la guida del Prof. Rosario Di Lorenzo in quel di Castelbuono. Quivi giunti, la prima accoglienza ci è stata fatta dai fratelli Fiasconaro, nota ditta che ormai ha raggiunto un respiro internazionale per la loro pasticceria artigianale. Ci hanno offerto i loro prodotti quali panettoni alla manna, cassatine, cannoli, creme di ricotta ed altro. La ditta Fiasconaro inizia il suo cammino con papà Mario nel 1953 ed a lui ed ai figli Fausto Martino e Nicola si deve la prosperità dell’azienda ed il merito di avere rivalutato la manna nell’ambito della pasticceria, ideando e realizzando tra le altre cose, il panettone alla manna. La manna, linfa estratta con incisione dalla corteccia del frassino, è un leggero lassativo, cosmetico naturale, fluidificante e sedativo per la tosse e dolcificante a basso contenuto di glucosio e lattosio utilizzato anche dai diabetici. La sua coltivazione risale alla dominazione islamica; nella seconda metà dell’ottocento la Sicilia fu l’area di maggior produzione; in atto la zona di produzione comprende i territori di Castelbuono, Pollina e Cefalù. Nella piazza della cittadina, immersi nella storia, abbiamo potuto gustare le prelibatezze offerte. Ringraziati i nostri anfitrioni, la tappa successiva è stata la visita al Museo Minà Palumbo.

Francesco Minà Palumbo (1814-1899) fu medico  dai molti interessi culturali nell’ambito naturalistico; nato a Castelbuono completò i suoi studi di medicina a Napoli ove prese contatti con eminenti scienziati con cui continuò rapporti scientifici per le sue ricerche nelle Madonie. Realizzò raccolte paleontologiche, raccolta di fossili ed entomologiche, di molluschi, realizzò l’erbario e collezionò  minerali e si può ammirare una sezione contenente zolfi e gessi, reperti preistorici e di archeologia industriale. Il tutto corredato da raccolta di libri, manoscritti e corrispondenza con illustri scienziati del tempo.

Quindi la passeggiata lungo il corso della cittadina per raggiungere il Castello, voluto nel 1317 dal Conte Francesco I Ventimiglia, il cui volume cubo richiama lo stile arabo, le torri quadrate angolari lo stile normanno; adesso è sede di Museo civico. Nell’interno si trova la Sala Magna con soffito ligneo quattrocentesco e la Cappella Palatina con l’urna del 1521 contenente reliquia di S. Anna; l’interno della cappella è rivestita da stucchi di Giuseppe e Giacomo Serpotta che raffigurano figure umane, putti, angeli, elementi floreali e le allegorie della presentazione di Maria al Tempio, lo sposalizio di Giuseppe e Maria, allegorie del Cristianesimo e del Paganesimo. Alla fine della visita siamo stati onorati dall’incontro col Sindaco di Castelbuono Mario Cicero, che ha avuto la cortesia di voler incontrare il nostro gruppo salutarci e parlarci brevemente del castello e dichiarandosi disponibile immediatamente e per il futuro nell’eventualità di ulteriori incontri. Il nostro Presidente ha ringraziato per la cortesia dimostrata ed ha donato al Sindaco il gagliardetto del club come ricordo della nostra visita.

Lasciato il castello,  una breve corsa nello spazio e nel tempo per l’Abbazia Santa Anastasia, fondata nel XII secolo dal Conte Ruggero d’Altavilla ed affidato ai monaci Teatini, quindi ai Benedettini, a cui si deve l’inizio della produzione del vino, il più richiesto da vescovi e baroni in Sicilia. L’Abbazia rappresentò in quel tempo un centro economico e culturale sino all’abbandono da parte dei Benedettini. Ciò determinò il tracollo e la riduzione a rudere della struttura sino all’arrivo dei famosi enologi Giacomo Tachis e Riccardo Cotarella che recuperarono terreni e struttura.

Ospitati negli accoglienti locali dell’Abbazia abbiamo potuto gustare un pranzo raffinato e prelibato  concordato tra il nostro Presidente e lo Chef del ristorante che si è meritato gli applausi a scena aperta rivoltigli dalla nostra compagnia; il tutto annaffiato dai preziosi vini della cantina.

Quindi la doverosa visita alle cantine.

Mai come in questo periodo si è sentito il peso della limitazione della libertà e della mobilità. Il lungo periodo di pace che, fortunatamente in Europa stiamo vivendo, ci ha permesso sino a poco tempo fa di muoverci e viaggiare liberamente e terribilmente pesanti sono le limitazioni per necessità imposte.

La visita a Castelbuono è stata come l’evasione da una prigione e, per un giorno, abbiamo dimenticato di vivere una libertà limitata.


03-10-2020 Leggi

Attribuita la De.Co. al Tapulone, il piatto tipico di Borgomanero - antica cunsurtarija dal tapulon

Attribuita la De.Co. al Tapulone, il piatto tipico della città di Borgomanero Lo aveva richiesto due anni fa l’Antica Cunsurtarija dal Tapulon

Sabato 5 settembre 2020  è stata una giornata importante non solo per la città di Borgomanero ma per tutta la Provincia di Novara. Nella splendida cornice di Villa Marazza, sede di una prestigiosa biblioteca pubblica, donata nel 1967 al Comune dall’onorevole Achille Marazza, uno dei “Padri” della Repubblica Italiana, il Sindaco Sergio Bossi ha conferito al piatto tipico locale, il tapulone, la De.Co. (denominazione comunale). Alla cerimonia a cui hanno assistito un centinaio di persone (il massimo consentito dalle disposizioni impartite in materia di Covid 19) si è svolta subito dopo l’inaugurazione della seconda edizione del Parco del Gusto, rassegna organizzata nel parco della Villa da Comune, Pro Loco e dalla Condotta Slow Food  delle Colline Novaresi presieduta da Luca Platini e che ha visto la partecipazione di oltre trenta espositori dell’Alto Piemonte. La richiesta di attribuzione della De.Co. alla ricetta del tapulone era stata avanzata due anni fa dall’Antica Cunsurtarija dal Tapulon e la proposta nel dicembre 2019 era stata votata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Nel corso della cerimonia il Presidente della Antica Cunsurtarija dal Tapulon Carlo Panizza ha raccontato le origini del piatto che secondo la tradizione popolare venne cucinato per la prima volta “nella notte dei tempi” da tredici pellegrini che di ritorno dall’isola di San Giulio a Orta, a causa di un incidente tecnico (l’asino che trainava il carro con le vettovaglie si azzoppò) furono costretti a fermarsi sulle sponde del Torrente Agogna e si cibarono con la carne del povero animale, cotta a fuoco lento dopo essere stata sminuzzata. Dalle ricerche effettuate dallo storico e socio fondatore della Cunsurtarija,  Alfredo Papale è anche emerso un documento in base al quale durante la dominazione spagnola un Comandante di guarnigione consumò in un’osteria locale “carne picada” cotta nel vino, quindi il tapulone. “Già nel secolo scorso –ha aggiunto Panizza – esisteva una confraternita gastronomica che ogni anno organizzava la tapuloneide”. La Cunsurtarija è stata ricostituita nel 2003. Di valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e delle tradizioni locali hanno parlato oltre al Sindaco e gli assessori Francesco Valsesia (Cultura)  e Annalisa Beccaria (Commercio) il consigliere provinciale Ivan De Grandis, il presidente di Atl Novara Maria Rosa Fagnoni e il presidente della Pro Loco cittadina Stefania Zoppis. “Tra cinque anni – ha sottolineato l’assessore Beccaria – il piatto che oggi ha la De.Co. potrà essere candidato in Regione per ottenere la DOP, la denominazione di origine protetta”. La scelta di svolgere la cerimonia a Villa Marazza non è stata casuale. “In questa villa – hanno ricordato Giovanni Tinivella e Gianni Cerutti, presidente e direttore della Fondazione Marazza – negli anni ’50 e ’60 l’onorevole Achille Marazza organizzava sontuosi banchetti con decine di ospiti illustri a cui offriva come piatto forte il tapulone”. Tra i commensali ci furono il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e grandi attori dell’epoca: tra loro Gino Cervi, Paolo Stoppa e Vittorio Gassman. A rendere ancora più significativa la cerimonia la presenza delle due maschere cittadine, la “Sciora Togna” e la “Carulèna” impersonate da Tiziano Godio e Renzo Bassani. Numerosi i soci della Cunsurtarija che sono intervenuti all’evento: oltre ai soci fondatori Franca Gattoni Mercalli, Alfredo Papale, Maurizio Gallo e il Gran Cerimoniere Gigi Mercalli , Daniele Godio, Carlo Capone, Anna Soldi, Giorgio Margaroli, Daniela Vianzone, Camilla Scottà, Massimo Minazzoli, Giuseppe Degasperis, Manuela Gallo, Gianni Zaninetti, Mauro Borzini, Giovanni Tinivella,  Renzo Duella e il “simpatizzante” Roberto Bernardelli che ha fatto realizzare da un artigiano di Rimini due piatti dedicati alla “De.Co.”: uno con la riproduzione del logo dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon e l’altro con riprodotta in dialetto borgomanerese l’autentica ricetta del tapulone.  L’amministrazione comunale si è detta anche favorevole ad accogliere un’altra richiesta, quella di collocare agli ingressi principali di Borgomanero cartelli segnaletici con l’indicazione “Benvenuti a Borgomanero, città del Tapulone”.


13-09-2020 Leggi

Presentazione della nostra confraternita - confraternita ossi de porco e champagne

Confraternita Ossi de Porco e Champagne  - Custoza - VERONA La Confraternita Ossi de Porco e Champagne viene pensata nel 2014 per idea di un gruppo di amici in occasione di una cena, dove parlando delle varie specialità culinarie, a fine serata un partecipante, preso dallentusiasmolancia lidea di organizzare una serata culinaria a base di ossi de porco.

Lattuale Presidente, Morello Pecchioli, giornalista professionista appassionato di storia locale ed enogastronomia asseconda lidea con un concetto chiaro: si cibo poveroma vino ricco!

In un batter docchio la serata era organizzata: Franco Predomo titolare del Ristorante Tamburino Sardo di Custoza si offrì per il locale, Gianni Magosso, commerciante di vini si offrì di donare lo champagne, alcuni amici macellai (Stefano Franchini, Luigi Bortolazzi, Costanzo Compri, Corrado Benedetti) di recuperare gli ossi, con tanta ciccia. Con gli anni a seguire la Confraternita si è arricchita con fior di professionisti di Verona e Provincia. Attualmente essa è composta da 30 soci, con richieste continue per farne parte. Dopo i primi 6 anni in amicizia la Confraternita grazie alla tenacia del Vicepresidente Allegro Danese da questanno decide di strutturarsi e di entrare a far parte delle Fice.

Lobiettivo principale della Confraternita, oltre che ritrovarsi tra amici si legge nello statuto: recuperare e valorizzare la cultura contadina del maiale, che per secoli ha sostenuto e alimentato varie generazioni. Infatti appuntamento atteso e partecipato dai soci è far su el porco la seconda domenica di Gennaio, una festa a cui nessuno vuol mancare. Naturalmente poi durante lanno seguono appuntamenti vari per mangiare gli ossi, i cotechini, i salami, etcfino al prossimo maiale. Ma non c’è solo cibo e vino, infatti la Confraternita è promotrice di attività culturali che valorizzano il territorio e di vicinanza ad associazioni o persone che sostengono attività caritatevoli. Vogliamo coniugare: amicizia, gastronomia, solidarietà. Alcuni esempi: la Confraternita nel 2018 si è fatta promotrice di una pubblicazione con immagini, testi e ricette per far conoscere il Broccoletto di Custoza, e le molteplici valenze del suo territorio: vini, storia risorgimentale, percorsi naturalistici, ristoranti locali, ma anche le realtà sociali, il ricavato della vendita della pubblicazione è stato devoluto alla Cooperativa sociale i Piosi" di Sommacampagna a sostegno di progetti e servizi rivolti ad anziani e disabili.

Nel 2019 abbiamo aiutato il centro di ricerca sui disturbi dellautismo di Borgo Trento dove opera il socio dott. Leonardo Zoccante. Un centro al quale anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è legato, infatti negli auguri alla nazione del fine 2018, ha ricordato la sua visita al centro veronese.

Nel 2020 abbiamo devoluto le nostre offerte allassociazione di Verona Continuando a Crescere in memoria di Simone Pasinato, figlio del nostro socio Giovanni.

Da questanno proponiamo ai nostri soci e ai loro familiari delle uscite culturali che causa lemergenza Covid sono state ridotte al minimo. Sono comunque in calendario per il 9 settembre una visita alle saline di Cervia dallamico Pomicetti e per il 15 novembre una visita sui luoghi verdiani con assaggi dei salumi locali presso lAntica Corte Pallavicina a Polesine Parmense.

Un grazie desideriamo esprimerlo al Presidente Fice dott. Marco Porzio per laiuto e il sostegno a far parte della Fice, speriamo di portare del valore aggiunto.


13-09-2020 Leggi

Festa di mezza estate dell’Enohobby Club Confraternita Panormita - enohobbyclub confraternita panormita

La consuetudine di festeggiare l’estate nel suo periodo centrale è stata rispettata ed i soci del Club si sono riuniti il venti luglio en plein air nei giardini del Club Nautico Roggero di Lauria di Palermo.

Il meeting, festoso per l’interruzione della lunga pausa che hanno subito gli incontri per motivi sanitari, è stato oltremodo allietato  dalla notizia, proclamata dalla socia Maria Teresa, che annunziava la coincidenza col giorno genetliaco del Presidente Rozenn Ziniti. Quindi, a seguire, brindisi augurali, manifestazioni di affettuosa amicizia, foto di gruppo con la festeggiata in un’atmosfera di allegria. E’ stato come stappare una bottiglia di champagne con un fiotto di complimenti, felicitazioni e risa con cui è continuato l’incontro.

E si è pensato anche ai programmi futuri, programmando un calendario di massima per le prossime attività, tra cui la visita alle cantine Santa Anastasia in quel di Castelbuono.

L’uomo, quale essere sociale, ama le relazioni e gli incontri e grandemente ha sofferto le limitazioni necessariamente imposte ma con sofferenza sopportate; gli spiragli che gli incontri ancora rari offrono, sono quelli di una boccata d’aria.

Speriamo di poter tornare molto presto a respirare tutti a pieni polmoni.


13-09-2020 Leggi

L’ACCADEMIA DELLO STOCCAFISSO ALL’ANCONITANA ha rinnovato il direttivo - accademia dello stoccafisso all'anconitana

L’ACCADEMIA DELLO STOCCAFISSO ALL’ANCONITANA ha rinnovato il direttivo.

Pericle Truja Presidente e Aldo Amleto Roscioni Vice Presidente, Brutti Segretario e Gasparoni Tesoriere
 

L’assembla dei soci dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana riunitasi recentemente ha provveduto agli adempimenti statutari e dopo l’approvazione dei bilanci consuntivo 2019 e preventivo 2020 ha provveduto per acclamazione a rinnovare il proprio direttivo per il triennio 2020-2022.

Presidente è stato riconfermato Pericle Truja e vice presidente è stato eletto Aldo Amleto Roscioni, socio fondatore dell’Accademia, mentre consiglieri sono stati eletti Ascoli Marchetti Marco, Brutti Elio, Gasparoni Gilberto, Mengarelli Cassandra, Pellegrini Massimo, Pietroni Marta, Pistoli Andrea, Sartini Giorgio, Tiriduzzi Mauro.

Il nuovo consiglio ha affidato gli incarichi di Segretario ad Elio Brutti e di tesoriere a Gilberto Gasparoni. Per il Collegio dei Revisori Gioia Andrea nominato Presidente, e componenti Niccolaini Patrizia ed Ulisse Bruno, mentre per il collegio dei Probiviri Galeazzi Annalisa Presidente e Giannini Sandro e Giannoni Ivo componenti.


Nella relazione del Presidente Truja, approvata all’unanimità dai soci, è stato ripercorso l’inteso lavoro svolto dall’Accademia che in questo periodo ha raddoppiato il numero dei soci e messo in atto iniziative importanti che ha visto nel primo semestre, nonostante il blocco causato dal Covid-19, ben cinque eventi, dalle conviviali nel Ristorante da Gino di Febbraio, a quelle di S. Ciriaco con 330 commensali e del 2 giugno con 420 partecipanti ed infine quella all’Arnia del Cuciniere di Falconara Alta con circa 120 persone. Una attività che ha portato l’Accademia ad essere parte integrante della città di Ancona con i due eventi che hanno visto sei ristoratori coinvolti e ben 750 cittadini che hanno gustato il prelibato piatto dello stoccafisso all’anconitana con produzioni sostanzialmente locali compresi i vini sempre molto graditi e ricercati. Da non trascurare poi la donazione effettuata a favore della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona per l’acquisto di strumentazioni necessarie a sostenere le terapie a favore degli ammalati di Covid-19. Un’Accademia che in un momento veramente difficile e di grande isolamento dei cittadini, è stata vicina coinvolgendo, non solo i soci, la città intera, ma anche i ristoratori che hanno sofferto le difficoltà della chiusura a causa della pandemia.

Il nuovo gruppo dirigente ha visto l’ingresso di uomini, donne e giovani e provvederà nei prossimi giorni ad affidare incarichi di responsabilità ai propri componenti ed a stilare un nutrito programma di attività che diffonderà ancora di più la tipicità dello stoccafisso nell’area vasta anconetana. Un ringraziamento è stato rivolto dal Presidente Truja alle Autorità Locali ed alle istituzioni che sono state vicino all’Accademia ed ai suoi soci, incoraggiandoli anche su queste attività innovative e solidaristiche verso la popolazione.


13-09-2020 Leggi

XIII Capitolo 2020 - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 21 giugno si è svolto a Candia il capitolo annuale dell'Ordine con il corretto distanziamento sociale. Presso il Molino Roccati si sono radunati in forma privata i soci del sodalizio. Alla foto di gruppo sono seguiti la presentazione dell'etichetta ricordo 2020 e l'intronizzazione a Cavaliere d'Onore di Piero Roccati. La giornata si è conclusa con un pranzo informale preparato dalla consorella Maura.


16-08-2020 Leggi

CONVIVIALE DEL 12 LUGLIO 2020 - club enogastronomico viterbese

Dopo la forzata ed imposta possibilità di svolgere le nostre attività istituzionali, il Club Enogastronomico Viterbese il giorno 12 luglio ha organizzato all’ Agriturismo La Branda un incontro conviviale basato sul piacere della convivialità ritrovata con uno spartito di prodotti della nostra terra.

La giornata è stata accompagnata e allietata dal Maestro Emanuele Fedeli che con la sua fisarmonica ha animato i numerosi Soci suonando dei pezzi di rara bellezza musicale con virtuosismi del suo strumento.                                                                                                                     

IL PRESIDENTE
                                                                                                                 
Aldo Quadrani


29-07-2020 Leggi

L’accademia dello Stoccafisso all’Arnia del Cuciniere - accademia dello stoccafisso all'anconitana

L’accademia dello Stoccafisso all’Arnia del Cuciniere, conquista Falconara  

Con l'evento “Incontriamoci alla luce delle stelle”, promosso dall'Accademiadello stoccafisso all'anconitana, tenutosi a Falconara Alta, presso il Ristorante l’Arnia del Cuciniere dello chef Claudio Api, è stata conquistata Falconara.

Una serata, organizzata nei dettagli, in cui gli oltre cento commensali presenti, hanno posto fine a tre mesi di lock-down.

Il panorama sul golfo, il tramonto sul mare prima ed il cielo stellato poi, hanno creato l'ambientazione ideale alla degustazione di un menù raffinato appositamente studiato dal proprietario e chef Claudio Api. Antipasto: Claudio e il baccalà... in 3 versioni, primo piatto: maccheroni del Pastificio Marinelli di Osimo, al sugo bianco di melanzane e scaglie di stoccafisso, secondo piatto: stoccafisso all'anconitana, dessert: focaccia dolce con mousse allo zabaione e gelè di fragole.

Ma non solo cibo.
Presentazione del libro “Dietro la scena" del consigliere Marco Ascoli Marchetti, dove in una serie di racconti, vengono narrate le paure e i pensieri di chi nell'esistenza si è trovato ad affrontare eventi travolgenti sia della vita affettiva, che lavorativa e sociale.

Hanno arricchito la serata, il tecnico Sig. Emanuele Benedetti, in rappresentanza della Cantina Umani Ronchi fornitrice dei vini prescelti, con l'illustrazione dei medesimi e gli interventi del Presidente Avv. Pericle Truja.
Egli aprendo la serata, ha evidenziato la sintonia tra l'Accademia e quegli chef che prediligono nella loro cucina, le eccellenze del territorio al fine di valorizzarle e farle conoscere, siano esse paste, vini, oli, contorni vari e sapori rivisitati; ha fatto riferimento alle più recenti iniziative dell'Accademia che in periodo di isolamento Covid, ha inteso essere vicina ai Soci ed ai Ristoratori, organizzando il 4 Maggio festa del Patrono di Ancona ed Il 2 Giugno, festa della Repubblica, due eventi che hanno visto la consegna a domicilio di ben 750 porzioni di stoccafisso nelle case degli anconetani e non solo. Il piatto tradizionale del capoluogo in tutte le case, a Falconara, Jesi, Senigallia, Osimo, Camerano....

Una conviviale a distanza con invio di foto e filmati che documentavano il gradimento dei piatti preparati da ben sei Ristoranti: Ristorante Gino, Trattoria Carotti, Arnia del Cuciniere, Degosteria, Osteria della Piazza, Cantinetta del Conero. Una esperienza che ha mostrato come i tempi siano maturi perché l'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana si faccia carico di estendere la cultura del piatto tipico di Ancona, a tutto il suo interland.

Si è chiuso il tutto con i ringraziamenti di rito : il Vice Sindaco di Falconara dr. Raimondo Mondaini, per la presenza e la collaborazione, lo chef Claudio Api, i rappresentanti dell’Accademia che si sono prodigati per la riuscita della bella serata, gli addetti alla ristorazione Cassandra Mengarelli ed Aldo Roscioni, il segretario Elio Brutti, il tesoriere Gilberto Gasparoni, il consigliere Marco Ascoli.

Una serata con tavoli imbanditi di squisitezze, sotto il cielo di Falconara coperto di stelle, che ha reso magico l'evento.


29-07-2020 Leggi

LO STOCCAFISSO CONQUISTA ANCONA - accademia dello stoccafisso all'anconitana

LO STOCCAFISSO CONQUISTA ANCONA: oltre 400 piatti nella ricorrenza del 2 giugno, 750 con l'evento di S. Ciriaco.

La ricetta dello stoccafisso all’Anconitana è stata riproposta dall'Accademia nella ricorrenza del due giugno alla città di Ancona e non solo, che ha risposto alla grande. 415 piatti sono stati "gustati" dagli amanti dello stoccafisso, mangiati presso le loro abitazioni e serviti da ben sei ristoranti.  Hanno partecipato a questa "conviviale virtuale" Il Ristorante Gino, la Trattoria Carotti, la Degosteria, e l'Osteria della Piazza, tutti di Ancona, L'Arnia del Cuciniere di Falconara e la Cantinetta del Conero di Osimo.
Un grande successo che si aggiunge a quello del 4 maggio in occasione di San Ciriaco che hanno visto allora la partecipazione di 330 commensali.


Lo stoccafisso all'anconetana è sempre più gradito e ricercato tanto che ben 750 persone lo hanno degustato, pur in presenza delle limitazioni da Covid -19; ma l'amore per questa tipicità non ha ostacoli.

Il Presidente dell'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana Pericle Truja ed il segretario Elio Brutti, ringraziano i ristoratori ed i coordinatori degli eventi dell'Accademia, Cassandra Mengarelli e Aldo Roscioni che si sono impegnati in questi grandi eventi, che hanno coinvolto la città di Ancona ma anche i territori vicini facendo crescere la conoscenza di questa tipicità e sostenendo i ristoratori che stanno attraversando un difficile momento economico derivante dalla sospensione dell'attività. Una tradizione che grazie all’”Accademia dello stoccafisso all’anconitana“, è giunta fino ai giorni nostri e cresce sempre di più.

L’associazione nata con l’obiettivo di tutelare la tipicità del piatto è molto attiva e grazie al suo impegno e alla sensibilità dell’Amministrazione Comunale dorica che nel 2015 lo Stoccafisso all’Anconitana ha ottenuto la DE.CO (denominazione comunale) “ quale identitario del territorio, parte integrante della sua cultura e strumento di promozione dell’enogastronomia locale”.

La ricetta si conferma dopo diversi confronti tra i vari chef che hanno perfezionato il piatto che oggi viene presentato anche con caratteristiche diverse, secondo le propensioni dei vari ristoratori,  con ingredienti dettati dal nostro disciplinare. 
 


29-07-2020 Leggi

Pranzo della tradizionale “SOPA COADA” - associazione culturale europea tavola veneta

Pranzo della tradizionale “SOPA COADA” alla trattoria AL CACCIATORE A ZENSON DI PIAVE  

Sto girando la pagina del calendario di marzo e mi chiedo come è trascorso questo mese in un tempo sospeso di incertezza, di speranza, di fiducia, e di consapevolezza. Permettetemi di pensare all’alto prezzo di delusione, al di là dei problemi contingenti sanitari, per il complesso, ambizioso e faticoso progetto per il Trentennale della nostra Associazione, affrontato, dalla nostra Presidente insieme al Consiglio, successivamente alla “mondiale” emergenza, che ha bloccato ogni incontro, evento e cerimonia.

Consoliamoci, comunque, con il ricordo dell’ultimo, recente (a pochi giorni dalla prima ordinanza restrittiva) convivio di Tavola Veneta, a Zenson di Piave presso il Ristorante AL CACCIATORE, con l’atteso e, confermato appuntamento con la “sopa coada”, perfetto risultato della continua ricerca gastronomica della Signora Adele che è approdata ad una applaudita perfezione con l’impiego di un fagiano e due piccioni.

Il pranzo ha anche lasciato spazio alla presenza di tre nuove entusiastiche socie.

Ricordo lo studio programmato su eventuali coincidenze della nostra “sopa coada” con l’omonima “ZUPPA COATTA” GALLURESE (preparata con brodo di pecora e formaggio) che ha portato in Sardegna un gruppo di socie nel 1992, avviando così, fin dai primi anni della giovane Associazione, l’impegno per una seria analisi di ogni curiosità gastronomica.

Presenza preziosa, alla fine del pranzo, il GRAN POETA della CONFRATERNITA DELLA SOPA COADA, Riccardo Pauletti che ci ha comunicato l’origine e la tradizione del piatto, che è, ancora oggi, ritrovato ed apprezzato.

Alla fine nuovo applauso ai titolari Luigi e Adele per il perfetto risultato dello storico piatto (servito per ben due volte proprio per “spegnere” voglie residue), e, nel congedarci, purtroppo, nulla ancora ci faceva presumere una chiusura agli incontri, sentimento dilatato nello sconforto di tante e ancora tante persone vittime della pandemia.

Il nostro dolore abbraccia, con sentita vicinanza, tutti coloro ancora nella sofferenza.

Però… la nostra serena, paziente e per quanto consentito, ottimista Presidente Maria Antonietta Vendramini Favero non ha abbandonato il suo impegno.

Ci ha raggiunto con una lettera nella quale spronava le socie (e i soci) a non restare in ozio, ma diligenti e volonterosi impegnati tutti in esecuzione di ricette (presenti nella suddetta corrispondenza) e sottoporle (via social) ad una severa valutazione, a rischio…bocciatura a fine anno!!

Ringraziamo la nostra Presidente per la sua energia e il supporto “morale” che ci trasmette, aiutata dalle parole di vicinanza che ha voluto aggiungere, il prof. Ulderico Bernardi, primo Presidente dell’Associazione che ricava dall’attività di questo trentennale lavoro esteso anche, da anni, all’intera EUROPA, un’immagine che perpetua “UN’INTESA CULTURALE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER LA PACE E IL BENESSERE DELL’UMANITA’ CONSERVANDO E DIFFONDENDO IL MEGLIO DELLA TRADIZIONE NOSTRA” AD MAIORA.

                                                                                                              Germana Caliò Segantin


08-06-2020 Leggi

V° Intercapitolo Confraternite Pavesi 2019 - missione compiuta - confraternita del cotechinomagro

Il 2  giugno 2019,  presso  l’Enoteca  Regionale  Lombarda  nelle  vicinanze  di  Broni  (PV),  si  è  tenuto  il V Intercapitolo  delle  Confraternite  Enogastronomiche  Pavesi,  gestito  da  Confraternita  del  Risotto,  Pegaso Accademici  Varzesi  del  Salame,  Confraternita  della  Raspadura  e  Confraternita  del  Cotechinomagro.


08-06-2020 Leggi

Giulio Lonardi mentore della Confraternita classe 1927. - confraternita dei nostalgici del tabar di sant'antonio abate

Lonardi Giulio anziano e socio onorario della Confraternita dei Nostalgici del Tabar di San Antonio Abate - Concamarise Vr. In questo periodo particolare " io rimango a casa " Giulio alla veneranda età di 94 anni porta avanti con orgoglio e maestria uno dei mestieri più antichi; un'arte che ormai più nessuno sa fare: le scope fatte con la saggina, dialettalmente dette, spazaore fatte con la melega. Le scope o spazaore vengono prodotte in numero limitato e ogni una porta il numero di costruzione e il nome inciso sul manico.


04-06-2020 Leggi

LA CARICA DEI 330: STOCCAFISSO A CASA TUA PER S.CIRIACO - accademia dello stoccafisso all'anconitana

Servizio, spirito di servizio, se ne parla spesso anche se non sempre a proposito La “Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana è un’associazione culturale che applica le pari-opportunità fra i sessi e che intende favorire, promovendole, tutte le iniziative che portino al miglioramento dell’uomo, dell’ambiente e della società, mediante la realizzazione di attività culturali di vario tipo, con particolare attenzione per quelle di carattere eno-gastronomico, didattico e scientifico. Ci siamo, quindi, domandati, come praticare lo “spirito di servizio” nell’ambito dell’Accademia?  In questi tempi difficili ed ingrati, cerchiamo di scavare nell’intimità dell’essere umano, per trovare conforto e vigore per affrontare ciò che l’uomo non provava, con tanta intensità, da oltre un secolo. Ed è proprio nei momenti più bui, più amari, che riaffiorano quelle fondamentali prerogative su cui si fonda il “senso” dell’umanità. Si scopre, quasi destati da un incubo, che ciò che più conta non è il nostro benessere, il nostro dilatato egoismo, bensì quello delle persone che ci sono care e per le quali vale recuperare il senso del rispetto, della solidarietà, della protezione, della condivisione. Ecco tornare alla mente il termine iniziale: servizio. L’Accademia, come tutte le associazioni fondate sulla “amicizia e mutua prosperità”, non poteva trascurare in questi giorni di interrogarsi su come dare concretezza a questo sostantivo. Nasce così la proposta, rivolta ai soci e non, di condividere una “cena virtuale” portando in tavola lo stoccafisso all’anconitana.  Artefici e complici dell’iniziativa, due fra i ristoranti più vocati per la preparazione di questa eccellenza gastronomica del territorio, la trattoria Carotti e il ristorante Gino. A cena tutti insieme, ben 330 ospiti, distanti ma accomunati da un idem sentire, con soddisfazione di tutti. Un grande successo collettivo. Anche il primo cittadino, Valeria Mancinelli - socio onorario dell’Accademia - ha inteso rivolgere parole di apprezzamento per l’iniziativa. “Carissimo Pericle,grazie per lo stoccafisso peraltro buonissimo, e grazie per le belle parole, vere che scaldano il cuore ….Trasmetti un abbraccio a tutti i soci ….A presto … spero.Valeria”


09-05-2020 Leggi

V^edizione "Ossada" - Venerdì 21 febbraio 2020 - confraternita dogale della marca

Venerdì 21 febbraio 2020, il Consiglio Direttivo della Confraternita Dogale della Marca ha organizzato per i Soci, amici e simpatizzanti la V^ edizione della “Ossada”. Si tratta di una tipica cena che celebra la tradizione del piatto che concludeva la giornata di fervente lavoro passata ad insaccare il maiale e dove tutto quello che non si conservava per l’inverno si lessava per dar vita ad uno dei più succulenti e goduriosi piatti della tradizione veneta. LA TRADIZIONE DEL PORZEL E L’OSSADA. Dicembre, Gennaio e Febbraio sono i mesi in cui in Veneto c’è la tradizione di macellare “el porzel” (maiale). E’ una tradizione secolare, a cui partecipava tutta la famiglia, i parenti ed amici. Il giorno in cui si macellava il maiale venivano coinvolti anche i ragazzini, che venivano tenuti a casa da scuola ed era per loro una grande festa. Il mas-ciaro (norcino) guidava le operazioni di divisione della carne, in particolare quella per salami, soppresse, salsicce, luganeghe, coppa, e la sua opera era anche valutata proprio in base a quanto residuo veniva lasciato nelle ossa. Sopra la “cucina economica” (la vecchia stufa a legna) c’era sempre qualche braciola o costina pronta per essere mangiata da qualche ospite o dai ragazzini incuriositi e sempre affamati. Qualche adulto burlone si divertiva a mandare in giro i bambini alla ricerca della fantomatica forma per fare i salami e nell’ingenuità della fanciullezza questi si accanivano nella caccia, e quando tornavano a mani vuote tutti ridevano divertiti per la beffa riuscita. Nella storia contadina il maiale era, assieme al pollame, la principale fonte di proteine nell’alimentazione povera di un tempo. Per assicurare una migliore conservazione delle carni da lavorare, la macellazione del maiale avveniva nel periodo più freddo dell’anno, dicembre, gennaio e febbraio appunto. Nel mondo trevigiano il maiale è una sorta di rito della cultura contadina che ha la sua festa il 17 gennaio, giorno della celebrazione di S. Antonio Abate, chiamato anche S. Antonio del porzel (o del Mas’cio) perché viene raffigurato con un maiale ai suoi piedi. Tradizione vuole, infatti che Sant’Antonio Abate, patriarca del monachesimo, venga rappresentato nell’iconografia sacra seguito da un maialino, popolarmente interpretato come l’immagine del diavolo (a cui anticamente si associava il porco, creatura degli inferi) sconfitto dall’eremita. Ma la storia dice che si riferisca anche all’allevamento dei suini, inizialmente adottato dai monaci antoniani per dare sostentamento all’ordine ospedaliero dagli stessi fondato. La macellazione del maiale era un momento di festa per tutta la famiglia, e lo è ancora oggi, nelle famiglie in cui si rispetta ancora questa tradizione ed in cui tutto viene svolto con lo stesso rituale di un tempo. Subito dopo l’uccisione veniva ‘assaggiato’ (tastato) cuocendone le ‘animelle’ (cervello e midollo spinale) e le ‘rifilature’, cioé i pezzetti di carne che si ottenevano lungo il taglio di sezionatura della bestia. Del maiale non si sprecava nulla: le setole erano utilizzate per fabbricare pennelli, gli ossi venivano bolliti per fare brodo e sugo e la cotica entrava nella preparazione della coppa e cotechini. Per il resto, le bistecche e le costolette alla brace, gli zampetti in umido (con i fagioli). La pelle, una volta tolto il lardo (unico condimento adoperato per tutto l’anno), serviva per ungere le seghe. Col sangue si faceva il sanguinaccio e con i polmoni una specie di salsiccia. RICETTA DELL’OSSADA. Gli ossi di maiale lessati - chiamati “Ossada” o “Ossi de Mas’cio”-  vengono preparati ancor oggi da alcuni ristoranti, trattorie ed osterie venete, e sono quel che rimane della lavorazione dell’animale, dopo aver preparato i salumi. Si compone essenzialmente delle ricche parti gelatinose delle cartilagini, della polpa e dei ritagli di carne rimaste attaccate all’osso.  La qualità degli ossi è molto importante che per tradizione vuole siano quelli del collo del maiale, perchè più gustosi. Vengono lavati e preparati per la cottura, tagliando i pezzi più grandi; immersi in una pentola capiente con tutte le verdure/spezie (sedano, carote, cipolla, alloro e il pepe in grani) e cotti per circa tre ore; alla fine si mangiano spolpandoli, naturalmente con le mani, e accompagnandoli con sale grosso e cren, la radice di rafano mescolata con aceto bianco. E’ un piatto da palati che prediligono i sapori autentici, in cui la bontà del menu dipende soprattutto dalla qualità della materia prima (ossa e carne connessa), ed in cui al cuoco viene richiesta la pazienza di una preparazione meticolosa, di una bollitura lenta ed a temperatura costante, per ottenere una morbidezza delle carni che non sono state strapazzate da una bollitura veloce e violenta. E’ una cucina di valorizzazione di tutte la parti dell’animale del quale, come tutti sanno, non si butta via nulla. O almeno una volta facevano così. Chi ha vissuto altri tempi ne assapora i gusti che rievocano i ricordi della gioventù passata. Chi invece arriva a conoscere questo menu in questa rievocazione rituale ha la possibilità di arricchire il proprio bagaglio culturale al traino di chi la tradizione riesce a non farla morire. Ha ben ragione la signora Roberta dell’Agriturimo Al Leccio quando afferma che questi eventi sono “sentinelle della tradizione contadina”, che conservano una serie di valori e di riti propri di tempi passati e contemporaneamente sono strettamente testimonianza del territorio. Il piatto dell’Ossada un tempo trovava abbinamento con i vini prodotti nelle proprie campagne, rossi in particolare quali merlot, cabernet e raboso. Oggi la scelta dei vini è più varia e consente di ampliare la proposta degli abbinamenti anche con un rosso dei Colli di Conegliano (il cui l’uva marzemino conferisce un piacevole tocco di armonicità nell’uvaggio con Merlot e Cabernet) o un rosso di Breganze (Merlot) oltre che ad un buon rosso della Valpolicella (uve corvina, corvinone e rondinella). L’Agriturismo Al Leccio, che ci ha ospitato anche per questa edizione, è nato oltre trent’anni fa come azienda agricola, retta dai fratelli Romanello, i quali nel 2008 hanno deciso di intraprendere la strada della ristorazione per far conoscere i propri prodotti agricoli, proponendo delle ottime pietanze in un ambiente accogliente a totale conduzione familiare. La serata è iniziata con un brindisi di benvenuto accompagnato dalle verdure dell’orto pastellate e fritte, proseguito con una crema di fagioli con zampino di maiale, per poi arrivare al piatto forte: gli ossi di maiale caldi e fumanti. A chiusura della serata, visto il periodo carnevalesco, non potevano mancare crostoli e frittelle per darci l’arrivederci al prossimo anno.


27-04-2020 Leggi

AUGURI BUONA PASQUA

Carissimi Confratelli e amici,  
in occasione della prossima Pasqua vorrei rivolgere a voi e a tutte le vostre famiglie i miei migliori auguri.  

Ma lasciatemi innanzitutto rivolgere un pensiero a quanti sono mancati in questo periodo, Confratelli e loro famigliari.
Alle loro famiglie ma anche alle loro Confraternite, famiglie anch’esse, si rivolge il nostro abbraccio più caro affinché sentano la nostra vicinanza in questo triste momento.  

Questo lungo periodo di distanziamento sociale sta colpendo duramente tutta l’Italia e anche la nostra attività che è fatta soprattutto di convivialità e di scambio sociale e che quindi non poteva far altro che fermarsi immediatamente e rimandare a tempi più sereni la gioia dell’incontro tra di noi. Attività che sicuramente riprenderemo non appena possibile con ancora maggior slancio e voglia di rivederci.  

Vi ricordo però che la nostra attività Federale non è ferma e infatti io resto a vostra disposizione per ogni iniziativa e idea che potete farmi pervenire via mail o via telefonica.   Rivolgo dunque a voi tutti un carissimo augurio affinché queste feste che passeremo nelle nostre case e con le nostre famiglie possano essere serene.   

Buona Pasqua  

Il Presidente Marco Porzio


10-04-2020 Leggi

INFORMATIVA COVID-19

Volevo informarvi che purtroppo in base a quanto previsto dal Dpcm del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2020 recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale che prevede “la sospensione di tutte le iniziative e manifestazioni di qualsiasi natura, di eventi, in luogo pubblico o privato, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa” - le attività della Fice e delle confraternite ad essa iscritte sono sospese fino a data da definirsi; pertanto anche tutti gli eventi in calendario solo sospesi o annullati.
Sarà mia cura informarvi non appena sarà possibile fissare nuove date.  

Spero che questo momento così difficile passi il prima possibile senza problemi di salute per tutti i confratelli e sono sicuro che ripartiremo ancora con più voglia e sempre più uniti. Ci aspetta una sfida dura ma sono sicuro che ripartiremo con ancora più slancio in quanto ritengo che il nostro lavoro sia ancora più importante per salvaguardare le nostre tradizioni e per ricordare sempre l’importanza dell’Italia al mondo.  
Vi chiedo anche un ulteriore sforzo in questo momento nel quale molti di noi rimangono in casa per poter far sentire la nostra voce: sarebbe bello che chi può realizzasse articoli sulle tradizioni, sui prodotti e sulla storia del proprio territorio da inviarmi per poterli condividere con tutti voi e così facendo sentirci sempre vicini.  

Ovviamente la Fice non chiude e io sono a vostra disposizione per ogni vostra proposta o richiesta al mio recapito telefonico o via mail.  

Un abbraccio a tutti voi.  

Il Presidente
Marco Porzio


15-03-2020 Leggi

Si parte! - confraternita dei persi pien

  Il giorno 30 ottobre 2019 a Settimo Torinese è stata costituita la Confraternita dei persi pien, ovvero delle pesche ripiene. Settimo Torinese, città di 50 mila abitanti dell’area metropolitana di Torino, non ha mai avuto una produzione di pesche ma la sua tradizione vuole che la pesca ripiena sia il dolce della festa. Viene tramandata l’usanza che in occasione della festa patronale, anticamente cadeva all’ultima di domenica di agosto e in tempi recenti è stata posticipata alla prima domenica di settembre, il pranzo per eccellenza era costituito da vitello tonnato, peperoni con la bagna caòda, insalata russa, agnolotti, arrosto e per dessert le immancabili pesche ripiene, spaccate in due e cotte al forno con una farcia di amaretti, cacao, zucchero, uovo. In omaggio a un passato che si vuole custodire e proteggere un gruppo di amici nonché tutti soci del Centro di Studi Settimesi, associazione che ha lo scopo di tutelare le tradizioni popolari legate al territorio di Settimo Torinese, ha pensato di dare vita a questa confraternita. La Confraternita dei persi pien, dotata di un Gran Maestro, di un Gran Tesoriere e di un Gran Segretario, ha un proprio statuto ma giuridicamente è una emanazione, una costola del Centro di Studi Settimesi, associazione regolarmente costituita e registrata. Sebbene la Confraternita sia di Settimo Torinese intende farsi carico di garantire e diffondere la conoscenza della autentica ricetta piemontese delle pesche ripiene, di promuovere la pesca che rappresenta una vera eccellenza in alcuni territori del Piemonte, di incentivare l’utilizzo dei prodotti di qualità  per il ripieno. La Confraternita ha subito deciso di affiliarsi alla FICE per fornire il proprio contributo alle politiche della federazione , tese a proteggere e a promuovere lo straordinario patrimonio enogastronomico delle nostra bella Italia.


05-03-2020 Leggi

Festa del GRUGNO 2020 - confraternita del capocollo di martina franca

In una realtà in cui le Confraternite erano solo quelle religiose, la Confraternita del Capocollo di Martina Franca sta dimostrando che il movimento confraternale enogastronomico sta crescendo e sta facendo nuovi proseliti, tutti interessati alla conoscenza, conservazione e protezione di prodotti tipici e tradizioni enogastronomiche. Infatti il 16 febbraio scorso, in occasione della tradizionale Festa del Grugno, la Confraternita del Capocollo di Martina Franca ha festeggiato l’ingresso di ben otto nuovi confratelli. Alla presenza del Delegato FICE per il Sud, Fredy Pedaci, della Confraternita del Pampascione Salentino, i neo-confratelli hanno ricevuto la mantella e gli altri simboli da parte dei soci fondatori della stessa Confraternita. La cerimonia di intronizzazione si è svolta nella Masseria Ferri che è diventata da alcuni anni la location scelta dalla Confraternita per la Festa del Grugno. Prima della cerimonia il Prof. Martino Liuzzi, socio dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e presidente del Centro Studi di Gelato Artigianale, ha presentato il proprio libro “Il gelato che cercavi”. Il libro è frutto di una ricerca insistente di un gelato ricco di proprietà organolettiche, equilibrato, salutare, genuino e buono. Il Prof. Liuzzi ha inoltre stupito il folto pubblico presente alla manifestazione parlando dell’azione del freddo nelle terapie cliniche, non solo come cura, ma anche come elemento capace di strappare un sorriso specialmente tra i pazienti anziani. Dopo le consuete foto di rito con le due Confraternite pugliesi, il Pampascione Salentino e il Capocollo di Martina Franca, si è tenuto il festoso convivio che si è concluso con un ricco buffet di dolci artigianali preparati da una consorella della Confraternita ospitante e soprattutto con il gelato realizzato con latte di capra, offerto dal relatore.


24-02-2020 Leggi

RIUNIONE CONFRATERNITE PIEMONTESI 2020

Il giorno 11 gennaio 2020 si sono riuniti nel ristorante “Dei Cacciatori” in frazione Rolandini di Verolengo, i rappresentanti delle Confraternite Piemontesi per il consueto incontro per programmare le rispettive manifestazioni per l’anno 2020 e per potersi confrontare sui futuri programmi.

Ha fatto gli onori di casa il Gran Maestro Linda Usai della Confratèrnita dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso.

Dopo il saluto del Presidente della F.I.C.E.  Marco Porzio e del Gran Maestro della Confraternita ospitante, sono iniziati i lavori.

All’incontro hanno partecipato le seguenti Confraternite:
·         Accademia della Castagna Bianca di Mondovì
·         Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa di Guarene
·         Confraternita del Gorgonzola di Cameri
·         Associazione culturale Great International Events di Pinerolo
·         Associazione Cuj dal Lundas di Vercelli
·         Compagnie du S.A.R.T.O. Portique di Chivasso
·         Confraternita dla Tripa di Moncalieri
·         Confraternita della Nocciola Gentile di Langa di Cortemilia
·         Confraternita del Vino e della Panissa di Vercelli
·         Confraternita Vino Riso e Gorgonzola di Novara
·         Helicensis fabula di Borgo San Dalmazzo
·         Confraternita dei Persi Pien di Settimo Torinese
·         Orti di Carignano
·         Confratèrnita dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso  

Alcune delle Confraternite Piemontesi impedite di partecipare, hanno comunicato le date delle loro manifestazioni, mentre le altre provvederanno a comunicarla direttamente alle Confraternite, tramite la F.I.C.E., non appena avranno deliberato la data del rispettivo Capitolo.  

Il calendario delle rispettive manifestazioni riferito dalle Confraternite e dalle Associazioni Enogastronomiche per l’anno 2020 è il seguente:
19 gennaio 2020:      Antica Cunsurtarija del Tapulon di Borgomanero
23 febbraio 2020:     Assemblea annuale della F.I.C.E. con la presentazione del bilancio 2019 che si terrà a Verona.
29 febbraio/ 1 marzo: Compagnie du S.,A.R.T.O. Portique di Chivasso           
15 marzo 2020:        Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa di Guarene,
22 marzo 2020:        Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e del Tomino di Chiaverano
3 aprile 2020:         Associazione Culturale Great International Events
5 aprile 2020:           Confraternita del Gorgonzola di Cameri
19 aprile 2020:         Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo
9 maggio 2020:         Confraternita del vino, riso e gorgonzola di Novara
17 maggio 2020:       Associazione Cuj dal Lundas di Vercelli
24 maggio 2020:       Confratèrnita dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso
7 giugno 2020:          Credenza vinicola di Caluso e del Canavese
6 settembre 2020:     Confraternita dei Persi Pien
13 settembre:           Confraternita del Bagnet, del Dolcetto e del Moscato di Mango                                
19-20 settembre 2019: Confraternita della Nocciola “Tonda Gentile” di Langa di Cortemilia
19-20 settembre 2019: Orti di Carignano
27 settembre 2020:   Associazione Amici Ossola Enogastronomica
4 ottobre:                 Confraternita dla Tripa di Moncalieri
8 ottobre 2020:         Confraternita della Bagna Caöda di Faule
15/18ottobre 2020:    Raduno annuale della F.I.C.E. a Modena
17 ottobre:               Credenza vinicola di Caluso e del Canavese                   
25 ottobre 2020:    Accademia della Castagna Bianca – Studium Monregalensis Castanae  di Mondovì
14 novembre 2020:   Magnifica Consorteria dei Gamberai di Settimo Torinese
15 novembre 2020:   Confraternita del Vino e Panissa di Vercelli,
6 dicembre 2020:     Consociazione Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo.
9 gennaio  2020:       Riunione annuale Confraternite del Piemonte per la definizione del calendario delle manifestazioni organizzato dalla Confratèrnita dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso. 

Il Presidente Marco Porzio relaziona sull’attività svolta dalla F.I.C.E. nel corso dell’anno 2019, con l’iscrizione di nuove Confraternite, il progetto editoriale e la presentazione del libro “Qui starete Benissimo”, la partecipazione ad alcune trasmissioni televisive Rai e Mediaset, articoli su importanti quotidiani nazionali sulle Confraternite enogastronomiche. Inoltre per quanto riguarda il notiziario bimestrale della F.I.C.E. è stato riorganizzato cercando di ampliare i contenuti culturali e di migliorare la veste grafica.

Vi è inoltre un nuovo direttore responsabile ed è intenzione aumentare gli articoli pubblicati bimestralmente.

 Inoltre, come sempre nelle prime pagine della rivista vi è il calendario dove vengono indicate tutte le manifestazioni comunicate dalle varie Confraternite i cui programmi vengono inseriti nella voce EVENTI del sito e trasmessi dalla stessa F.I.C.E. a tutte le Confraternite
Come già indicato nel calendario sopra riportato, il Presidente Marco Porzio riferisce a che dal 1 al 4 ottobre 2020 è previsto a Modena il Raduno Nazionale della F.I.C.E.
Per alcune problematiche tali date potrebbero essere posticipate e vi sarà un aggiornamento nel corso dell’assemblea annuale della F.I.C.E. che si terrà a Verona domenica 23 febbraio 2020.
Viene anticipato che i prossimi raduni nazioni si terranno: 2021 a Forni Avoltri organizzato dall’Academio dai Cjarsons, 2022 organizzato dalla Frittola Calabrese in provincia di Come consuetudine al termine della riunione ai Rappresentanti delle Confraternite è stato servito un ottimo pranzo tipicamente “Piemontese” preparato con raffinatezza dai Titolari del Ristorante "Dei Cacciatori”.


19-02-2020 Leggi

CONVIVIALE DEL 15 FEBBRAIO 2020 - club enogastronomico viterbese

Continua l’attività del Club Enogastronomico Viterbese che riprende lo studio enogastronomico sulle Regioni italiane accompagnato da una ulteriore conoscenza delle tradizioni popolari del territorio.

Sabato 15 febbraio presso il ristorante L’Antico Casale è stata protagonista la Puglia e in particolare il Salento attraverso piatti appositamente scelti e con vini fatti arrivare da aziende locali.

Accanto alla parte enogastronomica, abbiamo conosciuto la realtà di una tradizione radicata nel tessuto della popolazione pugliese: la Taranta.

È stato nostro ospite il gruppo “I Tarantati della Tuscia” che, con una serie di filmati con spiegazioni sul fenomeno del tarantismo e con una esibizione del Gruppo, ci ha introdotto a questo evento della tradizione salentina sulle note di Raffaele Donno, studioso del Tarantismo.


19-02-2020 Leggi

TERZO CONVIVIO DELLA NOSTRA CONFRATERNITA - confraternita della frittola calabrese - la quadara

La confraternita della frittola calabrese è una associazione di promozione sociale nata nel 2017 per inserire la tradizione culinaria calabrese nel novero delle principali federazioni enogastronomiche italiane.

Da subito iscritta alla FICE federazione italiana confraternite enogastronomiche, partecipa a raduni nazionali confrontando la nostra frittola con le eccellenze dell'enogastronomia italiana.

Nello statuto oltre alla promozione della frittola e delle tipicità culinarie calabresi, ed a organizzare concorsi fotografici, progetti per le scuole elementari e volontariato; contempla la rivalutazione dei nostri piccoli borghi per un riscatto storico-culturale-paesaggistico degli stessi.

Nei nostri convivi annuali accompagniamo la classica frittolata a momenti culturali che stanno riscuotendo grande successo invitando e ospitando anche altre confraternite provenienti da tutta Italia.

Il primo anno abbiamo proposto un itinerario tra Cosenza e Dipignano, nel 2019 centro storico di Cosenza, San Giovanni in Fiore e parco nazionale della Sila.

Quest’anno il giorno 02 febbraio 2020 continuando a proporre itinerari fuori dalle orbite turistiche tradizionali, nel nostro appuntamento annuale abbiamo promosso la visita a San Benedetto Ullano per svelare le caratteristiche dei paesi arbrhesh e a Montalto Uffugo, da sempre scrigno di interessanti tesori architettonici e culturali.

A San Benedetto Ullano i nostri ospiti, oltre alle chiese ad agli edifici storici, hanno potuto ammirare l'interessante progetto delle porte narranti con una passeggiata guidata alla scoperta delle porte dipinte da artisti locali, che raccontano storie e leggende del paese. La visita è stata guidata dal Prof. Alfio Moccia e dal Figlio Marco, oltre al Sindaco ad alla Dott.ssa Di Ciancio responsabile del progetto.

La carovana si è spostata su Montalto dove, accolti dalla locale proloco, oltre ad ammirare il santuario della Madonna della Serra, ha visitato il museo Leoncavallo dedicato al famoso compositore e musicista.

I numerosi presenti hanno apprezzato la visita guidata magistralmente dal prof. Franco Pascal accompagnata dalla consigliera comunale Pina Sturino. Scoprire che Leoncavallo ha composto Pagliacci proprio a Montalto, è stata una grande sorpresa soprattutto per gli amici della confraternita del Pampascione salentino provenienti dalla Puglia.

La giornata è continuata con una frittolata per oltre 120 persone accompagnata da musica e balli rigorosamente popolari della tradizione Calabrese e Pugliese.

Anche quest'anno la missione è stata compiuta alla perfezione aspettando il 2022 quando La confraternita della frittola Calabrese avrà l'onere e l'onore di organizzare il raduno nazionale a Cosenza cinque giorni per far scoprire la Calabria alle numerose confraternite che arriveranno da tutta Italia.


15-02-2020 Leggi

Celebrato il XL Convivium Magnum dell’Helicensis Fabula - helicensis fabula

40 anni e non sentirli, il segreto della consociazione borgarina.

In occasione della 450ma Fiera Fredda di Borgo San Dalmazzo, domenica 1° dicembre 2019 la Consociazione Enogastronomica "Helicensis Fabula" ha celebrato il proprio XL Convivium Magnum.Si tratta di un importante traguardo, sia per la manifestazione principale di Borgo San Dalmazzo, la Fiera Fredda, giunta alla 450ma edizione, sia per la consociazione borgarina che ha raggiunto i 40 anni di età e di attività.L’incontro è iniziato alle ore 10,00 presso il Santuario di Monserrato, che dalla collina osserva l’abitato dell’antica Pedona, con la consueta colazione a base di salumi e formaggi del territorio e lo spiedino di chiocciole, preparata dal vicino Ristorante Amunse.Dopo il saluto ai presenti e l’intervento del Dr. Gian Paolo Beretta, sindaco della Città di Borgo San Dalmazzo che ha definito gli intervenuti “ambasciatori delle proprie eccellenze”, il Gran Siniscalcato ed il Balivo (Sergio Cavallo, Francesca Spatolisano, Fabio Armando), hanno condotto la cerimonia d’intronizzazione dei nuovi consoci nelle persone di Tiziana Romano di Torino e Bernardino Dalmasso di Cuneo, che, come da tradizione, hanno gustato lo spiedino di lumaca e bevuto un calice di vino, quella onoraria di Cristian Izard di Perpignan e Arlette Braghini della Borgogna e la chiamata delle confraternite e consociazioni intervenute,  anche dalla Francia, alla presenza di Marco Porzio, presidente di FICE, Federazione italiana circoli enogastronomici, quali:Confrérie de l’Escargot du Roussillon, Confrérie de l’Escargot de Bourgogne, Confraternita dla Tripa ‘d Moncalè, Magistero dei Bruscitti da Busti Grandi di Busto Arsizio (Va), Confraternita del Gorgonzola di Cameri (No), Consiglio della Grande Credenza vinicola di Caluso e del Canavese Erbaluce di Caluso (To), Accademia della  Castagna Bianca di Mondovì, Confraternita del Cotechino magro di Varzi, Pegaso Confraternita Varzese Accademici del Salame di Varzi, Confraternita della Costina di Brescia, Confraternita del Bollito e della Pera madernassa di Guarene d’Alba, Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e del Tomino di Chiaverano (To), Confraternita del Sambajon e dij Noaset di Chivasso (To), Confraternita del vino e panissa di Vercelli, Associazione Cuj dal Lundas di Vercelli, Confraternita della Nocciola tonda e gentile di Langa di Cortemilia, Compagnie du S.A.R.T.O. Portique di Chivasso, Confraternita della Bagna Caoda di Faule e lo scambio dei doni.La giornata è stata anche l’occasione per celebrare il gemellaggio ufficiale con la Confrérie de l’Escargot de Bourgogne di Blaisy-Bas (Côte d’Or), legata alla nostra amata Consociazione da lunga amicizia nel nome della Chiocciola e con la Confraternita Varzese Accademici del Salame di Varzi, quale patto di amicizia per operare unitamente nella salvaguardia della migliore tradizione gastronomica tipica locale.È seguita la visita allo splendido Santuario della Madonna di Monserrato ed all’esposizione di presepi, grazie alla collaborazione dell’Associazione Santuario di Monserrato ed il suo presidente Cristian Peirone, luogo suggestivo e tanto caro ai borgarini, dal quale si gode di un panorama che spazia fino alle Langhe.I lavori conviviali si sono svolti nel Ristorante Ruota Due di Frazione Andonno di Valdieri, rigorosamente a base di prodotti tipici della zona e, soprattutto, di Helix Pomatia Alpina, secondo uno spartito provato ed approvato nel massimo rispetto della territorialità, come impegno dell’Helicensis Fabula e costume del ristorante.La Consociazione Helicensis Fabula, è la formula abbreviata di "Helices mespilaque comedientium Pedonensis Fabula Virum", denominazione latina della Consociazione pedonese delle Nobili Persone che banchettano insieme con lumache e nespole". Una singolare confraternita che si impegna a "mantenere, difendere e valorizzare" la tradizione culinaria ed economica delle sue manifestazioni tipiche più specifiche.


08-02-2020 Leggi

CONVIVIALE DI GENNAIO 2020 - club enogastronomico viterbese

In questo appena iniziato percorso conviviale apriremo con alcuni spunti offerti dallo studio delle tendenze per il nuovo anno in ambito alimentare e gastronomico. Non si tratterà di scoprire quale sarà il piatto o il prodotto più alla moda, ma di conoscere quali valori e caratteristiche saranno oggetto di maggior attenzione nella ricerca della “felicità alimentare”.Tra le parole chiave vi saranno: identità e multi sensorialità.In un mondo che tende alla massificazione, la ricerca di ciò che più risponde al gusto del singolo individuo o del gruppo aiuta a mantenere il senso di identità rafforzando sia i legami con l’ambito nel quale ci muoviamo che le radici che ci collegano alle generazioni passate. Affinché questa ricerca sia originale, gradevole e completa deve offrire una stimolazione che oltrepassa il gusto e l’olfatto. Il coinvolgimento di ogni capacità sensibile sarà un’apertura e allo stesso tempo una sorta di introspezione per ampliare la gamma di sensazioni che suscita il cibo e tutto quanto vi è collegato.Altro concetto chiave sarà quello del “qui”: l’attenzione alla produzione locale, o a km0, intesa non solo come tipicità di un territorio ma anche come compatibilità ambientale delle produzioni.Abbiamo ritrovato questi temi durante l’incontro di gennaio che si è svolto in un modo un po’ diverso dalle conviviali tradizionali: abbiamo visto all’opera i produttori di un’azienda ormai storica del nostro territorio, fondata nel 1947 da un “immigrato” nella Tuscia proveniente dalla patria dell’arte norcina, il cui nome, per i viterbesi, è sinonimo di salumi di qualità: Il Salumificio Coccia.Durante la visita guidata abbiamo attraversato la storia della famiglia e della sua attività, conoscendo i metodi di selezione e lavorazione, la tradizione che viene portata avanti e la ricerca di innovazione per andare incontro all’evoluzione del gusto.Con degustazione di salumi della produzione Coccia, tra i quali la Susianella che ha ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food e la nuova Guanciamia, un guanciale insaccato e speziato con una concia segreta.


08-02-2020 Leggi

Programmazione Anno Sociale 2020 - enohobbyclub confraternita panormita

Programmazione Anno Sociale 2020 -
29 gennaio: Assemblea Generale dei Soci. Palace Hotel Mondello.
16 febbraio: Palazzo dei Normanni: Visita alla Mostra della pittrice giapponese Ragusa.
22 marzo:  Visita della “Mostra dei pani”a Salemi.
5 aprile:  Domenica delle Palme alle Cantine Regaleali.
17-22 maggio: accoglienza per la visita a Palermo della Confraternita “Formaggio Piave”.
23-30 giugno: Oporto, per la partecipazione alla “Regata de barcos rabelas”.
22 luglio: festa di mezza estate dell’Enohobby Club.
10-15 luglio: Festa di S. Bartolo a Lipari presso le “Rocce Azzurre”.
20 settembre: gita sociale a Tortorici.
1-4 ottobre: Raduno FICE a Modena. A seguire Gradara.
22 novembre (penultima domenica del mese): Capitolo del Club.
17 dicembre: Natale del Club presso il Circolo Unione.


08-02-2020 Leggi

L’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON FESTEGGIA IL 17° COMPLEANNO - antica cunsurtarija dal tapulon

 L’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON  FESTEGGIA IL 17° COMPLEANNO E ANNUNCIA L’ASSEGNAZIONE DELLA DE.CO. (Denominazione Comunale) AL  “TAPULONE DI BORGOMANERO”Tra gli “amici” dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon c’è anche Jurgen Hild, commercialista di Bad Mergentheim, località tedesca da dieci anni gemellata con Borgomanero. Jurgen dal giorno del gemellaggio ad oggi ha soggiornato nella città novarese una quarantina di volte e non ha mai perso occasione per degustare il piatto tipico locale, il tapulone. Per questo la Cunsurtarija ha voluto premiarlo con un attestato di benemerenza. La cerimonia  si è svolta domenica 19 gennaio nella sala del consiglio di Palazzo Ferrari Ardicini, sede del Comune di Gozzano in occasione del 17° compleanno della Cunsurtarija, sempre più impegnata nella valorizzazione del territorio. A fare gli onori di casa il Sindaco Gianluca Godio e l’assessore Lorena Marietta mentre il  Comune di Borgomanero era rappresentato dall’Assessore al commercio Annalisa Beccaria. E’ toccato al presidente “primus Comes” Carlo Panizza relazionare sull’attività svolta nel 2019. “Quello che ci siamo lasciati alle spalle – ha detto – è stato un anno ricco di soddisfazioni. Oltre all’intitolazione dello stadio comunale di Borgomanero al nostro primo presidente Nino Margaroli, a dicembre il Consiglio comunale con voto unanime ha approvato il regolamento per attribuire alla ricetta del tapulone, la Denominazione Comunale (De.Co.)”. Panizza con i suoi più stretti collaboratori, il Gran Cerimoniere Gigi Mercalli, la segretaria Franca Gattoni, Giuseppe De Gasperis, Daniele Godio, Gianni Zaninetti, Mauro Borzini e gli altri componenti del direttivo hanno quindi accolto i rappresentanti di undici Confraternite eno gastronomiche piemontesi, lombarde e liguri: Confraternita della Mesc-ciua di Follo (La Spezia); Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e Tomino di Chiaverano (To); Confraternita del cotechino di magro di Spessa (PV); Confraternita del Pancucco di Olgiate Olona (VA); Accademia italiana della costina di Coarezza di Somma Lombardo (VA); Confraternita del Gorgonzola di Cameri (NO); Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi, di Gavi (AL); Confraternita del vino e panissa di Vercelli; Confraternita del vino, riso e gorgoznola di Novara; Ordine dei Maestri coppieri di Aleramo, di Casale Monferrato (AL) e i Cavalieri della confraternita Sosson d’Orval. Dopo lo scambio dei doni ha fatto seguito la visita guidata al palazzo comunale. Poi il trasferimento al ristorante “Tre Stelle” di Briga Novarese per il raduno conviviale che si è aperto con la presentazione dell’inno della Cunsurtarija , “La balada di mazzasnitti” scritto nel dialetto brighese dal parroco della frazione di Santa Croce don Giancarlo Moroso, tradotto in borgomanerese da Carlo Panizza, musicato da Piercarlo Barcellini e Cristina Ferrari e cantato da Pierangelo Pastore. A seguire l’intronizzazione di cinque nuovi soci: Floriano Barcellini, Andrea Cane, Diego Signini, Daniela Vianzone e Giancarlo Valenzani che prima di indossare il collare hanno dovuto pronunciare, dopo un assaggio di tapulone e vino delle colline novaresi il motto della Cunsurtarija “Fa dal ben e lassa zì”, fa del bene e lascia che gli altri dicano. Motto suggerito nel 2003 da uno dei padri fondatori, il compianto architetto Piermario Pettinaroli ricordato assieme ad un altro socio recentemente scomparso, Franco Marcodini, presidente dell’associazione di auto storiche “I Miserabili”. C’è stato anche uno spazio dedicato alla storia locale con l’intervento dello storico Alfredo Papale, socio fondatore della Cunsurtarija.  Gli oltre 150 commensali presenti hanno giudicato superlativo il “tapulone” cucinato seguendo alla lettera la ricetta originale, dallo chef Eugenio Cerutti.


08-02-2020 Leggi

CONVIVIALE DI NATALE 2019 - club enogastronomico viterbese

Si è concluso questo anno conviviale, ricco di attività orientate secondo i principi di ricerca enogastronomica, di conoscenza del nostro territorio con le sue peculiarità e di attenzione alla fraterna convivialità che animano il Club.Come sempre l’incontro del mese di dicembre è stato dedicato a una delle numerose tradizioni nate intorno all’evento religioso, tradizioni che scandiscono il calendario delle feste e che nel loro riproporsi da una generazione all’altra con novità e riscoperte contribuiscono a creare l’atmosfera lieta e accogliente che si respira nelle nostre case.La famiglia del Club Enogastronomico si è riunita per lo scambio di auguri e per trascorrere insieme LA VIGILIA DI NATALE gustando un menù che pur seguendo la tradizione della cena “di magro” ci ha offerto spunti più contemporanei, nei quali i prodotti del territorio italiano sono stati proposti dalla sapienza dello chef attraverso ricette più tradizionali o delicatamente innovative.Durante la cena siamo stati “intrigati” dall’oggetto misterioso, dalla classica tombola e con giochi con gustosi premi.


08-02-2020 Leggi

STOCCAFISSO IN STAZIONE - accademia dello stoccafisso all'anconitana

“Passerà anche questa stazione senza far male / passerà questa pioggia sottile come passa il dolore” cantava Fabrizio De André in Hotel Supramonte. La stazione è un luogo attraversato da impalpabile malinconia e da velata tristezza. E’ l’attesa della partenza e la nostalgia dell’approdo, l'occasione per esprimere il rimpianto e la speranza. Intorno alla stazione scorre la vita, la vita sincera del sentimento del luogo. Il bello ed il brutto dell’esistenza caotica, rumorosa, inquinata che c’è stata imposta dalla malsana logica del presunto progresso. E’ proprio lì, dove germoglia la vita, che nascono le esperienze più significative ed interessanti. I luoghi di ristoro, storicamente, sono sorti nei centri di aggregazione o di passaggio, pronti ad intercettare ogni possibile potenziale cliente. Ma i valichi di frontiera, come le stazioni, hanno da sempre portato storie, suggestioni, esperienze, novità. Luoghi magici d’incontro e di calore umano. L’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana, oltre a tutelare la tradizione enogastronomica dell’omonimo pesce, affronta costantemente un avventuroso viaggio fra i protagonisti della sua storia, così come scritta nell’ambito delle mura cittadine. E’ un modo per testimoniare una sorta di ringraziamento verso coloro che hanno avuto “cura del giardino”, premura della protezione dei ricordi.Tempio di tale sentimento è certamente il “Ristorante Gino”, da sempre affacciato sulla piazza antistante la stazione, la nostra Stazione. Un luogo magico, denso di ricordi infantili, a volte veloci e sfuggenti, ma sempre legati profondamente ai sentimenti della città. Un menù dedicato da Umberto Polverini e da sua figlia Michela all’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana che ha risposto all’invito con entusiasmo e partecipazione, occupando tutte le sale dello storico Ristorante. Un’atmosfera d’altri tempi, calda, vissuta, amicale, densa di colori, profumi e suggestioni. Un incessante via vai di camerieri intenti a rendere la serata all’altezza delle aspettative degli ospiti. Ben disposti da un calice di prosecco di Villa Sandi, ecco in tavola un antipasto di baccalà con verdure pastellate, alici impanate e salatini sfogliati. Quindi, una evocativa polentina con scaglie di stoccafisso e paccheri proposti nel rispetto della più ortodossa tradizione cittadina. Giusto il tempo di accompagnare il tutto con un pregevole Verdicchio dei Castelli di Jesi di Moncaro per quindi accogliere nel piatto il protagonista della serata: lo stoccafisso all’anconitana nella declinazione della storica ricetta di Umberto e di sua figlia Michela, vestale della tradizione familiare. Con un secondo così ben strutturato e denso di sapori ancestrali, ben si accompagnava un vino di gran stoffa e corpo, la Lacrima di Morro d’Alba dell’Azienda Agricola Pellegrini. A conclusione della cena, un trionfo di dolci della casa, le “delizie di Michela”, sapientemente abbinati ad un “Vino e Visciole” di Moncaro. Molto gradito ed apprezzato, quindi, il percorso degustativo offerto dall’Accademia ai numerosi ospiti, oltre centoventi, intervenuti all’evento. Fra questi, il Presidente, Maurizio Ricci, ed alcuni componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi, a testimonianza di una fattiva ed intensa collaborazione in atto fra le due realtà locali. L’occasione conviviale ha consentito al Presidente dell’Accademia, Pericle Truja, di formulare i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno prestato la propria collaborazione a favore dell’Associazione nel corso del trascorso esercizio sociale, permettendo il raggiungimento di traguardi sempre più impegnativi e coerenti con gli scopi statutari. In particolare, dopo un doveroso e sincero ringraziamento a tutti i componenti del Consiglio Direttivo, il Presidente ha inteso sottolineare il particolare contributo prestato dai consiglieri Aldo Roscioni e Cassandra Mengarelli, incaricati di svolgere il delicato compito di interlocutori con i ristoratori. Un doveroso ringraziamento è stato, inoltre, rivolto ai componenti del Collegio dei Sindaci Revisori presenti all’evento, Andrea Gioia e Mauro Tiriduzzi, nonché a quelli del Comitato dei Probiviri, Uliano Giannini e Ivo Giannoni, con l’ingresso del nuovo componente Annalisa Galeazzi. Infaticabile, inoltre, l’attività del Tesoriere, Gilberto Gasparoni, nell’espletamento del suo delicato compito associativo. L’occasione è stata particolarmente propizia per presentare a tutti i gentili ospiti il nuovo Segretario dell’Accademia, Elio Brutti, al quale il Consiglio Direttivo ha rivolto il proprio apprezzamento, con l’augurio di buon lavoro.


08-02-2020 Leggi

ASSEMBLEA NAZIONALE FICE - Domenica 23 Febbraio 2020

Cari confratelli,

vi ricordo che Domenica 23 febbraio 2020 presso l'HOTEL SHG VERONA si terrà l'annuale ASSEMBLEA NAZIONALE FICE.

Allegata troverete la convocazione; chiunque non avesse ricevuto per mail la convocazione con tutti gli allegati può farne richiesta al mio indirizzo mail presidente@confraternitefice.it.

IL PRESIDENTE
Marco Porzio


25-01-2020 Leggi

Giovedì 23 Gennaio 2020 - Assemblea Ordinaria dei Soci - confraternita dogale della marca

Il Consiglio Direttivo riunitosi domenica 8 Dicembre 2019, ha deliberato di Convocare l’Assemblea Ordinaria dei Soci presso la trattoria “Da Danilo” in via  Torni 28 a Mogliano Veneto (TV), per il giorno GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2020 alle ore 18 in prima convocazione, valida se presenti almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto, ed in seconda convocazione alle ore 20, valida a tutti gli effetti qualunque sia il numero dei presenti aventi diritto al voto. Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto, tutti i Soci in regola con il versamento della quota associativa per l’anno 2018, o che provvederanno a regolarizzarla prima dell’inizio dei lavori assembleari, versandola alla commissione di verifica dei poteri. L’Assemblea è sovrana: decide pertanto, in piena autonomia, su quanto concerne i lavori assembleari, nomina un Presidente d’Assemblea, che la dirige, ed un Segretario d’Assemblea, che redigerà il relativo verbale assembleare. Ordine del Giorno     1.          Relazione del Presidente;    2.          Relazione del Tesoriere;    3.          Relazione del Revisore dei Conti;    4.          Approvazione del Bilancio di Consuntivo 2019;    5.          Definizione della quota associativa per l’anno 2020;    6.          Presentazione bozza del programma attività per l’anno 2020;     7.          Varie ed eventuali Ricordiamo a tutti i Soci che è sempre possibile tenersi aggiornati sulle manifestazioni previste, visualizzare le foto e le relazioni dei Convivi organizzati dalle altre Confraternite consultando il sito internet della Federazione Italiana Circoli Enogastronomici-F.I.C.E. all’indirizzo www.confraternitefice.it. Si invitano i Soci a confermare la loro partecipazione al Segretario Luca Campagnaro ai seguenti recapiti telefonici: 338.8585264 - 331.6016082 (anche WhatsApp) oppure alla mail: dogalemarca@alice.it.
Cordiali Saluti Il Consiglio Direttivo


16-01-2020 Leggi

Convivio degli Auguri 2019 - confraternita dogale della marca

Si è svolta domenica 8 dicembre 2019 nella splendida cornice di Villa Franceschi a Mira l’annuale Festa degli Auguri della Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto. Alla festa hanno partecipato numerosi soci confratelli con le rispettive famiglie ed un nutrito gruppo di amici e simpatizzanti. Hanno fatto gli onori di casa il Presidente Francesco Danesin, assieme ai confratelli Maurizio Tortato e Paolo Bonaventura che hanno curato l’organizzazione della festa. La famiglia Dal Corso, titolare della bella struttura e dell’interessante Ristorante Margherita, ha riservato un’eccellente accoglienza, proponendo un menu’ di ottima fattura, con materie prime di assoluta qualità. Lo spartito ha contemplato, dopo un aperitivo di benvenuto con una serie di stuzzichini, un antipasto con una Gran Catalana dell’Adriatico e cappe sante alla plancia, un risotto con scampi e cavolo verza (rigorosamente coltivato nell’orto di proprietà). A seguire un delizioso branzino al forno con patate e pomodorini ciliegia ed un cicchetto di fritto. Il dessert finale è stato una torta millefoglie con crema Chantilly e per chiudere con alcuni “golosessi” della casa. Il tutto abbinato con pregevoli vini, frutto della accurata selezione della casa.  Nel corso dei saluti finali, il Presidente ha ricordato le finalità dell’attività della Confraternita, principalmente rivolta alla riscoperta e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche locali, con particolare riferimento a quelle trevigiane e moglianesi, augurandosi che in futuro vi sia sempre maggior interesse e partecipazione alle iniziative, sia didattiche che conviviali, promosse della Confraternita. La famiglia Dal Corso ha voluto omaggiare gli ospiti con un volume contenente innumerevoli ricette di risotti eseguite dai migliori ristoranti del mondo, tra cui quella degustata nel corso del pranzo. La giornata si è conclusa con un brindisi finale e la consegna alle signore di una bene augurante stella di Natale ed ai soci di una bottiglia di prosecco Doc, selezione Balan.


02-01-2020 Leggi

Portogallo / Spagna 8 - ordine dell amarena e del nebbiolo


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 7 - ordine dell amarena e del nebbiolo


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 6 - ordine dell amarena e del nebbiolo

Coimbra è una città situata sul fiume Mondego, ex capitale del paese, è arroccata sulla collina circostante. E' caratterizzata da un centro storico medioevale, dall'università famosa per la sua barocca biblioteca Joanica, dal campanile del XVIII sec. e dalla vecchia cattedrale del XII sec.. La domenica trasferimento ad Arouca, situata all'interno tra le montagne, per il maestoso capitolo della Confraria Gastronomica da Rasa Arouquesa. Iniziato con un momento culturale misicale è proseguito con una opulenta colazione sotto il porticato del chiostro del convento, la benedizione dei gonfaloni e il trasferimento al ristorante per il pranzo con eccellente buffet di piatti del territorio, una superlativa carne e grande selezione finale di dolci.Durante il pranzo il tradizionale scambio dei doni. Al rientro breve visita delle città di Porto e Vilanova de Gaia.


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 5 - ordine dell amarena e del nebbiolo


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 4 - ordine dell amarena e del nebbiolo


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 3 - ordine dell amarena e del nebbiolo

Venerdi 29 novembre alla sera, la Confraria Nabos e Companhia ha accolto le confraternite straniere con uma cena ricca di prodotti del territorio, preceduta dall'aperitivo con vini del Douro e amejoas cotte sulla brace. La nostra confraternita ha offerto in degustazione il gorgonzola e vini dell'Alto Piemonte. Questo sodalizio che tutela i piatti tipici, il folclore, le tradizioni e l'architettura del territorio ha contribuito al restauro della costruzione sede della confraternita e ha donato alla comunità una bellissima statua ( che rappresenta le confraternite) posta sul sagrato della chiesa. Una maxi colazione sia di mare che di terra ha aperto il XVIII capitolo, sono seguti il defilé, la Santa Messa e l'aperiivo con marroni cotti nella brace innaffiati dallo spumante locale. Alla cerimonia ufficiale erano presenti 64 confraternite. Al termine della cerimonia alle confraternite straniere è stato donato il diploma di partecipazione. La nostra confraternita oltre al medaglione e al vino del nostro territorio ha offerto il gagliardetto della FICE. Terminato il pranzo con degustazione di Porto, trasferimento alle dune di Mira sull'oceano.


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 2 - ordine dell amarena e del nebbiolo


26-12-2019 Leggi

Portogallo / Spagna 1 - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il viaggio spirituale, culturale, enogastronomico è iniziato con la visita alla città di Braga, situata a NE di Porto e nota per il suo patrimonio religioso. Sono importanti la cattedrale mediovale, il palazzo Episcopale e il complesso Bom Jesus do Monte, chiesa neoclassica costruita in cima a una elaborata scalinata formata da 17 pianerottoli. Il viaggio è continuato a Santiago de Compostela in Galizia, città  famosa per essere la destinazione finale del cammino al luogo di sepoltura dell'Apostolo San Giacomo ed è terminato a Muxia situata sulla Costa da Morte nel Finisterre con la visita del Santuario della Vergine della Barca.


26-12-2019 Leggi

Consegna borsa di studio “Mario Ziniti” e Festa degli Auguri Enohobby - enohobbyclub confraternita panormita

Consegna borsa di studio “Mario Ziniti” e Festa degli Auguri Enohobby Club.

La storica dimora dei Florio di Piazza Principe di Camporeale di Palermo, sede del Circolo Unione, Presidente il Barone Benedetto Caffarelli, ha accolto i soci dell’Enohobby Club per una lieta serata finalizzata alla consegna della Borsa di Studio “Mario Ziniti” ed allo scambio degli Auguri.

Già da diversi anni l’Enohobby Club si pregia accompagnare alla laurea in Enologia e Viticultura uno studente meritevole dell’Università di Palermo, che frequenta i Corsi triennali nella sede distaccata di Marsala, secondo l’idea e la volontà del Fondatore del Club Mario Ziniti, che volle anche impegnare il sodalizio in un’opera sociale. Dopo l’ascolto del nostro Inno Nazionale ed Europeo, la sera del 17 dicembre scorso, alla presenza della Professoressa Stefania Chiarelli che rappresentava il Corso di Laurea, il nostro Presidente Rozenn Cancilla Ziniti, ha consegnato il Premio allo studente Stefano Chiarelli che, ringraziando, ha dichiarato di voler continuare con impegno la strada intrapresa, volta al continuo miglioramento della qualità dei nostri vini siciliani. 

Proseguivano gli scambi augurali nel clima di affettuosa convivialità.


21-12-2019 Leggi

Grandissimo successo per il 38° RADUNO NAZIONALE F.I.C.E.

Articolo realizzato da Margherita Peta (PER LE FOTOGRAFIE COMPLETE GUARDARE GALLERY FOTOGRAFICA)

La Confraternita d’La Tripa di Moncalieri ha ospitato il 38°Raduno Nazionale FICE

Il 38° Raduno F.I.C.E.- Federazione Italiana Circoli Enogastronomici- si è svolto a Moncalieri, Langhe e Torino dal 3 al 6 ottobre 2019, ad organizzare l’evento, unitamente alla Federazione, è stata la Confraternita d’La Tripa di Moncalieri che ha festeggiato il suo 50°anno accademico. Erano ben 47 i Circoli aderenti all’evento per un totale di oltre 300 persone. Sono state giornate molto intense per i partecipanti al Raduno, sia dal punto di vista enogastronomico che culturale.

Giovedì 3 ottobre pomeriggio i partecipanti sono stati accolti per un aperitivo di benvenuto, a base di prodotti tipici locali, nel Giardino delle Rose adiacente al Castello di Moncalieri, dalle autorità locali nella persona del Sindaco Paolo Montagna, del Presidente FICE Marco Porzio e del Gran Priore Reggente della Confraternita d’La Tripa Livio Poggio, ha avuto così inizio il 38° Raduno Nazionale F.I.C.E. E’ seguito poi il trasferimento in autobus al “Museo dell’Automobile di Torino” con la visita guidata che ha fatto “viaggiare” con la fantasia e nel tempo i visitatori partendo dall’automobile a molla di Leonardo del 1478 per arrivare ai giorni nostri. La giornata si è conclusa con la cena di convivio presso il Ristorante “Ca Mia” di Moncalieri.

Venerdì   4 ottobre c’è stato il Tour delle Langhe, Patrimonio Unesco, passando per i luoghi più caratteristici e panoramici di questo incantevole territorio, con sosta al Belvedere di La Morra per ammirare questi luoghi mozzafiato e fare qualche scatto fotografico. A metà mattina gli ospiti si sono trasferiti nel salone del chiostro del Castello di Barolo, dove il Presidente FICE Marco Porzio ed il Gran Priore Reggente della Confraternita D’La Tripa Livio Poggio, hanno salutato il Sindaco Renata Bianco, prima donna, seppur con un riconoscimento onorario, ad essere ammessa in questa Confraternita di soli uomini. Ha portato il suo saluto anche il Presidente Proloco Barolo, Italo Cabutto.  C’è stata poi una presentazione sulle “Origini del Barolo” da parte di Federico Scarzello, Presidente Enoteca Regionale Barolo e Assessore con delega al vino e all’agricoltura del comune di Barolo rimarcando che questo vino porta il nome del territorio, cosa inusuale nei secoli scorsi, e ricordando che al Barolo è stata data la definizione di “ Re dei Vini e Vino dei Re”. Ha fatto seguito nel cortile esterno una degustazione di Barolo d’annata con assaggio formaggi e salumi tipici in particolare il salame di trippa. Sfilando nelle vie cittadine, con i variopinti paludamenti, i partecipanti sono arrivati alla cantina Marchesi di Barolo dove, prima si è svolto nel ristorante un pranzo con piatti prelibati ed ottimi vini e dopo, è stato il momento di una interessante visita guidata alla cantina. In serata nel Castello Reale di Moncalieri presso il “Salone della Cavallerizza ha avuto luogo una suntuosa cena degna di questo luogo.

Sabato 5 ottobre i partecipanti al Raduno hanno fatto, in autobus, un piccolo tour della città di Torino, recandosi poi in una delle zone più panoramiche della città, la Basilica di Superga, per visitare le Tombe Reali dei Savoia e il monumento dedicato al Grande Torino. Per mezzogiorno gli organizzatori hanno scelto “Eataly Torino”, qui è stato servito il pranzo presso la “sala dei Duecento” e la “sala Punt e Mes” con degustazione finale di cioccolato tipico piemontese. Anche il pomeriggio è stato molto interessante con la visita guidata al famoso e rinomato Museo Egizio di Torino. Per la cena di gala i presenti si sono trasferiti al Ristorante Hermitage di Avigliana, incantevole location sulle sponde dei laghi. Durante la serata è avvenuta la consueta “chiamata” delle Confraternite con lo scambio dei doni. Ogni Confraternita ha omaggiato alla Confraternita d’La Tripa un prodotto, un libro o altro segno del proprio territorio. La stessa cosa ha fatto La Tripa per tutti i partecipanti.

Domenica 6 ottobre giornata conclusiva del Raduno ha avuto inizio con ritrovo delle Autorità, Confratelli, Commendatori d’Onore, Rappresentanze, Ospiti ed Amici in Piazza Vittorio Emanuele II a Moncalieri, per trasferirsi poi in corteo alla “Collegiata di Santa Maria della Scala” dove si è svolta una commovente Santa Messa per le Confraternite, accompagnata da una bellissima corale. All’uscita da Messa, il corteo dei paludati, accompagnati dall’Associazione Filarmonica Moncalieri, ha sfilato per le vie cittadine sino al salone delle Feste del Castello Reale di Moncalieri, qui il Gran Priore Reggente della Confraternita d’La Tripa di Moncalieri ha salutato i partecipanti ed in presenza delle Autorità si è svolta la solenne cerimonia di apertura del 50° anno accademico della Confraternita d’La Tripa di Moncalieri. Durante questa cerimonia Indro Neri, editore, scrittore, giornalista, nonché appassionato di gastronomia italiana e straniera ha parlato della trippa di cui è un grande appassionato e conoscitore avendo anche scritto molto in materia.  E ’seguita poi la presentazione ufficiale, in anteprima, del libro della FICE “QUI STARETE BENISSIMO – Ricette e storie delle Confraternite Enogastronomiche Italiane”, un libro che racconta la storia e le origini di molte confraternite italiane con le ricette tradizionali del proprio territorio. Trasferimento poi alla “Fiera della Trippa di Moncalieri”, giunta alla sua X edizione,  dove la Confraternita d’La Tripa, in presenza del Sindaco , ha dato il benestare riguardo alla giusta cottura della trippa che cuoceva nel Pentolone dei Guinness, la cui capienza massima era di 25 quintali, e quindi in presenza delle autorità si è proceduto all’avvio della distribuzione della “Trippa alla Savoiarda”, centinaia di persone erano in fila per la degustazione, alla fine sono stati distribuiti 3000 pasti. La parte finale della giornata e del Raduno si è svolta nella Palazzina di Caccia di Stupinigi dove c’è stato il pranzo conviviale e poi il saluto finale a tutti i partecipanti a questo 38° Raduno FICE. Ciascun partecipante serberà nel cuore un bellissimo ricordo di queste 4 giornate, vissute in amicizia e convivialità, oltre che immersi nella cultura di questa bella Italia che non finisce mai di incantare per le sue meraviglie.

Elenco CONFRATERNITE PARTECIPANTI
1.            FICE – FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI
2.            ACCADEMIA ITALIANA DELLA COSTINA – COAREZZA DI SOMMA LOMBARDO (VARESE)
3.            AED - ASSOCIAZIONE ESPERTI DEGUSTATORI ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA – MODENA
4.            ASSOCIAZIONE CULTURALE EUROPEA LA TAVOLA VENETA – VENEZIA
5.            ASSOCIAZIONE CULTURALE GREAT INTERNATIONAL EVENTS – PINEROLO (TORINO)
6.            CIRCOLO ENOGASTRONOMICO “IL SARACENO” – RAVANUSA (AGRIGENTO)
7.            CIRCOLO ENOGASTRONOMICO DELLA ROVERE (SAVONA)
8.            CIRCOLO ENOGASTRONOMICO LOMBARDO "LA FRANCIACORTA" – ROVATO (BRESCIA)
9.            CIRCOLO ENOLOGICO LEONICENO “COLLI BERICI” -LONIGO (VICENZA)
10.         COMPAGNIE DU S.A.R.T.O. – PORTIQUE DI CHIVASSO
11.         CONFRATERNITA AMICI DEL PORCELLO – SAN PAOLO (BRESCIA)
12.         CONFRATERNITA DEI BIGOI AL TORCIO – LIMENA (PADOVA)
13.         CONFRATERNITA DEI GRASS – PIACENZA
14.         CONFRATERNITA DEL BACCALA’ DI COSENZA – COSENZA
15.         CONFRATERNITA DEL BAGNET, DEL DOLCETTO E DEL MOSCATO DI MANGO – MANGO (CUNEO)
16.         CONFRATERNITA DEL CAPOCOLLO DI MARTINA FRANCA – MARTINA FRANCA (TARANTO)
17.         CONFRATERNITA DEL COTECHINOMAGRO – SPESSA (PAVIA)
18.         CONFRATERNITA DEL FORMAGGIO PIAVE DOP – BUSCHE DI CESIOMAGGIORE (BELLUNO)
19.         CONFRATERNITA DEL GORGONZOLA DI CAMERI –FARA NOVARESE (NOVARA)
20.         CONFRATERNITA DEL NEBIOLO DI LURAS – LURAS (SASSARI)
21.         CONFRATERNITA DEL PAMPASCIONE SALENTINO – ALEZIO (LECCE)
22.         CONFRATERNITA DEL RADICCHIO ROSSO DI VERONA IGP – VERONA
23.         CONFRATERNITA DEL SAMBAJON E DIJ NOASET – CHIVASSO (TORINO)
24.         CONFRATERNITA DEL TORTELLO CREMASCO – CREMA (CREMONA)
25.         CONFRATERNITA DEL VINO RISO E GORGONZOLA – NOVARA
26.         CONFRATERNITA DELLA BAGNA CAODA DI FAULE – FAULE (CUNEO)
27.         CONFRATERNITA DELLA FRITTOLA CALABRESE – LA QUADARA – SAN FILI (COSENZA)
28.         CONFRATERNITA DELLA GRAPPA E DEL TOMINO DI CHIAVERANO – CHIAVERANO (TORINO)
29.         CONFRATERNITA DELLA NOCCIOLA TONDA E GENTILE DI LANGA – CORTEMILIA (CUNEO)
30.         CONFRATERNITA DELLA PASTA FRESCA – SAN MARTINO DI LUPARI (PADOVA)
31.         CONFRATERNITA DELLO SPIEDO TRADIZIONALE BRESCIANO - GUSSAGO (BRESCIA)
32.         CONFRATERNITA DOGALE DELLA MARCA – MOGLIANO VENETO (TREVISO)
33.         CONFRATERNITA ENOGASTRONOMICA BRESCIANA DELLA GRAPPA, VINI E ANTICHI SAPORI - BRESCIA
34.         CONFRERIE DE GASTRONOMIE NORMANDE “LA TRIPIERE D’OR” – CAEN (FRANCIA)
35.         CONGREGA DEI RADICI E FASIOI -SUSEGANA (TREVISO)
36.         CONSOCIAZIONE “HELICENSIS FABULA” – BORGO SAN DALMAZZO (CUNEO)
37.         CREDENZA VINICOLA DI CALUSO E DEL CANAVESE – CALUSO (TORINO)
38.         ENOHOBBYCLUB CONFRATERNITA PANORMITA -PALERMO
39.         GRAZIOSO ORDINE DELLE SCURE LAVANDERE – SETTIMO TORINESE (TORINO)
40.         IMPERIAL CASTELLANIA DI SUAVIA – SOAVE (VERONA) 
41.         MAGISTERO DEI BRUSCITTI DA BUSTI GRANDI - BUSTO ARSIZIO (VARESE)
42.         MAGNIFICA CONSORTERIA DEI GAMBERAI – SETTIMO TORINESE (TORINO)
43.         ORDINE DEI MAESTRI COPPIERI DI ALERAMO – CASALE MONFERRATO (ALESSANDRIA)
44.         ORDINE DELL’AMARENA E DEL NEBBIOLO DI SIZZANO – SIZZANO (NOVARA)
45.         SOVRANO ET NOBILISSIMO ORDINE DELL’AMARONE E DEL RECIOTO DELLA VALPOLICELLA – SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VERONA)
46.         VENERABILE CONFRATERNITA DEL BACALA’ ALLA VICENTINA -SANDRIGO (VICENZA)
47.         CONFRATERNITA D’LA TRIPA – MONCALIERI (TORINO)


16-12-2019 Leggi

Quando osare crea piacere: Il vino dolce a tavola - 21 Novembre 2019 - confraternita dogale della marca

Proseguendo nel programma di serate didattiche di degustazione, giovedì 21 novembre 2019 nello splendido contesto di Villa Condulmer a Zerman di Mogliano Veneto, si è tenuto un evento di cultura enogastronomica dal titolo “Quando osare crea piacere: Il vino dolce a tavola” organizzato dalla Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto con lo scopo di promuovere, valorizzare e diffondere la cultura enogastronomica. Gli onori di casa sono stati fatti dal Presidente della Confraternita Francesco Danesin, il quale, oltre ad illustrare lo scopo dell’incontro, ha spiegato ai numerosi ospiti intervenuti, le finalità e gli scopi dell’attività della Confraternita. Nel corso della serata didattica sono stati presentati quattro vini dolci italiani ed altrettanti francesi, direttamente selezionati dalla Confraternita. Si è iniziato illustrando le classificazioni dei vini dolci (vini passiti, vini spumanti, vini liquorosi o fortificati e vini aromatizzati) per poi passare alla descrizione sia dei processi di vinificazione/affinamento che del profilo delle aziende produttrici degli otto vini in degustazione, concludendo con la loro degustazione abbinata ad alcune pietanze. Come consuetudine in queste serate, per migliorare l’apprendimento sulla degustazione dei vini, è stata sottoposta ai presenti una scheda di valutazione da compilare con i giudizi sugli otto vini assaggiati. Il primo assaggio è stato di due vini spumanti dolci (un Recioto spumante di Gambellara DOCG dell’Azienda Dal Maso di Montebello Vicentino (VI) ed uno Champagne Demi-Sec della Maison Canard-Duchêne), accompagnati ad un pan brioche con spuma di gorgonzola dolce DOP. La seconda coppia presentata ha riguardato vini ottenuti da uve vendemmiate tardivamente ed appassite in pianta (un Gewurz Traminer Vendemmia Tardiva - Trentino Doc Superiore dell’azienda Donati Marco di Mezzocorona (TN) ed un Bollenberg Vendanges Tardives Domaine Valentin Zusslin dell’Alsazia) accompagnati a dei tortelli di zucca con salsa di taleggio e granella di amaretti. La terza proposta ha riguardato vini prodotti dalla pigiatura di grappoli con pochi acini a seguito di aborto floreale spontaneo o ottenuti da uve attaccate da muffa nobile (un Picolit DOCG Friuli Colli Orientali dell’azienda Conte d’Attimis-Maniago di Buttrio (UD) ed un Sauternes Gran Cru Classe’ 2011 dello Château de Myrat) accompagnati da un piatto di  foies gras d’anatra con pane caldo tipo baguette. L’ultima proposta di degustazione ha visto l’assaggio di due vini aromatizzati o fortificati  (un Barolo Chinato dell’azienda Marchesi di Barolo (CN) ed AOP Banyuls Tradition 4 Ans Domaine Vial Magnères), abbinati a due preparazioni a base di cioccolato, un salame al cioccolato e una barretta di cioccolato fondente al 70% cacao. Il dibattito che si è sviluppato durante la piacevole degustazione  ha consentito di evidenziare la possibilità di utilizzare i vini dolci, solitamente proposti per accompagnare i dessert o per la semplice meditazione, anche per abbinamenti enogastronomici a tutto pasto. Le degustazioni hanno poi evidenziato la differenza organolettica e di scuola enologica tra i vini dolci italiani e francesi; in generale i vini italiani denotano una maggiore dolcezza e persistenza, proprio perché vengono prevalentemente proposti in accompagnamento ai dessert, mentre quelli francesi, nonostante un rilevante residuo zuccherino, presentano delle notevoli acidità che ne consentono di norma un utilizzo più variegato. Al termine della serata, magistralmente condotta dal dott. Fabio Balan, esperto enologo e profondo conoscitore dei vini francesi e del loro territorio, il Presidente Francesco Danesin, a nome della Confraternita ha consegnato al relatore una copia del volume “Qui starete benissimo”, edito con il contributo della Federazione Nazionale dei Circoli Enograstronomici, dove sono raccolte le storie e le ricette delle Confraternite Enogastronomiche Italiane, tra cui anche la Dogale della Marca.


15-12-2019 Leggi

16^Festa dei Bigoi al Torcio - 2020 - confraternita dei bigoi al torcio

Definite le date per la 16^Festa dei Bigoi al Torcio di Limena - PADOVA organizzata dalla Confraternita dei Bigoi al Torcio. Tradizione, simpatia, allegria e ottimi piatti hanno fatto di questa manifestazione un appuntamento importante nel territorio. Si potrà vedere la preparazione e torchiatura dei Bigoi ma anche apprezzarli conditi con una selezione sempre più grande di ottimi sughi.
Consigliamo i Bigoi al sugo d'anitra, o quelli al sugo di bacalà alla vicentina, da non tralasciare poi i Bigoi in salsa di alici.
Ma veniamo alle date 
24-25-26-27-28 aprile 2020, a Limena - PD - in Prà del Donatore, non mancate a questa occasione, ritornerete sicuramente soddisfatti.   


12-12-2019 Leggi

CONVIVIO di NATALE 2019 - confraternita del gorgonzola di cameri (novara)

E' con grande piacere che vi comunico che Domenica 15 Dicembre presso la nostra sede sociale “il Ristorante Farese” di Fara Novarese vi sarà il pranzo degli auguri per il Natale come sempre facciamo ogni anno al costo di € 35,00.

In questa occasione, prima del pranzo, alle ore 11,30 vi sarà l’assemblea ordinaria della nostra confraternita.

Questo evento è aperto dopo l’assemblea anche a simpatizzanti o anche a solo appassionati e vi sarà un menù a base anche di gorgonzola come avviene per i nostri convivi al fine di farci conoscere.

Vi chiedo di darmi conferma per mail o telefonicamente al mio cellulare 333 7909361.


07-12-2019 Leggi

INCONTRO DI NATALE 2019 - nobile compagnia della buona tavola

Siete tutti invitati al nostro Incontro di Natale 2019 che si terrà il prossimo 15 Dicembre.

Allegato programma del nostro evento.


07-12-2019 Leggi

8° CAPITOLO DELLA NOSTRA CONFRATERNITA - confraternita cavalieri della birra

Il 27 ottobre 2019 , si è tenuto l’8 capitolo della “Confraternita Cavalieri della Birra” organizzato dal Confratello Andrea Ambrosini e il suo staff presso il suo splendido locale Einmass, a Costa di Mezzate (BG). Presenti, oltre a numerosi  altri Confratelli provenienti da tutta Italia, anche la Confraternita dei Radici e Fasioi e la Confraternita degli Incroci Manzoni, che ringraziamo per essere intervenuti. La confraternita cavalieri della birra in sintonia con le proprie finalità fondanti, oltre ad impegnarsi a salvaguardare e divulgare la cultura brasicola delle birre trappiste d’ Abbazia tramandata dai Monaci Cistercensi, ha volutamente organizzato l’evento presso il Castello dei Conti Calepio, BG, sede della “Fondazione Conti Calepio” che si occupa di disabilità, in modo da destinare a quest’ultima il costo dovuto per l’utilizzo della sala convegni e la visita al castello.

La cerimonia della intronizzazione dei nuovi cavalieri, che quest’anno erano 6, si è svolta in una delle stupende sale del Castello a noi destinate per l’occasione. I nuovi cavalieri hanno tutti un eccellente curriculum professionale nell’ambito enogastronomico, e alcuni di loro in quanto gestori di locali propongono ai loro clienti birre trappiste e formaggi d’abbazia. La giornata è proseguita poi con l’evento conviviale presso il locale Einmass La Torre del confratello Andrea, dove è stato servito un menu studiato per l’occasione, con abbinamento di birre trappiste. La manifestazione si è conclusa nel tardo pomeriggio con i saluti e le foto di rito, in modo da permettere ai confratelli più lontani di rientrare.        


07-12-2019 Leggi

CONCERTO DI NATALE - sovrano et nobilissimo ordine dell'amarone e del recioto - snodar

Siete tutti invitati domenica 21 dicembre alle ore 20.45 presso la Parrocchia di San Floriano per il concerto di Natale.

Allegato il programma dell'avento.


07-12-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 24 NOVEMBRE 2019 - club enogastronomico viterbese

250 anni fa nasceva Napoleone Bonaparte e la nostra Associazione non poteva tralasciare un simile importante momento storico che ha influenzato tutta l’Europa.

Tutto si può dire di Napoleone Bonaparte, stratega, statista, condottiero carismatico e dispotico, ma certo non è definibile come buongustaio!

Non era interessato a piatti elaborati e banchetti sontuosi, considerava il cibo semplice nutrimento ed era esigente solo in fatto di pane.

Domenica 24 novembre abbiamo scoperto quali piatti hanno formato il suo gusto spartano e quali i sapori di cui può aver avuto nostalgia durante le lunghe campagne militari.

Abbiamo gustato i piatti della terra d’origine del Corso più famoso, caratterizzati dai prodotti del territorio, legati alla cucina toscana e ligure, una cultura gastronomica che abbiamo conosciuto nell’agriturismo “L’Angelo del Focolare” con vini giunti appositamente dalla Corsica.

Ma soprattutto la nostra socia Barbara De Dominicis in una interessante e precisa relazione ci ha fatto scoprire pregi e difetti gastronomici di Napoleone entrando nella sua vita privata.

Questa giornata è stata anche l’occasione per i nuovi Soci di entrare ufficialmente nel Sodalizio con la lettura della “promessa”. IL PRESIDENTE
Aldo Quadrani


07-12-2019 Leggi

Presentazione libro sul riso - accademia della castagna bianca

Venerdì 6 dicembre nella sala “Gioda” del Comizio Agrario di Mondovì abbiamo presentato il 18°quaderno della nonna con le ricette raccolte nel passato anno scolastico da alunni delle scuole elementari e medie del Monregalese ed avente per oggetto il riso in tutte le sue declinazioni locali.

Dopo il saluto del presidente dell’ente, l’unico sopravvissuto degli oltre 300 esistenti ad inizio ‘9oo, per primo ha parlato il nostro rettore,  Guido Viale, leggendo, a testimonianza della secolare tradizione piemontese del riso, ricette contenute ne “ il cuoco piemontese perfezionato a Parigi” edito a Torino nel 1766 e “la cucina sana economica ed elegante secondo le stagioni” di Francesco Chapusot ( capo cuoco dell’ambasciatore d’Inghilterra a Torino) pubblicato a dispense da La Gazzetta del Popolo nel 1846. Ha poi fatto una carrellata delle oltre 40 ricette pubblicate, fra le tante raccolte, soffermandosi su alcune povere ed altre cucinate in particolari occasioni e particolarmente sull’ “antico risotto gentile all’aglio” di cui sarebbe poi stato offerto un assaggio ( risultato gradito anche ai non amanti di questa liiacea).

E’ stata poi la volta del confratello Silvio Matteo Borsarelli, cattedratico di scienza dell’alimentazione umana,  di parlare per una mezz’oretta delle peculiarità e virtù del candido cereale dando anche consigli per la preparazione - quale l’invito a lavare quello raffinato - ed il consumo, caldeggiando quello dell’integrale per il contenuto in fibre e in colina che è importante anche per il buon funzionamento del sistema nervoso.

Tra le altre cose ha spiegato i benefici che possono derivare anche dal consumo di riso rosso, ad es. ricco di antiossidanti, ma ben altra cosa dal riso rosso fermentato che, grazie alla monacolina può aiutare significatamente ad abbassare il colesterolo e a tenere sotto controllo la glicemia-


07-12-2019 Leggi

Festa della Grugnata tenutasi il 24 novembre 2019 - confraternita del capocollo di martina franca

Nella rustica, ma accogliente atmosfera della Masseria Cicerone, immersa nel cuore della  Murgia  e  avvolta  da  100  ettari  di  bosco  di  fragno,  quercia  e  roverella  dove pascolano liberi cavalli, mucche, suini, ovini, si è svolta domenica 24 novembre la tredicesima  Festa  della  Grugnata  organizzata  dalla  Confraternita  del  Capocollo  di Martina  Franca.  La  Confraternita  ha  individuato  questa  Masseria  per  tanti  motivi, primo fra tutti l’eccezionale valore paesaggistico della zona dove si coltivano oliveti, mandorleti,  vigneti,  frutteti.  Inoltre  la  Masseria  Cicerone  un  tempo,  costituiva  un vero e proprio centro agricolo, in cui si svolgevano le attività  legate alla coltivazione del  terreno  e  all'allevamento  del  bestiame  e  in  un'economia  povera  come  quella tipica di queste zone, la masseria era spesso l'unica fonte di lavoro per le famiglie dei vicini centri abitati. Oggi l’Agriturismo Masseria Cicerone, ripristinato in tutta la sua bellezza naturale conservando i trulli, gli elementi autentici come i pavimenti in pietra,  le  mangiatoie,  le  colombiere,  i  muri  a  secco,  l’aia,  esprime  l’amore,  la passione, la tradizione e il rispetto per la terra da parte della famiglia D‘Onghia.  

La  Festa  della  Grugnata  è  stata  inoltre  allietata  dalla  presenza  del  Trio  “Donne Incanto”  che  hanno  intrattenuto  i  numerosi  ospiti  con  un  omaggio  al  grande musicista  gourmet  Gioacchino  Rossini  del  quale  sono  stati  presentati  anche aneddoti e curiosità musical-gastronomiche.  

La  Festa  è  stata  anche  l’occasione  per  la  consegna  da  parte  del  Priore  Dino D’Arcangelo degli Attestati di partecipazione al Corso Base di degustazione del vino tenuto dal Sommelier Enzo Scivetti nei mesi di ottobre e novembre. 

Graditissimi  ospiti  sono  stati  tre  rappresentanti  della  Confraternita  del  Cotechino Magro di Spessa Po, in provincia di Pavia, a significare la stima e l’affetto di cui gode la Confraternita del Capocollo di Martina Franca in tutta Italia. 

Il menù della giornata ha proposto formaggi e salumi prodotti dall’azienda nonché piatti della tradizione contadina come frittate, fave, focacce, verdure ed ortaggi di stagione  e  carni  locali  al  “fornello”.  Per  il  dessert  una  giovane  consorella  si  è cimentata  nella  realizzazione  della  famosa  torta  Guglielmo  Tell,  suscitando l’approvazione di tutti i convenuti. Appuntamento al prossimo anno! 


06-12-2019 Leggi

28° CAPITOLO - MONASTERI E CONFRATERNITE - enohobbyclub confraternita panormita

L'Enohobby Club Confraternita Panormita ha vissuto il suo 28° Capitolo domenica 17 novembre con l'incontro con la Confederation Europeenne des Gourmets rappresentata dal Console Nazionale Notaio Gioachino Furitano ed il Console per la Sicilia Dott. Gerlando Pinzarro e con i rappresentanti della Tavola di Mozia  dei Fratelli della Costa ,il Luogotenente Sonia Luisi ed il Segretario Pietro Pellegrino , simpatici e spumeggianti ospiti. Appuntamento nella Piazza Bellini di Palermo, su cui si affacciano le Chiese di S. Maria dell'Ammiraglio o Martorana e di San Cataldo, costruita questa sui resti delle mura puniche che circondavano la città. La visita del monastero è cominciata dal chiostro, abbellito dalla splendida fontana del Marabitti, da cui si accede al laboratorio dei famosi dolci dei trionfi di gola, di minne di vergini, fedde del cancelliere, frutta di martorana ripiene, nucatoli, cous cous dolce, panino di Santa Caterina, muscardini, cannoli e sussameli, specialità che hanno indotto tutti al peccato di gola, nonostante il luogo sacro.

Quindi tutti abbiamo assistito alla funzione religiosa della S. Messa domenicale, celebrata nella splendida Chiesa di Santa Caterina, Chiesa imponente, barocca, ricca di intarsi, colonne, marmi mischi.

Una breve passeggiata per le antiche vie ci ha portato al Gran Hotel Piazza Borsa che ospitava l'antica Sede della Cassa di Risparmio, istituzione economica delle finanze panormite, oggi elegante location di incontri e di svago vacanziero.

Nell'elegante atrio della costruzione è stato servito l'aperitivo, accompagnato dalle specialità dello street-food palermitano fatto di arancine, panelle, caponata, fritturine etc.

Una volta spostatici nel salone delle feste dell'Hotel Borsa, la Presidente Rozenn Cancilla Ziniti, che indossava i paludamenti della Confraternita, come tutti i Soci presenti, ha porto il benvenuto a tutti gli ospiti,  dando il via al cerimoniale dell'intronizzazione di cinque nuovi soci, previo l'ascolto del nostro inno nazionale e dell'inno europeo. Emozionati ed investiti da un'onda di applausi dei numerosi partecipanti i nuovi confratelli hanno ricevuto il collare ed il mantello di porpora e prestato il giuramento solenne, bevuto il vino della Confraternita ed  hanno cominciato a far parte della Confraternita.

La cena squisita, la simpatica compagnia, i brindisi hanno allietato la serata in un clima di affettuosa fratellanza. Divertente il finale dei Fratelli della Costa che hanno concluso con un fragoroso golpe de canon la fine del nostro incontro.


06-12-2019 Leggi

In 450 per Ul dì di Bruscitti: sold out anche a Malpensafiere - magistero dei bruscitti da busti grandi

Si è tenuto Giovedì 14 Novembre 2019 il tradizionale appuntamento del secondo Giovedì di novembre che quest’anno ha trasloccato a MalpensaFiere per accogliere più persone in più rispetto alle passate edizioni.

Per ovviare alle sempre maggiori richieste di iscrizione alla serata, quest’anno il Magistero dei Bruscitti di Büsti Grandi aveva deciso di spostare la serata dalla storica location della sala delle feste del Museo del Tessile (capace di contenere al massimo 300 ospiti) alla sala Enrico Dell’Acqua del complesso fieristico di via 11 Settembre. Ma anche in questo caso la voglia di polenta e bruscitti ha avuto la meglio: i 450 posti a disposizione sono stati bruciati in men che non si dica e anche stavolta gli organizzatori hanno dovuto dire con rammarico dei “no, non c’è più posto”.

Assente il Gran Maestro del Magistero Antonio Colombo, in convalescenza, a guidare le “danze” della serata è stato il suo vice Bruno Ceccuzzi storico esponente del Magistero e presidente del Distretto Urbano del Commercio che ha fatto notare a tutti i presenti che manifestazioni come “Ul dì di bruscitti” portano lustro alla città e soprattutto tengono vive le nostre radici.

Questa importante manifestazione, aperta a tutta la cittadinanza, ha visto la presenza dell’amministrazione comunale ottimamente rappresentata dal sindaco Emanuele Antonelli, dall’assessore ai grandi eventi Paola Magugliani, dall’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, mentre la vicesindaco e delegata all’identità e cultura Manuela Maffioli è passata solo per un saluto visto che la serata, come ormai spesso a Busto, era ricca di appuntamenti di rilievo.

Il sindaco, in occasione del suo intervento ha fatto notare che in questa sala era presente uno spaccato della città e come gli abitanti di Busto Arsizio tengano molto a questa serata perchè si celebra una delle tradizioni cittadine più sentite; infine ha ringraziato il Magistero per l’impegno con cui la coltiva di anno in anno.

Inoltre per far ben comprendere il ruolo e gli scopi delle confraternite enogastronomiche era presente alla serata l’Ing. Marco Porzio presidente della FICE (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici) che nel suo intervento ha spiegato a tutti i presenti l’importanza dell’esistenza di questi circoli e il grande impegno svolto per mantenere vive e tramandare alle future generazioni le tradizioni culturali e storiche dei singoli territori.

Tra gli ospiti anche gli Amici della Vigna di San Vitale di Gorla Maggiore, un’altra nuova confraternita con cui il Magistero ha instaurato un gemellaggio.

Il Menu era dettato dalla tradizione, con la polenta e bruscitti grande protagonista, grazie ai 200 chili di carne fornita dalla macelleria del confratello Gianfranco Piran, rigorosamente tagliata al coltello, cucinata dal cuoco Gino Valenti e dalla squadra di Davide Crespi con il suo catering. Ma anche con altre specialità come i salamini di cavallo e il celebre dolce Pulenta e Bruscitti della pasticceria Campi.

A fare da “contorno” l’immancabile Ginetto Grilli con le sue chiacchiere e poesie dialettali, tra cui il testo della canzone anti-spreco “Bon appetitu”, con quel verso così coerente con la serata, “vanzan nanca un zicu“. Non avanzarne neanche un po’, che è quel che puntualmente succede con il pentolone dei Bruscitti.


03-12-2019 Leggi

XLII CAPITOLO DI SAN MARTINO - compagnia dei vignaioli e dei tavernieri di torgiano

Si è tenuto a Torgiano sabato 9 e Domenica 10 Novembre il nostro capitolo di San Martino.

Sabato a Torgiano abbiamo potuto assistere alla Rievocazione storica della Guerra del Sale (1540).

Domenica si è tenuto presso lo splendido Castello di Rosciano il capitolo ufficale.

Alla presenza del Presidente nazionale F.I.C.E Ing. Marco Porzio alle 12,30 al Castello di Rosciano ha avuto luogo la cerimonia di intronizzazione dei nuovi confratelli Giacomo Giorgi, Carlo Valente, Matteo Minelli, Gianfranco Ciarletti e Lanfranco Bartocci.

Ha presieduto il Camerlengo Mauro Fico con il collegio dei Rettori.

Al termine si è proceduto allo scambio dei doni; il Presidente nazionale Porzio ha consegnato il gagliardetto sociale e i nuovi pins e toppe ricamate a nome della Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, mentre in qualità di presidente della Confraternita del Gorgonzola di Cameri (Novara), ha consegnato una confezione del rinomato Gorgonzola sia nella veste dolce che piccante mentre la Compagnia di Torgiano ha donato una confezione dei vini di Torgiano ed un piatto in ceramica commemorativo del XLII Capitolo di San Martino.

E' seguito, come è tradizione, il pranzo di Gala con il vino novello e le castagne arrosto.

Presenti i confratelli con le loro famiglie ed amici.


03-12-2019 Leggi

IL PRIMO CAPITOLO DELLA NOSTRA CONFRATERNITA - confraternita del bagnet del dolcetto e del moscato di mango

Abbiamo dormito poco nei tre giorni precedenti l'8 settembre adrenalinizzati per questo nostro esordio nel mondo delle Confraternite.

Siamo rimasti felici per l'adesione al nostro "NR 1“.

Consapevoli della distanza che ci separa dalla perfezione speriamo comunque di avervi fatto vivere una giornata piacevole tra cantine, filari e castello.

La nostra Confraternita è una piccola realtà, nata da poco ma in fase di consolidamento e di espansione.


Ottima colazione e squisito pranzo con menu e selezione di vini rigorosamente del territorio.

Nella mattinata visita alla cantina Terrabianca per degustarne i vini e aperitivo classico langarolo (soma d'ai, salumi, formaggi, bruschette e uve dolcetto e moscato.

E’ seguito un ottimo pranzo nell’Enoteca Regionale di Mango all’interno del castello.

Alla fine del pranzo tutti i partecipanti molto soddisfatti della giornata trascorsa dsi sono dati appuntamento al 2020 per il secondo capitolo


03-12-2019 Leggi

gemellaggio con l’Associazione Amici del Verdicchio - accademia dello stoccafisso all'anconitana

L’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana, da oltre venti anni, ha assunto l’impegno di preservare e tramandare la cultura di un cibo profondamente radicato nella città di Ancona, lo stoccafisso. La tutela della tradizione enogastronomica di questo pesce, costituisce il “core business” dell’Associazione e di tutti coloro che in essa operano. Si tratta di un avventuroso viaggio che l’Accademia ha inteso affrontare potendo contare su di un equipaggio appassionato ed esperto, costituito da tutti i soci, nessuno escluso, pronto ad impegnare le proprie energie nel più alto e disinteressato valore dell’amicizia e della condivisione. Ed è proprio attraverso il viaggio che si realizzano gli incontri, sempre densi di stimoli e di nuove esperienze. A ridosso della costa Adriatica, su di un territorio collinare particolarmente vocato per ospitare vigneti di rara bellezza, ecco l’incontro con l’Associazione Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi, un sodalizio nato nel 2014 da un gruppo di amici ed estimatori dell’ormai famoso ed apprezzato vino, con l’obiettivo di valorizzare un prodotto di eccellenza e al contempo promuovere il territorio attraverso la creazione di percorsi enogastronomici. Quale migliore occasione per poter assecondare ed accompagnare il percorso dello Stoccafisso all’Anconitana sulle tavole dei suoi estimatori?Per suggellare e festeggiare il “naturale” incontro, le Associazioni si sono date appuntamento in uno dei ristoranti più rinomati della città Dorica, l’Osteria della Piazza, guidata dall’emergente chef Elis Marchetti. Assolte le rispettive presentazioni e scambiati calorosi saluti da parte dei Presidenti delle Associazioni gemellate, Pericle Truja per l’Accademia dello Stoccafisso e Maurizio Ricci per gli Amici del Verdicchio, tutti i presenti hanno proceduto alla formalizzazione dell’evento con la sottoscrizione di una pergamena commemorativa. Molto apprezzato lo scambio di Magnum di Verdicchio, riportanti il logo di ciascuna Associazione, realizzato magistralmente a mano da un giovane artista anconetano. Il menù proposto per l’occasione è stato presentato con dovizia di particolari dall’ospite della serata, Elis Marchetti. Lo chef, oltre all’indubbia professonalità dimostrata, ha saputo comunicare a tutti i presenti la sua passione, il suo incontenibile entusiasmo e la sua generosità, quest’ultima manifestata condividendo il merito del buon esito della serata con tutti i suoi collaboratori. Lo stoccafisso non poteva non occupare un posto d’onore in gran parte delle portate proposte, secondo una raffinata e moderna declinazione, sapientemente studiata per soddisfare anche i palati più esigenti.Merluzzo al vapore al sesamo nero su crema di renetta all’alloro, come pregustativo di benvenuto. Terrina di stoccafisso alle nocciole salate con perle di Norvegia, gocce di broccoli e chips di bottarga, per antipasto. A seguire, come primo piatto, Filo di chitarra allo zenzero di Elis Marchetti con ragù di stoccafisso al profumo di rosmarino, quindi un Trancio di stoccafisso all’olio evo e erbe aromatiche su crema di castagne in bauletto croccante. Per concludere dolcemente la serata, Mousse al passion fruit su cialda al fondente con gremolada di mandorle e miele. L’esaltante complessità delle proposte culinarie servite per l’occasione necessitava la presenza di una Cantina in grado di sostenere il confronto. Piacevolissima scoperta il Podere Santa Lucia di Monte San Vito. Quattro i vini sapientemente accostati a ciascun piatto: Spumante brut metodo charmat, Verdicchio dei Castelli di Jesi classico biologico “Romita”, Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore “Gianni Balducci”, Vino e visciole, vini accuratamente selezionati ed illustrati da Emanuele Pierandrei, in rappresentanza del Produttore.La serata si è conclusa con il comune augurio che da questo gemellaggio possano non solo rafforzarsi i rapporti fra le due Associazioni ma, soprattutto, crearsi le favorevoli condizioni affinché i rispettivi territori di riferimento possano trarre reciproco beneficio dalla collaborazione in atto.


02-12-2019 Leggi

Grande successo per il nostro 3° Capitolo - confraternita della mesc-ciua

Domenica 17 Novembre 2019, si è svolto il III° Capitolo della Confraternita della Mesc-ciua, evento patrocinato dal Comune di Follo (SP) e dalla Regione Liguria.

La nostra Confraternita è associata alla Federazione Italiana Circoli Eno-gastronomici ed alla Unione Lugustica.

La giornata cominciata con un aperitivo di benvenuto sul molo Mirabello accanto l'Arsenale Militare della Spezia, è proceduta con la visita al Museo Navale della Marina unico nel suo genere.

Al termine si è potuto ritrovare la giovialità e la convivialità, seduti ai tavoli dell'Antico Ristorante "La Gira" dove si sono assaporati i piatti tipici liguri.

Moltissime le figure istituzionali presenti, il Vice Sindaco di Spezia, il Vice Sindaco di Follo, per il Comune di Parma il Direttore generale, il Direttore dell'Archivio di Stato, l'Assessorato agli eventi di Follo.

La Fice era rappresentata d Gianni Terzi che ha portato i saluti da parte del presidente e di tutto il consiglio direttivo.

Gli amici della Confraternita del Cotechino Magro, dell'Antica Consurtarija dal Tapulon, l'Arciconfraternita della Spalla Cruda, l'Ambasciata Sossons d'Orvaulx uniti a tantissimi Ospiti graditi hanno dato lustro alla giornata.

Il piatto che noi rappresentiamo La Mesc-Ciua, è una povera zuppa dei portuali che nasce dalla mescolanza storica di cereali e legumi conditi con il fantastico olio ligure e un pò di pepe macinato, si riproporrà il prossimo anno con un nuovo evento.


20-11-2019 Leggi

21 Novembre 2019- Quando osare crea piacere: Il vino dolce a tavola - confraternita dogale della marca

La Confraternita Dogale della Marca organizza una degustazione guidata sul tema: Quando osare crea piacere: il vino dolce a tavola L’incontro si svolgerà nella splendida cornice di Villa Condulmer a Zerman di Mogliano Veneto (TV) il giorno Giovedì 21 Novembre 2019 con inizio alle ore 20,00. Nel corso della serata verranno illustrate le zone di produzione di alcuni vini passiti, muffati e fortificati, le tecniche di allevamento, di vinificazione ed affinamento. Seguirà la degustazione di una selezione di vini dolci italiani e francesi, accompagnati dall’assaggio di alcune pietanze. Relatore della serata sarà il nostro Confratello Fabio Balan, esperto enologo e conoscitore dei vini francesi. L’evento è a pagamento ed è aperto anche ad amici e simpatizzanti della nostra Confraternita.
Per motivi organizzativi la partecipazione è limitata a 30 persone.
Le adesioni dovranno essere comunicate quanto prima e comunque al massimo entro il giorno 18 novembre 2019 ai seguenti riferimenti: Francesco Danesin 335320567, Luca Campagnaro 3316016082, oppure alla mail dogalemarca@alice.it.


12-11-2019 Leggi

I Grass - Piacenza - ordine dell amarena e del nebbiolo

Arte e cibo al ventesimo anniversario dei Grass a Piacenza. Interessantissima la visita alla Galleria d'Arte Moderna Ricci-Oddi, che raccoglie opere dell'ottocento e prima metà del novecento.Al gustoso aperitivo con ciccioli secchi e grana padano è seguto il pranzo all'Accademia della Cucina Piacentina, con i piatti veramente tipici dei Pisarei e Fasò ( antica ricetta risalente al 1200), alla bomba di riso e al Buslan.


09-11-2019 Leggi

STOCCAFISSANDO 2019 - accademia dello stoccafisso all'anconitana

Come da tradizione, i soci ed i simpatizzanti dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana si sono dati appuntamento, lo scorso 30 ottobre, per condividere l’esito delle attività istituzionali espletate nel corso dell’esercizio sociale e per programmare il lavoro da intraprendere nel nuovo anno. Una grande festa nel segno dell’amicizia e del dialogo con il territorio, ospitata presso il ristorante “La Fonte” del suggestivo e prestigioso SeeBay Hotel di Portonovo. Non a caso l’Accademia, per festeggiare la XXIII edizione della manifestazione, ha scelto come tema “Ambiente e Futuro”, a testimonianza di quanto essa sia vicina ed attenta alle problematiche che ne sono connesse. Nello specifico, il cambiamento climatico in atto coinvolge inevitabilmente anche le condizioni di pesca del merluzzo nelle acque prospicienti le isole Lofoten in Norvegia, costringendo i pescatori locali a vendere il prodotto fresco a mercati emergenti, come la Cina, trascurando le antiche tradizioni di essiccazione del prodotto, sempre più difficili da attuare, poiché anche la più piccola variazione delle condizioni climatiche può influire sul processo. La Norvegia, dove cultura e storia sono così profondamente legate al mare, consapevole che la conservazione dei propri stock di merluzzi riveste un ruolo fondamentale per il futuro, garantisce la tutela di questo patrimonio naturale adottando un approccio olistico nella gestione della pesca mettendo il pesce, il mare, la gente e l’ambiente al centro del proprio interesse. Questa storia e la sua eccellenza, sono da sempre apprezzate nel nostro territorio, soprattutto nell’entroterra marchigiano, che ne ha saputo cogliere i profumi e le suggestioni, trasformando questo alimento nordico in un cibo evocativo del calore familiare.Tornando all’evento, i graditissimi ospiti sono stati cordialmente accolti dai componenti del Consiglio Direttivo dell’Accademia e dal Presidente dell’Associazione avv. Pericle Truja. Ad attenderli, un aperitivo di benvenuto, ricco di eccellenze di mare e di terra offerte della nostra regione: uno splendido panorama della cultura enogastronomica delle Marche. Fra le innumerevoli proposte, ostriche Bèlon e “moscioli” di Portonovo, crocette e raguse in salsa di pomodoro, salumi del Conero, stracciatella e trecce di mozzarella, soffici crocchette di stoccafisso, quest’ultimo anche proposto a condimento di una interessantissima pizza, preparata sul momento per il piacere dei palati più smaliziati. Ricette tradizionali e rivisitazioni fantasiose proposte dagli chef Claudio Api, Marco Cupido e Marco Ravaglia, dal Consorzio la Baia di Portonovo, dalla CO.PE.MO., dalla Trevalli Cooperlat, dal Salumificio del Conero, dall’Arnia del Cuciniere e dalla Degosteria. Un viaggio così complesso ed articolato fra sapori di straordinaria intensità non poteva non essere accompagnato da bollicine di estrema eleganza, offerte dalla Azienda Agraria degli Azzoni di Montefano.Terminato il buffet, i presenti hanno raggiunto l’Auditorium Selinunte dell’Hotel, per i saluti alle Autorità ed agli ospiti intervenuti, nonché per assistere all’intrattenimento musicale in programma. Graditissima la presenza di rappresentanze dell’Accademia dello stoccafisso alla Fermana, dell’Accademia dello stoccafisso della Calabria, della Confraternita del bacalà alla Vicentina, degli Amici del Merlin Cocai, della Vulnerabile Confraternita Stofiss dei Frati di Rovereto, degli Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi, e di Tryn Eiden Gundersen, Direttore Italia del Norvegian Seafood Council. Il Presidente dell’Accademia ha, quindi, relazionato sull’attività espletata nel corso dell’anno sociale ed illustrato le iniziative da intraprendere nel prossimo futuro, al fine di meglio perseguire gli scopi associativi. L’intrattenimento musicale ha visto protagonista un artista di indubbio talento, Francesco Paladino. Il musicista ha proposto un omaggio intitolato “un punto lontano” dedicato ai cantautori più rappresentativi del repertorio nazionale: Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Paolo Conte, Luigi Tenco e Francesco De Gregori. Il titolo della rassegna trae ispirazione da un pensiero del poeta Francesco Scarabicchi: “Spesso accade di avvertire il bisogno irrinunciabile di una voce che si approssimi alla nostra solitudine come un compagno di viaggio seduto accanto, affabile nella lingua comune, nel senso, nella musica, nella ripetuta ferita degli istanti, nel nascosto precipitare del tempo.” Un’atmosfera densa d’emozioni ha condotto i presenti in un viaggio interiore fra la musica dei grandi cantautori e le parole del poeta marchigiano. Fuori programma ma particolarmente apprezzata dal pubblico, la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Barboni che ha cantato, accompagnata dalla chitarra di Paladino, una nota canzone d’autore, simpaticamente adattata e dedicata al protagonista della serata, lo Stoccafisso. Sono stati, quindi, chiamati sul palco gli chef ed i ristoratori che hanno collaborato all’evento. Ultimati i saluti e ringraziamenti di rito, l’evento è proseguito nei saloni dell’Hotel con la cena dedicata, ovviamente, al Re della tavola, lo stoccafisso. Aprono due piatti di sicuro interesse gastronomico: i “Maltagliati con baccalà, ceci e cicerchia”, presentati dal Ristorante Alberto Berardi, e “Risotto Vialone nano con baccalà, ricci di mare e cavolo romanesco con zafferano”, proposto dall’Osteria della Piazza. Quindi il clou della serata, lo Stoccafisso, declinato ed interpretato secondo i canoni della tradizione, da rinomati e storici ristoratori cittadini: Ristorante Gino, Trattoria Carotti, Ristorante Giardino e Adino Messi per la Fonte di Portonovo, ciascuno dei quali ha deliziato i commensali con i sapori ed i profumi della propria cucina. Questo inno allo Stoccafisso non poteva non essere accompagnato dal vino di riferimento delle colline Marchigiane, il Verdicchio dei Castelli di Jesi, proposto dalla Azienda Agricola Cimarelli Luca di Staffolo.Come dessert “Cedro napoletano a sorpresa” gelato preparato ed offerto da “La Golosa” di Endrio Severini. Infine, è doveroso ricordare i prodotti da forno del Panificio Alberto Lucci di Ancona, mentre caffè e liquori sono stati gentilmente offerti dalla Distilleria Varnelli di Muccia, Macerata.Una piacevolissima serata, conclusa con l’augurio di rincontrarsi per il prossimo “Stoccafissando 2020”.


08-11-2019 Leggi

OSSOLA PROFUMI COLORI SAPORI - associazione amici ossola enogastronomica

Domenica 13 ottobre si è celebrato il 5° Convivio Amici Ossola Enogastronomica intitolato: Alla scoperta dell’Ossola – Profumi Colori Sapori.

I Soci si sono ritrovati con l’Accademia delle Costine e la Confraternita del Tapulon (l’Asino) indossando i propri Paludamenti in piazza di Santa Maria Maggiore per accedere poi in Municipio alla Sala del Sindaco.

Il Presidente Portinaro ha posto un sentito ringraziamento a tutti i presenti evidenziando l’aspetto valoriale dell’attività enogastronomica dell’Associazione intrisa di cultura per l’interesse storico, artistico, culturale ed enogastronomico del territorio a cui di volta in volta si riferisce; ha ringraziato della presenza il Sindaco Claudio Cottini che ha posto il saluto dell’Amministrazione evidenziando le caratteristiche artistiche, naturalistiche e storico culturali che richiamano l’interesse turistico al paese; ha apprezzato perciò la scelta della visita ai due Musei, che si possono definire “una chicca di Santa Maria”, la Casa del Profumo e il Museo dello Spazzacamino, ha inoltre ricordato l’importanza di Vigezzo “Valle dei Pittori” e della Scuola di Belle Arti Rossetti e Valentini, in commiato ha richiamato all’attenzione di tutti i presenti la bellezza della Villa, sede del Comune, evidenziandone le bellezze artistiche, pittoriche e di architettura strutturale immerse nel circostante verde parco.

Si è poi proceduto alla visita del Museo dello Spazzacamino dove la guida Graziella Gnuva ha presentato le pagine di storia degli Spazzacamini, soprattutto evidenziando l’emigrazione dei cittadini e l’uso della mano d’opera infantile per la pulizia delle canne fumarie, ha poi accompagnato gli invitati lungo il percorso del museo.

Sempre in mattinata si è proseguito alla visita della Casa del Profumo, i presenti sono stati accolti dalla giovane Sara Ferrari che con grande disinvoltura illustrativa e preparazione ha guidato il percorso presentando la storia dell’Acqua di Colonia invenzione vigezzina di Farina e Femminis e le caratteristiche dei Costumi Vigezzini esposti.

Si è conclusa la prima parte storico culturale del Convivio con un aperitivo nella Serra gustando salumi del Salumificio Pierino Bona e formaggi locali della Latteria di Santa Maria per poi ritrovarsi presso l’Albergo Ristorante la Jazza e procedere al momento conviviale enogastronomico.

La tavola è stata preparata con eleganza in conformità al galateo enogastronomico con il grappolo a 4 bicchieri, le doppie posate, quelle da dessert, i tovaglioli a cono rovesciato e la guarnizione di fiori di campo.

Il menù si è caratterizzato con portate autunnali, un antipasto di cotechino e peperoni in bagna cauda addolcito da polentina al gorgonzola; due varietà di primi risotto ai funghi di stagione e risotto ai mirtilli di bosco; un secondo di coscia intera di maiale al forno servito al taglio, con patate vigezzine al forno e verdure e funghi; un fresco assaggio di toma nostrana di monte; come dessert una omlette norvegese, il tutto annaffiato da barbera d’Asti e bianco Cortese, caffè e liquori.

Al termine il Presidente ha presentato e ringraziato Pietro e Caterina Mellerio per l’accuratezza e bontà gastronomica delle componenti il menù e l’elegante mise en place e servizio.

Con le Confraternite ci si è scambiati i doni di ricordo con i rispettivi distintivi e guidoncini e a tutti un caloroso arrivederci!   Guido PORTINARO


31-10-2019 Leggi

XIXa DIETA - IL WEEK END DELLA TONDA TRA BAROLO E NOCCIOLE - confraternita della nocciola tonda gentile di langa

I CORTEMILIESI CELEBRANO LA LORO DIETA CON L’INGRESSO DI SEI NUOVI CONFRATELLI E IL GEMELLAGGIO CON I CAVALIERI DELLE LANGHE

Due belle giornate, e non solo per il clima mite e soleggiato, quelle trascorse dalla Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa sabato 14 e domenica 15 settembre tra le colline del barolo e quelle della nocciola. Per celebrare la 19° edizione della loro Dieta i cortemiliesi hanno ospitato ventiquattro confraternite italiane e francesi con oltre cento rappresentanti di prodotti enogastronomici piemontesi, liguri e d’oltralpe.

Il week end del gusto è iniziato alle cantine Rossello di Cortemilia nella mattinata di sabato ed è proseguito nel pomeriggio al Belvedere di La Morra, al Wine Museum di Barolo e al castello di Grinzane dove la delegazione francese, cinquanta persone guidate dagli ambasciatori Paola Valzoano e Marcello Marascio, è stata ospite dell’enoteca regionale Cavour

I francesi hanno concluso il loro primo giorno in Langa alla locanda del nocciolo di Novello.

La domenica è stata interamente dedicata alla tradizionale cerimonia della Dieta, tenutasi a palazzo Scarampi di Levice.

<Una giornata di festa – ha sottolineato il gran maestro della Confraternita della nocciola Ginetto Pellerino – per la presenza di tanti circoli amici, italiani e francesi, e per l’ingresso nel nostro sodalizio di sei nuovi confratelli. Un’associazione deve guardare al futuro con fiducia e lo può fare solo se si espande nelle sue attività, nelle idee, nei progetti ma soprattutto nella capacità di coinvolgere altre persone che abbiano passione e voglia di mettersi in gioco. Anche quest’anno la nostra Confraternita è in linea con le aspettative e cresce. Siamo felici per questo>.

I sei nuovi paludati della Tonda sono: Enrica Garesio, Giuseppe Benotto, Fabrizio Brandone, Roberto Casiraghi, Bruno Delpiano, Mattia Martino.

<Sei persone di provenienza e di origine diversa – ha aggiunto Pellerino – che hanno in comune la passione per la nocciola più buona del mondo. Una promoter del vino, un enotecnico-sommelier che coltiva le nocciole, un giovane trifolau appassionato di cucina, un consulente per l’arte organizzatore di grandi eventi, un tecnico d’esperienza di una grande multinazionale albese innamorato della tonda, uno chef di appena vent’anni che ha già fatto parlare di sé preparando il pranzo del 2 giugno all’ambasciata italiana di Addis Abeba. Grazie alla nocciola si sono incontrati e oggi fanno parte della nostra grande famiglia>.

A Levice si è celebrato anche il gemellaggio tra i cortemiliesi e i padroni di casa dell’Ordine dei Cavalieri delle Langhe guidati dal gran maestro Andrea Vero che ha “intronizzato” nel suo sodalizio Roberto Coro, tra gli autori della mostra “Me Langa”, progetto fotografico che racconta i luoghi e le persone del territorio dell’Alta Langa.

<”Me Langa” – ha detto Andrea Vero - è un’esposizione fotografica a carattere documentaristico e artistico partita da palazzo Scarampi e presentata a marzo di quest’anno anche ad Alba, nel palazzo di Banca d’Alba. Continueremo a proporla al pubblico con una selezione di immagini che raccontino questi luoghi e le sue persone, incrementando a ogni edizione la superficie di territorio visitato e fotografato. Tra gli altri nostri progetti ci tengo a ricordare l’open air scholl “Bimbi liberi” dedicato alle famiglie che scelgono di vivere in Alta Langa con attenzione all’educazione e al rispetto della natura e “Cammino nel Deserto” con cui si vuole riscoprire l’antico pellegrinaggio che dalle nostre colline portava al santuario della Madonna del Deserto, a cavallo tra le Langhe e l’appennino ligure>.

La cerimonia della Dieta si è tenuta in una sala gremita di rappresentanti delle confraternite italiane e francesi. L'Apro di Alba, con il responsabile dell'Accademia Alberghiera Mario Deltetto, ha realizzato un filmato dell'evento che si è concluso all'Osteria Langhet di Bergolo con un menu dove la nocciola ha trionfato nel salato e nel dolce accompagnata da dolcetti e moscati dei terrazzamenti.


31-10-2019 Leggi

6° CAPITOLO - academio dai cjarsons

Il 13 ottobre 2019 si è svolto il 6° Capitolo della “Academio dai cjarsons” di Forni Avoltri (UD).

Quest’anno l’evento si è realizzato  a Sauris, una località della Carnia ad una altitudine di 1300. Il comune comprende dei villaggi dove si sono insediati fin dall’antichità delle popolazioni di lingua germanica a seguito di migrazioni dall’Austria. Il luogo incantevole e immerso in una natura abbellita dai variegati colori autunnali, hanno contribuito a rendere l’evento ancora più gradevole e coinvolgente.  

La “Academio dai cjarsons” prosegue nel suo impegno di valorizzare la gastronomia del territorio senza dimenticare le peculiarità culturali ed economiche che caratterizzano le varie comunità della montagna carnica.

La scelta di svolgere il 6° Capitolo a Sauris è stata quella di far scoprire alle Confraternite convenute ed ai numerosi partecipanti una  comunità della montagna che ha saputo selezionare e lavorare con esperienza e sapienza i prodotti  e le risorse del territorio.

Come da programma,  interessante è stata la visita al prosciuttificio Wolf, una realtà produttiva che si è ormai ritagliata uno spazio rilevante nella filiera commerciale dei prodotti della conservazione della carne suina e degli insaccati trattati ancora con accorgimenti artigianali della tradizione.

Accompagnati dalla direttrice del Centro Etnografico di Sauris, la signora Lucia Protto, i partecipanti hanno visitato la chiesa di San Osvaldo dove sono conservate delle preziose sculture lignee del XV secolo di chiara impronta tedesca.

Presso la struttura del Kursaal di Sauris si è svolta l’accoglienza delle Confraternite e lo scambio dei doni.

Dopo il saluto di benvenuto del sindaco di Forni Avoltri  Sandra Romanin è stato invitato a portare il suo saluto il presidente della FICE Marco Porzio la cui graditissima presenza e l’intervento sono stati  molto apprezzati. Alla chiamata erano presenti le seguenti confraternite a cui  viene rivolto il più vivo ringraziamento :

Accademia della Castagna bianca di Mondovì (CN)
Confraternita del baccalà alla vicentina (VI)
Circolo enologico leoniceo dei Colli berici (VI)
Confraternita della polenta di Bergamo
Confraternita del Formaggio Piave (TV)
Confraternita bresciana della Grappa, Vini e Antichi Sapori (BS)
Confraternita del gorgonzola di Cameri (NO)
 


29-10-2019 Leggi

La nostra confraternita in visita al lago di BOLSENA - club enogastronomico viterbese

Gli appuntamenti del nostro Club alla ri-scoperta del territorio della Tuscia sono proseguiti con il mese di ottobre sulla riva sud del lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa.

Girando per viuzze e piazzette abbiamo conosciuto la storia e le curiosità di un piccolo villaggio di pescatori che entra nel feudo della potente famiglia Farnese, e percorrendo il tracciato delle mura medievali siamo giunti alla torre con l’orologio che domina il paese.

Accompagnati da una studiosa di storia locale ci siamo addentrati tra i borghi che componevano il castello, e abbiamo conosciuto i personaggi e gli aneddoti più interessanti della storia di Marta.

Abbiamo proseguito la parte enogastronomica presso una vecchia osteria, La Jolanda, un tempo frequentata dai pescatori ed oggi diventata una trattoria tipica, ancora gestita dai discendenti della “Zi’ Jolanda”.

E qui il nostro palato si è deliziato con i latterini e l’anguilla fritta, il coregone marinato, l’antica minestra di quadrucci con la tinca, il coregone alla griglia con le patate locali e per finire la pesca, tipico dolce martano, con la cannaiola, un vino tipicamente locale.     


29-10-2019 Leggi

FESTA PER IL VENTENNALE - confraternita dei grass

La Confraternita dei Grass, il noto sodalizio di promozione sociale nato a Piacenza nel 1999 con lo scopo di promuovere l'enogastronomia e la convivialità nelle terre piacentine, ha festeggiato il 27 ottobre il ventennale dalla fondazione.

Con l’occasione è stato organizzato un Convivio che ha visto partecipanti confraternite provenienti da tutta l'Italia, sotto l’egida della F.I.C.E., la Federazione nazionale con sede a Verona che riunisce oltre 150 tra confraternite, sodalizi ed associazioni a difesa dell’enogastronomia italiana, fondata nel 1974.

Alla mattina i soci e gli ospiti, tra i quali il Presidente della F.I.C.E. Marco Porzio, hanno partecipato ad una visita guidata alla Galleria Ricci Oddi, presenti il Presidente Massimo Ferrari e il Consigliere Leonardo Bragalini, dove, dopo il discorso di benvenuto del Priore dei Grass Marco Zaccarini, è stato presentato il restauro di un dipinto di Antonio Mancini, finanziato dalla Confraternita dei Grass, che verrà eseguito dal restauratore Giuseppe De Paolis.

Il pranzo si è svolto presso la sede dell'Accademia della Cucina Piacentina, dove i cuochi gentleman dell'Accademia capeggiati dal Vicepresidente Alberto Paganuzzi e dal Consigliere Michele Mauro hanno realizzato un menù improntato alla più pura tradizione piacentina: antipasto di salumi piacentini e torta di patate e peperoni in agrodolce, pisarei e fasò “bazzotti”, bomba di riso, patata ripiena dell'Accademia, ganassino di maiale brasato con polenta, buslan con zabaione caldo ed infine il croccante, il tutto accompagnato dai vini dei colli piacentini della cantina La Torretta.  


29-10-2019 Leggi

L’Enohobby club Confraternita Panormita in gita a Marsala - enohobbyclub confraternita panormita

La Tavola di Mozia ha accettato l'invito del grande Chef Peppe Giuffrè, in rappresentanza della Confraternita Panormita Enohobby, che nel novero delle sue visite enoculturali in giro per l'Europa, ha scelto Marsala per una visita al nostro territorio.

Il gruppone, ben nutrito nelle sue fila, è arrivato in prima mattinata, per una colazione culturale e entrando attraverso l'arco di Porta Nuova si è fermato nello storico seicentesco Palazzi Fici, dove fra gli antichi archi barocchi e le imponenti colonne del vestibolo hanno gustato il tipico pane fritto con lo zucchero, i mustazzoli e un buon caffè, preludio del percorso che attraverso le curiosità e i racconti storici dello Scrivano Piero Pellegrino han portato al Convento del Carmine, meraviglioso e interessante nel suo percorso espositivo, con la mostra dell'artista Consagra, che ha affascinato non poco i presenti, grazie anche all'appassionata presentazione di Gianna Panicola, dell'Ente Mostra Pittura della Pinacoteca di Marsala, che ci ha gentilmente ospitati.

Da lì alle Cantine Fina il passo è breve e ci siam trovati immersi in una splendida realtà locale, creata in pochi anni grazie alla magia di Bruno Fina, che insieme alla sua famiglia ha seguito il cuore e l'istinto, dando vita a una realtà importante del nostro territorio, che con i suoi nettari profuma le tavole degli intenditori.

Un giro veloce della cantina, guidati dall'anfitrione Marco Fina e con gli occhi colmi di un paesaggio splendido che va da Monte Cofano a Erice, alle Egadi fino a Capo Boeo di Marsala siam saliti sulla terrazza coperta, dove una tavolata elegante e floreale ha ospitato una quarantina di fratelli, pronti a vivere un'esperienza prandiale molto particolare.

Il pranzo è stato vissuto attraverso un percorso originale, con il cuciniere Peppe Giuffrè che insieme all'Archichef Vittorio Mirto ha letto le architetture siciliane trasponendole sui piatti con maestria e fantasia.

Si è cominciato con tre arancine dai gusti originali in zuppa di cardoncelli, rivisitazione culinaria delle tre cupole della Martorana di Palermo. Le squisite busiate trapanesi in morbido e croccante ricordavano le colonne attorcigliate di Maria Santissima dell'Annunziata di Palazzolo Acreide. A seguire, una delicata lampuga su rosse patate al nero d'Avola ci han fatto passeggiare sul selciato usticese di Federico II. Dulcis in fundo le squisite cassatelle e i cappiddruzzi, magistralmente preparati dall'”Associazione delle cassatelle di Custonaci”, che nelle forme facevano intravedere i tipici dammusi di Pantelleria.

La parata culinaria trionfale si è conclusa con le colonne distrutte del tempio G di Selinunte, che si sono materializzate nei piatti con un ficodindia reso nobile da una colata di cioccolato, una spuma di panna e l'immancabile tocco finale di Peppe Giuffrè, che con l'ormai celebre ciliegina ha suggellato un pranzo principesco e divertente, reso indimenticabile dai superbi vini Fina, che dal Kebrilla al Caro Maestro, al Taif e al trionfale

El Aziz ha regalato una giornata indimenticabile, un pranzo unico, raccontato -pietanza dopo pietanza- dal fantastico trio Giuffrè-Fina-Mirto.

Scambio di doni fra i Fratelli della Costa e la Confraternita Enohobby, guidata da Rozen Cancilla, tanta simpatia reciproca e la certezza di rivederci presto, per poter vivere insieme le sublimi esperienze che la natura del nostro territorio ci regala.


29-10-2019 Leggi

Relazione XX° capitolo solenne - accademia della castagna bianca

Si è tenuto Sabato 19 e Domenica 20 Ootobre a Mondovì (Cuneo)

Sabato pomeriggio, accolti dal “patron” Aldo Manfredi e dalla figlia Paola, con  una dozzina di ospiti francesi abbiamo potuto visitare la tenuta Bricco Rosso di Farigliano, posta in una impareggiabile posizione panoramica, e poi scendere a Dogliani per una rapido giro alla Bottega del vino che, nelle cantine di un antico convento, funge da vetrina della produzione di tante etichette di “Dogliani” ( una delle D.O.C. del dolcetto). Alla sera, invece, in due dozzine di commensali – tanta è la capienza e locale – dopo una battuta di fassona abbiamo potuto gustare nel ristorantino attiguo allo stabilimento tre primi tipici e le paste di meliga (inzuppate nel vino, come da tradizione) della ditta Michelis.

Domenica le tre aziende “guest stars”(in inglese fa più trendy) protagoniste della mattinata alle nove hanno già calato i loro “biglietti da visita” con una selezione dei loro prodotti utlizzata per la colazione campagnola curata dalla confraternita a  base di formaggi della Beppino Occelli, grissini e paste di meliga della Michelis e vini della Manfredi.  Così, nell’ordine,  Alberto Milano  (per la Occelli), Marco Michelis e Aldo Manfredi  hanno poi avuto modo di raccontare a un uditorio attento, e ben disposto da quanto gustato,  qualcosa delle loro storie di successo.

E’ stata poi la volta del prof. Teresio Sordo di portare i saluti del politecnico che ci ospitava e narrare in sintesi gli scopi e l’attività dell’Accademia delle Alte Terre, nata presso la sede monregalese dell’università al fine di collaborare tecnicamente a rendere in sostanza più vivibile i territori di alta collina e montagna.

Per finire in bellezza la parte ufficiale del capitolo, prima della canonica chiamata delle confraternite, c’è ancora stata l’intronizzazione di due nuove consorelle: Lidia Cerutti e Paola Prucca, ambedue di comprovate capacità che sapranno mettere a servizio dell‘associazione.

Puntuali, con un trasferimento di una dozzina di km, alla mezza eravamo poi all’hotel “La Ruota” dove siamo stati coccolati con tutti i crismi di bontà dello spartito - con menzioni particolari per il tonno di coniglio, il risotto alla zucca di Piozzo e porcini e il guanciale brasato di fassona - e di cura e snellezza del servizio.

Siamo stati onorati ed allietati dalla partecipazione delle seguenti confraternite:

CONFRERIE DE LA CABOCHE, COMPAGNONS DU BEAUJOLAIS,
CONFRERIE SAINT ROMAIN EN BORDOLAIS ET PAYS LIBORNAIS, 
CONFRARIA DA MADEIRA, 
ACADEMIO DAI CJARSONS,
ANTICO ORDINE DEI CAVALIERI DI ADELASIA,                             
CIRCOLO DALLA ROVERE ESPERTI IN ENOGASTRONOMIA,
CONFRATERNITA DEL GORGONZOLA di CAMERI,
CONFRATERNITA VINO PANISSA,
SOVRANO ORDINE DELLA GRAPPA E DEL TOMINO,
CONFRATERNITA DEL SAMBAJON E DIJ NOASET,
CONFRATERNITA D’LA TRIPA,
CONFRATERNITA DELLA NOCCIOLA TONDA E GENTILE DI LANGA,
CONSOCIAZIONE HELICENSIS FABULA
COMPAGNIA DEI VIGNAIOLI.                                                                       


24-10-2019 Leggi

L' Aiet di Trets - ordine dell amarena e del nebbiolo

Una domenica sotto il cielo blu della Provenza per festeggiare il 28 capitolo della confraternita dei Chevaliers de l'Aiet. Questa confraternita tutela l'aglio, ingrediente principe dell'Aiolì, salsa tipica da accompagnare a pesce, verdure e molluschi. Alla benedizione delle confraternite e dei loro gonfaloni nella chiesa di Notre-Dame de Nazareth, è seguita la sfilata verso il castello, dove si è svolto il capitolo ufficiale, accompagnato dalla musica e dalle danze di un gruppo folcloristico locale. Il pranzo in uno splendido Chateau in mezzo alle vigne ha concluso la giornata.


19-10-2019 Leggi

50 della Trippa - ordine dell amarena e del nebbiolo

Una bellissima domenica in occasione del 50 capitolo della Trippa di Moncalieri e del 38 raduno nazionale FICE. Alla messa, alla sfilata, alla presentazione del libro " Quì starete benissimo " con le ricette e le storie delle Confraternite Italiane, sono seguiti la visita al pentolone della trippa e il pranzo a Stupinigi nella palazzina di caccia dei Savoia. Per noi emozionante l'incontro con gli amici del Nebiolo di Luras, gemellati con la ns confraternita dal lontano 2010, in occasione del 29 raduno FICE nel nord-ovest della Sardegna.


11-10-2019 Leggi

Les Vignolants - ordine dell amarena e del nebbiolo

Bella sorpresa quando il postino ci ha consegnato un plico proveniente dalla Svizzera. Gli amici Vignolantes di Neuchatel ci hanno inviato la loro rivista " Le vignolant". Nel numero di settembre abbiamo trovato un trafiletto sul nostro incontro al capitolo della Flammekueche in Alsazia e un articolo che riguardava il nostro XII capitolo di Giugno a Candia e Sizzano.


11-10-2019 Leggi

XIII° CONVIVIO della ACCADEMIA ITALIANA della COSTINA DI COAREZZA - accademia italiana della costina

XIII° CINVIVIO dellACCADEMIA ITALIANA della COSTINA DI COAREZZA - STORIA DEL VOLO

Il giorno 1 Settembre 2019 si è celebrato il nostro XIII°Convivio dell’Accademia Italiana della Costina presso IL MUSEO DI VOLANDIA sito nel comune di Somma Lombardo, all’interno del parco del Ticino. 

Come ogni anno, abbiamo invitato a condividere la nostra ricorrenza  le Confraternite e Associazioni e i Circoli Enogastronomici iscritti alla F.I.C.E., accogliendoli nella cornice di questo spendido museo, dedicato al sogno del volo che nasce dal recupero delle storiche Officine Aeronautiche Caproni fondate nel 1910 nella zona di Malpensa .oltre 60.000 mq. di pura archeologia industriale in cui fare un tuffo nel passato dell’aeronautica e nel futuro dello spazio per una visita  indimenticabile.

Sono ben 11 le aree del museo che accolgono alianti, aerei, elicotteri, mongolfiere, satelliti e moduli per l’esplorazione spaziale e tante emozionanti ambientazioni. Il museo dispone inoltre di ampie aree giochi per bambini con tappeti elastici, macchinine, gonfiabili e giochi di ogni genere (anche al coperto) e per i più grandi una ricca sezione dedicata ai simulatori di volo.

Dopo l’accoglienza e la registrazione dei partecipanti al Convivio, abbiamo offerto loro una colazione di benvenuto con la collaborazione del Personale di Volandia, e la visita guidata al museo. Non poteva mancare l’appuntamento in sala conferenza  con il Dott. Matteo Maggioni storico del nostro territorio ormai noto  ai nostri ospiti, il quale ha saputo magistralmente dare lustro allo sviluppo de mezzi di trasporto nel nostro territorio dal secolo scorso ad oggi.                               

Maggioni Matteo ci ha raccontato come Coarezza abbia una tradizione corporativa che si perde nei secoli. Oggi alcuni  suoi concittadini si sono ritrovati nella prestigiosa “Accademia italiana della Costina”, ma fino alla seconda metà dell’Ottocento il ridente paesino sulla riva del fiume Ticino era conosciuto per un’altra corporazione, quella dei “maestri d’ascia”: gli abili costruttori delle barche del fiume Ticino.Finita però l’epoca della navigazione sul fiume, i maestri d’ascia di Coarezza si spostarono in altri paesi che si affacciano sul fiume Ticino per costruire quelli che sarebbero divenuti i primi aerei ed idrovolanti in legno. Da questa arte di carpenteria sorsero le prime grandi aziende aeronautiche d’Italia: l’Officina Meccanica CAPRONI di Vizzola Ticino, la SIAI di Sesto Calende e l’AUGUSTA di Cascina Costa che avrebbero costituito le basi per la nascita dell’odierno polo aeronautico della Provincia di Varese che nella brughiera di Malpensa ha visto sorgere inoltre il suo aeroporto intercontinentale. Da Civiltà del fiume a Porto del Cielo. 

Ed eccoci poi arrivati alla chiamata dei Sodalizi ed al tradizionale scambio dei Doni tra l’Accademia e le Confraternite intevenute omaggiando anche quest’anno un carrè confezionato sottovuoto unitamente ad un’ampolla del segreto “Intingolo Accademico” 2012, lasciando il delicato compito agli omaggiati di cimentarsi nel suo utilizzo.

A condividere il nostro XIII° Convivio, hanno partecipato le seguenti Confraternite:
FICE rappresentata del Presidente Marco Porzio
Confr. del Gorgonzola di Cameri NO,
Confr. Enogastronimica Bresciana BS
Confr. Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo,
Conf. della Trippa di Moncalieri TO,
Confr.di Sambajon e Duj Noaset TO
Confr. Amarena e Nebbiolo di Sizzano NO, 
Confr. Capunsei di Solferino MN,
Confr. Padellina d’Oro CO,
Confr. del Bollito Misto e Pera Madernasa Guarene CN,
Confr. Vino Riso e Gorgonzola NO,
Conf. Della Grappa e Tomino di Chiaverano,
Confr. Amici del Porcello,Confr. Franciacorta BS,
Confr. della Panissa di Vercelli, 
Confr. Cuj dal Lundas VC.

Infine, giunta l’ora del pranzo conviviale, per il quale abbiamo ottenuto l’importante collaborazione del Ristorante Corte Visconti di Somma Lombardo ci siamo accomodati a tavola unitamente ai Soci dell’Accademia Italiana della Costina e abbiamo gustato la nostra costina come portata principe del menù.


08-10-2019 Leggi

eventi di settembre 2019 - club enogastronomico viterbese

Dopo la pausa estiva con il mese di settembre è ripresa l’attività del Club Enogastronomico Viterbese che si è subito rivelata molto impegnata.
Infatti abbiamo iniziato con una gita dal 6 all’8 in Valpolicella per festeggiare i 50 anni della rifondazione dello SNODAR: tre giorni di visite e degustazioni impeccabilmente organizzate tra fiumi di Amarone e Recioto. Grazie Confratelli.

Il 19 settembre visita alla mostra “le Madonne vestite” presso il Monastero di S. Rosa a Viterbo, curata dalla nostra socia Barbara De Dominicis che con competenza ci ha guidato nella esposizione alla conoscenza di queste “Marie” riccamente vestite e di antico lignaggio dei secoli passati. Al termine un’apericena con prodotti della Tuscia.

Per chiudere in bellezza questo settembre domenica 29 siamo stati ospiti della Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere nella frazione di San Leo Bastia di Città di Castello. Il presidente Sergio Bartoccioni con i suoi confratelli si è prodigato per far rivivere una festa della spremitura di grande effetto con sfilata dei soci paludati, cerimonia di investitura e un ricco e lauto pranzo conviviale.                                                                                                                      

IL PRESIDENTE
                                                                                                                  
Aldo Quadrani


08-10-2019 Leggi

Decima edizione per "Lomellina a Tavola” - ordine lomellino della rana e del salame d'oca

Domenica 15 settembre l’Ordine Lomellino della Rana e del Salame d’Oca ha celebrato la decima edizione di “Lomellina a Tavola” nel paese di Sant’Angelo Lomellina, centro di antiche tradizioni agricole.

Dopo la partecipazione alla celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di San Michele, un corteo di confratelli accompagnati da rappresentanti di altre Confraternite, Confraternita del Vino, del Riso e Gorgonzola di Novara, Confraternita dei Brusciti di Busto Arsizio e Confraternita dell'Amarena e del Nebiolo di Sizzano (NO), dal Sindaco di Sant'Angelo Lomellina Matteo Grossi e da amici si è portato verso la via principale del paese, arricchito anche dalla presenza di personaggi del corteo storico di Mortara - il podestà, il cancelliere, il capitano della guardia - sottolineando il legame con la prossima sagra inneggiante alla produzione del pregiato salame d’oca.

Punto di ritrovo per il momento conviviale è stato il Teatro dell’Agricoltore, storico edificio sorto alla fine del ‘700 ed armoniosamente affrescato nel ‘9oo dal pittore Alessandro Mazzucchi.

Questo capitolo di settembre, allietato da musiche e canti riecheggianti le melodie delle aie e della cascine, all’insegna della condivisione di buoni cibi e dell’amore per le tradizioni del proprio territorio, ha visto anche l’arricchirsi dell’Ordine con l’intronizzazione di quattro nuovi confratelli.


08-10-2019 Leggi

INTITOLATO AL PRIMO PRESIDENTE LO STADIO COMUNALE DI BORGOMANERO - antica cunsurtarija dal tapulon

INTITOLATO AL PRIMO PRESIDENTE DELL’ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON “NINO MARGAROLI” LO STADIO COMUNALE DI BORGOMANERO

Da domenica 29 settembre 2019 lo Stadio comunale di Borgomanero, vice capoluogo della provincia di Novara porta il nome di “Nino Margaroli”, primo presidente e co-fondatore nel 2003 dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon .  Per quarant’anni Margaroli fu dirigente di spicco dell’Associazione Calcio Borgomanero di cui fu dapprima segretario e quindi dal 1984 al 1992 Presidente. Subito dopo la sua scomparsa avvenuta all’età di 91 anni il 23 aprile 2017 l’Antica Cunsurtarija dal Tapulon aveva chiesto all’amministrazione comunale che gli venisse intitolato l’impianto sportivo. La richiesta era stata condivisa all’unanimità e al termine dei lavori di ristrutturazione e riammodernamento dello stadio si è svolta la cerimonia di intitolazione alla presenza del figlio di Margaroli, Pierluigi. Tra il pubblico presente anche alcune “vecchie glorie” del calcio nazionale, tra cui Domenico Volpati, ex calciatore di Torino, Brescia, Como, Monza  e Verona  con cui nel campionato 1984/1985 vinse il Campionato di Serie A. Tra gli altri sono intervenuti  Carlo Rosa, Roberto Bonan, Enzo Bobice, Gino Turconi, Giorgio De Giuliani e gli  ex portieri del Borgomanero Secondo Landoni e Carlo Antonioli, tutti con una militanza nelle serie superiori. E’ anche intervenuto Gualtiero Miglio, consigliere regionale della Lega Nazionale Dilettanti Piemonte e Valle d’Aosta. In una festosa cornice di pubblico l’attuale presidente della Cunsurtarija Carlo Panizza, intervenuto alla cerimonia con il Gran Cerimoniere Gigi Mercalli e una folta rappresentanza dell’associazione, ha voluto ricordare l’amico “Nino” che nel 1997 venne eletto “Borgomanerese dell’anno” con la seguente motivazione “Se è vero che lo sport è maestra di vita, Margaroli di questa scuola è stato un grande maestro”.  All’esterno dello stadio è stata collocata una targa, benedetta dal prevosto di Borgomanero don Piero Cerutti. Dopo l’inno nazionale eseguito dalla banda “La Volpina” di Lesa hanno fatto seguito gli interventi dell’Assessore comunale allo sport Francesco Valsesia, del Sindaco Sergio Bossi e del figlio dello scomparso. Tutti hanno voluto ricordare con grande affetto Nino Margaroli che, come è stato inciso sulla targa collocata all’esterno dello stadio, fu “ amante dello sport e della vita, fulgido esempio per i giovani di oggi e di domani”.


07-10-2019 Leggi

Nuovi pins e toppe con ricamo FICE

E' con grande piacere che vi annuncio che il consiglio della FICE ha deciso di realizzare i nuovi PINS e le TOPPE INTERAMENTE RICAMATE CON IL LOGO FICE da applicare a mantelli e gonfaloni delle singole confraternite.
Abbiamo tenuto conto delle numerose richieste che erano pervenute da molti confratelli durante la mia presenza nei vari convivi delle confraternite sperando di aver realizzato materiale di vostro interesse.    

A partire dal nostro raduno nazionale che si terrà, come tutti sapete, dal 3 al 6 ottobre prossimi a Moncalieri (Torino), verranno regalati a tutte le confraternite regolarmente iscritte alla FICE n° 2 kit composti da toppa ricamata e pin (come da foto allegata) da apporre sul gonfalone e sul mantello del presidente della confraternita.
I kit verranno consegnati a tutte le confraternite presenti al raduno di Ottobre durante la cerimonia dello scambio dei doni mentre per le confraternite non presenti verranno consegnati dai componenti del consiglio direttivo durante i vari convivi organizzati nell’anno dalle singole confraternite.

Inoltre per tutti i confratelli che vorranno avere questo kit verrà richiesto un contributo di € 5,00 per ogni confezione (formata da toppa ricamata + pin Fice) che corrisponde al mero costo di acquisto del materiale stesso.
Spero che tutti voi vorrete contribuire e applicare ai vostri mantelli il logo della nostra federazione come segno di partecipazione e appartenenza. Durante il raduno nazionale potrete chiedere questi kit a me e al consigliere Renato Paini e vi verrà rilasciata regolare ricevuta del contributo richiesto; successivamente li potrete richiedere a tutto il consiglio della Fice.   Vi ringrazio e vi auguro buona giornata    

Il Presidente
Marco Porzio


27-09-2019 Leggi

VISITA AL GHETTO DI VENEZIA E ALLA CHIESA DELLA MADONNA DELL’ORTO - associazione culturale europea tavola veneta

VISITA ESCLUSIVA PER TAVOLA VENETA AL GHETTO DI VENEZIA E ALLA CHIESA DELLA MADONNA DELL’ORTO

VENERDI’ 11 OTTOBRE

Ore 9,45 appuntamento alla stazione S. Lucia Venezia (Lato sud) Passeggiata di 15 minuti fino al ponte delle Guglie entrata Ghetto Ebraico istituito nel 1516

Ore 10,15  Incontro con la nostra guida Dott. Carla Coco, visita guidata alle 3 Sinagoghe: Levantina Spagnola e Tedesca durata della visita un’ora circa. Visita al Ghetto di Venezia. I banchi di pegno, le case torri, i luoghi di culto. ecc.ecc.

Ore 12,30 Pranzo  con la cucina Ebraica o Koscher . Gli Ebrei nonostante avessero molte restrizioni religiose avevano una cucina con moltissime ricette con tante verdure, numerose ricette veneziane derivano dalla cucina Koscher come i risi e bisi, i bigoi in salsa le sardee in saor, ecc. ecc.

Pranzeremo al Ristorante CHIMEL GARDEN, nel Campo del Ghetto Novo con il seguente menu:
Antipasto ebraico Pita, Falafel, Humos, Babaganus. Michweia (si tratta di un ricco antipasto formato da focaccia ebraica, polpettine fritte e condite, crema di ceci e sesamo, mousse di melanzane alla menta e altri odori, involtini di foglie di vite)
Main Course: Mejadra ovvero riso all’orientale con lenticchie e cipolla caramellata.
Dessert: biscottini ebraici con crema.
1 bottiglia di vino Koscher ogni 4 Persone Acqua e caffè

Prezzo speciale per Tavola Veneta Euro 35,00 a persona (Il prezzo normale sarebbe Euro 55,00)

Dopo pranzo, usciti dal ghetto attraverseremo le calli di canareggio, il più antico quartiere veneziano, per visitare la chiesa della Madonna Dell’Orto che contiene i grandi “teleri” di Tintoretto e opere del Cima da Conegliano. Visita con spiegazioni all’interno della Chiesa.

La passeggiata si conclude con la visita esterna della casa dove visse il Tintoretto, il Palazzetto e la casa con il cammello.

Ore 17 fine programma.
 

Prenotazioni immediate e non oltre il 27 settembre. Al numero 348 5320669 Signora LIA TONON oppure 349 7340018
Costo pranzo Euro 35,00 più costo guide e biglietti di entrata alle Sinagoghe  Euro 35,00. per i soci e Euro 45,00 per i non soci. Totale per i soci Euro 70,00. Non soci Euro 80,00


27-09-2019 Leggi

Spiedo Gigante-Pieve di Soligo - accademia dello spiedo d’alta marca

Ritorna come ogni anno, nella piazza di Pieve di Soligo (TV), per 2 settimane, a partire dalla prima domenica di ottobre, la tradizionale sagra dello Spiedo Gigante, quest'anno alla 65^ edizione. Lo spiedo in piazza, preparato dai maestri spiedologi, rappresenta un evento gastronomico unico nel suo genere, che tutti gli anni richiama appassionati dall’Italia e dall’estero. L’8 ottobre 2017 lo Spiedo Gigante è entrato ufficialmente nel Guinness dei primati per la più grande cottura di quaglie al mondo. 
Per info e programma: http://www.spiedogigante.it/


26-09-2019 Leggi

Il Rotary Osimo incontra l'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana - accademia dello stoccafisso all'anconitana

La cultura si occupa necessariamente della “bellezza”, rinvenibile ovunque l’uomo rivolga il suo interesse poichè ciò dipende dallo sguardo con cui si affronta l’argomento e dalla sensibilità e dalla storia che sostengono il nostro agire. Ecco spiegato come la cultura, connessa alla tradizione del nostro territorio – che vede nello stoccafisso un alimento indissolubilmente legato ai ricordi familiari – possa costituire tramite fra due realtà apparentemente lontane fra loro.Scopo del Rotary è incoraggiare e sviluppare l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attivitàNel verbo “servire”, c’è ovviamente spazio per tutto ciò che attiene alla cultura del luogo di riferimento e dei suoi abitanti. Il Rotary Club di Osimo, nella persona del suo Presidente, avvocato Gianlorenzo Pangrazi, ha inteso quindi dedicare una serata conviviale alla conoscenza di uno degli alimenti storicamente più radicato nel nostro territorio: lo stoccafisso. Gradita ospite della serata non poteva che essere l’Accademia dello stoccafisso all’anconitana, associazione da oltre venti anni impegnata nella tutela, promozione e diffusione della cultura di tale nobile alimento.Assolutamente all’altezza dell’evento il luogo di incontro fra i due club: alle pendici del magico promontorio del Conero, nello splendido territorio del comune di Sirolo, il ristorante “Braque” del Conero Golf Club, locale guidato magistralmente dal suo chef Marco Braconi.Espletate le presentazioni di rito, il Presidente Pangrazi ha invitato il legale rappresentante dell’Accademia ospite, avvocato Pericle Truja, ad illustrare ai presenti la storia dell’arrivo dello stoccafisso nel nostro territorio. La vicenda trova fonte nei diari di Pietro Querini, navigatore e mercante di nobile famiglia veneziana. Questi, partito da Creta per le Fiandre nell’aprile del 1431, al comando della caracca Gemma Querina, con un carico di Malvasia e altre preziose mercanzie di provenienza mediorientale, dopo numerose sfavorevoli avventure, tra cui il danneggiamento della chiglia e del timone del veliero, fa naufragio a Sud dell’Irlanda. L’equipaggio, dopo una lunga navigazione alla deriva su un’imbarcazione di soccorso, raggiunge le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Tratti in salvo dai pescatori dell’isola di Røst, che nei diari vengono descritti come una comunità pura e generosa, Pietro Querini ed i naufraghi superstiti, rientreranno a Venezia dopo un lungo viaggio via terra, nel febbraio del 1433. A questa vicenda gli storici fanno risalire l’inizio del commercio dello stoccafisso dalla Norvegia all’Italia.La presentazione dell’Accademia è stata, inoltre, affidata al suo Segretario, Gilberto Graziosi, che ne ha ripercorso la storia ventennale con dovizia di particolari e significativi aneddoti.In tavola, non poteva mancare il protagonista della serata: paccheri al ragù di stoccafisso e stoccafisso nella sua ricetta tradizionale, hanno deliziato i commensali, accontentando anche i palati più esigenti, grazie alla maestria dello chef Braconi.Lo scambio di gagliardetti fra i Presidenti delle rispettive Associazioni ha posto termine alla serata, nel più cordiale e sincero spirito di reciproca stima e di fattiva collaborazione.


23-09-2019 Leggi

Libro FICE - QUI STARETE BENISSIMO - Ricette e storie

Con grande piacere e orgoglio vi comunico che la pubblicazione da me promessa sulle confraternite enogastronomiche aderente alla FICE è stata ultimata.

Si chiamerà infatti “QUI STARETE BENISSIMO – Ricette e storie delle Confraternite Enogastronomiche Italiane” il libro realizzato da me in qualità di Presidente della FICE in collaborazione con NOMOS EDIZIONI.

Vorrei innanzitutto ringraziare la casa editrice e in particolar modo Edoardo Toia (curatore del libro e confratello del Magistero dei Bruscitti) che ha condiviso con me la volontà di realizzare questa pubblicazione per poter sempre più far conoscere la nostra realtà e il nostri nobili obbiettivi a cui ci ispiriamo.

Viene infatti rappresentato questo mondo che nell’immaginario comune è fatto di mantelli, riti e ricette segrete ma che oltre alla suggestiva “coreografia” è fatto di solidissima tradizione e di antica conoscenza del territorio e della pratica culinaria.

Questo libro è dunque un piccolo scrigno gastronomico di ingredienti e specialità da tutta Italia proposti in una cinquanta ricette della tradizione, ma anche un viaggio nei territori che le custodiscono, raccontati per la prima volta in collaborazione proprio con i circoli e con F.I.C.E..

Ritengo infatti che questo progetto editoriale oltre ad essere un importante strumento di consultazione per tutti i confratelli dei nostri circoli, sarà utile ai lettori per meglio apprezzare le antiche tradizioni enogastronomiche e culturali di cui l’ITALIA è piena e pertanto sarà in vendita nelle migliori librerie d’ITALIA.

Ci tengo inoltre a informare tutti i soci aderenti alla nostra Federazione che i costi per la realizzazione di questo libro sono stati sostenuti interamente da NOMOS EDIZIONI, pertanto siamo riusciti ad avere questo importante edizione senza alcun costo per la FICE.

Vi informo che la presentazione in anteprima del libro avverrà il prossimo 6 Ottobre a MONCALIERI (TO) in occasione del 38° Raduno Nazionale FICE.

In quell’occasione i presenti potranno acquistare il libro ad un prezzo promozionale.

Il prezzo di copertina del libro “QUI STARETE BENISSIMO – Ricette e storie delle Confraternite Enogastronomiche Italiane” è di € 19,90 ma per i confratelli soci dei circoli adenti alla FICE sarà possibile acquistarlo al prezzo esclusivo di € 14,90 con uno sconto del 25%.


19-09-2019 Leggi

FORMAGGI E VINI FRANCESI: ANCORA UN’OCCASIONE DI CONOSCENZA. - confraternita del formaggio piave dop

E’ diventata una piacevole e attesa consuetudine, per la Confraternita del Formaggio Piave Dop, quella dell’incontro con formaggi e vini d’oltralpe. Una tradizione che ha preso le mosse dall’abitudine di Hermes Dalla Gasperina, feltrino emigrato in Francia molti anni fa, di trascorrere qualche giorno a Feltre. Dall’incontro con Fabio Bona, presidente della Confraternita, è scaturita l’iniziativa che vede Dalla Gasperina nel ruolo di ambasciatore (e anche trasportatore) dei prodotti che diventano la ‘materia prima’ per una piacevole serata. “Noi crediamo - ha ricordato Bona – che il favorire la conoscenza del cibo (che è e rimane l’elemento che più caratterizza la storia e la cultura di ogni popolo) sia uno degli obiettivi più importanti delle Confraternite. Conoscere, poi, significa riuscire a capire ciò che è simile e ciò che differisce nell’alimentazione di popoli anche geograficamente e storicamente vicini”. Anche per questo appuntamento (il quinto della serie), ospitato come da tradizione nei locali del ristorante ‘La Casona’ di Feltre, Dalla Gasperina ha portato cinque formaggi e altrettanti vini, provenienti da diverse regioni. Novità della serata, la prima uscita ufficiale di tre confratelli che – al termine del relativo corso – possono fregiarsi del titolo di ‘assaggiatori di formaggi’. Si tratta di Serena Turrin, Monica Fratta e Fabio Costan Zovi che hanno affiancato, nella presentazione dei formaggi, il ‘capitano di lungo corso’, Gino Triches. Il primo abbinamento ha visto protagonisti un formaggio di malga (latte di pecora crudo prodotto in malga nella zona Bearn, Pirenei atlantici; stagionatura 5 mesi, materia grassa 29%) e l’Ilori les Jonquille (bianco secco prodotto nella stessa zona, vitigni 70% Gros Manseng e 30% Petit Corbu, grado alcolico 12,5°).  A seguire, il Bleu del Basques (formaggio di latte di pecora erborinato prodotto nei Pirenei a sud della Francia, stagionatura 3 mesi, materia grassa 33%) accompagnato dal Muscat de Rivesaltes AOC (bianco moscato prodotto nel sudovest della Francia, vitigni 80% Muscat bianco a piccoli acini e 20% Muscat d’Alexandria, grado alcolico 15,5°). E’ toccato, poi, al Camembert de Normandie AOP (formaggio di latte vaccino crudo a crosta fiorita prodotto nella zona di Isigny, stagionatura 4 settimane, materia grassa 24%) e al Fiè Gris (vino bianco secco della Loira, prodotto nella zona di Nantes, vitigno 100% Sauvignon rosa, grado alcolico 13,5°). La quarta coppia era costituita da Livarot (formaggio di latte vaccino crudo parzialmente scremato e crosta lavata, prodotto in Normandia nella zona Orne Calvados, stagionatura 3 mesi, materia grassa 23%) e Listrac Medoc (vino rosso della zona di Carignan, a Bordeaux, vitigni 50% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot, grado alcolico 14°). Infine, luci della ribalta per Comtè AOC (formaggio di latte vaccino razza Mont Beliarde e Simmenthal, a pasta pressata e cotta, prodotto nella zona del massiccio dello Jura, stagionatura oltre 18 mesi, materia grassa 34%) e Les Notes de Luis (vino rosso della valle del Rodano, vitigni 95% Grenache e 5% Syrah, grado alcolico 15,5°). “Una volta ancora – ha chiosato Fabio Bona – abbiamo potuto approfondire le nostre conoscenze su formaggi e vini che, anche nella vicina Francia, rappresentano un tratto distintivo dell’enogastronomia. Un plauso ai nostri nuovi assaggiatori e un grazie a Hermes per la sua disponibilità. Naturalmente, contiamo di riproporre la serata anche l’anno prossimo. Previsione facile: come quelli italiani, anche i formaggi francesi sono molto, molto numerosi; la ‘materia prima’ per nuovi incontri, insomma, non mancherà”.


19-09-2019 Leggi

CONVIVIO 2019 - GRANDE SUCCESSO PER LA NOSTRA CONFRATERNITA - circolo enogastronomico lombardo la franciacorta

Il Circolo bresciano ha festeggiato anche i 30 anni di fondazione in occasione del 28° “Incontro in Franciacorta”, svoltosi domenica 9 giugno.
Ben 29 sono le Associazioni ed i Circoli Enogastronomici aderenti alla Fice (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici) che hanno risposto alla chiamata per questa giornata in Franciacorta, per un totale di 170 partecipanti, principalmente del Nord Italia e una anche d’Oltralpe.

L’accoglienza ospiti è stata organizzata ad Adro all’Azienda agricola Ferghettina, rinomata cantina in Franciacorta, dove i soci del Circolo La Franciacorta, con la supervisione di Fiorenzo Tonolini, hanno preparato un sostanzioso buffet di prodotti locali da offrire ai partecipanti,  abbinati ai Curtefranca della cantina. Gli ospiti hanno quindi visitato la cantina a gruppi, accompagnati dalla signora Laura Gatti, titolare della Ferghettina, e dai suoi collaboratori. È seguita la degustazione finale di tre Franciacorta della cantina: Brut, Satèn e Rosé.

Attraversando i verdeggianti vigneti di Franciacorta, i partecipanti delle confraternite enogastronomiche hanno raggiunto il lago d’Iseo, ed il Ristorante Aquarium di Clusane, dove all’aperto si è svolta la parte ufficiale della giornata. Il presidente Eligio Costanzi ha salutato i presenti con i ringraziamenti di rito ai numerosi partecipanti, alle Amministrazioni di Rovato ed Adro che hanno dato il patrocinio e che per altri impegni istituzionali non hanno potuto presenziare. Il Consorzio Franciacorta era rappresentato dal vicepresidente Laura Gatti, che ha illustrato ai presenti le peculiarità del territorio franciacortino. Ringraziamento anche per gli sponsor e le numerose cantine di Franciacorta che hanno contribuito alla realizzazione della giornata.

La parola è poi passata a Marco Porzio, presidente Fice, che ha ricordato come il prossimo raduno nazionale, organizzato dalla Confraternita d’la Tripa, si svolgerà a Moncalieri (To) dal 3 al 6 ottobre 2019 e, visto l’interessante programma delle quattro giornate, ha consigliato agli interessati a prenotare prima possibile. 
Costanzi ha poi fatto la chiamata delle Confraternite; ognuna ha omaggiato il Circolo ospitante di un prodotto riguardante il proprio territorio di appartenenza. Il Circolo enogastronomico La Franciacorta ha omaggiato i gran Maestri delle Confraternite con una bottiglia di Brut Ferghettina, un calice per il Franciacorta ed il libro “Rovato Capitale della Franciacorta – Storia, Arte e Paesaggio” scritto da Stefano Belotti, Ivano Bianchini e Daniele Piacentini.

A fine chiamata, come da consuetudine, la foto di gruppo, quest’anno con il bellissimo sfondo del lago d’Iseo.
Il pranzo all’Aquarium, curato dalla Famiglia Gatti (in particolare la signora Letizia all’accoglienza, Massimo direttore di sala e Ottavio chef), ha visto numerosi piatti della tradizione locale, gli antipasti di pesce di lago ed il manzo all’olio secondo l’interpretazione dello chef Ottavio. Una torta finale, celebrativa dell’anniversario di Fondazione, ha visto concludersi questa piacevole giornata in Franciacorta.
A tutti i  partecipanti, nel momento del saluto finale, è stata omaggiata una bottiglia di Franciacorta, gentilmente offerta dalle cantine di Franciacorta che hanno aderito all’evento. Conclusione citando una frase di Molière : “Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico”.  Arrivederci al 2020!

Questo l'elenco delle Confraternite enogastronomiche partecipanti al gran raduno in Franciacorta:

A.S.A. Associazione Stampa Agroalimentare, Milano
FICE - (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici)
Accademia Italiana della Costina, Coarezza (Va)
Associazione Culturale Europea Tavola Veneta, Venezia
Circolo Enologico Leoniceno " Colli Berici", Lonigo (Vi)
Club del Bongustaio, Brescia
Commanderie Cassis et Berry, Berry (Francia)
Compagnie du S.A.R.T.O PORTIQUE, Chivasso (To)
Confraternita Amici del Porcello, San Paolo (Bs)
Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa, Guarene (Cn)
Confraternita del Cotechino Magro, Spessa (Pv)
Confraternita del Gorgonzola di Cameri, Fara Novarese (No)
Confraternita del Tortel Dols, Colorno (Pr)
Confraternita del Tortello Cremasco, Crema (Cr)
Confraternita della Bagna Caoda, Faole (Cn)
Confraternita della Polenta di Vigasio, Vigasio (Vr)
Confraternita dello Spiedo Tradizionale Bresciano, Gussago (Bs)
Confraternita d'la Tripa, Moncalieri (To)
Confraternita Enogastronomica Bresciana della Grappa, Vini e antichi sapori, Brescia
Confraternita Enogastronomica Feltrina e delle Dolomiti La Caminaza, Feltre (Bl)
Confraternite della Vite e del Vino, Trento
Congrega dei Radici e fasioi, Susegana (Tv)
Imperial Castellania Suavia, Soave (Vr)
Ordine dei Cavalieri della Polenta, Bergamo
Ordine della Padellina d'Oro, Cermaenate (Co)
Ordine dell'Amarena e del Nebbiolo, Sizzano (No)
Serenissima Signoria dei Vini del Piave, Oderzo (Tv)
Snodar - Sovrano e Nobilissimo Ordine Amarone e Recioto, Sant'Ambrogio (Vr)
Venerabile Confraternita del  Bacalà alla Vicentina, Sandrigo (Vi)


18-09-2019 Leggi

Lomellina a tavola - ordine dell amarena e del nebbiolo

Bellissima domenica in Lomellina ospiti dell'Ordine della Rana e del salame d'Oca che ha dedicato la decima edizione di " Lomellina a tavola" a Sant'Angelo Lomellina. Accolti dalla confraternita e dal dinamico e giovane Sindaco sul sagrato della chiesa, abbiamo iniziato la giornata con la Santa Messa nella chiesa di san Michele. Poi in corteo con i figuranti del Palio dell'Oca ci si è trasferiti al giardino del monumento ai caduti dove è stato servito il maxi aperitivo lomellino, con tantissime prelibatezze, molte tipologie di salumi d'oca oltre al frittino misto ( rane, pesciolini e verdure). nel piccolo gioiello del Teatro dell'Agricoltura, opera di fine settecento, si è svolto il capitolo ufficiale. E' seguito lo squisito pranzo accompagnato da un'orchestrina. 


15-09-2019 Leggi

Confraternita del Bagnet del Dolcetto e del Moscato di Mango - ordine dell amarena e del nebbiolo

Lungo la via del moscato per raggiungere Mango dove la simpatica e ospitale confraternita ha celebrato il suo primo capitolo nelle sale del castello, sede dell'enoteca. Ottima colazione e squisito pranzo con menu e selezione di vini rigorosamente del territorio. Nella mattinata visita alla cantina Terrabianca per degustarne i vini e aperitivo classico langarolo ( soma d'ai, salumi, formaggi, brischette e uve dolcetto e moscato


15-09-2019 Leggi

Accademia della Costina - ordine dell amarena e del nebbiolo

Accolti a Volandia, parco e museo del volo,  per la colazione e la visita (accompagnati dalle guide  tutte volontarie), Uno stuzzicante aperitivo e un lauto pranzo con sua Maestà la Costina hanno concluso la bella giornata.


15-09-2019 Leggi

FESTEGGIAMENTI 50° ANNIVERSARIO SNODAR - compagnia dei vignaioli e dei tavernieri di torgiano

Un gruppo di Confratelli, guidati dal Cancellerie Rolando Torresi, ha partecipato nei giorni 7 ed 8 settembre ai festeggiamenti del 50° anniversario della rifondazione dello S.N.O.D.A.R. in Valpolicella. Sono stati due giorni intensi, ma molto piacevoli, in cui si sono svolti eventi ed incontri conviviali di assoluta eccellenza. Abbiamo alloggiato all’ Hotel Valpolicella a San Pietro in Cariano, nel cuore della Volpolicella classico. Abbiamo avuto l’occasione di visitare le Cantine della Masi Agricola, eccellenza enologica del territorio della Valpolicella Classico e siamo stati accolti dal patron in persona, Dott Boscaini, Presidente dell’ azienda. Dopo la visita siamo stati ospitati, per un pranzo conviviale, nella foresteria della loro affiliata Serego-Alighieri, dove si respira ancor’oggi la storia del sommo Poeta. Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un convegno sulla “Vite ed il vino” e la sera siamo stati ospitati per un cena elegante presso l’ “Enoteca della Valpolicella” a Fumane. La domenica si è svolta la parte Istituzionale, con la Santa Messa e, a seguire, l’intronizzazione di nuovi Cavalieri e Commendatori del Sovrano Ordine. Abbiamo incontrato e ci siamo intrattenuti con i Confratelli della “Confraternita del Formaggio Piave Dop”, con cui avevamo stretto un “Patto di Amicizia”. Alla fine ci siamo tutti recati presso Villa Quaranta, di proprietà della famiglia Tommasi, noti vignaioli della Valpolicella. Qui abbiamo partecipato al Pranzo di gala dove erano presenti almeno altre venti Confraternite, provenienti da tutta l’Italia ed anche dall’estero. Dopo aver omaggiato il Gran Maestro Arnaldo Semprebon con del vino di Torgiano, abbiamo lascato la terra di Valpolicella per il rientro a casa con un magnifico ricordo delle due giornate e tanta voglia di partecipare ad altri eventi analoghi. 


15-09-2019 Leggi

Confrerie de la Figue de Sollies Pont - ordine dell amarena e del nebbiolo

Sabato 31 agosto appuntamento in Provenza alla confraternita del fico violetto. In un tipico villaggio provenzale si è svolta la 23a fiera con un grande mercato di piante, frutti e prodotti tipici locali, passeggiate nei frutteti, degustazioni, musica e gare sportive. La giornata è iniziata con l'accoglienza per la colazione, cui è seguito un grande defilé accompagnati da un gruppo folcroristico, un'orchestrina jazz e cavalli verso il palco per la cerimonia inagurale della fiera, l'icontro con le autorità e la benedizione delle confraternite e dei loro gonfaloni. E' seguito poi il capitolo ufficiale durante il quale il ns GM è stato intronizzato dal sindaco e ha consegnato il gagliardetto della FICE. L'amministrazione ha poi offerto un ottimo aperitivo nel castello, ora municipio della comunità. Ha concluso l'evento un pranzo tutto dedicato ai fichi.


14-09-2019 Leggi

“Lo stoccafisso” proposto ed interpretato dal ristorante Giardino - accademia dello stoccafisso all'anconitana

Raccontare una delle tante cene con gli amici puo’ risultare routinario, ripetitivo e, se vogliamo, noioso. Tutto dipende dalla prospettiva da cui si guarda.Preliminarmente, rileva l’aspetto “morale”. Perché impiegare energie per ospitare circa centocinquanta amici in un locale del centro, proponendo un menu rigorosamente a base di stoccafisso? Qui emerge il secondo elemento strutturale dell’evento. La “sincerità”. Termine (valore) desueto in questo mondo di plastica, in cui hanno assunto vigore concetti antitetici ed escludenti, tutti sinonimi di lobbies.Nel nostro caso, e mi riferisco agli amici della “Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana”, l’unico obiettivo risiede nei principi enunciati dallo statuto associativo, volti alla tutela della tradizione culturale e gastronomica locale, legata alla cucina ed al consumo dello stoccafisso.Obiettivo che vede scendere in campo coloro che, all’interno del Consiglio Direttivo dell’Accademia, hanno ricevuto dal Presidente del sodalizio, Pericle Truja, l’incarico di pianificare ed organizzare gli eventi conviviali: Cassandra Mengarelli ed Aldo Roscioni, storico albergatore della baia di Portonovo.Grande attenzione al territorio e, quindi, alle dinamiche che ne determinano gli orientamenti. Coerentemente, non poteva sfuggire all’Accademia la recentissima ristrutturazione di uno storico locale collocato nel cuore della città, locale che ha accompagnato la crescita di quasi tutti i giovani anconetani. “Il Giardino”ha aperto i suoi nuovi spazi proponendo agli amici dell’Accademia un menu dedicato interamente al protagonista dell’Associazione: lo stoccafisso.Il percorso sensoriale si è sviluppato attraverso un elegante “filetto di baccalà su crema di piselli”, passando poi ad un evocativo“vincistocco di Vincenzo”,per approdare ad uno “stoccafisso all’anconitana di Pallì e Lallo nel rispetto della tradizione”. Una proposta così accurata non poteva trascurare vini locali di raffinata eleganza, come l’extra brut, metodo classico, e due pietre miliari fra i bianchi autoctoni, il Bianchello del Metauro (Fortunae) ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore (Casal di Serra), tutti prodotti dalla storica cantina Umani Ronchi di Osimo. Parliamo di vini che ottengono ogni anno riconoscimenti importanti da parte di critici e guide di settore, come ampiamente documentato dalla esaustiva e competente presentazione di Andres Ariza, intervenuto in rappresentanza dell’Azienda.Gradito ospite della serata Maurizio Ricci, Presidente dell’Associazione Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi, che ha illustrato l’attività svolta dall’Associazione per la valorizzazione di questo vino in ambito nazionale e, soprattutto, all’interno dei mercati esteri di riferimento (Giappone, Svezia, Canada, Stati Uniti, Germania).Impossibile trascurare la calda ospitalià del general manager del locale, Antonio Ambrosio, e l’elevata qualità professionale del suo chef, Vincenzo Caccavale, che con la sua cucina ha saputo coniugare perfettamente il rapporto fra tradizione ed innovazione, senza scendere a compromessi con le sirene della nouvelle cuisine.Davvero una bella serata, in attesa di “Stoccafissando 2019”.


12-09-2019 Leggi

15 ANNI VISSUTI INTENSAMENTE, GUARDANDO ALLA TRADIZIONE E AL SOCIALE. - confraternita dei bigoi al torcio

Un palcoscenico magnifico e scenografico – Villa Contarini a Piazzola sul Brenta - PD - sul quale mandare in scena una rappresentazione coinvolgente e destinata a restare nella memoria dei partecipanti. Questo il progetto, pensato e realizzato dalla Confraternita dei Bigoi al torcio De.Co. di Limena - Padova, per celebrare nel migliore dei modi i primi quindici anni di vita e di attività. All’invito hanno risposto una ventina di Confraternite, non solo venete, che hanno potuto apprezzare il lavoro di un’attenta e impeccabile regia. In una giornata ancora di piena estate, ritrovo e accoglienza delle Confraternite erano stati previsti nella Sala consiliare del Comune di Piazzola. Di qui ha preso le mosse la sfilata che ha portato le Confraternite a percorrere il tratto finale di Viale Camerini, ad attraversare l’omonima piazza e ad entrare nel parco della Villa la cui scalinata è servita da set per le foto di rito. La parte ufficiale dell’incontro si è tenuta nella ‘Galleria delle Conchiglie (più conosciuta come ‘Sala delle Conchiglie’), uno spazio, ora chiuso da vetrate, che era in origine un loggiato aperto. Un luogo unico per le decorazioni presenti: rilievi e cornici, infatti, sono stati realizzati usando conchiglie che riproducono un repertorio di forme tratte - in larga parte - dal mondo marino. Nei suoi tre lustri di vita, la Confraternita ha raccolto e distribuito (lo ha rimarcato il primo cittadino di Limena, sede della Confraternita, Stefano Tonazzo) oltre 365.000 €uro che sono stati destinati a sostenere progetti di solidarietà avviati dalle realtà operanti sul territorio; e a contribuire alla spesa alimentare delle famiglie bisognose di Limena. “Un risultato – ha chiosato Tonazzo – che è frutto dell’impegno di centinaia di volontari che si mettono a disposizione ogni volta che sono chiamati. Tra l’altro, la Confraternita non conosce i destinatari del contributo destinato a famiglie bisognose, che è gestito dal Comune”. I valori profondi del ‘terzo settore’ sono stati ripresi anche dal sindaco di Piazzola, Walter Milani. “Mi verrebbe da sostenere che, nel tempo, il ‘terzo’ è forse diventato il ‘primo settore’. Perché sono proprio queste realtà che riescono a garantire una valida azione quando l’intervento pubblico mostra i limiti della sua capacità operativa”. Ma anche un altro aspetto è stato ripetutamente rimarcato nei diversi interventi che si sono succeduti. E cioè essere, il cibo, una delle più importanti (se non la più importante) manifestazioni della cultura di un popolo. Dunque, trasmettere – alle nuove generazioni, in ambito locale; ma anche fuori del proprio contesto, la conoscenza del cibo locale; e valorizzarne le specifiche qualità deve essere la stella polare dell’attività di più soggetti; tra i quali spiccano certamente le Confraternite. “Per questo – ha ricordato il consigliere regionale Maurizio Conte (che con i colleghi Cristina Guarda e Franco Gidoni ne ha seguito il complesso iter) – la Regione ha voluto dar corpo alla fondamentale funzione che le Confraternite svolgono in tema di promozione territoriale. A ben vedere, infatti, voi siete preziosi ambasciatori del gusto e delle eccellenze venete. Anzi, rappresentate un importante, basilare valore aggiunto per il Veneto”. Valorizzare prodotti e tradizione deve continuare a essere l’obiettivo delle Confraternite. Lo ha sostenuto l’onorevole Roberto Caon, membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. “Il Veneto – ha detto Caon – è la prima regione turistica italiana e, per garantire che questo patrimonio non vada disperso, è necessario coinvolgere sempre più le giovani generazioni”. Dell’essere la Confraternita dei Bigoi al torcio una realtà degna di apprezzamento, si è fatto interprete il presidente regionale, Luca Zaia. Impossibilitato per precedenti impegni a partecipare (“E mi spiace davvero tanto”) Zaia ha però fatto arrivare una sua lettera nella quale manifesta il suo compiacimento per i 15 anni di attività della Confraternita; dichiarandosi sicuro che questo lodevole impegno continuerà ancora a lungo. Il saluto della FICE (la Federazione Italiana Circoli Enogastronomici) è stato portato dalla consigliera Annalisa Mancini. “C’ero, 15 anni fa, alla nascita della Confraternita e mi auguro di essere per festeggiare altri importanti traguardi di questa e di altre realtà FICE”. Un complesso vivo e in costante crescita, la FICE, che – come ha ricordato Fabio Bona, presidente del Collegio dei Revisori – “annovera ben 115 soggetti in ogni parte del Paese”. Anche Bona ha espresso il proprio compiacimento per la giornata che attesta tutte le qualità del sodalizio presieduto da Gianni Duregon. Confraternite ambasciatrici del gusto e della tradizione locale? “Certo – ha ricordato Loris Bartolomei, tesoriere dell’Unione Cuochi del Veneto. Per questo, il mio impegno sarà volto ad avviare una sempre più stretta e proficua collaborazione tra cuochi e Confraternite. Una collaborazione dalla quale entrambi potranno ricavare elementi di crescita”. Chiusa la parte ufficiale, c’è stata la visita guidata a Villa Contarini, uno scrigno di suggestioni per tutti. Quindi il pranzo, con i ‘bigoi al torcio’ a recitare, ovviamente, la parte di primattori. E prima del commiato (con l’impegno di ritrovarsi nelle prossime occasioni in calendario) la Confraternita dei Bigoi al torcio ha consegnato alle autorità, ai rappresentanti delle Confraternite intervenute e ad alcuni collaboratori, un ricordo dell’evento.
Per festeggiare il nostro anniversario c’erano: . La Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina, la Confraternita dell’Aceto Balsamico Tradizionale, il Club dei 12 Apostoli, la Confraternita del Cavallo, il Circolo Enologico Leoniceno Colli Berici, la Confraternita della Corniola cornedese, la Confraternita del Formaggio Piave, la Confraternita del Folpo, l’Ufficiale Magistero dei Bruscitti di Busto Grande, la Confraternita del Raboso Piave, la Congrega dei Radici e Fasioi, la Confraternita della Pasta Fresca, lo SNODAR, la Confraternita della Soppressa di Bassano, l’Imperial Castellania di Suavia, l’Associazione Culturale europea Tavola Veneta, la Confraternita del Risotto alla Saonarese, l’Ingorda Confraternita del Musetto, Pegaso Confraternita Varzese Accademici del salame.


06-09-2019 Leggi

LE PROTAGONISTE DELLA TEVERINA - club enogastronomico viterbese

Viterbo, 17 agosto 2019

Il Club Enogastronomico Viterbese è stato presente alla serata organizzata dalla delegazione FISAR di Viterbo presso il Museo del Vino, posto nelle antiche cantine del Conte Vaselli a Castiglione in Teverina, un incontro con “Le protagoniste della Teverina”: sei produttrici di questo splendido nettare.

Con la conduzione della delegata Fisar, Cristina Baglioni, è intervenuta Karen Casagrande, già nominata miglior enologa per l’anno 2010, che ha presentato, accompagnato e degustato, dando un tocco di eleganza e professionalità, il wine tasting delle aziende Cotarella, La Pazzaglia, Madonna delle Macchie, Paolo e Noemia D’Amico, Doganieri Miyazaki e Mottura. IL PRESIDENTE
Aldo Quadrani  


05-09-2019 Leggi

Programmazione Settembre/Dicembre 2019. - enohobbyclub confraternita panormita

6/8 settembre: partecipazione di una delegazione dell'Enohobby Club al 50° Anniversario SNODAR - Valpolicella.
22/9 Gita Sociale alla Scala dei Turchi (Agrigento). 
16/10 Cena Sociale "Al Carpaccio" di Palermo.
17-19 novembre XXXVIII° Capitolo dell'Enohobby Club con inviti a tutti i Clubs FICE. Programma: Manifestazione con Messa da Padre Scordato e organizzazione di visita di una giornata a Bagheria (PA) di Villa Rosa e Villa Palagonia e Museo del Giocattolo.
11/12. Auguri di Natale.


04-08-2019 Leggi

Sempre più internazionale la consociazione Helicensis Fabula - helicensis fabula

L’HELICENSIS FABULA A PERPIGNAN
Il Gran Siniscalco intronizzato confratello della consociazione locale

Il primo semestre di attività del 2019 dell’Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo si è concluso con l’importante trasferta in terra francese per il capitolo dell’”Academie des Confréries du Languedoc e du Roussillon”, evento al quale era presente anche il presidente europeo della Ceuco, Consiglio europeo delle Confraternite enogastronomiche.

La delegazione borgarina, composta dal Gran Siniscalco Sergio Cavallo, dal Balivo Fabio Armando e dai confratelli Danilo Macangno e Marco Peresani, è stata accolta con tutti gli onori quale delegazione di ambasciatori italiani.

Sono stati giorni intensi di attività culturale, enogastronomica e di rafforzamento di rapporti personali tra persone di tradizioni diverse con gli amici francesi.

Nell’occasione il Gran Siniscalco Sergio Cavallo è stato intronizzato quale confratello de “La Commende Majeure de Roussillon”, fondata nel 1374.

Nel secondo semestre, oltre alle consuete trasferte per i capitoli delle consociazioni amiche, l’appuntamento finale che tutti attendono sarà, come sempre, il Convivium Magnum di dicembre, quest’anno giunto alla XL edizione, nei giorni precedenti all’edizione 2019 della Fiera Fredda, la 450ma.

Alla manifestazione, come sempre, oltre alle numerose confraternite dell’Italia centro-settentrionale con le quali s’intrattengono profondi rapporti “fraterni”, da alcuni anni l’Helicensis Fabula ha valicato le Alpi con uscite presso quelle “de l’Escagot du Roussillon di Perpignan” e “de l’Escargot de Bourgogne”, per i forti legami culinari stretti con le confraternite locali che sponsorizzano il nostro medesimo prodotto, la chiocciola.

La Consociazione Helicensis Fabula, è la formula abbreviata di "Helices mespilaque comedientium Pedonensis Fabula Virum", denominazione latina della Consociazione pedonese delle Nobili Persone che banchettano insieme con lumache e nespole". Una singolare confraternita che si impegna a "mantenere, difendere e valorizzare" la tradizione culinaria ed economica delle sue manifestazioni tipiche più specifiche.

La Consociazione enogastronomica Helicensis Fabula è aperta a tutti coloro che si sentono sensibili ed attratti dalle tradizioni locali, culturali e della buona cucina, povera come quella delle nostre vallate, ma ricca di sapori, anche attraverso incontri nelle scuole materne, elementari e medie. L’Helicensis Fabula ritiene quanto mai importante mantenere vivo il ricordo di ciò che è la tradizione della vita contadina, per poter guardare al futuro con maggiore serenità. Chi vuole avvicinarsi a questo mondo non deve fare altro che contattare il Gran Siniscalcato ed il Balivo dell’Helicensis Fabula (Sergio Cavallo, Francesca Spatolisano, Fabio Armando) proponendosi all’indirizzo di posta elettronica helicensisfabula@libero.it.

L’attività svolta ed il forte impegno profuso in questi anni hanno visto l’Helicensis Fabula affermare il proprio ruolo nell’enogastronomia locale ed all’interno della Fice-Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, testimoniati dalle numerose presenze ai Convivium Magnum. Nelle foto allegate:
- la delegazione borgarina
- il neo intronizzato Sergio Cavallo
- il Gran Siniscalco Sergio Cavallo con il Presidente europeo Ceuco


31-07-2019 Leggi

27 giugno 2019: - confraternita dogale della marca

La Confraternita Dogale della Marca, proseguendo con le iniziative rivolte alla scoperta e valorizzazione delle realtà vitivinicole dei nostri territori, ha organizzato giovedì 27 giugno 2019 una visita didattica presso la cantina “Castello di Roncade” della famiglia Ciani Bassetti. Si tratta di una storica realtà trevigiana che ha recentemente acquisito la cantina ed alcuni terreni vitati a Mogliano Veneto, già di proprietà di Bianchi de Kunkler. Dopo un cordiale saluto di benvenuto da parte del Barone Claudio Ciani Bassetti, accompagnato da un brindisi con un ottimo calice di prosecco, la serata è proseguita con la visita al Castello di Roncade. Si tratta di un esempio interessante di architettura rinascimentale, composta da una villa pre-palladiana, unica nel suo genere, cinta da mura medioevali che abbracciano uno splendido giardino e circondate da importanti vigneti. Il Castello era a suo tempo dimora della famiglia veneziana dei Giustinian (cha ha annoverato tra i sui membri illustri anche i Dogi Stefano e Marco Antonio) e verso la fine del 1800 fu acquisita dalla famiglia Ciani Bassetti, che ne detiene ancor oggi la proprietà. Centodieci ettari vitati, con un terroir caratterizzato da un microclima con scarse precipitazioni e da uno strato di “caranto” a pochi centimetri di profondità, permettono di produrre vini di qualità: vini bianchi profumati e vini rossi corposi che hanno saputo distinguersi, ottenendo importati riconoscimenti nelle guide e nei concorsi enologici. Da menzionare in particolare il Rosso Villa Giustinian, un interessante uvaggio bordolese (Cabernet franc, cabernet sauvignon e Merlot), che da anni sta dando lustro alla cantina. La visita è proseguita con un interessante giro delle cantine di stoccaggio ed affinamento, visionando in particolare il reparto dove vengono conservate le vecchie bottiglie del rosso Villa Giustinian. La degustazione dei vini dell’azienda, effettuata sotto l’attenta regia del Barone Claudio Ciani Bassetti e del Confratello Adriano Dorigo, ha visto la selezione di alcuni vini bianchi (Chardonnay Doc Venezia e Manzoni bianco) ed alcuni rossi, tra cui il Raboso dell’Arnasa (Doc Piave) e il rosso Villa Giustinian (annate 2009 e 2012). Il tutto accompagnato da alcuni ottimi piatti preparati dalla cucina del Castello di Roncade, con un antipasto di salame e formaggi locali, assaggi di torte salate ed un risotto con verdure di stagione dell’orto di casa. Alla fine della piacevole serata, il Presidente della Confraternita Dogale della marca Francesco Danesin, come da tradizione, ha voluto omaggiare il Barone Claudio Ciani Bassetti con un piatto ricordo della Confraternita a ringraziamento della squisita ospitalità e come apprezzamento per questa splendida realtà trevigiana che da decenni svolge un interessante lavoro alla ricerca di un costante miglioramento nella qualità dei prodotti e nella valorizzazione del territorio.


30-07-2019 Leggi

6 giugno 2019:Serata con i vini Umbri - confraternita dogale della marca

Giovedì 6 giugno 2019 presso la storica trattoria Da Bimbari a Campocroce di Mogliano Veneto, la Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto ha organizzato per i propri Soci una serata enogastronomica dedicata ai vini Umbri. Il tema della serata è stato scelto per illustrare le esperienze avute da alcuni soci della Confraternita nel corso di alcune recenti visite in terra umbra. In particolare il socio Adriano Dorigo ha avuto modo di far conoscere una bella azienda agraria - La veneranda di Montefalco-, che sta ottenendo ottimi risultati nella produzione di vini ed olio di qualità, mantenendo nel tempo vitigni storici come il Sagrantino, il Sangiovese ed il Grechetto. Il Presidente Francesco Danesin, assieme al Cerimoniere Fabio Spessotto, hanno illustrato ai presenti la loro recente esperienza di viaggio fatta nella regione Umbra, in particolare nella zona di Torgiano con la visita guidata alle Cantine Lungarotti, organizzata e curata dalla locale Confraternita dei Vignaioli e Tavernieri. Dopo una breve presentazione delle zone vinicole umbre, la serata è continuata con la degustazione di alcuni vini umbri in abbinamento a piatti della tradizione veneta proposti e magistralmente eseguiti della famiglia Zorzi, titolare della trattoria Da Bimbari. Lo spartito ha avuto il seguente sviluppo: crostini caldi spalmati con il cremoso di Norcia, tipico salume umbro spalmabile, a cui è stato abbinato un Montefalco Grechetto DOC della cantina La Veneranda.gnocchi di patate fatti in casa al sugo bianco d’anitra abbinati ad un Grechetto IGT 2018 Fattoria Del Pometo della cantina Lungarotti.capretto al forno con patate abbinato ad un Montefalco Sagrantino DOCG 2015 della cantina La Veneranda. Per concludere la serata si è provveduto a degustare un formaggio  Piave DOP stravecchio abbinato ad un Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2012 della cantina Lungarotti. Al termine della serata, il Presidente Francesco Danesin, a nome della Confraternita Dogale della Marca ha consegnato ad Achille Zorzi, titolare con la famiglia della storica trattoria Da Bimbari, il piatto ricordo della Confraternita, come attestato di ringraziamento per l’ottima cucina presentata.


30-07-2019 Leggi

11 Maggio 2019: VISITA AZIENDA CONTE D’ATTIMIS-MANIAGO - confraternita dogale della marca

  Sabato 11 maggio 2019 la Confraternita Dogale della Marca ha organizzato una visita didattica all’Azienda “Conte D’Attimis – Maniago” di Buttrio in provincia di Udine. Si tratta di un’importanze cantina situata nel comprensorio della DOC “Colli Orientali”, con una tenuta di oltre 110 ettari, le cui origini risalgono al 1585 e che vanta una centenaria tradizione vitivinicola. In questa zona i vitigni della tradizione, come Friulano, Ribolla Gialla, Malvasia istriana, Picolit, Verduzzo, Pignolo, Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso e Tazzelenghe, rappresentano un baluardo contro l’omologazione del gusto. La tenuta del Conte D’Attimis-Maniago è posta su rilievi di 200 metri di altitudine originatisi circa 40/50 milioni di anni fa, dando vita a terreni che oggi si presentano come un’alternanza di strati di marne ed arenarie, che in regione sono chiamate “ponca”. Questi terreni sono straordinariamente vocati alla viticoltura e le coltivazioni vengono effettuate secondo la tradizione ma nel rispetto dei più moderni dettami della gestione integrata delle risorse economiche ed ambientali. Dopo un’ottima accoglienza da parte del Conte Alberto d’Attimis, persona con una nobile ed antica passione per il vino, sono stai visitati i vigneti sovrastanti la cantina dove abbiamo avuto modo di verificare, oltre alla spettacolare Location della tenuta, anche l’elevata qualità della coltivazione in pianta. Si è poi proseguito con la visita della cantina, piena di storia e di profumi, dove abbiamo avuto modo di ammirare moderni impianti di vinificazione ed antiche botti di stoccaggio ed affinamento. Modernità e storia che si fondono in un interessante connubio pieno di profumi e sapori. La degustazione degli ottimi vini prodotti dall’azienda è avvenuta nel corso di un pranzo nella foresteria della cantina, con uno spartito davvero eccellente: antipasti di salumi locali, tra cui un ottimo prosciutto crudo, zuppa di orzo e fagioli, goulash con patate e contorni. Il tutto accompagnato da una selezione di vini dell’azienda. Per finire una spettacolare cubana con un piccolit d’annata davvero sublime.


30-07-2019 Leggi

28 Marzo 2019: Conoscere la Francia per apprezzare l’Italia: II^serata - confraternita dogale della marca

Conoscere la Francia per apprezzare l’Italia: II^serata didattica   Proseguendo nel programma di serate didattiche di degustazione, giovedì 28 marzo 2019 nello splendido contesto di Villa Condulmer a Zerman di Mogliano Veneto, si è tenuto un evento di cultura enogastronomica dal titolo “Conoscere la Francia per apprezzare l’Italia” organizzato dalla Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto con lo scopo di promuovere, valorizzare e diffondere la cultura enogastronomica. Gli onori di casa sono stati fatti dal Presidente della Confraternita Francesco Danesin, il quale, oltre ad illustrare lo scopo dell’incontro, ha spiegato ai numerosi ospiti intervenuti, le finalità e gli scopi dell’attività della Confraternita. Il tema della serata ha riguardato il confronto tra alcuni gradi vini rossi francesi ed italiani; sono stati infatti presentati tre ammirevoli esempi di vini francesi ed altrettanti italiani. Si è iniziato illustrando le varie zone di produzione con le specifiche classificazioni per quanto concerne Bordeaux, la Borgogna e la Cote du Rhone, proseguendo poi con le zone del Brunello, del Barolo e della Valpolicella. Sono state altresì spiegate le tecniche di vinificazione ed affinamento, per concludere con una degustazione abbinata ad alcune pietanze. La serata è stata poi resa interessante anche con la compilazione da parte dei partecipanti di una scheda di valutazione semplificata, in cui annotare i loro giudizi sui sei vini in degustazione. I primi due vini in assaggio sono stati un Saint Emilion Gran Cru 2011 Clos De Jacobin (Bordeaux) ed un Brunello di Montalcino Argiano 2013, a cui è stato abbinato come piatto di accompagnamento una polentina con ragù di cinghiale. La seconda coppia presentata è stata un Nuits Saint George Les Chaliots Domaine Michel Gros 2014 (Borgogna) a confronto con un Barolo Bricco Visette Ghisolfi 2012 abbinati ad una guancia di maiale brasata con pastinaca e carote arrostite L’ultimo confronto è stato tra un Domaine Font De Michelle 2015 Chateauneuf Du Pape (Cotes Du Rhone) ed un Amarone Classico Brunelli 2015 accompagnati da un Pecorino di Pienza semi stagionato ed un Parmigiano Reggiano di 24 mesi.
Al termine della serata, magistralmente condotta dal dott. Fabio Balan, esperto enologo e profondo conoscitore dei vini francesi e del loro territorio, prima di dare l’appuntamento alla prossima manifestazione autunnale, il Presidente Francesco Danesin, a nome della Confraternita ha insignito il relatore del titolo di Socio Onorario della Confraternita Dogale della Marca per il suo prezioso contributo alla promozione, valorizzazione, diffusione e tutela della cultura Enogastronomica.


30-07-2019 Leggi

L’Accademia per la città - Omaggio al Mosciolo - accademia dello stoccafisso all'anconitana

L’Accademia per la città - Omaggio al Mosciolo”  
See Bay Hotel, Portonovo di Ancona, 18 luglio 2019  
I moscioli sono cozze che crescono in modo naturale nel tratto di mare compreso fra Pietralacroce e Sirolo. Sono mitili selvatici, dal gusto unico, la cui pesca è controllata e limitata. Slow Food, dal 2004, ha costituito il Presidio del Mosciolo Selvatico di Portonovo, a tutela del valore di questo mollusco. Ciò che lo rende esclusivo è, quindi, la sua riproduzione spontanea su una scogliera rocciosa, ricca di alghe e di nutrienti, particolarmente adatta alla sua proliferazione. L’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana, attenta ai prodotti di eccellenza del territorio, segue da sempre con grande interesse ed apprezzamento la cultura del mosciolo, così profondamente radicata nel territorio attiguo al promontorio del Conero. L’occasione è stata valorizzata da una proposta culturale molto apprezzata dai soci dell’Accademia, in quanto rivolta ad uno dei luoghi più amati e visitati dagli Anconetani: “La Chiesetta di Santa Maria di Portonovo”; la presentazione del libro così intitolato, scritto da Stefania Sebastiani, con foto di Maurizio Bolognini.

La pubblicazione
documenta la storia della chiesa romanica di Santa Maria, situata all’estremità della baia di Portonovo. Il volumetto affronta le tematiche inerenti l’aspetto storico – ambientale, con particolare riferimento all’evoluzione paesaggistica, prima e dopo la grande frana che modificò completamente la baia. Presso l’auditorium “Selinunte” del See Bay Hotel di Portonovo, dopo i saluti rivolti dal Presidente dell’Accademia, avv. Pericle Truja, ai numerosi ospiti ed alle autorità intervenute all’evento, l’autrice ha piacevolmente intrattenuto i presenti, regalando suggestioni ed atmosfere legate ad un luogo davvero magico, dal fascino immutato nel tempo.

La presentazione è stata preceduta da una interessantissima relazione tenuta da Maurizio Sebastiani, Presidente di Italia Nostra, sul tema “La fruizione pubblica della Chiesetta di Santa Maria di Portonovo dal 1993”. A conclusione, la proiezione dell’audiovisivo “La pietra e il tempo” del fotografo Maurizio Bolognini. Quindi, brindisi di benvenuto nella suggestiva e panoramica terrazza del See Bay Hotel a base di bollicine, frutti di mare e pizza, preparata sul momento, con un condimento d’eccezione, lo stoccafisso all’anconitana. Ai tavoli, un menu dedicato al frutto di mare sopra ricordato, dal tema “omaggio al mosciolo”, declinato in ogni sua più classica e caratteristica preparazione, in collaborazione con Slow Food, condotta di Ancona e Conero. Prima di assaporare le prelibatezze proposte dall’Accademia, Roberto Rubegni, convivium leader della locale condotta, ha sapientemente raccontato e descritto le peculiarità di un alimento di così alto rango, incontrastato protagonista della serata: il mosciolo, preparato in ogni sua sfaccettatura per conquistare il palato degli ospiti, particolarmente competenti in materia. Ecco scendere in campo “la patata in potacchio con moscioli selvatici di Portonovo al finocchietto”, quindi una chitarrina in salsa di moscioli, dai profumi intensi con note vegetali di macchia mediterranea. A seguire, il mosciolo nelle sue preparazioni più classiche: gratinato al forno, farcito in umido, alla parmigiana croccante, e l’immancabile pepata al pomodoro. A conclusione di questo trionfo culinario, una delizia firmata da Giampaoli Dolciaria, “Mosciolchock”, guscio di cioccolato fondente con mousse alla fragola e mora del Conero, guarnito da piccola composta di frutta.

Questo intenso ed esaltante menu non poteva non essere accompagnato da interessantissimi vini del territorio: spumante brut, Marche Chardonnay, Verdicchio dei Castelli di Jesi e spumante di Moscato. 

Il “mosciolo selvatico di Portonovo” ha sicuramente incantato e convinto i presenti all’evento, ospiti che l’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana attende sempre più numerosi alle proprie iniziative, rivolte a raccontare la storia e la cultura del nostro amato territorio.


22-07-2019 Leggi

SEDICI CONFRATERNITE SALGONO A NATE DI BORGO VALBELLUNA. - confraternita del formaggio piave dop

La prima edizione, giusto un anno fa, aveva avuto un indubbio successo. Scaturito dal pretesto di rinnovare il gemellaggio tra la ‘Piave’ e lo SNODAR, l’incontro aveva visto la presenza di altre sette Confraternite, salite alla sede degli alpini a Nate di Borgo Valbelluna (Belluno). Così, a dodici mesi di distanza, la ‘Piave’ ha pensato di replicare l’appuntamento e di invitare altre realtà venete del mondo delle Confraternite. Un invito che è stato prontamente accettato dallo SNODAR, dall’Imperial Castellania di Suàvia, dalla Pasta Fresca, dal Circolo Leoniceno dei Colli Berici, dalla Soppressa di Bassano, dalla Polenta di Vigasio, dai Bigoi al Torcio, dalla Corniola, la Dogale della Marca, dal Raboso e dall’Incrocio Manzoni, dai 12 Apostoli, dalla Tavola Veneta, dal Baccalà alla vicentina, dall’Ingorda del Musetto e dai Radici e Fasioi. L’incontro è stato caratterizzato anche da un altro importante momento: una valutazione della legge regionale che ha istituito il Registro delle Confraternite e del relativo regolamento attuativo. Un confronto nobilitato dalla presenza dell’assessore regionale Federico Caner e dei consiglieri Franco Gidoni e Maurizio Conte. Se unanime è stato l’apprezzamento per il contenuto della legge (“Va ricordato – ha commentato Fabio Bona, presidente della ‘Piave’ - che il Veneto è una delle prime regioni a deliberare in questo settore”), qualche osservazione è stata mossa al regolamento, un po’ troppo complesso e forse eccessivamente burocratico. Recependo le osservazioni, l’assessore Caner si è riservato di convocare, dopo l’estate, una riunione per delineare le necessarie integrazioni. A Nate c’era anche Stefano Cesa, sindaco del neonato comune di Borgo Valbelluna, risultato del referendum di primavera che ha determinato l’unione di Trichiana, Mel e Lentiai. Tempi contenuti per la, davvero molto partecipata, parte ufficiale dell’incontro. Con i saluti delle autorità che hanno posto l’accento sulle potenzialità della rete delle Confraternite nell’ottica di promozione dell’enogastronomia veneta. “E oggi registriamo – ha detto Caner – un altro riconoscimento importante: le Colline del Prosecco sono, infatti, diventate patrimonio mondiale dell’umanità”.  Parole di plauso per l’iniziativa, che rinsalda legami già forti tra le Confraternite venete, sono arrivate da Antonio Bortoli, direttore generale di Lattebusche. Che ha anche, celiando, affermato che “Dobbiamo imparare molto dall’attività della Confraternita del Formaggio Piave dop, perché non è certo facile riunire in questo ambiente un assessore, due consiglieri regionali e il sindaco di uno dei più importanti comuni del Bellunese!”. Dopo la messa c’è stata anche l’intronizzazione di un nuovo confratello della ‘Piave’. Paludamenti, medaglia di san Lucio e forma di Piave sono stati consegnati a Paolo Remini. Tante Confraternite e uno spartito di particolare spessore. Dalle 10, gli ospiti erano accolti con caffè, dolcetti e stuzzicanti fette di insaccati. Dietro le quinte, intanto, Antonio Roccon e i suoi collaboratori della Radici&Fasioi lavoravano alacremente per preparare la versione estiva (la cipolla in luogo della pancetta rosolata) del piatto ormai conosciuto anche lontano dai confini regionali. Appena un po’ più appartati, sudavano i responsabili della polenta e dello spiedo, che avrebbero rappresentato il ‘piatto di mezzo’ della giornata. Conclusa con i dolci (una  straordinaria passerella di prodotti realizzati dalle sapienti mani delle ospiti; per loro, un piccolo omaggio delle ‘Piave’) e un freschissimo gelato Lattebusche. Come ricordo dell’incontro 2019, la ‘Piave’ aveva chiesto al proprio confratello, Giuseppe De Lazzer, di realizzare un ‘cuc’. Si tratta, come ha ricordato lo stesso autore, di un fischietto, realizzato in creta, che imitate perfettamente il verso del cuculo.  Le abili  mani degli artigiani ne realizzavano, soprattutto, in forma di animaletti. Per questa occasione, invece, De Lazzer ha pensato a uno spicchio di formaggio (Piave, ovviamente) nel quale si trova benissimo anche un topolino.


12-07-2019 Leggi

VENTI ANNI DI IMPEGNO - confraternita della sopressa di bassano del grappa

Festeggiati i primi quattro lustri della Confraternita.
Si racconta che, all’inizio, c’era una competizione tra amici, tutti produttori di quell’insaccato noto come ‘soppressa’. Una sfida come usava negli ambienti dove l’attenzione per i prodotti alimentari e la loro lavorazione, era massima. Poi, da confronto era uscita una proposta: perché non mettere assieme le esperienze per puntare, anche, alla promozione del prodotto? Ecco: venti anni fa, proprio da questi presupposti, nasceva la Confraternita delle Soppressa di Bassano del Grappa. Da allora, di strada ne è stata fatta molta e, per festeggiare i 20 anni, il presidente Bruno Valle ha chiamato a raccolta amici e confratelli. In tanti - alla fine erano rappresentate ben 18 Confraternite - si sono ritrovati nella accogliente cornice dell’agriturismo ‘al Covolo’ di Crespano del Grappa, pronti ad affrontare una sfida assai impegnativa con gli insaccati della Confraternita e non solo. Perché già la colazione di benvenuto proponeva anche trippe alla parmigiana! L’appuntamento aveva anche un altro significato. Da qualche anno, infatti, quattro Confraternite (con i padroni di casa, anche la Pasta Fresca, il Circolo Leoniceno dei Colli Berici e il Formaggio Piave dop) hanno deciso di organizzare assieme la propria festa annuale. Dopo l’avvio a Mel (2017, Piave) e l’incontro di Castione di Loria  (2018, Pasta Fresca), ora è toccato alla Soppressa. Dopo la messa - col celebrante che ha rimarcato i valori della condivisione e della socialità che, da sempre, connotano il mondo delle Confraternite – c’è stato un primo momento di ufficialità. Il presidente Valle, ringraziati tutti presenti, ha tratteggiato rapidamente la storia della Confraternita. “Oggi – ha commentato Valle – cresciamo ancora in numero e questo, anche per la giovane età di alcuni nuovi confratelli, è un segnale molto importante”. Ben otto i nuovi associati (Giuseppe Bisson, Alberto Braggio, Giuseppe Campagnolo, Camillo Ferraro, Sergio Gazzea, Emanuele Gottardo, Matteo Silvano Lazzarotto e Gianfranco Piotto), cui Valle ha rivolto questo invito “Sono certo che vorrete sempre essere all'altezza degli ideali che ci uniscono, e che contribuirete, in modo concreto a rafforzarli. La nostra Confraternita ha lo scopo di valorizzare la degustazione della carne suina insaccata, tipico prodotto veneto realizzato con modalità di lavorazione assolutamente tramandate di generazione in generazione. A voi il compito di saper cogliere quest'occasione e di trasmetterla ad altri”. Nello spirito delle 4 Confraternite, c’è stata anche l’intronizzazione di una nuova associata della ‘Piave’: Italina Ferro. Presente anche il presidente nazionale della FICE, Marco Porzio, che ha espresso il plauso delle Federazione per l’importante traguardo raggiunto. “E sono certo – ha chiosato Porzio – che questo, lungi dall’essere considerato un traguardo, sarà piuttosto inteso come un punto di partenza per puntare a nuovi obiettivi”. Si è passati, quindi, a confrontarsi con lo spartito predisposto per l’occasione. Piatto della Confraternita (soppressa stagionata 18 mesi, lardo legato e impacchettato, guanciale, speck), tagliatelle con ragù della casa tagliato a punta di coltello, gran spiedo di carni miste, carpaccio d’ananas con gelato alla vaniglia e millefoglie del ventennale. IL tutto accompagnato da Tai rosso del Circolo Leoniceno, Raboso e Prosecco di Valdobbiadene. Prima del tradizionale scambio di doni, presente anche il consigliere regionale Maurizio Conte che ha ricordato la legge con la quale il veneto ha istituito il registro delle Confraternite, c’è stata la consegna di una targa ai fondatori della Confraternita: Leonida Diego Bussolaro, Bruno Ottavio Valle, Bruno Neri, Ennio Bussolaro e Mario Astuni. Poi la conclusione e l’arrivederci al 2020 quando a organizzare l’incontro delle quattro (in verità, l’anno prossimo ne entrerà una quinta: quella della Corniola Cordenese) sarà il Circolo Leoniceno che, nell’occasione, festeggerà i suoi primi 40 anni.

Le Confraternite presenti.
Presidente FICE - Federazione Italiana Circoli Enogastronomici- Marco Porzio.
Confraternita del Gorgonzola di Cameri,
Confraternita La Caminaza,
Pegaso - Confraternita Varzese Accademici del Salame,
Confraternita del Cotechino magro,
Confraternita Cavalieri della Birra Artigianale - Gruppo Treviso,
Confraternita della Pasta Fresca,
Confraternita del Formaggio Piave DOP,
Congrega dei Radici e Fasioi,
Circolo Enologico Leoniceno Colli Berici,
Confraternita Dei Nostalgici del Tabar di Sant'Antonio Abate,
Confraternita Helicens Fabula,
S.N.O.D.A.R - Sovrano et Nobilissimo Ordine dell'Amarone e del Recioto,
Imperial Castellania di Suavia,
Club 41 Venezia,
Amici di Merlin Cocai,
Confraternita del Baccalà alla Vicentina,
Confraternita déi Fasói in salsa cól busoéà forte de Bassàn,
Academio dai Cjarsons.


12-07-2019 Leggi

FERRO, SPADE E MINIERE IN PROVINCIA DI BELLUNO. - confraternita del formaggio piave dop

“Nacque la guerra di Germania per diverse cagioni. Le principali furono (…) per le Miniere di ferro, che havevano Venetiani per longo tempo posseduto oltra l’Alpi della Italia, le quali venivano portate in zoldo del territorio Bellunese, ivi si lavorano con gran copia di edifici. Essendo il ferro che si lavora in Belluno, di gran longa migliore, più perfetto de tutti li altri , che se ritrovano in questo stato. A questo tempo le vene di ferro vengono portate dal Col di Santa Lucia, che hora è giurisdittione dell’illustrissimo Reverendissimo di Trento. (…) Questo Ferro e Azzale (acciaio) si adopera gran parte del paese, e specialmente nelle Fucine, che danno doi milie spade all’anno di ogni sorte”. Monica Sandi ha iniziato da questa pagina della ‘Historia della città di Belluno’ di Giorgio Piloni, la sua narrazione su uno degli affascinanti aspetti della storia bellunese: la produzione di spade e il loro commercio. Per lavorare il ferro occorrono miniere di facile accesso, con una materia prima di buona qualità (siderite magnesi fera), legna per forni e aria per ossigenarli. Così le prime produzioni in scala media si hanno là dove si trovano insieme questi elementi. In provincia, soprattutto Agordino e Zoldo come, tra l’altro, attestano numerosi toponimi: Forno, Fusine, Fornesighe, Brusadaz, Pian del Forno, Molin, Pian del Bus, Livinal del Bus, Vallinferna, Miniere, Forno di Canale, Fursil. Notizie sulle miniere di questo sito sono presenti in documenti del 1177; e in documento del 1185 si legge che i principali forni del Bellunese e di Zoldo erano già in attività.  Il massimo rendimento si ebbe intorno alla metà del 1600, quando il materiale estratto permetteva il funzionamento contemporaneo di ben nove forni, otto veneti e uno vescovile. Tra i diversi manufatti prodotti, particolare rilievo avevano le spade. Una produzione che richiedeva grandi abilità. Lo spadaio non doveva solo sapere lavorare il ferro, ma avere un’approfondita conoscenza del materiale, delle tecniche di forgiatura e tempra dell’acciaio; e saper valutare il bilanciamento della spada. Per questo, ci doveva essere un lavoro di squadra. La bottega, infatti,  era piena di professionalità diverse: dai garzoni al molatore, ossia l’artigiano a cui spettava la rifinitura e l’imbrunitura della lama, una volta che era stata forgiata. Ma il circuito era assai ampio; c’erano i lavoratori del cuoio, i sellai che creavano i foderi delle spade e i cinturoni. Per non parlare dei minatori, dei canopi (operai specializzati di origine tedesca, boema, ecc.), trasportatori, zattieri, i cavatori di pietra (Bolzano Bellunese, Libano e Tisoi). Ma qual’era la dimensione della produzione? Lungo il torrente Ardo “..vi sono undici mulini, sei magli d’acqua, tre fucine che fanno fin 25 mille spade all’anno di ogni sorte” (dalla relazione di Marco Antonio Miari 1574). Trent’anni più tardi (1609) Francesco Zen scriveva di “Tre fusine, una è di Andrea Ferrara nella città, che può far al presente quatro mille spade all’anno, et le doi altre lontane dalla Città circa un miglio nel loco di Fisterre , l’una tenuta da Pietro da Formegan, che può fare circa doi mille spade all’anno che con le spadette sariano in tutto sei mille spade d’ogni sorte, e nell’altra di Pietro Bressanet compagni si fanno badili et zappe, la qual roba vien poi dispensata in parte in quella valle, sul Trevisan, et in parte nel Padovan”. Qualità oltre che quantità. Al punto che, verso la fine del 1500, i fratelli Ferrara a Pietro da Formegan, anziché limitarsi a incidere una lettera identificativa, presero a firmare per esteso le lame prodotte. L’apice del successo fa raggiunto quando le botteghe bellunesi completavano le lame con else (fornimento) e impugnature sempre più raffinate ed eleganti. Come il ‘quadrotto’ che diventerà il tratto distintivo della produzione. Le spade diventano sempre più eleganti e con esse si forniscono anche foderi e cinturoni. Come e perché si esaurisce il distretto della spada? Intanto, dal ‘600, con l’apparire sulla scena delle armi da fuoco, cambiano le tecniche di combattimento. Venezia, riferimento della produzione bellunese, sposta in Val Trompia (delocalizzazione ante litteram!) la produzione delle armi da fuoco. E poi, comincia a scarseggiare sia la materia prima, sia il  legname necessario ai forni. La produzione diventa via via sempre più antieconomica e le maestranze emigrano sia verso altri centri italiani (Brescia, Friuli, Maniago che poi produrrà coltelli) sia verso oltralpe. L’attento lavoro di molti ricercatori ha, fortunatamente, permesso di far conoscere persone (Pietro, Andrea e Zandonà Ferara, Pietro da Formicano (Antonio, Giorgio e Zammaria–Antonio Da Romagno-Simeon Mamani o Manani) Biagio da Lamon, Giorgio e Giuseppe Giorgiutti di Agordo, Francesco Del Pizzol, Bernardino e Francesco Barcelloni) la cui fama è sopravvissuta - per a verità più all’estero che in patria - al tramonto della produzione.


10-07-2019 Leggi

RICONOSCIMENTO DE.CO. ALL'AMARENA DI SIZZANO - ordine dell amarena e del nebbiolo

Grazie al lavoro di tamnte persone ma soprattutto grazie al lavoro svolto dalla Ordine dell'Amarena e del Nebbiolo di Sizzano, con atto di Giunta Comunale n° 24 del 28 Marzo 2019 il comune di Sizzano (Novara) ha riconosciuto la DE.CO. AMARENA di Sizzano.

Ritenamo sia un grande riconoscimento per uno dei prodotti che rappresentiamo.

In allegato la lettera ufficiale del riconoscimento.


10-07-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 24 GIUGNO 2019 - club enogastronomico viterbese

L’incontro che chiude l’attività del primo semestre è un altro appuntamento alla scoperta del nostro territorio, che ci sorprende con luoghi ricchi di storia e leggenda. Abbiamo infatti visitato un angolo della Tuscia nel quale il tempo si è fermato al 1649, quando i Farnese sfidarono con superbia il Papato e della loro città-gioiello non rimasero che le rovine, oggi inglobate in un rigoglioso bosco che circonda Castro, città fantasma.

Durante la passeggiata, accompagnati da una guida esperta, abbiamo percepito la potenza della Natura che tutto si riprende e colto, come in una foto, la vita della città fermatasi il giorno in cui tutto è stato saccheggiato e distrutto. 

E dopo la cultura storica non poteva mancare la cultura enogastronomica: conclusione della mattinata presso l’agriturismo Radichino a Ischia di Castro: l’azienda fu fondata negli anni ’50 da Carmelo Pira che dalla terra nuragica portò un piccolo gregge di pecore sarde e l’esperienza casearia di generazioni. L’azienda è passata dai 60 ettari iniziali agli attuali 250, tutti in regime biologico certificato da oltre 25 anni.

Oggi i fratelli Pira, Gianni e Tonino, creano pluripremiati formaggi a latte crudo, mentre le sorelle Pira, Piera e Francesca, elaborano i prodotti dell’azienda fondendo la tradizione sarda con le caratteristiche della cucina della Tuscia.


Il menù ha proposto una cucina ricca e genuina a basso impatto ecologico, con prodotti realizzati in azienda, o comunque a filiera corta, come carne e salumi, formaggi, olio, miele e verdure.                                                                                                                     

IL PRESIDENTE
                                                                                                                  
Aldo Quadrani


10-07-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 01 giugno 2019 - club enogastronomico viterbese

Quest’anno ricorrono 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, avvenuta il 2 maggio 1519 ad Amboise (Francia), e il nostro Club ha celebrato l’italiano più famoso nel mondo con un incontro ispirato alla gastronomia del suo tempo, ai banchetti di cui fu stupefacente regista e ai tanti appunti sul cibo e sulla cucina che ha lasciato sparsi tra i suoi scritti e disegni.

Sabato 1° giugno presso il ristorante Il Borgo abbiamo gustato gli ingredienti della cucina rinascimentale con i quali lo chef Eugenio Moschiano ha preparato piatti ispirati ai suggerimenti di Leonardo, assaggiando la zuppa preferita dall’artista e scoprendo che tra le più disparate invenzioni “attribuite” al genio fiorentino c’è anche il panino!! Seguendo le tappe principali degli spostamenti che Leonardo ha intrapreso cercando le occasioni più adatte ad esprimere il suo genio artistico e scientifico: abbiamo iniziato con il contado toscano e con la Firenze medicea per trasferirci poi a Milano e infine abbiamo accompagnato il Maestro nel suo ultimo viaggio in Francia.

Il menù, anzi la “lista dei servizi” è stato accompagnato da aneddoti, curiosità e notizie sul rapporto tra Leonardo e la gastronomia tenuto con maestria e simpatia dalla socia dott.ssa Barbara De Dominicis. Al termine della conviviale sono stati consegnati i distintivi e le tessere associative ai nuovi iscritti: Simona Sebastiani e Salvatore Martines in attesa della lettura della promessa che avverrà a Novembre .                                                                                                                      


IL PRESIDENTE
                                                                                                                  
Aldo Quadrani


10-07-2019 Leggi

CINQUE STOCCAFISSI ED UNA CROCETTA ALL'ANCONITANA - accademia dello stoccafisso all'anconitana

Il Fortino Napoleonico sorge sul mare, a ridosso della spiaggia di Portonovo, uno degli angoli più amati e suggestivi della costa adriatica. Unico il panorama che si gode da questa storica struttura del 1810, realizzata per volontà di Napoleone Bonaparte. Negli anni ’60 viene sottoposto ad un importante lavoro di recupero, nel rispetto delle linee architettoniche originali. Trasformato in albergo nel 1969, è giunto ai giorni nostri nel pieno della sua bellezza, continuando a rappresentare un simbolo per la splendida baia di Portonovo.E’ stata proprio questa magica ed esclusiva locationad ospitare un evento che caratterizza gli appuntamenti sociali della “Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana”. Affidare all’estro ed alla buona volontà di alcuni soci la preparazione dello stoccafisso, condividendo le proprie tradizioni familiari, ha consentito agli amanti di questo piatto prelibato di apprezzarne appieno la ricchezza e l’unicità del suo sapore.Un’occasione particolarmente gradita ai soci dell’Accademia, all’insegna dell’amicizia e del piacere di poter condividere, assaporare e commentare il risultato del lavoro dei “cuochi” che si sono generosamente prestati per l’evento. Circa cento ospiti hanno aderito all’invito, accolti in uno dei giardini più esclusivi del Fortino Napoleonico, a ridosso del mare. Profumi salmastri e vista sul golfo hanno fatto da cornice ad una elegante mise en placepreparata con maestria, su sapiente indicazione del maîtredel noto ristorante.Non una competizione, nessuna gara, né vinti né vincitori, ma esclusivamente il piacere di condividere con amici una parte delle proprie tradizioni, dei propri ricordi, del calore di quei sentimenti che la frenesia di questa società tenta, inutilmente, di allontanare. Ad accogliere i graditi ospiti, un cocktail di benvenuto, in grado di accompagnare nel migliore dei modi la magica atmosfera del tramonto. “BiancoNero”, delicatissimo moscato con eleganti profumi di yellow rose, proposto dalla cantina Moroder, ha accompagnato sfiziosi antipasti fritti, a prova dei palati più esigenti. Quindi, un risotto Carnaroli stagionato 22 mesi, ai gamberi, zenzero e profumo di lime, di estrema eleganza e carattere, piatto ampiamente apprezzato dai commensali, che ne hanno scoperto l’attrattiva amplificata da un superbo Verdicchio dei Castelli di Jesi classico “Terre Cortesi”, prodotto dalla Azienda Vinicola Moncaro, un mustdel nostro territorio, apprezzato ben oltre i confini delle Marche.A seguire, il momento cloudella serata. Cinque stoccafissi preparati da altrettanti soci dell’Accademia. Come già detto, nessuna competizione fra i tavoli, ma solo il piacere di proporre – ciascuno con la propria ricetta – un antico piatto della tradizione cittadina, ormai conosciuto ed affermato in tutta la Nazione.Dicevamo cinque cuochi disposti a mettersi alla prova ed a sottoporsi ai giudizi dei presenti, tutti particolarmente esperti ed amanti del piatto protagonista della serata e, giustamente, esigenti.Ben riconoscibili per aver indossato i prescritti grembiuli da cuoco forniti dall’Hotel Fortino Napoleonico, i nostri amici hanno accompagnato e servito agli ospiti il prodotto del loro lavoro, oltre 20 chili di stoccafisso della migliore qualità, preparato con la perizia e l’amore che questo piatto richiede, per poter essere apprezzato in tutto il suo valore.Ai fornelli, non potevano mancare il Presidente dell’Accademia, Pericle Truja, e la Vice Presidentessa Paola Bellini, unitamente ai componenti del Consiglio Direttivo Cassandra Mengarelli e Giandomenico Papa. La cinquina vedeva la partecipazione di un nuovo socio, Andrea Pistoli, d’ufficio iscritto nella categoria dei “giovani”.Unanime il giudizio positivo espresso dai presenti nei confronti di tutti i piatti proposti, circostanza che ha gratificato il lavoro dei cuochi e, soprattutto, dell’intera Accademia, molto legata a questa manifestazione.Lo stoccafisso è stato accompagnato, per questa occasione, da un’altro piatto fondamentale della tradizione cittadina, le crocette all’anconetana, magistralmente preparate dal socio Arvedo Masini. Una squisitezza marinara, proposta nel pieno rispetto della tradizione, a sigillo di una serata veramente indimenticabile.La cena non poteva trascurare una nota di dolcezza, colmata magistralmente da una Bavarese al Verdicchio brut, frutti di bosco e biscotto morbido al pistacchio.Una cena di tale valore, consumata in un luogo magico e suggestivo alle pendici del Conero, non poteva non prevedere un momento musicale, per suggellare il sentimento di amicizia e di condivisione che caratterizza il comune sentire dei soci dell’Accademia e dei loro graditi ospiti.L’occasione è stata fornita da un nuovo socio dell’Accademia, stimato professionista e cantautore per passione, l’avvocato Gianni Marasca. Accompagnato da uno storico musicista anconetano, Pino Gulizia, Marasca ha presentato una serie di brani classici del repertorio degli anni ’60 e ’70, concludendo la serata con alcune canzoni da lui composte ed interpretate in maniera coinvolgente.Una serata di particolare glamourche verrà certamente riproposta l’anno prossimo, nella migliore tradizione dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana.


02-07-2019 Leggi

Belgio e Alsazia IV Parte - ordine dell amarena e del nebbiolo

Tre giugno, quarantesimo capitolo della Confrerie du Veritable Flammekueche in un piccolo paesino alsaziano nei pressi di Strasburgo. La confretrnita composta da ristoratori accoglie al pomeriggio i convenuti per la degustazione di tarte flambèe a volontà accompagnata da cremant d'Alsace e birra locale con il sottofondo musicale di corni. Al termine della cerimonia, cena di gala con l'omaggio del bicchiere serigrafato per l'occasione.


30-06-2019 Leggi

Belgio e Alsazia III Parte - ordine dell amarena e del nebbiolo

Due giugno, confraternita de la Bietrumè e de la Blanche de Namur. Secondo capitolo belga nella citta di Namur sulla Mosa, conosciuta sopprattutto per la sua birra e i suoi dolci bonbons di caramello, nocciole e cioccolato. Ricevuti alla Maisons des Desserts, la miglior pasticceria della città, per la colazione, siamo stati accompagnati da un Molon ( un giullare che un tempo girava la città sui trampoli per raccogliere elemosina per i poveri) che ci ha fatto da guida per la visita dei più importanti monumenti della città.


30-06-2019 Leggi

Belgio e Alsazia II Parte - ordine dell amarena e del nebbiolo

Primo giugno al museo delle campane di Tellin, paese dove un tempo si fabbricavano campane, si è svolto il capitolo della Confraternita locale, i cui passaggi ufficiali sono scanditi dal rintocco della campana, simbolo del sodalizio. Questa confraternita che tutela le noci e l'ottimo distillato Djage ( noci nel linguaggio locale) è composta da persone giovani e goliardiche che hanno rallegrato i convenuti con molte battute divertenti e dissetato i presenti con continui assaggi del loro liquore. Come sempre al termine la cena di gala con ottimi piatti del territorio.


30-06-2019 Leggi

Belgio e Alsazia Ia parte - ordine dell amarena e del nebbiolo

Tre giorni all'insegna della convivialità e del folklore in Alsazia e Vallonia, alla scoperta delle birre trappiste di Orval, Rochefort e Chimay, con visita alle rispettive abbazie, dove i monaci, oltre alla birra, producono anche gustosi formaggi. Durante il viaggio sosta in Alsazia, terra di vini importanti e di ottimo cibo, dallo splendido paesaggio in questo periodo reso ancora più caratteristico dalla presenza delle cicogne e dei loro nidi e dalle case abbellite da una quantità infinita di fiori. Saranno un ottimo ricordo la partecipazione a tre capitoli in cui il nostro GM è stato insignito cavaliere d'onore e l'accoglienza calorosa riservataci soprattutto per aver avuto il piacere per la prima volta di ospitare una confraternita italiana.


30-06-2019 Leggi

Confraternita del Sanbajon e dij Noaset - ordine dell amarena e del nebbiolo

Giornata ricca di cultura organizzata dai confratelli di Chivasso alla Fortezza di Verrua. Al termina della piacevole conferenza storica e della cerimonia ufficiale, trasferimento al ristorante Antico Palter 1892 per il convivio conclusosi con il tradizionale Sanbajon con i Noaset.


08-06-2019 Leggi

Circolo della Rovere - ordine dell amarena e del nebbiolo

Ventosissima e gustosissima giornata trascorsa a Savona con gli amici del Circolo. Alla colazione ligure sono seguiti una conferenza sul chinotto e la descrizione dell'azienda produttrice dei vini serviti durante il convivio. Un pranzo della tradizione ligure ma con piatti rivisitati dalla eccellente brigata di cucina, formata come da consueto dai soci della confraternita.


08-06-2019 Leggi

XXXVII Tornata della Confraternita del Sanbajon e dij Noaset - confraternita del sambajon e dij noaset

Nella Rocca di Verrua Savoia, in ciò che l’uomo ed il tempo ci hanno lasciato della storica fortezza che ha sconvolto i piani di guerra delle grandi potenze europee nei secoli XVII e XVIII, in questo punto strategico di avvistamento e difesa della via per la capitale sabauda, dominante la valle del Po ai margini delle colline casalesi, domenica 26 maggio 2019 si è svolta la XXXVII Tornata della Confraternita del Sanbajon e dij Noaset di Chivasso.

Il titolo della Tornata era “I profit ch’a l’han fait i franseis a Vrua” (detto piemontese traducibile in “vittoria di Pirro”), prequel della XXXV Tornata “l’Assedio di Chivasso”, incontro di due anni addietro nella Tenuta del Cerello, occupata dalla cavalleria francese nel luglio 1705.

Appuntamento con la storia a cura del Gran Maestro Roberto Cantamutto che, dopo brevi cenni sulla Rocca, ha parlato dell’assedio del 1625 durante la guerra dei Trent’anni e del duca Vittorio Amedeo II, “la volpe savoiarda”. Ha completato il ricordo storico l’attuale custode della fortezza, Enrico Giacomasso, che ha rievocato i sei mesi dell’assedio francese nella guerra di successione al trono di Spagna.

Nella Tornata ha fatto il suo ingresso in Confraternita Francesca Marino e sono stati mantellati Anna Cattaneo, Pasquale Centin, Franca Corio e Primaria Garoglio.

Hanno contribuito al successo dell’incontro la presenza del presidente della FICE, Marco Porzio, della Proloco Chivasso L’Agricola, Davide Chiolerio, e le Confraternite ospiti del Piemonte e Veneto: Associazione Cui dal lundass, Compagnie du S.A.R.T.O. Portique di Chivasso, Confraternita d’la Tripa d’Moncalé, Confraternita del Bacalà alla Vicentina, Confraternita del bagnet, del dolcetto e del moscato di Mango, Confraternita del gorgonzola di Cameri, Confraternita della Bagna Caoda, Confraternita della Nocciola tonda gentile di Langa, Confraternita del Vino e Panissa, Magnifica Consorteria dei Gamberai, Ordine dell’Amarena e del Nebbiolo, Ordine dei Coppieri di Aleramo e Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e del Tomino.

L’incontro si è concluso con aperitivo nel parco e pranzo nello storico ristorante “Antico Palter 1892”, in frazione Sulpiano di Verrua.


08-06-2019 Leggi

Consegna targa a NUOVO RANCH - congrega dei radici e fasioi

“Non abbiamo certo la pretesa di surrogare le più famose Guide enogastronomiche. Più semplicemente, crediamo sia giusto che una realtà come la Congrega, si faccia parte diligente per far conoscere (e per riconoscere pubblicamente) le eccellenze imprenditoriali del nostro territorio”. Il Presidente, Antonio Roccon, ha spiegato con queste parole la decisione della Congrega di assegnare al ‘Nuovo Ranch’ di Ponte di Piave, ristorante della tradizione veneta, la targa che suggerisce la frequenza del locale stesso. “Non è un evento molto frequente, questo; difatti – ha chiosato Roccon – in venti anni di attività, le abbiamo assegnate tre (al ristorante ‘da Gigetto’ a Miane, alla locanda ‘al Gambrinus’ e al ristorante ‘Castelbrando’) cui ora si aggiunge questo”. Tutto è avvenuto in occasione della festa del Patrono di Susegana che prevedeva un evento dedicato alla tradizione. Evento che ha visto protagonisti i Radici&Fasioi’, l'ossada di maiale, il cotechino con purée, e la polenta con salame cotto. Oltre al riconoscimento al ‘Nuovo ranch’, la Congrega ha anche premiato il Comitato del Maggio Suseganese per il pluriennale impegno nell’organizzazione della festa.


08-06-2019 Leggi

41° CONVIVIO DELLA COMPAGNIA NOVEMBRE 2018 - compagnia dei vignaioli e dei tavernieri di torgiano

Il giorno 10 novembre la nostra Compagnia ha partecipato, sfilando con i paludamenti, alla Rievocazione della “Guerra del Sale” che si svolta lungo le vie del borgo di Torgiano. Il giorno 11 novembre, giorno di San Martino, come da tradizione statutaria, si è svolto il 41° Convivio della nostra Compagnia. Nella splendida e suggestiva cornice del Castello di Rosciano, si sono date appuntamento le Consorelle ed i Confratelli della Compagnia per la cerimonia di intronizzazione di quattro nuovi Confratelli. Si tratta della Prof.ssa Loretta Bastianini, dell’ Ing. Federico Betti, del giornalista enogastronomico Jacopo Cossater e del Dott. Federico Bibi.   Grossa commozione al momento dell’intronizzazione di Loretta, compagna e vedova del nostro compianto Camerlengo Dott. Massimo Alberti. Al convivio siamo stati onorati di avere come ospiti una rappresentanza della Confraternita del Sambajon e dej Noaset di Chivasso (TO) guidati dal loro Maestro di Cerimonie Riccardo Birolo, con il quale si è svolto il rituale scambio di doni. Dopo la cerimonia ci siamo tutti ritrovati nella Sala Armi del Castello per Cena di Gala con un lauto spartito di prodotti del territorio.   


05-06-2019 Leggi

PATTO UNINE CONFRATERNITA DEL FORMAGGIO PIAVE DOP - compagnia dei vignaioli e dei tavernieri di torgiano

Nell’ambito dei fini istituzionali della Campagnia , allo scopo di ampliare gli orizzonti ed incontrare altre Confraternite con lo stesso amore per la vite, il vino e l’enogastronomia, il giorno 25 maggio sono giunti in Torgiano i Confratelli della Confraternita del Formaggio Piave DOP di Busche di Cesiomaggiore, con i quali è stata sottoscritta una “Carta di Unione” contenente un “Voto di Fede, Fraternità e Patto di Amicizia”. La mattinata si era svolta con la visita al Museo del Vino di Torgiano ed alle Cantine Lungarotti con degustazione di alcuni vini. Quindi le due delegazioni si sono ritrovati presso il Ristorante Si.Ro. di Torgiano per il rituale della cerimonia della firma della “Carta”. Dopo i saluti di rito e la presentazione delle due Confraternite,  tra Il Camerlengo della Compagnia dei Vignaioli e Tavernieri Sig. Mauro Fico ed il Presidente della Confraternita del Formagio del Piave Dop, Fabio Bona, sono stati scambiati i doni, tra i quali non poteva mancare lo scambio del formaggio del Piave Dop ed i vini di Torgiano. Con immenso piacere abbiamo avuto modo di conoscere ed accogliere anche il Sig. Francesco Danesin, Presidente della Confraternita Dogale della Marca, accompagnato dalla sua delegazione, che si era unita in viaggio alla Confraternita del Formaggio del Piave Dop. Abbiamo quindi molto gradito i doni della Confraternita Dogale della Marca, e, ad anch’essa abbiamo voluto fatto assaggiare le eccellenze enologiche del nostri territorio. Dopo un lauto pranzo conviviale ci siamo salutati con l’intento di rivederci quanto prima, magari a Busche di Cesiomaggiore.


05-06-2019 Leggi

PATTO UNIONE ORDINE CASTELLANI DEL CHIARETTO - compagnia dei vignaioli e dei tavernieri di torgiano

La Compagnia dei Tavernieri e dei Vignaioli della Comunità di Torgiano viene costituita nel Dicembre  1977 allo scopo di far rivivere lo spirito di quelle antiche associazioni, affinché tutte le cose vadano felicemente e prosperamente per l’onore e stato popolare della Comunità di Torgiano. Gli scopi della Compagnia fanno riferimento agli Statuti del 1379 della “Città di Perugia, Borghi, Sobborghi e Contado”  alla quale anche i Tavernieri del Castello di Torgiano appartennero. Si propone di: promuovere e valorizzare il vino di Torgiano; custodire, alimentare e diffondere le tradizioni del mondo vitivinicolo di Torgiano e contrade vicine; promuovere, attraverso la incentivazione del turismo, la conoscenza del territorio, dei sui prodotti, della sua cucina; favorire iniziative ed occasioni di incontro a carattere culturale legate al settore enogastronomico; divulgare la conoscenza dei prodotti della Terra Umbra e quelli di Torgiano in particolare.   Nell’ambito di questi fini istituzionali, allo scopo di ampliare gli orizzonti ed incontrare altre Confraternite con lo stesso amore per la vite ed il vino, il giorno 29 settembre sono giunti in Torgiano i Confratelli dell’ Ordine dei Castellani del Chiaretto di Desenzano del Garda, con i quali è stata sottoscritta una “Carta di Unione” contenente un “Voto di Fede, Fraternità e Patto di Amicizia”. Dopo i saluti di rito e la presentazione delle due Confraternite,  tra Il Camerlengo della Compagnia dei Vignaioli e Tavernieri Sig. Mauro Fico ed il Presidente dell’Ordine dei Castellani del Chiaretto Sig. Luciano Aletto, sono stati scambiati i doni, tra i quali non poteva mancare lo scambio dei vini Chiaretto del Garda ed i vini di Torgiano. Alle cerimonia è intervenuto Il Sindaco del Comune di Torgiano Dott. Marcello Nasini che ha portato il saluto dell’ Amministrazione, sottolineando come la vite, il vino e l’olio siano il fiore all’occhiello del nostro territorio ed intorno ai quali ruotano manifestazioni ed eventi. Ha ricordato in particolare “Versando Torgiano”, manifestazione legata al vino, all’olio nuovo ed all’arte della Ceramica con la realizzazione di “Vaselle d’autore” in cui, ogni anno, artisti nazionali ed internazionali presentano una loro interpretazione   della “vasella”, tipico recipiente utilizzato per la mescita del vino. A tal proposito ha donato alla Confraternita ospite una vasella realizzata nel 2012 da un artista giapponese La Pro Loco di Torgiano ha invece donato un “Vinarello” con la sky line di Torgiano, opera pittorica realizzata con la particolare tecnica di diluire i colori con il vino, anziché con il sistema tradizionale dell’acqua. Alla Cerimonia era presente anche la Dott.ssa Chiara Lungarotti che ha portato il saluto dell’azienda di famiglia ed il ringraziamento all’Ordine dei Castellani del Chiaretto per aver scelto di effettuare il Gemellaggio con la Confraternita che rappresenta il territorio di Torgiano. 


05-06-2019 Leggi

CONVIVIO DELLE CONFRATERNITE - 5/5/2019 - - circolo enogastronomico della rovere

Si è tenuto a Savona lo scorso 5 Maggio l’annuale “Convivio delle Confraternite” organizzato dal Circolo Della Rovere.

L’agenda della manifestazione è rimasta in sospeso sino all’ultimo a causa del maltempo.
Era infatti programmato che l’incontro con le Confraternite ospiti si svolgesse all’aperto, presso i giardini sovrastanti la sede del Circolo, con successivo Corteo nel centro storico della città.

I Soci del Circolo Della Rovere hanno sperato sino all’ultimo che le condizioni climatiche, spesso così rapidamente variabili in Liguria, potessero virare al bello. Purtroppo il clima è sì cambiato ma in peggio: acqua torrenziale, vento fortissimo, freddo invernale!  

Fortunatamente, nonostante le avverse condizioni il Convivio ha raccolto consensi da parte degli Ospiti. Il “piano B”, attivato in extremis, ha accolto i Confratelli nella bella Sala del Centro Diocesano dove, al loro arrivo, è stata servita la colazione “alla ligure” con focaccia e buzzetto (e ovviamente un caffè caldo, con quel tempo!).  

Al benvenuto del Presidente del Circolo, Roberto Olivero, sono seguiti i Saluti dell’Assessore del Comune di Savona, Pietro Santi, e del Presidente della FICE, Marco Porzio.  

L’incontro ha avuto quindi inizio, a titolo di benvenuto, con la proiezione di belle immagini di tutte le Confraternite presenti, sottolineate da continui e simpatici applausi dei presenti. Si è proseguito con l’immancabile chiamata delle Confraternite e con l’interessante intervento di due relatori, Mario Vergari della Confraternita del Chinotto di Sestri Ponente, con argomento il chinotto di Savona e Vincenzo Comelli, produttore ed esperto enologo, sulle produzioni autoctone liguri.  

Due Confratelli sono stati nominati Soci Onorari del Circolo: Heidi Berujon della Confraternita “L’Esprit du Vin” e Gianni Terzi, della Confraternita del Cotechino Magro ed un ulteriore riconoscimento è stato dedicato ai due Soci Della Rovere con maggior anzianità di servizio: Mariagrazia Bonfiglio, da 32 anni nel circolo, e Giorgio Zavaglia, da 30 anni di cui quasi due terzi da Presidente.  

La riunione si è così protratta sino all’ora di pranzo in quanto, su disposizione delle autorità comunali, l’allerta meteo e le avverse condizioni non consentivano il previsto Corteo.  

Con una breve passeggiata sotto i portici ci si è quindi trasferiti nella sala del Circolo dove è stato servito il pranzo, preparato, come da tradizione, dagli stessi Soci Della Rovere.  

Il menù, rigorosamente ligure, ha previsto: Torta pasqualina e ripieni della tradizione, Ravioli di Baccala’, Sformato di coniglio alla ligure, Composta di chinotti, mousse di cioccolato bianco, polvere di capperi e salvia. Abbinamento con vini liguri: Vermentino Riviera Ligure di Ponente DOP 2018,  Pigato Riviera Ligure di Ponente DOP 2018, Granaccia Colline Savonesi IGP 2017, Vermentino Passito Riviera Ligure di Ponente DOC 2016.  

Al termine del pranzo, grandi applausi e complimenti alle brigate di cucina e di sala.  

Un plauso particolare a tutte le Confraternite che, nonostante il maltempo, non hanno fatto mancare la loro presenza:  
Confrérie Sossons d’Orvaulx,  Helicensis Fabula, Cavalieri della Grappa e del Tomino, Compagnons de Beaujolais, Confraternita del Bagnet, del Dolcetto e del Moscato, Confraternita del Chinotto, Confraternita del Cotechino Magro, Confraternita del Gorgonzola, Confraternita della Mesciua, Confraternita della Nocciola, Confraternita del Risotto, Confraternita d'la Tripa d'Moncale', Confrérie des Chevaliers de l’Aiet de Trets, Confrérie de l’Esprit du Vin, Confrérie Olivado de Provence, Ordine dell’Amarena e Nebbiolo.


01-06-2019 Leggi

Conviviale al Ginevra Restaurant del SeePort Hotel di Ancona - accademia dello stoccafisso all'anconitana

Le città sono vive, si modificano e si evolvono. Accompagnano il percorso dei loro abitanti, i loro mutamenti culturali ed il loro comune sentire. Ancona, “città di scoglio” non si sottrae a questa regola, regalando a coloro che la incontrano continue novità, pur nel rassicurante solco della tradizione.Ecco come un nuovo Albergo, frutto del sapiente recupero di un edificio degli anni ’50, sorto su di un’antica batteria difensiva del porto, ha saputo interpretare al meglio l’esigenza di offrire ospitalità di pregio ad una clientela sempre più consapevole ed attenta a quei particolari che ne sanciscono l’unicità. Una posizione panoramica di smagliante bellezza e dei servizi di buon livello regalano al cliente emozioni difficilmente rinvenibili in altri contesti urbanistici.L’ultimo piano dell’edificio, costituito da una estesa terrazza che si affaccia sul porto e che sembra toccare l’antistante Duomo, eretto sul colle Guasco, ospita il “Ginevra Restaurant”, luogo denso di suggestioni enogastronomiche che accompagnano l’ospite in un viaggio quasi onirico fra le fragranze dell’entroterra marchigiano ed il salmastro di una mare che sembra attraversare le vetrate dell’edificio. Qui la cucina è progettata con eleganza e sapienza, nel rispetto della tradizione e dell’innovazione. Questa è la filosofia che il suo guru, lo Chef Paolo Antinori, ha inteso proporre ai suoi avventori, regalando una esperienza avvolgente ed emozionante, nella dimensione del gusto evoluto. Completa la sensazione di benessere un ambiente dal design moderno e minimal chic, in grado di esprimere raffinatezza di livello internazionale. In cucina è presente una costante ricerca di qualità, con particolare attenzione ai migliori prodotti del territorio, in grado di accontentare e soddisfare anche i palati più attenti ed appassionati. Il menù, rinnovato costantemente, rispecchia la naturale alternanza delle stagioni, rivisitando i piatti più significativi della tradizione marchigiana.E’ nella missione della Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana aprirsi al territorio ed alle proposte che questo è in grado di formulare, nella costante ricerca di una tangibile armonia fra passato e presente, fra tradizione ed innovazione.L’Accademia non poteva, quindi, sottrarsi dall’incontrare una nuova e prestigiosa realtà locale, rappresentata dal “Ginevra Restaurant”.Nella serata del 10 maggio u.s., i soci dell’Accademia sono stati graditi ospiti del SeePort Hotel, accolti da un piacevolissimo aperitivo di ben venuto presso la terrazza del “Roof Garden Bar”, aperitivo a base di eleganti bollicine in grado di sostenere l’impatto con un panorama mozzafiato. A seguire, negli eleganti locali del ristorante, un menù appositamente studiato per l’occasione, come di seguito riportato.Ovviamente, il protagonista della serata non poteva che essere lo “Stoccafisso all’Anconitana”, declinato secondo l’antica ricetta dell’Accademia. Un piatto in grado di competere con la bellezza  del luogo e con la magia di una serata indimenticabile.Doveroso segnalare e ringraziare, oltre allo chef Paolo Antinori, tutti i suoi giovani collaboratori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della serata. Una positiva menzione alla interessante cantina curata dal sommelier Roberto Cecchetti ed ai piacevoli vini dal medesimo selezionati per l’occasione.La gradevolissima serata conviviale si è conclusa con l’unanime convinzione che un nuovo Ristorante sia entrato con merito a far parte della famiglia di quelli che danno lustro ed evidenza all’ospitalità enogastronomica della nostra Città.


30-05-2019 Leggi

Gemellaggio Confraternita degli amici del Lüadèl - confraternita della spalla cruda

Martedì 21 maggio a Pomponesco, in Provincia di Mantova, si è costituita ufficilamente la Confraternita degli amici del Lüadèl gemellata con l'Arcisodalizio per la ricerca dell Spalla Cruda Suprema di San Secondo Parmense.


La confraternita si è costituita, presso la trattoria Cav.Saltini, con lo scopo di promuovere un prodotto quasi dimenticato che rischiava di scomparire e allo stesso tempo di promuovere un territorio ricco di storia e tradizioni legato al grande fiume Po.

Alla presenza del cerimoniere della Confraternita della Spalla Cruda, Erasmo Conti, si è stipulata la nascita della Confraternita e del gemellaggio di queste due realtà che condividono la passione per il buon cibo, sano e semplice e legato ai territori di provenienza con lo scopo di farli consocere ed apprezzare sempre di più.

Il dott.Mazzani Alberto, nominato all'unanimità Presidente della Confraternita degli amici del Lüadèl ha sottoscritto il documento in cui si impegna ad onorare lo statuto che sarà promulgato nell'interesse dei confratelli.

Siamo felici e lieti di dare questa splendida notizia e di iniziare questo percorso insieme!


29-05-2019 Leggi

I Radici e Fasioi incontra l'ossada - congrega dei radici e fasioi

Anche quest'anno ci ritroviamo la sera del 23 maggio, sotto i tendoni festeggiamenti del Comitato del Maggio Suseganese. Il motivo é festeggiare con la tradizionalità enogastronomica. I Radici e Fasioi si incontreranno con l'ossida e magari con un "goto" di raboso per colorare un appuntamento che viene riproposto annualmente nel segno della convivialità e dell'amicizia. Un sincero ringraziamento va al Comitato del Maggio Suseganese, per la sua disponibilità.


19-05-2019 Leggi

CAPITOLO STRAORDINARIO DI PRIMAVERA - accademia della castagna bianca

I 5 gradi di temperatura mattutina, con la neve scesa nella notte ad ammantare le vicine montagne, ci hanno fatto abbandonare l'idea di servire la colazione all'aperto nei giardini del Belvedere e pure di ricorrere al preventivato piano B ( riparare nel chiostro del duomo) ma addirittura ci hanno spinto a ripiegare su un estemporaneo piano C approfittando della attigua bella sala del capitolo dei canonici.            

La colazione campagnola è consistita, tanto per entrare subito nel tema della giornata, in una assaggio di petali di filetto e spuma di trota della azienda Agritrutta, salame di trota dalla azienda agr. San Biagio, formaggi Raschera e robiola della Agritomeria a metà strada tra i due allevamenti ittici, il tutto servito e accompagnato da pane di farro o di grani antichi, grissini di mais e vini rosati della Provenza o dal nostro Dogliani, dulcis in fundo le classiche paste di meliga e caffè. Così corroborati si è potuta attraversare la strada per trasferirci nella Sala Ghisleri (ex cappella del vescovado) ed essere intrattenuti dal nostro confratello agronomo Giorgio Colombo e dalle "nostre signore delle trote" Delia Revelli e Lorenza Borsarelli ( titolari delle summenzionate aziende) su vari aspetti dell'itticoltura : progettazione degli allevamenti, fecondazione, schiusa delle uova, allevamento degli avannotti e poi delle trote (ma anche di altri pesci: salmerini, storioni ecc.) e la loro trasformazione in vari prodotti studiati anche per assecondare le tendenze del mercato e allettare il gusto dei bambini (filetti vari, hamburger, caviale, bottarga, patè, ecc.) con particolare attenzione per i filetti affumicati a freddo di trota salmonata. Ai loro sono seguiti gli interventi di due veterinari dell'ASL (i dr. Giovanni Comino e Irma Bovolo) sulla legislazione e i controlli - anche alimentari - per concludere con i pregi nutrizionali del nostro, sempre presente ed apprezzato, prof. Sivio Matteo Borsarelli. E’ anche stato ricordato che a Mondovì è stata combattuta e vinta la battaglia, poi copiata da altri comuni, per l’utilizzo nelle mense scolastiche di prodotti locali con, ad es., la sostituzione delle trote al pangasio.                                                                                     

Puntuali, alle 12,30, altro trasferimenti di qualche decina di metri per consumare il pranzo, preparato dal ristorante Corsaglia, nella sala delle feste del circolo di lettura dove i ristoratori sono stati, per la terza volta, più che all'altezza della situazione servendo con cortese sollecitudine gustosi piatti insoliti, con menzioni particolari per la battuta di carne cruda, la minestra di erbette primaverili servita in scodelle col logo della confraternita (poi offerte in ricordo con la ricetta della minestra), il tris di dolci alla castagna e la barbera del Monferrato della loro cantina. La rappresentanza della confraternita del formaggio Piave Dop, prima del dolce, ci ha poi deliziato tutti con un generoso assaggio del loro prodotto illustrandone anche con giusto orgoglio le peculiarità.Unico rammarico della giornata non aver avuto tante confraternite ospiti fermandoci a otto sodalizi, di cui tre esteri: Amis de vin et du cochon en Coeur di Var, Saint Romain en Bordelais et pays Libournais e Confraria gastronomica da Madeira. Gli italiani che ci hanno onorato con la lora partecipazione sono stati  l’ Academio dai Cjarsons, la Confraternita del formaggio Piave Dop, il Magistero dei Bruscitti da Busti Grandi, la Confraternita d’la Tripa d’ Moncalè e la Confraternita del Raschera e del Bruss.


18-05-2019 Leggi

VIII^ Convivium “Madonna te li pampasciuni” - confraternita del pampascione salentino

Il primo week end di marzo ha richiamato nel Salento una folta rappresentanza di confratelli e consorelle provenienti da diverse regioni d’ Italia. Unitamente a Marco Porzio, Presidente nazionale  FICE e Gran Casaro Cerimoniere della Confraternita del Gorgonzola di Cameri, Fabio Bona insieme ad una nutrita rappresentanza della Confraternita del Formaggio Piave DOP di Busche di Cesiomaggiore, ci hanno onorato della loro presenza:  Circolo Enologico Leoniceno dei Colli Berici di Lonigo, Confraternita Enogastronomica Bresciana della Grappa, Vini ed Antichi Sapori, Confraternita del Capocollo di Martina Franca, Confraternita Dogale della Marca di Mogliano Veneto, Ordine dell’Amarena e del Nebbiolo di Sizzano.

Un’ edizione più affollata del solito e con un programma nutrito che in tre giorni  hacoinvolto i partecipanti in un cammino alla scoperta dei luoghi, dell’ enogastronomia e della cultura del Salento.

Come al solito, la “Confraternita del Pampascione Salentino” ha organizzato la manifestazione  con l’ intento di accompagnare gli amici presenti tra le peculiarità del Salento, cercando di abbinare al puro piacere conviviale diversi approfondimenti relativi alla nostra storia ed alle tradizioni locali.  Il tutto nel segno dalla celebrazione della nostra cipolletta violacea, simbolo della cucina povera, ed a km 0,  a noi tanto cara.

Il nostro tour ha avuto inizio a Leverano, centro di origine altomedievale che sorge sulla fertile pianura dell’entroterra salentino in un territorio  particolarmente predisposto per la coltivazione e per i vigneti. Qui siamo stati ospiti della cantina “Conti Zecca”, azienda di prestigio nell’ eccellente varietà di vini salentini. L’ azienda sin dai primi del ‘900 è impegnata nello sviluppo del ciclo produttivo dalla coltivazione alla vinificazione delle uve dei propri possedimenti, senza mai alterare i sottili equilibri del luogo. In contemporanea alla visita delle aree di produzione, nell’ accogliente enoteca abbiamo degustato, guidati dalla passione e dalla competenza di Fabrizio Miccoli, Vice Presidente della delegazione leccese dell’ Associazione Italiana Sommelier,  alcuni dei vini prodotti negli oltre 320 ettari su cui si sviluppano i vitigni dell’ azienda.

Da Leverano ci siamo spostati nella vicina Copertino, tra le più suggestive cittadine del Salento, che incanta i visitatori con le meraviglie architettoniche  i cui fregi prendono forma dalla caratteristica pietra leccese. Ad attenderci  vi era il Sindaco,  Prof.ssa Sandrina Schito; ci siamo addentrati tra le stradine del centro storico ed abbiamo visitato i luoghi legati a San Giuseppe da Copertino, il Santo dei voli, protettore degli aviatori ma anche degli studenti, in un percorso estremamente coinvolgente.

Per il primo appuntamento a tavola abbiamo raggiunto la nostra Alezio, e precisamente il ristorante “Le Macare”, per una “overture” curata dalla apprezzatissima chef Daniela Montinaro.

La giornata di sabato ha interessato la zona del Capo di Leuca con una pluralità di momenti di varia estrazione. In prima mattinata siamo giunti presso l’ oleificio FORESTAFORTE di Gagliano del  Capo, azienda creata dal Dott. Giovanni Melcarne, agronomo ed ambasciatore dei sapori e dei profumi del Salento in italia e nel mondo. Il marchio “ Forestaforte” è frutto di tanta passione ed anche il risultato di un impegno rivolto alla  ricerca dell’ innovazione ed al raggiungimento di elevati standard qualitativi nel rispetto delle tradizioni. Nel corso della visita il Dott. Melcarne, oltre a presentare e far degustare i propri prodotti, si è soffermato inoltre sulle problematiche legate agli effetti del batterio chiamato Xylella fastidiosa che negli ultimi anni ha distrutto un numero elevato  di olivi secolari presenti in questo territorio. Una zona, quella salentina, in cui l’olivo non rappresenta semplicemente una pianta bensì un elemento fondamentale per la vita e lo sviluppo.  Il Dott. Melcarne , da sempre impegnato anche nell’ opera di sensibilizzazione per tentare ogni possibile intervento per debellare questo male, ha esposto ai convenuti le cause della mancata soluzione dl questo dramma ambientale.

Da Gagliano il gruppo si è trasferito ad Alessano, Comune dove nacque Don Tonino Bello, scomparso nel 1993 e ricordato come uomo di Chiesa sempre in prima linea per favorire la pace e l’uguaglianza. Dopo aver visitato i luoghi in cui lo stesso visse in giovinezza, ci siamo recati in cimitero per alcuni momenti di raccoglimento sulla sua tomba.

Dopo aver gustato a pranzo le prelibatezze marinare da “Mangiamare” , ristorante ubicato a Felloniche, nei pressi di Santa Maria di Leuca,  nel trasferimento verso Gallipoli  abbiamo fatto sosta a Presicce, uno dei “borghi più belli d’ Italia” , per far visita ai frantoi ipogei ed  ai monumenti del centro storico.

La cena, presso l’ agriturismo “Le Site” a Corigliano D’ Otranto, ha costituito l’ occasione per gustare i piatti più tradizionali della cucina salentina,  ufficializzare, alla presenza del Presidente Marco Porzio, il gemellaggio con gli amici di Martina Franca, e  procedere allo scambio dei doni con le confraternite presenti. Da parte nostra  la scelta è ricaduta sulla composizione di un cestino contenente, oltre ai vasetti a base di pampascioni, anche una pigna in terracotta, realizzata magistralmente dalle “Ceramiche Benegiamo “ di Cutrofiano, che è un oggetto tradizionale che porta con se’ un valore simbolico di abbondanza, fecondita’ e buona fortuna per la famiglia e la casa.

Il terzo giorno ci ha visti impegnati tra i monumenti nella splendida Lecce ed anche nella visita del Castello Carlo V .

A seguire ci siamo trasferiti nella vicina Acaya, città fortificata del XVI secolo e luogo di riferimento, insieme a Galugnano, per la raccolta dei pampascioni. Qui abbiamo pranzato presso la trattoria  “Nonno Pici”, ormai da anni punto di riferimento per soci e simpatizzanti della nostra confraternita, per degustare le più svariate pietanze a base del “ muscari comosum”. Abbiamo poi riservato le prime ore del pomeriggio alla visita del borgo e del castello di Acaya e , successivamente, ci siamo diretti verso Galatina. Il finale della giornata è stato impegnato dalla visita di questo cento storico ed in particolare della basilica di Santa Caterina d’ Alessandria, uno dei più insigni monumenti  dell’ arte romanica pugliese che custodisce magnifici affreschi.

Nella stessa cittadina si è svolto l’atto conclusivo, ossia la cena, presso il ristorante “Incoho”  dove lo chef Mario Manconi  ha proposto un menu di piatti tradizionali  rielaborati per l’ occasione.

Se pur dispiaciuti per il  commiato,  si è conclusa un’ esperienza coinvolgente in cui ci auguriamo di essere riusciti a realizzare quanto era nelle aspettative. E’ inutile rimarcare come gli incontri tra confraternite siano l’ essenza per  realizzare i principi fondamentali su cui si fonda la FICE. Da parte nostra, assaporando la soddisfazione di quanti vi hanno preso parte, ci auguriamo che anche per le prossime edizioni del Convivium si rinnovi in tanti altri confratelli  il desiderio di ritornare a trovarci nel Salento.


18-05-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 27 APRILE 2019 - club enogastronomico viterbese

Dopo le feste pasquali, sabato 27 aprile, ci siamo ritrovati per un incontro sulla valorizzazione della Tuscia, durante il quale abbiamo scoperto e approfondito la conoscenza di realtà locali piccole per dimensioni ma grandi nell’impegno di conservazione e promozione delle specificità territoriali enogastronomiche, che abbiamo degustato affacciati allo spettacolare Belvedere dell’Enoteca di Montefiascone. Situato a 633 mt s.l.m. sul colle che fin dal Neolitico ha ospitato un piccolo insediamento di capanne, poi edificato e infine dotato di una possente cinta muraria in epoca etrusca.
Da sempre quindi punto di osservazione e rifugio strategico per il dominio della zona, il Mons Faliscorum fu coronato da papa Innocenzo III con la fortificazione oggi ancora presente, eretta alla fine del 1100 e in seguito ampliata e ristrutturata dai suoi successori.
L’inizio della giornata è stato con la visita alla Rocca che ospita il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane dove abbiamo potuto comprendere l’opera del grande artista rinascimentale del quale nella nostra provincia sopravvivono numerose opere con una esposizione di grande interesse architettonico. La visita al museo si è poi conclusa alla Torre del Pellegrino che sovrasta la Rocca e offre un panorama spettacolare a 360° spaziando dall’intero lago di Bolsena, alla Maremma fino al mare, ai Monti Cimini per arrivare alla piana del Tevere.
Per il pranzo siamo stati ospiti dell’Enoteca Provinciale Tuscia situata nelle suggestive antiche stalle della Rocca stessa, dove la passione e la conoscenza dei prodotti locali di Letizia Santini, titolare e sommelier, ci hanno guidato nella degustazione di prodotti, vini e piatti tipici montefiasconesi preparati seguendo la tradizione locale.

La degustazione proposta ha avuto il seguente menù:
Antipasto del Territorio:
Selezione di Salumi e Affettati dell’azienda Gam di Montefiascone. 
Selezione Formaggi e Ricotte dell’azienda Agr.Sensi Michele di Montefiascone abbinati a marmellate dell’azienda Reda Giuseppina di Piansano.
Bruschettine con paté della casa e verdure stagionali.
All’antipasto è stato abbinato la degustazione dell’olio del Frantoio Presciuttini con bruschetta e legumi del Territorio in insalata.
Zuppa del Focolare con fagioli, erbe dell'orto e finocchietto selvatico.
Spezzatino di Vitella alle erbe locali con insalatina fresca della Valle.
Si è poi concluso con Dolcetti "zuppaioli" e Crostata alla frutta di bosco matura.
Con i piatti sono stati abbinati, sotto la professionale guida del delegato FISAR di Viterbo, dott.ssa Cristina Bglioni,: Spumante Brut Est! Est!! Est!!! doc della Cantina di Montefiascone  Rosicasasso Canaiolo Nero dell’Azienda Agricola Castelli di Marta Veste Porpora Cabernet Franc della Tenuta Ronci di Nepi Ed infine, con i dolcetti, l’Aleatico Colle de’ Poggeri della Cantina Stefanoni di Montefiascone                                                                                               

IL PRESIDENTE
                                                                                                                                          Aldo Quadrani


18-05-2019 Leggi

XXXVIII° RADUNO NAZIONALE - PROGRAMMA

XXXVIII° RADUNO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI – INVITO A MONCALIERI, TORINO E NELLE LANGHE PER IMMERGERVI NELLA STORIA D’ITALIA E DELL’ENOGASTRONOMIA  

a cura della Confraternita d’la Tripa di Moncalieri

Il 38° Raduno Nazionale FICE avrà luogo dal 03/10/2019 al 06/10/2019
Sono molto orgoglioso di poter presentare il programma completo del nostro evento principale del 2019.

Ringrazio anticipatamente gli amici della confraternita D’la Tripa di Moncalieri (Torino) che si sono molto impegnati per poterci offrire un programma così pieno di spunti culturali ed enogastronomici e sono sicuro ci accoglieranno in modo splendido nel loro territorio.

Spero di incontrare molte confraternite in occasione del nostro raduno nazionale

Allegato troverete il programma completo dell'evento.


06-05-2019 Leggi

LEPANTO: UNA SVOLTA PER LA STORIA. - confraternita del formaggio piave dop

La battaglia di Lepanto e le sue conseguenze. Argomento di grande interesse, quello affrontato nel corso dell’ultimo incontro della Confraternita del Formaggio Piave dop. Un approfondimento, proposto da Stefano Calabro e Franco Zambotto, con due approcci solo apparentemente distanti tra loro. Calabro ha raccontato il momento storico e gli attori principali dell’evento; Zambotto, per parte sua, ha proposto una carrellata su alcuni dei cibi che rappresentavano la quotidianità per le genti venete dell’epoca. Cibi che, poi, sono stati proposti nel tradizionale convivio finale. La battaglia di Lepanto (conosciuta anche come ‘battaglia delle Echinadi o Curzolari’), rappresentò uno dei momenti focali della guerra di Cipro – e, più in generale – dello scontro tra le flotte dell’impero ottomano e quelle cristiane (una coalizione ad assetto variabile, per la verità) della Lega Santa. Sullo sfondo, la contesa tra due figure di grande spessore: Carlo V e Solimano il magnifico. Nel campo occidentale, le diverse visioni circa le strategie da adottare emersero fin da quando si dovette scegliere a chi affidare la guida della coalizione. Che finì per essere assegnato a comando a don Giovanni d'Austria, con Marcantonio Colonna come luogotenente generale. Quale punto di raccolta – oltre 200 galere (per la maggior parte fornite da Venezia) accompagnate da 6 galeazze veneziane – fu scelta Messina, per la sua posizione baricentrica. Qui, a inizio settembre del 1571, si completò la preparazione. Tuttavia, a causa delle differenti velocità di crociera delle imbarcazioni, la flotta cristiana si riunì a Cefalonia solo a inizio ottobre. La battaglia permise di apprezzare sia le doti dei comandanti occidentali, sia la superiorità tecnica delle navi. In particolare quella delle galeazze che potevano aprire il fuoco anche dalle fiancate. Venezia, d’altra parte, aveva anticipato di qualche secolo la costruzione in serie delle imbarcazioni; quella tecnica che fece parlare di una rivoluzione quando fu applicata dagli Stati Uniti con la produzione delle Liberty. Accesa da questioni economiche – il controllo dei traffici – la guerra si chiude per le stesse ragioni. Nel 1573, infatti, Venezia stipulò una pace separata con la Turchia, ridisegnando la mappa del potere nel Mediterraneo. Ma come (e cosa) si mangiava nel Nord Est ai tempi di Lepanto? Il dato di maggior rilievo e quello connesso all’autonomia. Le comunità, le famiglie devono essere, il più possibile, autosufficienti. Pasta fresca (l’essicazione sarà introdotta solo molto più tardi), carne d’anatra (non richiede particolari cure, solo la presenza di fossi e corsi d’acqua), uso costante della farina di mais anche per i dolci.  Proprio su tre piatti – i ‘bigoli’, l’anatra e i ‘zaeti’ – si è concentrato il racconto di Zambotto. I bigoli derivano il nome dalla particolare forma, arcuata, che richiamava quella del ‘bigol’ il giogo che si portava sulle spalle per trasportare due secchi, agganciati alle su estremità. Strumento rimasto in uso, nel Bellunese, fino oltre la metà del secolo scorso, come ‘zempedon’. L’anatra, poi, per la sua diffusione e il facile reperimento, era perfetta sia per garantire il condimento dei bigoli, sia come piatto a sé stante. Quanto ai ‘zaeti’, l’originaria diffusione interessò soprattutto Bellunese e Alto Friuli, per poi diventare uno degli emblemi dei dolci di Venezia. Zambotto ha anche ricordato come l’alimentazione possa essere guidata, oltre che dalle condizioni del territorio e delle produzioni, anche da motivazioni di carattere mistico e ideale. All’indomani di Lepanto, infatti, ci fu in intervento ufficiale della Chiesa che stabilì, per il mese di ottobre, l’obbligo di festeggiare la Madonna del Rosario (indicata come la protettrice dell’armata cristiana) con cibi che facessero ricordare proprio la battaglia di Lepanto. La pratica del rosario era stata introdotta dallo spagnolo Domenico di Guzman, poi santo, fondatore dei Frati Predicatori (comunemente chiamati ‘domenicani’) che – secondo la tradizione - durante la sua permanenza a Tolosa, ebbe una visione della Vergine che, come risposta a una sua richiesta per avere uno strumento per combattere l'eresia albigese senza violenza, gli consegnò il rosario. Destinato a diventare, nel corso dei secoli, la preghiera più diffusa per combattere le eresie e una delle più tradizionali orazioni cattoliche. Come, appunto, successe all’indomani di Lepanto.


29-04-2019 Leggi

Confraternita del Gorgonzola di Cameri - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il 14 aprile 2019 si è svolto il capitolo della Confraternita del Gorgonzola di Cameri. Al mattino colazione visita al Roccolo di Mezzomerico con degustazione dei vini. E' seguito il pranzo alla Locanda Farese con la cerimonia ufficiale. Gradita sorpresa la presenza di Yvon Jusson GM della Confrerie de St. Romain et Pays Libournais con la quale siamo gemellati.


28-04-2019 Leggi

Partecipazione al programma “La vita in diretta” – Rai Uno - confraternita del gorgonzola di cameri (novara)

Mercoledì 17 aprile la Confraternita del Gorgonzola di Cameri è stata protagonista di un collegamento nel corso della trasmissione di Rai 1 "La vita in diretta".

Intervistato dalla giornalista Raffaella Longobardi l’ing. Marco Porzio e una rappresentanza dei nostri Confratelli hanno potuto dare una testimonianza diretta della nostra attività volta a tutelare e promuovere il Gorgonzola, prodotto tipico delle nostre terre che speriamo trovi ancor maggiore diffusione tramite questo tipo di iniziative.

Grazie al lavoro dei titolari e del personale del Ristorante Farese di Fara Novarese, nostra sede sociale, e grazie al supporto della famiglia Leonardi della ditta Igor che ci affianca e ci sostiene sponsorizzando costantemente la nostra attività abbiamo potuto ben figurare e presentare le molteplici sfaccettature di questo formaggio che ben si presta a fare da re sulle tavole di tutta Italia.


24-04-2019 Leggi

Convivio della Serra - ordine dell amarena e del nebbiolo

A confermare il ns patto di amicizia abbiamo partecipato al XXXIX Convivio rappresentati dalla Consorella Maura Roccati.


24-04-2019 Leggi

CONVIVIO 2019 - GRANDE SUCCESSO PER LA NOSTRA CONFRATERNITA - confraternita del gorgonzola di cameri (novara)

Domenica 14 aprile si è tenuto il 19° Convivio annuale della Confraternita del Gorgonzola di Cameri.

La partecipazione al Raduno annuale della nostra Confraternita è sempre importante. Anche quest’anno quasi 200 confratelli hanno voluto essere presenti alla nostra tavola e hanno ben rappresentato 34 Confraternite da diverse regioni di Italia e anche dalla Francia e dal Portogallo.

Questa continua conferma dell’ottimo lavoro che la nostra Confraternita sta svolgendo non può che farci piacere, sia perché significativo dell’apprezzamento verso il prodotto che tanto ci sta a cuore e che cerchiamo di promuovere e di far conoscere, sia perché viene ripagato il nostro sforzo di proporre e far visitare sempre nuove realtà artigianali e non presenti sul nostro territorio.

Quest’anno abbiamo accolto i nostri amici confratelli nella splendida cornice della Cantina “Il Roccolo di Mezzomerico”, una realtà storica che non smette mai di proporre vini di ottimo livello e che ha dimostrato vivo interesse nei confronti della nostra attività. Nel corso della mattina sono intervenuti per un saluto anche il sindaco del paese di Mezzomerico, Pietro Mattachini, e il sig. Fabio Leonardi della ditta Igor.

Dopo la colazione e la visita siamo stati accolti dal Ristorante Farese presso il quale si è svolto come ogni anno il pranzo, ricco di portate tramite le quali poter degustare il nostro magnifico gorgonzola, sia nei nuovi abbinamenti che il ristorante non manca mai di proporre, sia in purezza e con abbinamenti classici che non possono mai mancare.

Durante la Cerimonia dello scambio dei doni, prima della chiamata delle numerose Confraternite, abbiamo accolto due nuovi Confratelli, Marco Mottini e Maurizio Ghilarducci, che speriamo possano aiutarci nell’opera di diffusione delle tradizioni enogastronomiche del nostro territorio nella quale siamo impegnati.

A ricordo della giornata e per poterne continuare la degustazione tutti i partecipanti, prima di salutarci, hanno ricevuto un omaggio del nostro prodotto gentilmente offerto dalla ditta Igor.

Elenco delle Confraternite presenti:
FICE – FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI
ACCADEMIA DELLA CASTAGNA BIANCA – MONDOVI’ (CUNEO)
ACCADEMIA ITALIANA DELLA COSTINA – COAREZZA DI SOMMA LOMBARDO (VARESE)
ANTICA CUNSURTARIJA DAL TAPULON – BORGOMANERO (NOVARA)
ASSOCIAZIONE ENOGASTRONOMICA DEL GENOVESATO E DELL’OLTREGIOGO OBERTENGO – GENOVA
CAVALIERI DELL’ACCADEMIA DI SAN GIORGIO – DELEGAZIONE DI MODENA
CAVALIERI DI SAN MICHELE E DEL ROERO – CANALE (CUNEO)
CIRCOLO DELLA ROVERE - ESPERTI IN ENOGASTRONOMIA – SAVONA
CIRCOLO ENOGASTRONOMICO LOMBARDO "LA FRANCIACORTA" – ROVATO (BRESCIA)
CONFRARIA GASTRONOMICA DA MADEIRA – ACADEMIA MADEIRENSE DAS CARNES – MADEIRA (PORTOGALLO) – DELEGATA ITALIANA
CONFRATERNITA AMICI DEL PORCELLO – SAN PAOLO (BRESCIA)
CONFRATERNITA D’LA TRIPA – MONCALIERI (TORINO)
CONFRATERNITA DEL BOLLITO E DELLA PERA MADERNASSA – GUARENE (CUNEO)
CONFRATERNITA DEL COTECHINOMAGRO – SPESSA (PAVIA)
CONFRATERNITA DEL RISO DEL VINO E DEL GORGONZOLA – NOVARA
CONFRATERNITA DEL SANBAJON E DIJ NOASET – CHIVASSO (TORINO)
CONFRATERNITA DEL VINO E PANISSA - VERCELLI
CONFRATERNITA DELLA BAGNA CAODA – FAULE (CUNEO)
CONFRATERNITA DELLA MESC-CIUA – FOLLO (SPEZIA)
CONFRATERNITA DELLA NOCCIOLA TONDA GENTILE DI LANGA – CORTEMILIA (CUNEO)
CONFRATERNITA ENOGASTRONOMICA BRESCIANA DELLA GRAPPA, VINI E ANTICHI SAPORI - BRESCIA
CONFRERIE DE SAINT-ROMAIN EN BORDELAIS ET PAYS LIBOURNAIS – FRANCIA
CONGREGA DEI RADICI E FASIOI – SUSEGANA (TREVISO)
CONSOCIAZIONE HELICENSIS FABULA - BORGO SAN DALMAZO (CUNEO)
CUJ DAL LUNDAS - VERCELLI
MAGISTERO DEI BRUSCITTI DA BUSTI GRANDI - BUSTO ARSIZIO (VARESE)
ORDINE DEI MAESTRI COPPIERI DI ALERAMO – CASALE MONFERRATO (ALESSANDRIA)
ORDINE DELL’AMARENA E DEL NEBBIOLO DI SIZZANO – SIZZANO (NOVARA)
ORDINE OBERTENGO DEL RAVIOLO E DEL GAVI - GAVI (ALESSANDRIA)
PEGASO – CONFRATERNITA VARZESE ACCADEMICI DEL SALAME – VARZI (PAVIA)
SNODAR – SOVRANO ET NOBILISSIMO ORDINE DELL’AMARONE E DEL RECIOTO – SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VERONA
SOSSON D’ORVAUX – AMBASCIATA ITALIANA
SOVRANO ORDINE DEI CAVALIERI DELLA GRAPPA E DEL TOMINO - CHIAVERANO (TORINO)
VENERABILE CONFRATERNITA DEL BACALA’ ALLA VICENTINA – SANDRIGO (VICENZA)


20-04-2019 Leggi

Relazione del 39° Convivio della Serra - sovrano ordine dei cavalieri della grappa e del tomino di chiaverano

La 39^ edizione del Convivio della Serra  si è svolto il 24 Marzo 2019 ad Ivrea  presso  i locali messi a disposizione dalla  Società Canottieri Sirio Una splendida giornata d'inizio primavera  e lo  paesaggio unico  della Serra d'Ivrea vista dalle sponde del   lago Sirio hanno fatto da corona alla nostra manifestazione.  

Erano presenti La Confraternita della Nocciola Tonda Gentile  di Langa di Cortemilia,la Confraternita 'd la Tripa Di  Moncalieri,la   Confraternita del  Gorgonzola  di Cameri ,la   Confraternita   Sambajon e  dij Noaset  di   Chivasso,  l'Ordine dell'Amarena e del Nebbiolo di Sizzano,   l'Accademia della Costina di Coarezza ,il Circolo della Rovere di Savona, La Confraternita del Vino,Riso e Gorgonzola di Novara ,la Confraternita Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo e la Consorteria dei Gamberai di Settimo Torinese.  

Nel corso della Cerimonia è stato dato un riconoscimento ai nostri confratelli  Gastaldo Brac Ivano e Nalin Mauro  per aver raggiunto i 10 anni di permanenza nella nostra Confraternita.   Il Gran Maestro Alessandro Revel Chion  ha quindi intrattenuto l'uditorio  sul tema dei laghi dell'Anfiteatro Morenico della Serra d'Ivrea originatisi  a partire da circa 1,3 milioni  fino a 130.000 anni fa  ad opera del Ghiacciaio Balteo  che fuoriusciva  dall'attuale Valle d'Aosta.
 
L'argomento era anche attinente al luogo in cui ci si trovava ; il lago Sirio è difatti , di tutti questi laghi ,  il più rapprentativo in termini di localizzazione  e di fruibilità. La vicinanza ad Ivrea e l'essere stato tutelato nel tempo  dal punto di vista ambientale ne ha fatto un richiamo turistico di grande portata . In totale i laghi sono 12 ognuno con proprie caratteristiche  che li rendono interessanti  e degni  di essere visitati. Li elenchiamo in ordine di grandezza : Lago di Viverone,Lago di Candia,Lago Sirio,Lago Pistono,Lago di Bertignano,Lago di campagna,Lago Nero,Lago di Alice,Lago San Michele,Lago di Moncrivello,Lago di Meugliano e Lago di Maglione   In conclusione si è ricordato l'importanza che ha avuto nel tempo passato l'utilizzo dell'acqua che affluiva o defluiva da questi specchi d'acqua per diverse attività economiche.  

Prima di iniziare i  lavori conviviali  nel ristorante del Circolo Canottieri Sirio si è dato appuntamento a tutti al  prossimo anno per   il 40^ Convivio della Serra.


20-04-2019 Leggi

Les Vignolantes - ordine dell amarena e del nebbiolo

Finalmente a Boudry, sul lago di Neuchatel, per festeggiare insieme ai Vignolantes la Frairie de Printemps nella prestigiora sede della confraternita, il Castello, che ospita anche il museo della vite e del vino. La confraternita svizzera è retta da quattro Governatori, quaranta membri del Consiglio e più di trecento associati, che hanno lo scopo di tutelare i vini del territorio, bianchi, rosè e rossi e sopratutto il " non filtrè " primo vino svizzero dell'anno, messo in commercio a gennaio. Numerose sono le partecipazioni dei confratelli svizzeri al ns capitolo cogliendo l'occasione per visitare il ns territorio. Ospiti d'onore abbiamo ricevuto l'attenzione di tutti i presenti dato che ai capitoli svizzeri non sono invitate altre confraternite. Il ns GM è stato intronizzato quale Agréable Compagnon. In tale occasione è stato donato il gagliardetto della F.I.C.E.. Gli chefs, fratelli Maye patrons de " I cinque sensi " hanno proposto un'eccellente menù dfi sei portate in abbinamento a sei  vini del territorio. Durante il ritorno breve visita nel Bernese con i suoi verdi territori, luogo di produzione dell' Emmentaler.


04-04-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 22 MARZO 2019 - club enogastronomico viterbese

Il mese di marzo ha visto riuniti i Soci del Club per una degustazione introdotta da una parola antica e misteriosa: XOCOATL. Nella lingua Olmeca e Maya indicava, già nel X secolo a.C., una bevanda amara arricchita da spezie, offerta agli dei e bevuta durante i riti sacri dai sacerdoti, dai re e dai dignitari. Era considerata fonte di saggezza ed energia e potente afrodisiaco ed era ricavata dei semi dei frutti di una delicata pianta tropicale, chiamata poi da Linneo “Theobroma”, cibo degli dei, ovvero il Cioccolato. Venerdì 22 marzo presso il ristorante Il Borgo a Bagnaia, con la partecipazione della Cioccolateria Santori snc di Castiglione in Teverina, lo chef Eugenio Moschiano ha proposto uno spartito a base di questa prelibatezza che se ben si sposa con il dolce non disdegna abbinamenti con il salato. La conviviale è stata preceduta da una lezione sul temperaggio del cioccolato, sulla preparazione di cioccolatini e ripieni e sulla creazione dell’Uovo di Pasqua condotta dal Maestro Cioccolatiere Giovanni Solombrino. Ma la vita di questi semi e la bevanda che ne scaturisce non fu facile e ci volle oltre un secolo per diffondersi in tutta Europa e farsi apprezzare sotto forma di bevanda calda. La polvere ricavata dai semi tostati fu inizialmente trattata dagli Europei come una spezia, destinata quindi ad arricchire i piatti salati dell’alta cucina rinascimentale. È solo dopo la rivoluzione industriale che alcuni anonimi e geniali maestri di vari paesi europei riuscirono a creare il cioccolato solido che divenne così disponibile per tutti. Nel 1879 il pasticcere Rodolphe Lindt scoprì il “concaggio”, metodo che permise di trasformare la massa sfaldabile, amarognola e sabbiosa nella forma di cioccolato che si fonde al tepore della bocca e delizia il nostro palato. Una serata all’insegna della curiosità gastronomica che ci ha coccolato con cioccolatini prodotti dai Soci e quindi doppiamente buoni.                                                                                                                     IL PRESIDENTE                                                                                                                    Aldo Quadrani


30-03-2019 Leggi

CON LA CONGREGA DEI RADICI E FASIOI A CASTELBRANDO - congrega dei radici e fasioi

Quello dell’attenzione verso i meno fortunati è un tratto costante dell’attività della Congrega. Un’attenzione declinata anche con azioni concrete. L’ultima, in ordine di tempo, ha avuto per palcoscenico la scenografica sede del maniero di Castelbrando. Qui, erano centocinquanta – arrivati anche da fuori Regione – coloro che avevano risposto all’invito del Gran Maestro, Antonio Roccon. Una serata che, come da consolidata tradizione, ha coniugato la solidarietà con la cultura. La parte sociale si è concretata, prima con l’acquisto di panettoni confezionati dall’Associazione ‘Oltre l’indifferenza’, poi, con il sorteggio degli stessi abbinati a confezioni di vino. ‘Oltre l’indifferenza’ si occupa di ragazzi down le cui condizioni richiedono una continua assistenza. Per questo, la Congrega ha avviato un progetto di collaborazione. La parte culturale ha visto l’intervento del professor Giorgio Moretti, docente di igiene alimentare presso l’Università degli studi di Padova. Oltre a illustrare le già note proprietà curative dei fagioli, Moretti ha anche illustrato i contenuti della più recente scoperta realizzata dall'ateneo padovano: i fagioli rappresentano un valido intervento per curare alcune tipologie di tumore; e sono un importante presidio per guarire l’osteoporosi. Tra i partecipanti c’erano anche l’assessore del Comune di Susegana, Matteo Bardin, e il presidente della 6^ Commissione consigliare regionale, Alberto Villanova. Nei loro interventi hanno posto l’accento l’importanza di queste iniziative che rappresentano un contributo fondamentale per la diffusione della cultura solidale. E poi, naturalmente, il momento conviviale con uno spartito che ha previsto il benvenuto con i vini della tenuta della Principessa Isabella Collalto, l’avvio con cotechino accompagnato da purè e lenticchie, la continuazione con i Radici&Fasioi, e con lo stinco di maiale con patate e verdura mista. Chiusura con uno strudel su letto di cioccolato, caffè e ammazzacaffè. Generale l’apprezzamento per l’evento e l’arrivederci alla prossima occasione.


30-03-2019 Leggi

Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa - ordine dell amarena e del nebbiolo

Una grigia giornata perfetta cornice per il capitolo. Alla visita dell'interessante museo della COALVI e delle stalle con gli splendidi esemplari di razza piemontese, è seguito un eccezionale pranzo presso il ristorante " Vascello d'Oro " di Carrù, accolti familiarmente da Beppe e dai suoi collaboratori. Gratificante il secondo posto di Daniela Quarna al concorso dei Bagnèt con la sua salsa " La Via Francigena ".


25-03-2019 Leggi

Confrerie de St Romain en Bordelais Parte III - ordine dell amarena e del nebbiolo


18-03-2019 Leggi

Confrerie de St Romain en Bordelais parte II - ordine dell amarena e del nebbiolo


18-03-2019 Leggi

Confrerie de St Romain en Bordelais - ordine dell amarena e del nebbiolo

A fine febbraio consueto appuntamento con il Bordolese. E' uno dei più importanti capitoli di Francia, che ha visto la partecipazione di ottantadue confraternite provenienti da tutta Europa ( Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e Italia). Agli onori nel 2019 la Spagna. Grande accoglienza, il venerdì sera, con la cena a base di prodotti tipici del territorio. La mattinata successiva è stata dedicata alla visita della cappella di Condat, a cui è seguito il pranzo nei saloni della vecchia scuola dell'esercito. Nel pomeriggio, sfilata accompagnati dalla banda, consegna al GM da parte del Sindaco delle chiavi della città a cui è seguito il capitolo ufficiale. Dopo la presentazione delle confraternite, Alberto Sebastiani ha consegnato il gagliardetto FICE 2019. La giornata si è conclusa con la cena di gala allietata dalla musica di M.Vigneau, campione del monco di viruosismo con la fisarmonica. La domenica, a Libourne, dopo la colazione, sfilata verso la chiesa di S. Giovanni Battista per la messa celebrata dal Vescovo. Quindi al seguito della banda, sfilata verso la piazza principale al mercato regionale per la degustazione di ostriche, trippa, formaggi e vino. Pranzo a bordo del lago, poi trasferimento nel Blaye per visitare le coltivazioni di asparagi e uno chateau per la degustazione di vino.In questa aazienda si producono tre milioni di barbatelle di varie tipologie di vitigni che vengono esportate in tutto il mondo. A conclusione della giornata, cena tipica con i prodotti offerti dalle confraternite. Noi abbiamo portato in degustazzione il gorgonzola e i vini offerti dal Consorzio Nebbioli. Lunedì, visita a uno chateau con spendida vista sulla Dordogna, seguita da una visita al sito archeologigico di St. Germain, pranzo, visita di St Emilion e gran finale allo Chateau La Valade del Fronsac, accolti dalla famiglia Roux per un'eccellente cena in cantina. Al termine un'arrivederci al 2020 con il Portogallo agli onori e al 2021 con l'Italia.


18-03-2019 Leggi

Confraternita del Pampascione Salentino - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il Salento, la magnifica terra che si affaccia su due mari, ha ospitato l'ottavo capitolo del Pampascione Salentino. Non solo enogastronomia ma anche arte e natura, gli splendidi scorci di costa con i fichi d'india sullo sfondo, un mare trasparente, le città barocche da Galatina a Lecce, lo splendido borgo di Presicce con i suoi frantoi ipogei, i suoi castelli e la costa punteggiata di torri di avvistamento, senza dimenticare Copertino con la calda accoglienza del Sindaco e dell'Assessore al Turismo, che hanno donato una stupenda targa in legno. Tutto ciò inframmezzato da gustosissimi pranzi con prodotti della terra e del mare, degustazione di olio e di vino magistralmente organizzato dagli amici salentini.


18-03-2019 Leggi

ATTIVITA' INVERNALI - accademia della castagna bianca

- 11.1 Presentazione del libro “Pamparato a tavola” di Beppe Prato con interventi di Guido Viale ( il dono della semplicità del cuoco autodidatta che partendo dall’ossevazione rispetta ed esalta le materie prime), Giacomo Lissignoli (la vita in montagna a metà del ‘900), Mauro Servetti (l’amico), infine lettura di 2 poesie

- 22.2 Galà della trippa (autogestito per la gioia di 27 commensali nei locali di una parrocchia cittadina): in compagnia abbiamo gustato la minestra preparata attenendoci alla ricetta della confraternita di Moncalieri e poi il “Morzeddu a la Catanzarisa”
Prosecuzione del ciclo di incontri dedicati a  “I buoni frutti della terra” organizzati in collaborazione con il Comizio Agrario

-  19.1 Dal grano al pane                                                                 
Relatori: Francesco Manuello de “La Ghiandaia” ed “Enrico Bergamaschi” dell’ Agriforno Rosso Gentile che hanno parlato delle vecchie varietà tradizionali di frumento (coltivazione e panificazione), e poi il nostro socio Silvio Matteo  Borsarelli, professore di scienza dela nutrizione che ci ha resi edotti circa l’importanza del pane nell’alimentazione quotidiana.

-  23.2  Il miele                                                                                               
Relatori: il già citato Borsarelli (il miele),Samantha Baghino  gli altri prodotti dell’alveare: polline, propoli e pappa reale), Christian Boetti dell’Apicoltura Boetti (la gestione di 800 arnie per la produzione di miele) e Claudio Grossi dell’Az.Agricola Basso Domenica ( api tenute principalmente per impollinatura)


11-03-2019 Leggi

XXXIX CONVIVIO della SERRA - sovrano ordine dei cavalieri della grappa e del tomino di chiaverano

Venerabili Confraternite

Anche quest'anno è giunto il momento del consueto appuntamento del CONVIVIO della SERRA che si svolgerà Domenica 24 Marzo 2019

Il  programma della giornata prevede che tutta la manifestazione, incluso i lavori conviviali, si svolgano all'interno della "Società Canottieri Sirio" in via Lago Sirio 52 ad Ivrea.

Visitate la pagina http://www.cavalieridellagrappaedeltomino.it/ita/novita_00.html per ulteriori informazioni, programma, menù e adesione.
           
Con i migliori saluti ed un arrivederci a presto.
Il Gran Maestro Alessandro Revel Chion


10-03-2019 Leggi

Cenni sulla Spalla Cruda - confraternita della spalla cruda

La spalla cruda e’ un salume tipico della “bassa parmense” e da molti considerato il salume piu’ antico della bassa, infatti i primi riscontri storici risalgono al 1170.

Richiede una lunga stagionatura (12/15 mesi) e si ottiene dalla lavorazione delle carni di suini pesanti dai (220/250 kg).
Possiamo quindi dire che non si confeziona ma si fa, con le carni dei suini pesanti e con la maestria del norcino.  (antico mestiere che anche la tecnologia piu’ moderna a relegare nel magazzino dei ricordi).

La “spalla cruda”, puo’essere preparata con osso (molto rara) oppure senza osso, ma comunque sempre insaccata nella vescica naturale di suino. nella versione con l’osso “scapola” vengono inseriti tutti i muscoli della spalla e a volte anche parte della coppa. Senza l’osso, come in questo caso, è ricavata dalla unione della totalita’ dei muscoli della spalla, sopraspinati e sottospinati cosi’ da fare assumere al salume la tipica forma a pera come il fiocco di culatello ma distinguibile da quest’ultimo grazie al pezzo di corda che in fase di legatura si lascia cadere penzoloni dalla parte inferiore.

Una volta ottenuta la sagomatura della spalla cruda, si procede ad una salatura leggera per 5-6 giorni (di massima)  e quindi alla successiva insaccatura nella vescica e legatura manuale. La stagionatura avviene poi nelle umide e buie cantine disseminate nelle campagne della bassa, (individuati nello statuto)
 dove un microclima, unico, ne suggella un perfetto compimento. Il peso si aggira per la spalla senza osso 2,5/3 kg.
L’insieme di tutte queste caratteristiche la fa si che la “Spalla cruda” sia un salume dei piu’ ricercati e apprezzati.


Nel dicembre 2006 è nata la “consorteria della spalla cruda di Palasone – Sissa”  (Pr) col patrocnio del consorzio del culatello di Zibello.
Nel 2013, su proposta di dieci amici, amanti dello stare bene davanti ad  una  buona tavola e delle eccellenze del territorio,  e’ nata a San Secondo parmense (Pr), la confraternita, denominata “Arcisodalizio per la ricerca della spalla cruda suprema”, che si e’poi, associata alla F.I.C.E (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici).

La confraternita, si occupa di pubblicizzare e far conoscere  la spalla cruda mediante manifestazioni nazionali e non anche tramite ambasciatori nominati ogni anno durante lo svolgimento della cena di gala e gara per la ricerca della spalla cruda suprema, come: Cristina Bowerman (chef stellata e di fama internazionale);  Simone Fracassi (il macellaio piu’ famoso d’italia) e tanti altri come medici nutrizionisti, giornalisti, etc.. 

Nel ringraziare i nostri organizzatori non resta che augurare a tutti i partecipanti alla gara buona fortuna!

il Presidente
                                                                                             
M
assimo Bonini


07-03-2019 Leggi

CONVIVIO 2019 A COSENZA E SULLA SILA - confraternita della frittola calabrese - la quadara

Il 26 e 27 gennaio in Calabria in occasione del capitolo della frittola e dell'incontro delle confraternite del Sud, alla presenza del Presidente FICE Marco Porzio si sono radunati molti confratelli a rappresentanza di confraternite provenienti da diverse parti d’Italia. 
Il percorso è cominciato Sabato mattina presto quando una delegazione della Confraternita della Frittola Calabrese ha accolto in aeroporto i confratelli arrivati da più lontano (Confraternita del Gorgonzola di Cameri, La confraternita dell’Amarena e del Nebbiolo di Sizzano (Novara) e la Confraternita bresciana della Grappa ed antichi sapori). 
Dopo una prima tappa dedicata ad una dolce colazione in una stupenda pasticceria, la mattinata e' continuata con la visita al paese arroccato di Fiumefreddo Bruzio e al Santuario di San Francesco da Paola, quindi a Rende e al suo interessante Museo Civico. 
Al termine della mattinata, pranzo luculliano con specialità del territorio. 
Nel tardo pomeriggio incontro con le confraternite del Sud che si sono date appuntamento per l’occasione e prima di iniziare il programma ufficiale del convivio si è svolto una riunione con le confraternite presenti nella quale il Presidente FICE Marco Porzio ed il delegato Fice per il Sud Italia Fredy Pedaci hanno informato i presenti delle iniziative programmate per il futuro. 
Alle ore 18,00 circa è cominciato il capitolo e, paludati, si sono potute apprezzare le bellezze della città di Cosenza attraverso una passeggiata guidata alla città e alle sue bellezze. La giornata si è conclusa al Ristorante Calabria Bella e.......un meritato riposo. 
Domenica sveglia quasi all'alba, colazione e partenza in bus per la Sila. Prima tappa visita guidata dell'Abbazia  Florense di San Giovanni in Fiore (XIII sec.) uno tra i più grandi edifici religiosi della Calabria, un autentico tesoro.
La domenica è proseguita poi con un tour attraverso il bellissimo paesaggio della Sila innevato fino a raggiungere il Centro Natura Cupone. 
Gran finale a tavola all'Agriturismo Fattoria Biò con piatti tipici ma soprattutto l'eccezionale Frittola. 
Presentazione delle confraternite con scambio dei doni. 
Prima dei saluti è stata offerta la tradizionale " Scirubetta ", neve fresca e con mia grande sorpresa sciroppo e amarene della Sila. 
Alla fine si è dato appuntamento a tutti i presenti per il convivio del 2020.


06-03-2019 Leggi

XXXX° DI FONDAZIONE DEL CIRCOLO ENOLOGICO LEONICENO "COLLI BERICI" - circolo enologico leoniceno colli berici

CIRCOLO ENOLOGICO LEONICENO "COLLI BERICI" - LONIGO (VI)
QUARANTESIMO DI FONDAZIONEDomenica, Giugno 07 , 202010:00 amSiete tutti invitati a festeggiare con noi questo importante traguardo.

Tale manifestazione sarà organizzata assieme alle Confraternite del Tabarin (Confraternita della Pasta Fresca di San Martino di Lupari (PD), Confraternita del Formaggio Piave di Feltre (BL), Confraterniya della Soppressa di Bassano del Grappa (VI).

Seguirà programa dettagliato.


05-03-2019 Leggi

ASSEMBLEA 2019

ASSEMBLEA 2019: LAVORARE ASSIEME PER DIVENTARE SEMPRE PIU' PRONTI A INCIDERE NEL TESSUTO SOCIALE.  


A Verona, per l'annuale assemblea della Federazione, c'erano - direttamente o per delega - oltre sessanta Confraternite. Arrivate davvero dai quattro angoli del Paese, come ha rilevato il presidente, Marco Porzio, salutando gli amici di Palermo. In avvio, Marco Porzio ha proposto Francesco Danesin come presidente dell’Assemblea, e Romano Lison, come segretario. Proposta approvata all'unanimità dall'assemblea. Dopo aver ringraziato per la fiducia che gli è stata accordata, Danesin ha dato inizio ai lavori. Nutrito l'ordine del giorno, con le relazioni del Presidente, del Tesoriere, dei Revisori e dei Probiviri che l'assemblea ha tutte approvate all'unanimità. Hanno preso, a questo punto, la parola gli amici della Confraternita d'la Tripa di Moncalieri che cureranno - nel cinquantesimo del loro sodalizio - l'organizzazione del 38° Raduno nazionale. Evento in calendario dal 3 al 6 ottobre prossimi. "Moncalieri - hanno ricordato i reggitori della Confraternita - è terra ricca di spunti culturali non meno che enogastronomici. Per questo, stiamo lavorando alacremente per definire un programma piacevole e coinvolgente che, a breve, sarà inviato a tutte le Confraternite". E' stato anche ricordato che già sono state assegnate le sedi dei successivi Raduni. Nel 2020 toccherà a Modena, proposta Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena; nel 2021 a Forni Avoltri, a cura dell' Academio Dai Cjarson; e nel 2022 a San Fili (Cs) con la Confraternita della frittola calabrese – La Quadara. In chiusura, sono stati ricordati alcuni dei prossimi capitoli che, com'è noto, sono presenti sul sito e nelle pagine iniziali della Rivista.


05-03-2019 Leggi

Grande successo il 37° Raduno Nazionale F.I.C.E.

Grande successo di adesione per il 37° raduno nazionale Fice che si è tenuto dal 4 al 7 Ottobre scorso a Parma a cura della Confraternita del Tortel Dols di Colorno.  

Più di 200 confratelli in rappresentanza di ben 28 confraternite sopraggiunti da tutta Italia si sono dati appuntamento in quei giorni per trascorrere in armonia e in condivisione grandi momenti di convivialità dove si sono potuti approfondire sia gli aspetti enogastronomici che culturali dei luoghi che ci hanno ospitato.  

Infatti sotto l’attenta regia della Confraternita organizzatrice e della F.I.C.E. si è partiti Giovedì 4 ottobre nel pomeriggio accompagnati da guide molto preparate che ci hanno seguito e intrattenuto per l’intero periodo con destinazione Salsomaggiore Terme dove si sono potute visitare le Terme Berzieri. A seguire all’interno delle terme si è potuto iniziare il percorso di degustazione dei prodotti tipici del territorio che ci ha accompagnato per tutti e quattro i giorni che abbiamo trascorso insieme. In questa prima occasione abbiamo cominciato con i dolci della Pasticceria Tosi e della Gelateria Sanelli.
Da qui il nostro percorso è proseguito verso i Luoghi Verdiani dove tra le altre cose abbiamo potuto apprezzare il centro storico di Busseto e dopo essere stati accolti del Sindaco abbiamo potuto visitare lo stupendo Teatro Verdi. Da qui ci siamo poi trasferiti sulle rive del Po dove abbiamo potuto fare visita all'Antica Corte Pallavicina e alle antiche, suggestive cantine di stagionatura di Culatello di Zibello. Alla fine ci siamo fermati a cena presso il Ristorante Cavallino Bianco con menu a base interamente di pesce di fiume. 

Il Venerdì 5 Ottobre abbiamo ripreso il nostro cammino partendo di prima mattina per far visita ad un importante caseificio dove si produce il famoso Parmigiano Reggiano; infatti abbiamo potuto conoscere il caseificio Bertinelli a Medesano – Comune di Noceto dove ci è stata spiegata nel dettaglio tutta la filiera produttiva di questo importante prodotto e ovviamente tale momento non poteva finire senza la degustazione di Parmigiano Reggiano.
Da lì il nostro percorso è continuato con il rientro a Parma e con la visita guidata del centro storico e dei monumenti più importanti della città ducale: Teatro Farnese (splendido teatro del seicento interamente costruito in legno, situato all’interno del Palazzo della Pilotta), Teatro Regio (edificato nel 1821-29 su commissione di Maria Luigia e su progetto di N. Bettoli, ha facciata neoclassica costituita da porticato a doppio ordine di finestre. Ogni anno si svolgono la Stagione Lirica ed il Festival Verdi, ai quali prendono parte i più famosi artisti di fama internazionale), Duomo (una delle cattedrali romaniche più belle d’Italia. All’interno, fra le tante opere d’arte, la famosa cupola con l’Assunzione della Vergine del Correggio e la Deposizione di Benedetto Antelami) e Battistero (realizzato in marmo rosa su pianta ottagonale, è opera di Benedetto Antelami che ne eseguì anche le mirabili sculture).
Attorno alla metà della giornata dopo una piacevole passeggiata nello splendido Parco Ducale siamo arrivati al famoso Ristorante Corale Verdi.
Qui abbiamo assistito all’aperitivo in musica con le più famose arie verdiane eseguite da una soprano ed un tenore accompagnati da un pianista prima di poter degustare un pranzo con menu tipico parmigiano. Abbiamo incontrato l’amministrazione di Parma nella persona dell’assessore Casa che si è complimentato con noi per il nostro operato e per la nostra serietà.
A fine pomeriggio, dopo un po’ di meritato riposo siamo ripartiti alla volta di Colorno dove abbiamo potuto far visita alla Reggia (Sontuosa e monumentale residenza dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d’Austria. La bellezza dei cortili interni si fonde con la ricchezza delle sale affrescate. Un ampio salone esterno porta ai giochi d’acqua del grande giardino alla francese recentemente restaurato. Al suo interno ha sede la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA).
Dopo la visita ci siamo trasferiti per la Cena presso Ristorante Al Védel di Vedole di Colorno con visita alla Cantina di stagionatura salumi.

Il sabato mattina siamo ripartiti con i pullman per poter far visita nella mattinata al Castello di Torrechiara (splendidamente arroccato sulle prime colline del Parmense e costruito a metà del ‘400, è cinto da un doppio ordine di mura, sulla cima di un colle. Il Castello è uno dei più estesi e meglio conservati della regione, con sale decorate e riccamente affrescate da artisti come Cesare Baglione e Girolamo Bembo) ed al Prosciuttificio “LA PERLA” di Langhirano (Il Prosciuttificio “La Perla” si trova a Quinzano, a pochi chilometri da Langhirano ad un’altitudine di circa 400 m sul livello del mare nel centro di una zona conosciuta per la salubrità dell’aria e ottimale per la stagionatura del “Prosciutto di Parma”. Da 20 anni la famiglia Lanfranchi si dedica alla sua produzione. Il “Crudo di Parma”, è un prodotto unico nel suo genere per la sua naturalità e la sua inimitabile dolcezza. E’ riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo).
Attorno alle ore 12.00 abbiamo raggiunto il Castello di Felino (Costruito nell’890, è ampliato e fortificato nei secoli seguenti. Il massiccio edificio è cinto da fossato, con quattro torrioni angolari ed un bel cortile interno con pozzo centrale. Oggi, dopo un accurato restauro, è sede prestigiosa per banchetti, mostre e convegni e sede del Museo del Salame di Felino) dove abbiamo potuto degustare prodotti della tradizione parmense dopo aver apprezzato il castello e il museo del salame. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti all’Abbazia di Valserena e all’Archivio-Museo dello CSAC – “Certosa di Parma” (Lo CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma è allestito nell’Abbazia cistercense di Valserena, tradizionalmente identificata come la stendhaliana “Certosa di Parma”, a pochi chilometri dal centro della città emiliana.
L’Archivio dello CSAC, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Uno straordinario patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo).
Dopo aver fatto ritorno in Hotel per riprenderci dalle fatiche ci siamo recati per la Cena di Gala al Ristorante 12 Monaci di Fontevivo dove abbiamo potuto apprezzare uno spartito davvero molto interessante e apprezzato da tutti i partecipanti.
Durante la serata è stata effettuata la consueta “chiamata” delle Confraternite con lo scambio dei doni.

La domenica siamo ripartiti di buonora per dirigerci a Colorno dove in corteo con tutti i paludamenti e i gonfaloni abbiamo partecipato alla Santa Messa.
Da lì in sfilata per le vie del paese abbiamo raggiunto l’Aranciaia dove erano presenti ad accoglierci le autorità cittadine ed è stato allestito dalla Confraternita un momento musicale davvero molto accattivante.
Dopo i saluti di rito abbiamo potuto assistere alla dimostrazione da parte delle rezdore di Colorno di come viene realizzato il Tortel Dols.
Infine ci siamo recati presso il ristorante Antica Hostaria Tre Ville a Parma per il pranzo dei saluti.  

Ci siamo poi dati tutti appuntamento per il 38° Raduno Nazionale F.i.c.e. che si svolgerà all’inizio di Ottobre 2019 a Moncalieri (Torino) con la organizzazione a carico della storica Confraternita della trippa.  

Elenco CONFRATERNITE PARTECIPANTI  
1.            FICE – FEDERAZIONE ITALIANA CIRCOLI ENOGASTRONOMICI
2.            ACCADEMIA ITALIANA DELLA COSTINA – COAREZZA DI SOMMA LOMBARDO (VARESE)
3.            AED - ASSOCIAZIONE ESPERTI DEGUSTATORI ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA – MODENA 
4.            ARCISODALIZIO PER LA RICERCA DELLA SPALLA CRUDA SUPREMA – SAN SECONDO PARMENSE (PARMA) 5.            ASSOCIAZIONE CULTURALE EUROPEA LA TAVOLA VENETA – VENEZIA
6.            CIRCOLO DELLA ROVERE - ESPERTI IN ENOGASTRONOMIA - SAVONA
7.            CIRCOLO ENOGASTRONOMICO “IL SARACENO” – RAVANUSA (AGRIGENTO)
8.            CIRCOLO ENOGASTRONOMICO LOMBARDO "LA FRANCIACORTA" – ROVATO (BRESCIA)
9.            CIRCOLO ENOGASTRONOMICO VITERBESE – BAGNAIA (VITERBO)
10.         CNOS - CONFRATERNITA ENOGASTRONOMICA DEL NORD-OVEST SARDEGNA - SASSARI
11.         CONFRATERNITA AMICI DEL PORCELLO – SAN PAOLO (BRESCIA)
12.         CONFRATERNITA D’LA TRIPA – MONCALIERI (TORINO)
13.         CONFRATERNITA DEI BIGOI AL TORCIO – LIMENA (PADOVA)
14.         CONFRATERNITA DEL CAPOCOLLO DI MARTINA FRANCA – MARTINA FRANCA (TARANTO)
15.         CONFRATERNITA DEL COTECHINOMAGRO – SPESSA (PAVIA)
16.         CONFRATERNITA DEL GORGONZOLA DI CAMERI – NOVARA
17.         CONFRATERNITA DEL MESC-CIUA – FOLLO (SPEZIA)
18.         CONFRATERNITA DEL PAMPASCIONE SALENTINO – ALEZIO (LECCE)
19.         CONFRATERNITA DEL SANBAJON E DIJ NOASET – CHIVASSO (TORINO)
20.         CONFRATERNITA DELLA FRITTOLA CALABRESE – LA QUADARA – SAN FILI (COSENZA)
21.         CONFRATERNITA DELLO SPIEDO TRADIZIONALE BRESCIANO - GUSSAGO (BS)
22.         CONFRATERNITA ENOGASTRONOMICA BRESCIANA DELLA GRAPPA, VINI E ANTICHI SAPORI - BRESCIA 23.         ENOHOBBYCLUB CONFRATERNITA PANORMITA -PALERMO
24.         IMPERIAL CASTELLANIA DI SUAVIA – SOAVE (VERONA)
25.         MAGISTERO DEI BRUSCITTI DA BUSTI GRANDI - BUSTO ARSIZIO (VARESE)
26.         ORDINE DEI CAVALIERI DEL GRAPPOLO D’ORO – FEUDO DI IMPERIA E SANREMO – IMPERIA
27.         SOVRANO ET NOBILISSIMO ORDINE DELL’AMARONE E DEL RECIOTO DELLA VALPOLICELLA – SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VERONA)  
28.         CONFRATERNITA DEL TORTEL DOLS – COLORNO (PARMA)


05-03-2019 Leggi

Festa del Grugno 2019 - confraternita del capocollo di martina franca

Il giorno 17 febbraio 2019 la Confraternita del Capocollo di Martina Franca ha celebrato la ormai tradizionale Festa del Grugno nella suggestiva cornice della Masseria Ferri della Signora Rosetta Lella, socia onoraria del sodalizio. La giornata, iniziata con un drink di benvenuto a base di anelli di cipolla fritta, polpette di purè di fave e cicorie e focaccia pugliese, ha visto la partecipazione di quasi tutte le consorelle ed i confratelli che hanno approfittato della clemenza meteorologica per passeggiare sull’aia di questa tipica masseria didattica pugliese, vocata alla produzione di uva da vino e allevamento di bovini da carne di razza podolica. A rendere ancora più piacevole la giornata, il confratello Angelo Costantini, presidente dell’Associazione Produttori Capocollo di Martina Franca, ha tenuto una interessante relazione dal titolo: “Spigolando nell’atlante dei salumi italiani”. Il relatore, dopo una introduzione di carattere storico circa l’origini dell’allevamento dei suini nella nostra penisola, si è soffermato sulle procedure di trasformazione e conservazione delle carni, fino ad arrivare ad una disanima sulle varie produzioni italiane, sia quelle più tradizionali, che quelle più innovative. Successivamente il sodalizio martinese ha festeggiato l’ingresso di ben quattro nuovi confratelli che vanno a rinvigorire le fila della Confraternita del Capocollo di Martina Franca. Dopo la cerimonia di intronizzazione e le foto di rito con i paludamenti, i confratelli si sono ritrovati davanti alla mensa allestita con grande maestria dal personale della masseria: una zuppa di ceci ed un risotto alla zucca con capocollo croccante, hanno fatto da cornice alla porchetta fumante, accompagnata da finocchi gratinati e puntarelle. I dolci tipici di Carnevale sono stati preparati da una giovane consorella. All’incontro ha partecipato anche Irene Blasi, la studentessa che ha ricevuto la borsa di studio messa a disposizione dalla Confraternita per uno studente dell’Istituto Alberghiero “Elsa Morante” di Crispiano che ha conseguito il diploma di maturità con il massimo dei voti e continua il proprio percorso di formazione in ambito enogastronomico.
La Confraternita del Capocollo di Martina Franca


05-03-2019 Leggi

IV edizione Ossada - Venerdì 8 febbraio 2019 - confraternita dogale della marca

Venerdì 8 febbraio 2019, la Confraternita Dogale della Marca ha organizzato la IV^ edizione della serata della “Ossada” presso l’Agriturismo Al Leccio a Pero di Breda di Piave (TV). Ma che cos’é l’Ossada? Si tratta di un piatto tipico che veniva preparato e servito alla fine di una giornata di fervente lavoro passata ad insaccare il maiale. Tutto quello che non si conservava per l’inverno in arrivo, veniva lessato per dar vita ad uno dei più succulenti e goduriosi piatti della tradizione veneta. L’ossada si compone delle ossa con le ricche parti gelatinose delle cartilagini, polpa e “ritagli” di carne. Va servita bollente in un gran piatto, accompagnando con la ciotola del sale grosso o con del cren (la radice di rafano mescolato con aceto bianco e sale). Un piatto da mangiare in compagnia senza molto riguardo al galateo (si usa dire “senza ritegno”) perchè necessita dell’uso delle mani per “ciuciar i ossi”. Prepararli è semplice, il segreto per la bontà dell’Ossada è quello di affidarsi ad un bravo e scrupoloso macellaio. Quella dell’uccisione del maiale era un evento che si celebrava in tutte le famiglie delle campagne italiane, da nord a sud, alle isole. Un’attività che, purtroppo, non si celebra più in casa in seguito alle norme moderne sull’igiene. Oggi la si fa nei macelli ufficiali e molti macellai o privati contadini cercano di seguire le vecchie regole di un tempo per conservare tradizioni e gusto dell’animale più prezioso dell’aia. Nella nostra storia contadina il maiale era la principale fonte di proteine nell’alimentazione povera di un tempo insieme al pollame. Per assicurare una migliore conservazione delle carni da lavorare, la macellazione del maiale avveniva nel periodo più freddo dell’anno tra dicembre e febbraio. Nel mondo trevigiano il maiale è una sorta di rito della cultura contadina che ha la sua festa il 17 gennaio, giorno della celebrazione di S. Antonio Abate, chiamato anche S. Antonio del porseo perché viene raffigurato con un maiale ai suoi piedi. Tradizione vuole, infatti, che Sant’Antonio Abate, patriarca del monachesimo, venga rappresentato nell’iconografia sacra seguito da un maialino, popolarmente interpretato come l’immagine del diavolo (a cui anticamente si associava il porco, creatura degli inferi) sconfitto dall’eremita. Ma la storia dice che si riferisca anche all’allevamento dei suini, inizialmente adottato dai monaci antoniani per dare sostentamento all’ordine ospedaliero dagli stessi fondato. Del maiale si mangia tutto. Un tempo quando erano pochi i sistemi di conservazione, le carni di maiale lavorate in vari e rinnovati modi, riuscivano a coprire il fabbisogno di consumo di carne per tutto l’anno. Subito dopo l’uccisione veniva ‘assaggiato’ cuocendone le ‘animelle’ (cervello e midollo spinale) e le ‘rifilature’, cioè i pezzetti di carne che si ottenevano lungo il taglio di sezionatura della bestia. Nella tradizione veneta l’Ossada è un piatto ancora oggi apprezzato e ricercato che qualche Osteria propone nel periodo invernale con nelle serate a tema. Si tratta di un trionfo di ossi spolpati, arista spolpata, costine, testina, piedini. Per la serata organizzata dalla nostra Confraternita, abbiamo selezionato e proposto i seguenti piatti, magistralmente preparati dallo chef dell’Agriturismo Il Leccio, preceduti da un buon calice di prosecco di Valdobbiadene come aperitivo: delle verdure dell’orto impanate e fritte, per antipasto il musetto (cotechino) con il cren. Si è poi passati ad una crema di fagioli borlotti con il penin de porseo (zampino) molto apprezzata dai commensali, tanto da esserne richiesto il bis, per poi arrivare al piatto principe della serata, ovvero gli ossi de porseo fumanti, accompagnati da giardiniera casalinga e verdura cotta. Il tutto accompagnato da un buon calice di cabernet sauvignon del Piave. Visto il periodo carnevalesco, abbiamo concluso la cena con fritoe e galani (frittelle e crostoli) ed un brindisi di arrivederci alla prossima edizione nel 2020.


27-02-2019 Leggi

Votazioni e rinnovo cariche Credenza Piccola Confraternita Dla Tripa - confraternita d'la tripa d'moncale'

A seguito delle votazioni tenutesi in data 28-01-2019 è stata designata la composizione della Credenza Piccola composta per statuto dai primi 6 confratelli che hanno ottenuto maggiore numero di voti. 

Vengono eletti in credenza Piccola i sigg.  Poggio Livio Cavalleri Antonio Bauducco Renato Montanaro Claudio De Filippis Mario Tomassetti Renato 1° escluso Scaroni Riccardo  In data 07-02-2019 la neoeletta Credenza Piccola si riunisce per ratificare le dimissioni di Bauducco Renato ed inserire il confratello Scaroni Riccardo ( 1° escluso ).



Le cariche vengono così assegnate  Gran Priore Reggente      Poggio Livio Primo Gran Priore           De Filippis Mario Priore Referendario        Tomassetti renato Gran Siniscalco              Scaroni Riccardo Gran credenziere           Cavalleri Antonio Gran Priore  Cantiniere   Montanaro Claudio 


27-02-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 23 FEBBRAIO 2019 - club enogastronomico viterbese

L’evento che il Club Enogastronomico Viterbese ha proposto per il mese di febbraio ha offerto un doppio motivo di interesse: “ritrovare” uno storico locale viterbese e conoscere una giovane realtà vitivinicola che proviene però da una tradizione di arte e gusto consolidata.

La conviviale è stata ospitata, sabato 23 febbraio, presso il Caffè Schenardi che ha sede nell’edificio quattrocentesco passato dai Chigi ai Bussi ai Verreschi, con un utilizzo sempre commerciale fino al 1798, quando fu trasformato in Albergo Reale dal romano Giuseppe Cassani. Nel 1818 Raffaele Schenardi “caffettiere e cuoco” napoletano aprì al piano terra un Caffè Ristorante. Agli Schenardi, successori di Raffaele e proprietari per tutto l’800, si deve l’attuale assetto e decorazione, rinnovati su progetto dell’architetto romano Virginio Vespignani tra il 1855 e il ‘59. Nei decenni successivi gli ambienti furono in più riprese abbelliti e furono i primi in città a essere dotati di illuminazione a gas. Oltre la pasticceria vi si producevano birra e gassosa e, nei mesi estivi, vi operava un rinomato gelatiere napoletano.

Le sale bianco e oro sono state la giusta cornice della presentazione e degustazione dei vini della Cantina Podernuovo di Giovanni Bulgari, una produzione di qualità ed eccellenza, caratteristiche che Giovanni Bulgari ha acquisito dalla più rinomata tradizione della famiglia: la realizzazione di gioielli preziosi di alto design. La cantina situata nelle colline di San Casciano dei Bagni, progettata da Alvisi e Kirimoto,  alleva le uve tipiche del senese, Sangiovese, Cabernet Franc e Sauvignon, Merlot e Montepulciano.

Ha partecipato alla conviviale Francesco Poggi, direttore commerciale dell’azienda, che ha guidato gli ospiti alla conoscenza e degustazione dei vini più rappresentativi della Cantina Podernuovo, abbinati ad uno spartito studiato per l’occasione.                                                                                                                       


IL PRESIDENTE
                                                                                                                  
Aldo Quadrani


27-02-2019 Leggi

24 marzo: VI capitolo della Confraternita della Spalla - confraternita della spalla cruda

Il 24 marzo si svolgerà il VI capitolo della Cofraternita della Spalla: un'annuale ricorrenza che vuole promuovere e far consocere una delle eccellenze culinarie del nostro territorio.


Nell'agreste contesto di Sissa non perdetevi l'occasione, il 24 marzo, di scoprire un prodotto unico come la Spalla Cruda, salume tipico della Bassa che si riesce a confezionare esclusivamente nelle umide e buie cantine della Bassa. La giornata è articolata in vari momenti dedicati ciascuno alla scoperta di differenti contesti da quello culturale a quello enogastronomico.

PROGRAMMA

La giornata inizierà alle ore 9,30 con l'accoglienza presso Piazza Scaramuzza con un benvenuto offerto dal panificio Chezzi a seguito del quale si potranno visitare alcune cantine per immergersi nei profumi e odori caratteristici dei prodotti.

Dalle 10,30 in poi, a piccoli gruppi, si potrà visitare l'affascinante Torrione quattrocentesco della Rocca dei Terzi che custodisce un raro eseplare di orologio in ferro batturo risalente al XV secolo tutt'ora in funzione.

Dalle 11,30 per tutta la giornata ci si potrà perdere tra le bancarelle di prodotti enogastronomici tipici della zona e del mercato medievale presso Piazza Roma.

Alle 13 si apriranno le porte della tensostruttura riscaldata dove si svolgerà il pranzo di Gala, momento in cui potrete degustare una delle eccellenze della Bassa: la Spalla Cruda e altre gustose pietanze.

Gradita la prenotazione (info nell'allegato)

Per consultare il PROGRAMMA e le INDICAZIONI di come raggiungere i luoghi sopracitati guardare agli allegati.


25-02-2019 Leggi

La Caboche - ordine dell amarena e del nebbiolo

Nuova puntata in Provenza a Puget-Ville al XX Capitolo della Confrerie "La Caboche", che prende il suo nome da quello di un chiodo a testa quadrata usato per ferrare i cavalli. Nel 1888 questo nome fu dato a un circolo ricreativo che aveva sede in una casa dove lavorava un maniscalco. La giornata è iniziata con una buona colazione, cui sono seguiti la Santa Messa e il defilé verso Piazza della Libertà per la foto ricordo. Al Domaine du Pourret a Pierrefeu si è svolto il capitolo, durante il quale, Daniela Quarna ( segretaria dell'Ordine) è stata intronizzata. Alla presentazione delle confraternite, come di consueto, il G.M. ha portato i saluti del Presidente della F.I.C.E.. Gran finale con aperitivo e pranzo allietato da buona musica. Quindi i saluti con l'arrivederci a Sizzano.


18-02-2019 Leggi

CONVIVIO DEI BIGOI 2019 - confraternita dei bigoi al torcio

In occasione del nostro 15°anno di attività organizziamo per
DOMENICA 1 SETTEMBRE 2019
il CONVIVIO DEI BIGOI 2019
c/o Villa Contarini a Piazzola sul Brenta - PADOVA

Sono invitate tutte le Confraternite e Circoli della F.I.C.E.
Sarà una giornata di confronto - cultura - attenzione - apprezzamento 
e CONVIVIO

Arriveremo a breve con altri dettagli e programma
seguiteci......


17-02-2019 Leggi

15^ Festa dei Bigoi al Torcio - confraternita dei bigoi al torcio

Limena - PADOVA
dal 25 al 29 aprile 2019 
presso l'area attrezzata del Prà del Donatore, sarà un momento di interessante convivialità dove si potranno apprezzare i fantastici BIGOI AL TORCIO De.Co. di Limena. Oltre al Gusto sarà anche uno spettacolo di operatività, potrete vedere con i vostri occhi come vengono prodotti e come avviene la "torchiatura". Vi troverete sicuramente davanti ad uno spettacolo!! Non mancate!!!!! 


17-02-2019 Leggi

Gita Sociale a Perugia - ordine dei castellani del chiaretto

28, 29 e 30 settembre 2018 Gita sociale a Perugia Nei giorni 28, 29 e 30 settembre 2018 si è svolta la gita sociale dei Castellani del Chiaretto a Perugia. Partenza il venerdì 28 mattina dalla riviera bresciana del lago di Garda, spuntino in autostrada, ed arrivo nel primo pomeriggio a Perugia centro, dove pernotteremo, per la visita guidata della città: la Cattedrale di San Lorenzo e la Fontana Maggiore in evidenza, senza trascurare la Rocca Paolina e l’Arco di Augusto con le splendide vedute panoramiche dalle mura cittadine e gli attigui vicoli medioevali. Cena presso il tipico locale storico “Al Settimo Sigillo” degustando piatti e vini tradizionali umbri. La città appare molto accogliente, viva e piacevole da passeggiare, e si fa apprezzare per la presenza di tanti giovani. Il sabato 29 è stato interamente dedicato alla tenuta Lungarotti di Torgiano, con la visita guidata alla cantina, dove abbiamo potuto apprezzare le varie fasi sia di vinificazione, attraverso le più moderne tecnologie, che di affinamento nella grotta, il fascino di botti grandi e piccole, e le attività di spumantizzazione secondo il metodo classico. La visita è proseguita presso la vigna dove abbiamo passeggiato tra gli ordinati e curati filari, ammirando il panorama circostante esaltato da un sole limpido ed un cielo terso. Ci siamo recati presso la balsameria per visionare la sala che ospita le botticelle dove il  mosto di uve bianche non fermentato, portato a cottura a fuoco lento, invecchia per oltre dieci anni prima di diventare “condimento balsamico” secondo il metodo tradizionale di Modena. Ritornati in cantina, presso l’Enoteca, abbiamo degustato tre vini: il Brezza Rosa Umbria IGT 2017, il Torre di Giano Bianco di Torgiano DOC 2017 e il Rubesco Vigna Monticchio Torgiano Rosso Riserva DOCG 2011. Dopo aver pranzato presso “L’U Wine Bar”, con cibi tradizionali e ben cucinati, abbiamo visitato il Museo dell’Olio e dell’Olivo ed il Museo del Vino, situati nel centro storico di Torgiano ed entrambi gestiti dalla Fondazione Lungarotti. In particolare il Museo del Vino, nato nel 1974 in una nobile residenza seicentesca, è considerato uno dei più importanti musei al mondo per qualità, originalità e quantità di testimonianze legate alla civiltà del vino e della vite. In conclusione di giornata, presso l’Osteria del Museo, abbiamo incontrato la Compagnia dei Vignaioli e dei Tavernieri di Torgiano, presieduta dal Camerlengo Mauro Fico, per una reciproca conoscenza e gemellaggio delle Confraternite, con lo scambio dei doni simbolici, suggellato con la firma di un Patto di Amicizia e Voto di Fede e Fraternità e con brindisi finale. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza del Sindaco Marcello Nasini e dalla dottoressa Chiara Lungarotti. Domenica 30, ci siamo trasferiti a Roccaporena di Cascia, accogliente ed intimo borgo natale di Santa Rita, la Santa delle cause impossibili, per assistere alla Santa Messa, e quindi ci siamo recati a Norcia dagli amici Grazia e Maurizio la cui abitazione e il Bed & Breakfast “La Fattoria” sono stati lesionati con il terremoto del 2016, ed ancora oggi vivono in una casetta di legno. A loro i nostri auguri di un pronto ripristino sia dell’abitazione, che dell’attività turistica con il sincero affetto di tutti i Castellani e Castellane presenti che li hanno potuti conoscere. Assieme abbiamo pranzato alla Taverna de’ Massari, e quindi ci hanno accompagnato all’acquisto dei prodotti tipici locali come i salumi, i formaggi e legumi. Quindi abbiamo visitato il centro storico ancora devastato dal terremoto, soffermandoci a guardare la commovente immagine diventata simbolo di Norcia: la statua di San Benedetto di fronte ai ruderi della Basilica crollata, con la sola facciata rimasta e sorretta da un imponente ponteggio. In conclusione, un viaggio in una terra ricca di storia e di bellezze naturali ed artistiche, di persone con la passione per la coltivazione della terra, di gente sana  e tenace legata alle proprie tradizioni e cultura.


16-02-2019 Leggi

Incontro con la Sindaca di Moniga del Garda - ordine dei castellani del chiaretto

6 settembre 2018 Incontro con la Sindaca di Moniga del Garda La Sindaca di Moniga del Garda, signora Lorella Lavo, ha ricevuto presso il Palazzo Comunale il Consiglio Direttivo dei Castellani del Chiaretto, che le ha consegnato due importanti documenti riguardanti il Senatore Pompeo Molmenti, al quale si deve l’inizio della produzione del Chiaretto, vino tipico della riviera bresciana del Lago di Garda. Presso la Fondazione Ugo da Como a Lonato del Garda sono conservati gli originali di due Diplomi Medaglia d’Oro consegnati a Pompeo Molmenti nei primi anni del 1900, e più precisamente: -          Diploma Medaglia d’Oro conferito in occasione della Esposizione di Brescia del 1904 “per il vino rosso comune da pasto 1903” -          Diploma Medaglia di Oro conferito dal Ministro di Agricoltura Industria e Commercio nel 1905 “per il razionale sviluppo dato alla agricoltura e alla enologia”. Questi importanti documenti, che testimoniano l’attività di Pompeo Molmenti a favore della viticoltura e della enologia, sono stati convertiti in formato digitale ad alta definizione e riprodotti su carta. Oltre a questi documenti il Consiglio ha reso omaggio alla Sindaca consegnandole la medaglia che riproduce le insegne dell’Ordine dei Castellani, la sciarpina color rosa realizzata quest’anno in occasione del 40° anniversario di Fondazione dell’Ordine, il libro “L’autista di Dio” della scrittrice Giada Trebeschi, vincitore del premio letterario “Festival Giallo Garda 2017”, che riporta in prima pagina un elogio in generale al vino, ed un abbinamento vino-libro, arricchito da una citazione rivolta all’Ordine dei Castellani del Chiaretto, ed infine un fascicolo che riepiloga le iniziative svolte nel 2017.


16-02-2019 Leggi

L’IMPERDIBILE APPUNTAMENTO DI NATALE - associazione culturale europea tavola veneta

Nel corso del 2018 ci sono stati molti, e importanti, appuntamenti che hanno visto la presenza di numerosi soci (Bordeaux, Procida, Sorrento); che si sono caratterizzati per la condivisione di programmi di altre Confraternite; che hanno proposto momenti di approfondimento della cultura e delle tradizioni gastronomiche. Certo, però, che l’incontro di Natale conserva un’attrattività del tutto particolare. Ci siamo ritrovati al Relais ‘Monaco’ dove – con la sapiente guida del direttore, il dottor Mazzocco, e dello storico chef, Domenico Longo (noto e premiato per il suo ‘Sapere di pasticcere’) - abbiamo onorato una bellissima tavola con un menù attento e raffinato. Risotto al limone, tortelloni al tartufo, cappone, sacher, tutto presentato in una veste esclusiva e frutto della fantasia e professionalità dello chef. Alla fine,come da tradizione, l’atteso sorteggio dei premi proposti dal Direttivo e l’intronizzazione di nuovi soci. A far parte della ‘Tavola’ sono entrati il dott. De Bona, marito di Flora già da diversi anni socia consigliera, il primario di cardiologia a Belluno, dott. Corrado Rubera, e la moglie, dottoressa Concetta Campisi. Ancora, le trevigiane Manuela Merlin Robazza e Lucia Cagnotto. Poi congedandoci, ciascuno di noi ha portato con sé il bilancio 2018; il proprio privato di vita, gioie, dolori, coraggio, speranze e fiducia. E questa affollata ‘ossada’ che ci restituisce, una volta ancora, il piacere della compagnia; la condivisione del sapere - semplice ma coinvolgente – che, con preparazione ricchissima di elementi storici e della tradizione, il dott. Franco Zambotto ci offre a ogni appuntamento. Una conferma che la conoscenza di tutto ciò che, per il nostro benessere, ci è offerto dalla terra, i prodotti che l’uomo sa trasformare per concedersi sempre più, qualità e quantità per l’unico aspetto importante, che non è una ‘cosa’ ma è la ‘vita’.   Germana Caliò


16-02-2019 Leggi

calendario manifestazioni 2019 - sovrano et nobilissimo ordine dell'amarone e del recioto - snodar

In allegato troverete tutti gli appuntamenti della nostra confraternita per l'anno 2018


16-02-2019 Leggi

Serata didattica di degustazione giovedì 15/11/2018 - confraternita dogale della marca

COMUNICATO STAMPA dd.23.11.2018   CONOSCERE LA FRANCIA PER APPREZZARE L’ITALIA: SERATA DIDATTICA   Si è svolto nella serata di giovedì 15 novembre 2018 nello splendido contesto di Villa Condulmer a Zerman di Mogliano Veneto un evento di cultura enogastronomica dal titolo “Conoscere la Francia per apprezzare l’Italia” organizzato dalla Confraternita Dogale della Marca, associazione moglianese che proprio quest’anno festeggia il proprio trentesimo di fondazione. L’incontro si inserisce nel contesto di uno specifico programma didattico che la Confraternita moglianese intende proporre ai propri associati e che prevede una continuazione anche nel corso del 2019. Questo in linea con gli scopi di promozione, valorizzazione e diffusione della cultura enogastronomica. Nel corso della serata sono stati presentati alcuni Champagne ed altrettanti spumanti italiani prodotti con il metodo classico; sono state inoltre illustrate le zone di produzione e spiegate le tecniche di vinificazione ed affinamento, a cui è seguita una degustazione accompagnata da alcuni assaggi. Il percorso didattico è stato magistralmente curato da Fabio Balan, esperto enologo e profondo conoscitore dei vini francesi e del loro territorio. Gli onori di casa sono stati effettuati dal Presidente della Confraternita Francesco Danesin, il quale, oltre ad illustrare lo scopo dell’incontro, ha spiegato ai numerosi ospiti intervenuti, le finalità e gli scopi dell’attività della Confraternita. Nel corso del suo intervento ha informato circa la recente emanazione della Legge Regionale che istituisce il nuovo registro delle Confraternite Enogastronomiche Venete ed a cui la Dogale della Marca ha già fatto richiesta di iscrizione. Si tratta di un riconoscimento importante, con la creazione di uno strumento destinato a sostenere l’impegno e l’azione di chi vuole promuovere la cultura veneta, anche nella sua declinazione enogastronomica, diventando dei veri ambasciatori delle tradizioni locali. A questo proposito il Presidente ha ricordato l’evento organizzato dalla Confraternita Dogale nel mese di marzo 2018 in occasione della festa del trentennale, nel corso del quale è stata effettuata una ricognizione storica sulla coltivazione della pesca bianca a Mogliano Veneto, che tanta importanza aveva raggiunto per l’economia del territorio e che veniva usata anche da Arrigo Cipriani per la preparazione del famoso Bellini. In tale contesto è stato molto apprezzato il fatto che alcuni giovani agricoltori moglianese abbiano riscoperto tale varietà e ne abbiano ripreso la coltivazione.


05-02-2019 Leggi

XXVIII^ Rassegna "A Tavola con Merlin Cocai" - Pentole e Monasteri - macaronicorum collegium - amici di merlin cocai

La cucina è una delle tante voci in cui si esprime una civiltà e varia con il variare di questa
- Cesare Marchi,"Quando siamo a tavola" - Milano, Rizzoli, 1990.
Pentole & Monasteri è una attenta ricerca che attraverso sette tematiche:
La prima: I frati raccoglitori - Otello Fabris e Roberto Stringa, nella splendida cornice del Chiostro del Monastero di Santa Croce a Campese, presentano il libro "De l'Humanità del Figliuol di Dio" di Teofilo Folengo con letture di Marica Disegna. La soconda: La vita quotidiana in convento -  dedicata a San Miche Arcangelo. La terza: Il trattamento dell'ospite - Giancarlo Andretta racconta quale era l'alimentazione nei monasteri dei vari ordini religiosi. La quarta: I giorni di festa - Massimo Caneva tratta sulla misurazione del tempo. La quinta: l'Astinenza - Otello Fabris racconta la cucina campana nei ricordi folenghiani. La sesta: la penitenza contraffatta  - Giancarlo Andretta relazione sull Anno liturgico e alimentazione. La settima e conclusiva ha per tema le "Invenzioni" dei conventi - Otello Fabris chiude la rassegna parlando dell' eremitaggio nelle pagine del Folengo.
Interessanti e piacevoli anche tutti gli spartiti proposti ad ogni appuntamento.
Qui illustro lo spartito dedicato all'Astinenza elencando solo i cibi e non il vino che comunque era sempre presente nelle mense conventuali. Un antipasto di: Frittelle di cipolle nostrali asolane, Verdure in gelatine di diversi colori, Insalata di fagioli di Pierio Valeriano, canonico lateranense, con sedani e cipolla rossa. Due primi, una minestra di cipolle per giorni quadragesimali e strangolapreti al bacalà. Un secondo composto da Luzzo arrostito al testo accompagnato da diverse radiche glassate e Patinache al botyro. Come dessert la Torta di zucca nostrale.


04-02-2019 Leggi

RIUNIONE CONFRATERNITE PIEMONTESI 2019

Il giorno 12/01/2019 si sono riuniti nel ristorante “Dei Cacciatori” in frazione Rolandini di Verolengo,  i rappresentanti delle Confraternite Piemontesi per programmare le rispettive manifestazioni del 2019. 

Ha fatto gli onori di casa il Gran Maestro Roberto Cantamutto della Confratèrnita dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso.  

Dopo il saluto del  Presidente della F.I.C.E.  Marco PORZIO, e del Gran Maestro della Confraternita ospitante, sono iniziati i lavori.  

All’incontro  hanno  partecipato  le  seguenti  Confraternite:  Antica  Cunsurtarija  del Tapulon, Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa, Confraternita del Gorgonzola di Cameri,  Cuj  dal  Lundas,  Compagnie  du  S.A.R.T.O.  rappresentata  da  Frisiero  Renato intervenuto  solo  al  pranzo,  Confraternita  dla  Tripa,  Confraternita  della  Nocciola  Gentile  di Langa, Confraternita del vino e della panissa, Confraternita Vino riso e Gorgonzola, Sovrano Ordine  dei  Cavalieri  della  grappa  e  del  tomino,  Helicensis  fabula  e  la  Confratèrnita  dël Sanbajon e dij Noasèt.  

Quasi tutte le Confraternite Piemontesi impedite di partecipare,  hanno comunicato le date delle loro manifestazioni, mentre le altre  provvederanno a comunicarla direttamente alle Confraternite,  tramite  la  F.I.C.E.,  non  appena  avranno  deliberato  la  data  del  rispettivo Capitolo.  

Il  calendario  delle  rispettive  manifestazioni  riferito  dalle  Confraternite  e  dalle Associazioni Enogastronomiche per l’anno 2019  è il seguente: 
20 gennaio 2019:  Antica Cunsurtarija del Tapulon di Borgomanero,  
24 febbraio 2019:  Assemblea  annuale della F.I.C.E. con la presentazione del bilancio 2018, che si terrà a Verona. 
17 marzo 2019:  Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa di Guarene, 
24 marzo 2019:  Sovrano Ordine dei Cavalieri della Grappa e del Tomino di Chiaverano, 
7 aprile 2019:  Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo, 
14 aprile 2019:  Confraternita del Gorgonzola di Cameri,  
11 maggio 2019:  Confraternita del vino, riso e gorgonzola di Novara, 
5 maggio 2019:  Accademia  della  Castagna  Bianca  di  Mondovì  -  Capitolo  straordinario primaverile   
19 maggio 2019:  Cuj dal Lundas di Vercelli, 
26 maggio 2019:  Confratèrnita dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso, 
2 giugno 2019:  Credenza vinicola di Caluso e del Canavese, 
23 giugno 2019:  Ordine dell’Amarena e del Nebbiolo di Sizzano, 
15 settembre 2019: Confraternita della Nocciola “Tonda Gentile” di Langa di Cortemilia, 
3-4-5-6  ottobre  2019:  Raduno  annuale  della  F.I.C.E.  a  Moncalieri  organizzato  dalla Confraternita dla Tripa, che festeggia anche il suo 50° anniversario   
13 ottobre 2019:  Associazione Amici Ossola Enogastronomica, 
20 ottobre 2019:   Accademia della Castagna Bianca – Studium Monregalensis Castanae  di Mondovì, 
20 ottobre 2019:  Festa dei Vignolant a Caluso, 
17 novembre 2019: Confraternita del Vino e Panissa di Vercelli, 
1 dicembre 2019:  Consociazione Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo. 
11 gennaio  2020:  Prossima riunione annuale Confraternite del Piemonte per la definizione del  calendario  delle  manifestazioni  organizzato  dalla  Confratèrnita  dël Sanbajon e dij Noasèt di Chivasso, 
Qualora riscontraste imprecisioni, errori od omissioni, siete pregati di comunicarcelo.   

Il  Presidente  Marco  Porzio  relaziona  sull’attività  svolta  dalla  F.I.C.E.  nel  corso dell’anno 2018, con l’iscrizione di numerose nuove Confraternite, un buon numero nell’Italia meridionale.  Ricorda  inoltre  la  diffusione  capillare  nel  notiziario  bimestrale  della  F.I.C.E. Nelle  prime  pagine  della  rivista  vi  è  il  calendario  dove  vengono  indicate  tutte  le manifestazioni  comunicate  dalle  varie  Confraternite  i  cui  programmi  vengono  inseriti  nella voce EVENTI del sito e trasmessi dalla stessa F.I.C.E. a tutte le Confraternite   

Come già indicato nel calendario sopra riportato, il Presidente Marco Porzio ricorda che dal  3  al  6  ottobre  2019  si  svolgerà  a  Moncalieri  il  Raduno  Nazionale  della  F.I.C.E., opportunità  quindi  particolarmente  importante  per  ritrovarsi  con  Confraternite  che rappresentano l’intero territorio nazionale. Il programma di questa importante manifestazione verrà  presentato  all’assemblea  della  F.I.C.E.  che  si  terrà  a  Verona  domenica  24  febbraio 2019.   Viene anticipato che i prossimi raduni nazioni si terranno: 2020 a Modena organizzato dalla Confraternita dell’Aceto Balsamico, 2021 a Forni Avoltri organizzato dall’Academio dai Cjarsons, 2022 organizzato dalla Frittola Calabrese in provincia di Cosenza.     

Come  consuetudine  al  termine  della  riunione  ai  Rappresentanti  delle  Confraternite  è stato  servito  un  ottimo  pranzo  tipicamente  “Piemontese”  preparato  con  raffinatezza  dai Titolari del Ristorante "Dei Cacciatori” .


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Sedicesimo Compleanno della Cunsurtarija dal Tapulon - antica cunsurtarija dal tapulon

Sono sei i nuovi soci, o meglio i nuovi “discepoli” dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon  che domenica 20 gennaio ha festeggiato il 16° compleanno:  l’avvocato Andrea Zonca, per  dieci anni, dal 2008 al 2018 Sindaco di Gattico; Andrea Fornara, amministratore della “Alpi Rubinetterie”; l’avvocato Marco Milan; Mario Bagaini e i figli Massimiliano e Marco, proprietari e gestori del negozio Home flower & design “I fiori di Bruna” di Gattico.  La loro intronizzazione è avvenuta nel corso della riunione conviviale che si è tenuta al ristorante “Tre Stelle” di Briga Novarese alla presenza di oltre 140 commensali tra cui i rappresentanti di 13 Confraternite enogastronomiche piemontesi, lombarde e liguri (Confraternita dei Bruscitti di Busto Arsizio, “Mesc-ciua” di Lerici in provincia di La Spezia, Accademia della Fricia, Cavalieri d’Orval Bierre Trappiste,  Cotechino magro, Cui dal lundas,  Confraternita del Vino e della panissa, della nocciola di Cortemilia, Vino, riso e gorgonzola di Novara, Maestri Coppieri di Aleramo, Confraternita del gorgonzola di Cameri, Accademia della costina di Coarezza e gli Amici Ossola Enogastronomica). La cerimonia è stata preceduta al mattino dal raduno che si è tenuto alle 10,30 nella sala polivalente del Comune di Cureggio. Ad aprire i lavori il Presidente “Primus Comes” della Cunsurtarija Carlo Panizza che nel suo intervento dopo aver ringraziato i componenti del Consiglio direttivo (il  Gran Cerimoniere Gigi Mercalli, Franca Gattoni, Daniele Godio, Giuseppe De Gasperis, Tiziano Godio, Mauro Borzini, Gianni Zaninetti, Alfredo Papale, Gianni Fioramonti, Massimo Zanetta e Giorgio Margaroli) e gli sponsor (Caseificio Palzola di Cavallirio, Biscottificio Rossi di Romagnano Sesia e Raviolificio Fontaneto) ha illustrato il programma per il 2019 che, ha detto “dovrebbe concretizzarsi con l’intitolazione dello stadio Comunale di Borgomanero a Nino Margaroli, primo presidente della Cunsurtarija e l’istituzione da parte del Consiglio comunale del registro “De.Co.” per permettere alla Cunsurtarija di chiedere che il tapulone, piatto tipico della città possa fregiarsi della De.Co. cioè della denominazione comunale”.  Ampie assicurazioni in questo senso sono arrivate dall’Assessore allo Sport e alla Cultura Francesco Valsesia mentre il “padrone di casa” Angelo Barbaglia, Sindaco di Cureggio ha portato il saluto ai presenti a nome degli amministratori locali. E’ toccato a Piero Velati, poeta, commediografo e studioso della storia borgomanerese intrattenere la platea parlando del tapulone, dalle origini ai giorni nostri. E’ seguita la visita all’antico Battistero guidata da Gianni Zaninetti. Nel corso del pranzo è invece intervenuto lo storico per eccellenza, Alfredo Papale, socio fondatore della Cunsurtarija che in concomitanza con la festa di Sant’Antonio abate, patrono degli animali ha parlato del maiale  che in passato veniva ucciso proprio in questo periodo dell’anno, e di quanto di buono viene ricavato dalla sua macellazione.        

Foto: I partecipanti alla riunione  


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VENTI ANNI DI RADICI E FASIOI - congrega dei radici e fasioi

E’ un’espressione - ‘C’erano persone arrivate da ogni dove’ - che si usa abbastanza spesso quando si vuole dare enfasi a una nutrita partecipazione. Una forma più o meno esagerata, secondo le occasioni, naturalmente. Poi, però, capita che – se non nel senso letterale – l’espressione assuma un valore più concreto. E’ quanto è successo, ad esempio, domenica 20 gennaio a Susegana, in occasione del 20° compleanno della Congrega dei Radici&Fasioi. A celebrare l’avvenimento, infatti, c’erano alcune centinaia di persone, in rappresentanza di 18 Confraternite italiane e di 6 arrivate dal Portogallo, dall’Estonia e da Macao. Insomma: non proprio dai quattro angoli della terra, ma insomma.

Accolti, in una mattina tersa e stuzzicante, dal magnifico complesso del castello di San Salvatore, sulla collina che sovrasta Susegana. Un castello dal quale si gode una straordinaria vista su uno degli scorci più emblematici della campagna trevigiana. Venti anni e non sentirli, naturalmente. Il Gran Mastro, Antonio Roccon, nel suo intervento di saluto, ha ricordato la genesi della Congrega. “Eravamo un gruppo di amici desiderosi di fare qualcosa per conservare le tradizioni del nostro territorio; con un’attenzione particolare per la cultura e l’enogastronomia, dedicandoci a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per i ‘radici e fasioi’, un piatto storico del territorio. Un comune passione, declinata poi con la nascita della Congrega”. In apertura, c’era stato il saluto della Principessa Isabella Collalto De Croy, che ha voluto ricordare il solido legame tra la Congrega e il castello. “Ricordo con piacere un’analoga festa, sempre ospitata al castello, per i primi dieci anni di attività della Congrega. Allora, tra l’altro, mio figlio diciottenne entrò a far parte della Congrega stessa. E questo mi sollecita ad augurare che, tra altri dieci anni, ci si possa ritrovare per un nuovo compleanno”. E’ toccato poi al primo cittadino di Susegana, Vincenza Scarpa, portare il saluto dell’Amministrazione e, assieme, quelli del presidente del consiglio regionale del Veneto, Luca Zaia, impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali. “Quel 1999 era stato caratterizzato da molti eventi che hanno segnato la storia del Paese e del mondo. Ed è bello che, anche nel nostro ambito, si possa annotare un momento dal quale sono scaturite tante occasioni di crescita della comunità”. Il saluto della Federazione è stato, invece, portato dal presidente Marco Porzio. “Realtà come la Congrega, con i suoi appassionati associati, e la guida scoppiettante del Gran Maestro Roccon, sono la più concreta ed efficace conferma che la condivisione e l’impegno - che connotano l’attività della Fice - hanno solide basi su cui costruire”. La parte ufficiale della cerimonia è proseguita con l’intronizzazione di nuovi Confratelli. Quelli effettivi sono Ezio De Zotti e Costantino Gava; ma la platea si è allargata anche con gli onorari. Il primo dei quali è stato Antonio Loureiro, della Confraternita portoghese ‘De Albergaria’ di Velha, cittadina di cui è anche sindaco. Un rapporto, quello con la zona del Portogallo a sud di Oporto, che Roccon aveva avviato alcuni mesi fa, durante una trasferta alla scoperta della ‘broa’, un pane la cui tradizione risale molto indietro nel tempo. Il secondo socio onorario, invece, arrivava da molto più vicino, da Cesiomaggiore (Bl) per la precisione. Si tratta di Fabio Bona, presidente della Confraternita del Formaggio Piave dop. E poteva forse mancare, in questa occasione, l’attenzione al ‘rosa’? No, ovviamente. D’altra parte, già da qualche tempo la Congrega prevede la presenza delle Dame. Un gruppo che si è arricchito, in questa occasione, con l’entrata di tre nuove affiliate: Dina Battel, Gabriella Zavan e  Monica Lavina. Chi conosca, anche solo superficialmente, il Gran Maestro, però, sa che bisogna sempre aspettarsi novità e sorprese. Per il ventennale, ecco la nascita di nuove figure: le giovani dame e giovani discepoli. “Chissà se saranno, come noi speriamo, la linfa per il futuro della Congrega. In tutti i casi – registrava Roccon - serberanno un ricordo indelebile di questa giornata che li ha visti protagonisti assieme a tanti confratelli arrivati anche da lontano”. Ad aprire il capitolo dei giovani sono stati Valentina Bianchi, Giorgia Zava e Marco Zava. Molto compunti e senza timori, i tre hanno retto benissimo la scena. La parte ufficiale dell’incontro, filato via senza intoppi o lungaggini, si è conclusa con la consegna dei premi ‘Arte Culinaria Veneta’, giunta alla terza edizione, la chiama delle Confraternite e il ringraziamento a quanti hanno reso possibile l’evento. ‘Arte culinaria’ è stato assegnato al ristorante ‘Nuovo Ranch’ di Cesarino Maitan, alla cantina ‘Bortolin Angelo Spumanti sas’ di Desiderio Bortolin e – per i media – a ‘Telechiara’, a ritirare c’era Angelo Squizzato, e a ‘La Tribuna di Treviso’, per la quale c’era Giorgio Sbrissa. Quanto ai sostenitori, riconoscimenti Roberto Grigolin, la Banca della Marca, l’Alumax e Saccon Gomme.

Quindi le foto di rito, sulla ribalta del castello di San Salvatore, e lo studio e l’apprezzamento dello spartito, predisposto per l’occasione.   
Al castello di San Salvatore, per festeggiare i 20 anni, c’erano le Confraternite Broa d’Avanca, Carne Madeira, de Albelgaria e Sabores do Botareu (dal Portogallo), quella Estone e quella di Macao.

E le italiane; Snodar, 12 Apostoli, Baccalà alla vicentina, Bigoi al torcio,Tavola veneta, Leoniceno Colli Berici, Dogale della Marca, Corniola, Birra trappista, Nostalgici del Tabàr di Sant’Antonio Abate, Caminaza, Raboso Piave, Pasta fresca, Salame di Varzi-Pegaso, Soppressa s. Giacomo minore, Formaggio Piave dop, Della Vite e del Vino, Gorgonzola di Cameri.


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CONVIVIALE DEL 27 GENNAIO 2019 - club enogastronomico viterbese

 Il Nuovo Anno è iniziato con le proposte e le riflessioni che accompagneranno i prossimi mesi: il 2019 viene indicato come decisivo per il futuro del cibo. Secondo la rivista National Geographic la lotta allo spreco, l’attenzione alla preparazione e alla reperibilità del cibo fresco saranno tra i temi centrali. La verdura e la frutta, non più solo contorni ma anche ingredienti caratterizzanti ricette e piatti, susciteranno un sempre maggiore interesse, legato anche alle scelte vegetariane o vegane. Crescerà l’offerta di prodotti bio e i rivenditori daranno sempre più spazio, attenzione e varietà di scelte nel reparto frutta e verdura.

Il Club Enogastronomico, che ha per statuto l’attenzione ai prodotti e alle risorse locali, ha iniziato il 2019 con un pranzo che ha permesso di approfondire la conoscenza e gustare al meglio una delle tipicità del viterbese: la nocciola di Caprarola.

Per conoscere questo splendido prodotto della natura ci siamo incontrati, domenica 27 gennaio, al ristorante “L’Antica Cantina” a Caprarola ospiti negli spazi ricavati dal suggestivo restauro degli ambienti nati per l’ammollo delle castagne e successivamente trasformati in cantine vinicole. La cucina è gestita da Aurora e Graziella Bruziches, che orgogliosamente non vogliono essere chiamate chef, per sottolineare che nella scelta e preparazione dei piatti mettono la cura della tradizione gastronomica e l’amore per la cucina familiare.

Il tema è stato trattato da Pompeo Mascagna, presidente dell’Assofrutti  (Associazione Produttori-frutta in guscio), che partendo dalla storia e dal ruolo economico della coltivazione delle nocciole nel nostro territorio ne ha illustrato le caratteristiche botaniche e nutrizionali.

È seguita la conviviale in cui la nocciola è stata la grande protagonista.                                                                                                                 


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12ͣ GRUGNATA della Confraternita del Capocollo di Martina Franca - confraternita del capocollo di martina franca

Si è svolta domenica 2 Dicembre la 12ͣ Grugnata a cura della Confraternita del Capocollo di Martina Franca.

Una giornata intensa che ha visto tra l’altro il gemellaggio tra la Confraternita ospitante e quella del Pampascione Salentino.

Le due Associazioni da tempo avevano un legame di fraterna amicizia e di continui contatti culturali e gastronomici.

La giornata ha avuto inizio con la visita guidata del Salumificio Santoro in agro di Cisternino, cittadina della Valle d’Itria posta a pochi chilometri di distanza da Martina Franca. Un viaggio tra salumi di eccellenza  la cui produzione nasce dall’esperienza decennale di due macellai che hanno affinato nel tempo un’arte salumiera apprezzata sia in Italia che all’estero, e che vede, tra l’altro, quali acquirenti prestigiosi : Eataly ed Harrod’s di Londra.

Dopo una puntuale ed accurata descrizione del ciclo produttivo dei prodotti aziendali, con una dimostrazione pratica della lavorazione del prodotto più rappresentativo, il capocollo, si è passati alla degustazione dei salumi abbinati a vini pugliesi di eccellenza.

Tra l’altro è stato proposto l’assaggio di un capocollo nella cui preparazione era inserito un primitivo di Manduria (etichetta “ES”) prestigioso marchio di quella zona di produzione.


Di seguito si è svolta la cerimonia di gemellaggio che ha visto partecipi anche i rappresentanti della Confraternita della Frittola Calabrese “La Quadara” intervenuti a sugellare con la loro presenza questo evento ed, al tempo stesso, a rafforzare il legame di vicinanza che già da tempo intercorre tra la gente calabrese e quella pugliese.

I Presidenti delle Confraternite gemellate e di quella Calabrese, nei loro interventi, hanno, tra l’altro, auspicato un nuovo impegno da profondere nei confronti dei territori del Meridione al fine di incentivare la rappresentanza Confratenitale attualmente ancora esigua nonostante le notevoli potenzialità in ambito enogastronomico.

Al termine della cerimonia i soci delle Confraternite intervenute si sono recati per il pranzo presso il Ristorante “Osteria Sant’Anna”, situato nella vicina cittadina di Cisternino, dove hanno potuto degustare i piatti della tradizione locale sapientemente rivisitati e proposti con uno spartito apprezzato da tutti gli intervenuti. 


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ASSEMBLEA, TRA CULTURA E NUOVE ADESIONI - confraternita della frittola calabrese - la quadara

Con  lo  spirito  di  unire momenti  di  convivio  ad attività  culturali  improntate alla scoperta del territorio, si è  svolta  domenica  16 Dicembre,  l'assemblea  dei soci della Confraternita della Frittola  Calabrese  "La Quadara". La mattina è stata passata  passeggiando  per  le vie  del  centro  storico  di Cosenza  scoprendo  spaccati della città sconosciuti e fuori dai consueti itinerari turistici. Alla presenza della guida  esperta  Paola  Morano,  sono  state visitate  le  chiese  di  San  Gaetano,  San Francesco di Paola, San Francesco d'Assisi e ovviamente,  la  Cattedrale.  Suggestiva  la scoperta  dei  presepi  che,  visto  il  periodo, fanno bella mostra e trasmettono ai visitatori il clima natalizio.  La giornata si è conclusa con il  rinnovo  delle  tessere  associative  e l'affiliazione di 11 nuovi confratelli. Il pranzo preparato presso l'agriturismo  Chianu  e  Piru  di Dipignano  ha  visto  protagonista  una sontuosa  Frittolata.  Tra  le  iniziative programmate  che  saranno  completate nei  primi  mesi  del  2019,  oltre  al concorso fotografivo (Sapori e colori di Calabria)  ed  al  progetto  con  le  scuole primarie  di Rende Centro, San  Fili  e Padula di Acri (Alla ricerca della ricetta perduta), si prevede l'evento della seconda frittolata annuale che quest'anno  si  svolgerà  in  Sila  il  27  Gennaio  2019


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ATMOSFERE SETTECENTESCHE - ordine dei cavalieri della polenta

Al ristorante-hotel Settecento di Presezzo (Bg), un menu a base di polenta bergamasca, all’insegna della tradizione ma anche dell’innovazione. In programma, a Bergamo, un importante raduno di Confraternite enogastronomiche. Il nome “Settecento” non è stato dato a caso. L’edificio, riportato a  nuovo  splendore,  comprende  una  casa  padronale  del  secolo  XVIII  nel  quale  è  inserita  una chiesetta  preesistente  del  Seicento.  Oggi  la  cappella  sconsacrata  è  una  originalissima  sala  da pranzo, una delle quattro, eleganti e raccolte, che può  vantare  il  ristorante-albergo  “Settecento”, un’oasi  di  pace,  di  arte  e  di  gustosa enogastronomia a pochi chilometri da Bergamo, a Presezzo,  direzione  Lecco.  In  ogni  angolo  del ristorante  e  delle  56  camere  dell’albergo  si respira  un  senso  estetico  spiccato  e  un  motivo c’è: la famiglia Gotti, che ha ridato vita all’antico edificio, è titolare di un noto studio d’architettura. Oltre  alla  cappella  sconsacrata,  sono  notevoli l’androne d’ingresso, il colonnato, le sale a volta con gli stucchi, la pregevole cantina recuperata e adibita a vineria, il pozzo interno e quello esterno. Senza dimenticare la piscina, la sala convegni, la sala dedicata ai banchetti  e  un  ampio  dehors  coperto.  In  questa  ovattata  location  si  è  svolto l’incontro  prenatalizio  dell’Ordine  dei  Cavalieri  della  Polenta,  sodalizio,  oggi presieduto da Mario Lameri, che da decenni si impegna a difendere il valore delle tradizioni bergamasche,  con  particolare  riferimento  ai cibi tradizionali come appunto è la polenta di mais. La cucina del Settecento ha preparato un menù  davvero  interessante,  grazie  ad  una brigata  di  cucina  molto  affiatata,  diretta  da Angelo  Viscardi  con  la  sempre  attenta  regia del  patron  Alessandra  Gotti,  cuoca  per vocazione,  esperta  nei  minimi  e  più  svariati sapori,  ma  al  tempo  stesso  direttore attentissimo  dell’intera  impegnativa  struttura. Già prima di accomodarsi a tavola, l’aperitivo è stato ricco e vario, declinato in vari finger food non banali. A tavola poi sono arrivati: Gnocchi di mais con ragù di coniglio; Ombrina con salsa alla mediterranea e crostone di polenta; Filetto di vitello con polentina mantecata allo zola dolce e la sua salsa; Selezione di formaggi con polenta gialla; Panettone e pandoro con crema di mascarpone. Unanimi i consensi per il ricco e curatissimo menù, soprattutto per aver  dimostrato  come  la  polenta  bergamasca  possa  benissimo  entrare  ad impreziosire  piatti  anche  raffinati  e  in  un  certo  senso  innovativi.  I  vini  in abbinamento: Prosecco di Valdobbiadene Manzoni, Refosco Riserva Molon, Offida Bianco Centanni. Ad impreziosire la riunione, la presenza di Giovanni Malanchini (consigliere  regionale  e  segretario  dell’Ufficio  di  presidenza  della  Regione Lombardia), la poetessa Anna Rudelli, gli sponsor Moretti (farine e ovoderivati) e caseificio  Arrigoni  Battista  di  Pagazzano.  Interessante  la  proposta  avanzata  da Malanchini:  prendendo  spunto  dal  raduno  interprovinciale  di  Confraternite enogastronomiche che ogni anno a settembre i Cavalieri della Polenta organizzano a Bergamo, si potrebbe rendere l’evento di maggiore richiamo e partecipazione, con il patrocinio  della  Regione  Lombardia  e  della  Federazione  Circoli  Enogastronomici (Fice).  «La  Regione  -  ha  detto Giovanni  Malanchini  -  intende spendere  le  risorse  che  sono necessarie  per  il  settore  agro-alimentare.  Lo  scopo  dei  Circoli enogastronomici  è  quello  di valorizzare  le  ricchezze  agricole del territorio, quindi il progetto di un  raduno  di  grande  richiamo rientrerebbe  in  questa prospettiva».  Il  progetto  sarà esaminato  e  approfondito  nelle prossime  settimane.


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LA STORIA DELLA QUERINA - accademia dello stoccafisso all'anconitana

L’Accademia  dello  Stoccafisso  all’Anconitana,  presidio  a  tutela  della  tradizione enogastronomica  dello  stoccafisso  all’anconitana,  in  occasione  del  ventennale  della  sua fondazione,  ha  proposto  un  evento  di  vasto  interesse, finalizzato alla promozione e alla diffusione della storia e delle  tradizioni  culturali  del  nostro  territorio.  Lo stoccafisso è uno degli alimenti che da più di cinquecento anni  ha  caratterizzato  il  consumo  alimentare  in  tutto  il territorio  nazionale  ed  in  particolar  modo  nella  parte costiera  Italiana.  Divenuto  identitario  e  parte  della tradizione grazie alla differenziazione dei sapori e delle varietà  degli  stessi  ingredienti  che  lo  caratterizzano  nel modo di cucinarlo, è figlio naturale della straordinarietà geografica  e  storica  della  nostra  penisola.  Franco Fortunato,  che  è  l’autore  della  mostra  proposta dall’Accademia,  apprende  le  vicende  della  Gemma Querina  e  del  suo  equipaggio  attraverso  un  libro  edito dalla casa editrice Nutrimenti. Successivamente, grazie al materiale documentale offertogli dai  discendenti  della  famiglia  Querini, approfondisce  la  conoscenza  di quest’avventura dai diari di Pietro Querini, navigatore  e  mercante  di  nobile  famiglia veneziana.  Questi,  partito  da  Creta  per  le Fiandre  alla  fine  d’aprile  del  1431  al comando  della  caracca  Gemma  Querina, costruita dai maestri d’ascia cretesi, con un carico  di  Malvasia,  spezie,  cotone  e  altre preziose  mercanzie  di  provenienza mediorientale, dopo numerose peripezie, tra cui  il  danneggiamento  della  chiglia  e  del timone,  fece  naufragio  e  l’equipaggio,  dopo  una  lunga  navigazione  alla  deriva  su un’imbarcazione di soccorso, raggiunse le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Tratti in salvo dai pescatori dell’isola di Røst, che nei diari vengono descritti come una comunità pura e generosa, Pietro Querini e i naufraghi superstiti furono loro ospiti per quelli che vengono definiti  'i100  giorni  in  paradiso',  per  poi  rientrare, attraverso  un  lungo  viaggio  via  terra,  a  Venezia nell’ottobre  del  1432.  A  questa  vicenda  gli  storici fanno  risalire  l’inizio  del  commercio  dello stoccafisso  e  del  baccalà  dalla  Norvegia  all’Italia. L’esposizione  era  arricchita  anche  da  un  prezioso cortometraggio (regia di Valentina Grossi, prodotto da CUT& Editing & More), recentemente acquisito dal  canale  culturale  Rai  Storia.  Molto  nteresse  ha, poi,  suscitato  la  conferenza  del  professor  Otello Fabris,  docente  di  Storia  della Gastronomia  presso  il  SCRG dell’Università di Padova, dal titolo “Novità  sul  commercio  dello stoccafisso  nelle  aree  dell’Alto Adriatico  fino  al  secolo  XVII”. L’evento  ha  visto  anche  la partecipazione  dello  chef  stellato Moreno  Cedroni,  recentemente nominato  ambasciatore  dello Stoccafisso  di  Norvegia  dal 'Norwegian Seafood Council', che ha sapientemente intrattenuto i presenti sul tema  “Vita,  morte  e  miracoli  dello  stoccafisso”.  L’Accademia  ha,  inoltre, salutato e reso omaggio ad un illustre cittadino anconetano, il poeta Francesco Scarabicchi, presentato da Giandomenico Papa. A seguire, “La poesia nella tradizione  dello  stoccafisso”,  recital  di  poesie  e  scenette  con  Alfredo  B. Cartocci.  Infine,  chiusura  con  lo  'show  cooking'  di  due  locali  di  antica tradizione cittadina: il ristorante Gino ('Lo stoccafisso di Umberto Polverini realizzato dalla figlia Michela e da Rosita Vicente') e la trattoria Carotti ('Lo stoccafisso realizzato da Roberta Carotti'). Al termine dell’evento, 'Le favole dello Stoccafisso', uno speciale dedicato ai bambini proposto in collaborazione con  le  Patronesse  dell’ospedale  Salesi  di  Ancona.  Un  ringraziamento particolare  a  S.E.  monsignor  Angelo  Spina,  dell’Arcidiocesi  di  Ancona-Osimo, per la presenza e per il Suo intervento all'inaugurazione della Mostra.


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CELEBRAZIONE XXVII CAPITOLO - enohobbyclub confraternita panormita

 Nei saloni di Palazzo Fatta di Palermo, si é celebrato il XXVII Capitolo dell'Enohobbyclub. Il  Presidente, Rozenn Cancilla,  ha  voluto  far  partecipare  all'avvenimento  la Chaine de Rotisseur di Trapani, guidati dal Bailli Maurizio Milazzo. L'appuntamento si è svolto in un clima di festosa amicizia,  tra  persone unite  dal  desiderio  di non  disperdere  il  patrimonio  di  tradizioni,  in  un momento  di  globalizzazione  tendente  ad omogeneizzare  ogni  cosa.  La  serata  si  é  conclusa con  il  tradizionale  spegnimento  delle  candeline  e con  gli  altrettanto  tradizionali  auguri.


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LE BEAUJOLAIS NOUVEAU EST ARRIVÉ - ordine dell amarena e del nebbiolo

Il  viaggio  nella  zona  dei  vigneti  del  Beaujolais,  con  i  suoi  villaggi,  gli splendidi  colori  dell'autunno,  le  sue  cantine  e  il  famoso  mulino  a  vento, simbolo dell'omonimo Cru, si è concluso a Pierrefeu du Var per festeggiare con i Compagnons del Devoir Mediterraneen l'arrivo del Beaujolais noveau. Una bella serata in amicizia con  ottimo  cibo  e  tanta  musica  nella  magica  atmosfera  del Domain du Pourret. Anche in questa  occasione  sono  stati portati  i  saluti  della  Fice


04-02-2019 Leggi

STOCCAFISSANDO 2018 - accademia dello stoccafisso all'anconitana

Una splendida serata novembrina ha fatto da cornice all’evento clou dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana, che vede i propri soci incontrarsi a fine anno per condividere l’esito  delle  attività  istituzionali  espletate  nel  corso  dell’esercizio  sociale  e  per programmare  il  lavoro  da  intraprendere  nel  nuovo  anno.Una  grande  festa  destinata  a rafforzare  i  rapporti  di  amicizia  fra  i  suoi  soci  ed  a  consolidare  la  sua  presenza  sul territorio,  in  un  rapporto  collaborativo  e sinergico  con  le  Istituzioni  locali. Quest’anno,  infatti,  l’Accademia  ha festeggiato  la  XXII  edizione  di “Stoccafissando”,  con  la  tradizionale  cena sociale,  presso  il  suggestivo  e  prestigioso Hotel Excelsior la Fonte di Portonovo, alla presenza  di  numerosi  graditissimi  ospiti giunti,  per  l’occasione,  persino  dalla Norvegia.Una  grande  festa,  ma  anche  una preziosa  occasione  per  l’Accademia  di aprirsi alla città e raccontare come si possa lavorare  nel  proprio  territorio  e  per  il proprio territorio, con passione, dedizione e rispetto delle tradizioni e della cultura locale. Lo stoccafisso, la sua storia, il suo radicamento antico sul territorio, consentono, infatti, di condividere  un  percorso  denso  di  suggestioni  e  di  profumi  che  evocano  il  focolare,  il calore degli affetti familiari, il duro lavoro ripartito fra i campi ed il mare.I numerosissimi partecipanti  sono  stati  cordialmente  accolti  dall’intero  Consiglio  Direttivo dell’Accademia,  per  l’occasione schierato  nella  hall  dell’Hotel Excelsior.  Cerimoniere  il  Presidente dell’Associazione  avv.  Pericle  Truja. Ospitalità  accompagnata  da  un ricchissimo buffet di rara raffinatezza. Fra  le  tante  proposte,  trionfavano  sui tavoli  ostriche  Bèlon  unitamente  a locali  “moscioli”  di  Portonovo,  per l’occasione  cucinati  alla  tarantina  e gratinati. A seguire, tagliere di salumi del Conero, stracciatella e treccione di mozzarella, crocchette di baccalà mantecato, sardoncini scottadito, souté di vongole, cannelli al forno. Prelibatezze regionali ed internazionali proposte dal Ristorante La DegOsteria, dall’Hotel Excelsior La Fonte di Portonovo. Lo chef del Ristorante Ginevra del SeePort Hotel di Ancona  presentava,  invece,  un  unico  piatto  di  grande  suggestione:  G-eggs.Originale  e particolarmente  gradita  è  risultata  la  pizza  condita  con  lo  stoccafisso.  Preparata  al momento dallo chef Piero Romagnoli ed abili pizzaioli, veniva sfornata e servita calda, così da esaltare tutta la sua fragranza arricchita dalle suggestioni decise e profumatissime del festeggiato della serata: lo stoccafisso all’anconitana. Le interessantissime proposte culinarie  non  potevano  trascurare  la  presenza  di  pregiate  'bollicine'  prodotte  da  uve Verdicchio  provenienti  da  vitigni  coltivati  sulle  splendide  colline  della  nostra regione.  Il  compito  di  offrirle  ai  convenuti  è  stato  brillantemente  assolto  dai sommelies della 'Scuola Europea Sommelier', guidati dal delegato della Provincia di  Ancona  Alessandro  Calabrese.  Il  sommelier  Paolo  Grassini  ha  quindi accompagnato,  con  l’aiuto  di  Solange  Coimbra,  l’attento  pubblico  nella degustazione dei tre vini in programma: un brillante “metodo Martinotti” fragrante e profumato, un “metodo classico” maturato sui lieviti per 18 mesi, fine ma agile, ed infine un “metodo classico” con 60 mesi di affinamento sui lieviti, complesso e raffinato.Terminato  il  buffet,  gli ospiti sono stati invitati ad assistere ad  un  intrattenimento  musicale presso  l’Auditorium  Selinunte dell’Hotel,  appuntamento  culturale proposto  dall’Accademia.  La  serata è stata allietata dalla presenza di due artiste  di  indubbio  talento,  Maria Grazia Barboni e Milena Costantini, che  hanno  proposto  un  omaggio  a Fabrizio  De  Andrè  e  Alda  Merini intitolato  “Superba  è  la  notte”.  Un incontro  immaginario  fra  due  poeti del  nostro  tempo  che,  seppure  con diverse  sensibilità,  hanno  saputo  segnare  profondamente  un  momento  storico distratto e superficiale, poco incline a soffermarsi sulla bellezza e sul valore dei sentimenti.Un’atmosfera densa d’emozioni che ha condotto i presenti in un viaggio interiore  fra  la  musica  del  grande cantautore  e  le  parole  della indimenticata  poetessa.La  prima presentazione  è  stata  volutamente dedicata  ai  protagonisti  dei  gustosi piatti. Sono stati, quindi, chiamati sul palco gli chef ed i ristoratori che hanno collaborato  all’evento,  presentati singolarmente  e  calorosamente  dal segretario  dell’Accademia,  Gilberto Graziosi.Il  Presidente  dell’Accademia ha,  successivamente,  preso  la  parola per  salutare  i  graditissimi  ospiti, relazionando  sull’attività  espletata  nel  corso  dell’anno  sociale  ed  illustrando  le iniziative  da  intraprendere  nel  prossimo  futuro,  al  fine  di  meglio  perseguire  i comuni scopi associativi. Ha, poi, chiamato sul palco il prestigioso ospite d’onore, lo  chef  Moreno  Cedroni.  Tra  stelle  Michelin  e  forchette  di  Gambero  Rosso, Cedroni è uno degli chef più premiati nell’affollato panorama gastronomico del nostro  Paese.  Impegnato  anche  sul  fronte  televisivo,  è  uno  dei  volti  più  famosi delle  trasmissioni  di  GamberoRosso  Channel  e  nel  2016  è  stato  giudice  del programma  televisivo  Top  Chef  Italia.  Da quest’anno  è  anche  ambasciatore  dello Stoccafisso di Norvegia. Lo ha nominato il Norwegian  Seafood  Council  che  ha  voluto premiare la sua reinterpretazione innovativa dell'uso  del  pesce  in  cucina.  A  seguire, particolarmente  gradita  è  risultata  la presenza  all’evento  di  Trym  Eidem Gundersen,  Direttore  Italia  nel  Norwegian Seafood  Council  (NSC),  ente  incaricato  di vigilare sulla commercializzazione dei prodotti ittici norvegesi nel mondo, e allo stesso tempo sviluppare nuovi mercati e divulgarne la cultura, attraverso attività di marketing e di  informazione.  Il  NSC  garantisce,  inoltre,  una  linea  di  condotta  coerente  per  la protezione delle risorse del mare e per la sicurezza dei suoi prodotti. Ultimati i saluti e ringraziamenti di rito, rivolti anche alle Autorità presenti, l’evento è proseguito nei saloni dell’Hotel per la cena dedicata, ovviamente, al Re della tavola, lo stoccafisso. Anteprima costituita da due piatti di sicuro interesse gastronomico: il “Vincistocco” lasagnetta di pasta fresca con ragù di stoccafisso all’anconitana, presentato dal Ristorante del Fortino Napoleonico, e “Filo di chitarra Elis Marchetti allo zenzero bio con stocco e bottarga di merluzzo  di  Skrei”,  proposto  dall’Osteria  della  Piazza.Quindi  il  clou  della  serata,  lo Stoccafisso,  declinato  ed  interpretato  secondo  i  canoni  della  tradizione,  da  rinomati  e storici  ristoratori  cittadini:  Ristorante  Gino,  Trattoria  Carotti,  Ristorante  Giardino  e Cantinetta del Conero, ciascuno dei quali ha deliziato i commensali con i sapori ed i profumi della propria cucina. Un tripudio di suggestioni che hanno ammaliato tutti coloro che  hanno  condiviso  quest’esperienza  indimenticabile.  L’intensità  del  gusto  dello stoccafisso  ha  trovato  una  sublime  sponda  nella  freschezza  nel  dessert  –  crema  cotta marchigiana  con  vino  cotto  di  Loro  Piceno  –  magistralmente  preparato  dalla pluripremiata  Gelateria  Paolo  Brunelli  Senigallia/Agugliano.I  vini,  rigorosamente  del territorio e sapientemente abbinati a piatti così densi di personalità, sono stati proposti dalla  Casa  Vinicola  Piersanti  di  Cupramontana  e  dalla  Azienda  Agricola  Alessandro Moroder di Montacuto, Ancona. Prodotti da forno del Panificio Alberto Lucci di Ancona. Caffè e liquori dalla Distilleria Varnelli di Muccia,  Macerata.Che  altro  aggiungere? Una  serata  indimenticabile,  dedicata  alla valorizzazione  della  tradizione  e  della storia  di  un  prodotto  umile  ma  di straordinario  interesse  per  la  sapienza dell’uomo  che  ne  ha  saputo  trarre nutrimento  e  godimento.  Non  solo,  ma soprattutto una serata in cui la stima e la condivisione  hanno  stretto  ancor  più  fra loro  moltissimi  amici.Con  l’augurio  di rincontarci  tutti,  ed  ancor  più  se  possibile,  al  prossimo  'Stoccafissando  2019'.


04-02-2019 Leggi

FAISANDERIE DE SULLY SUR LOIRE - ordine dell amarena e del nebbiolo

Settandue  Confraternite  (di  cui  due  belghe  e,  per  la prima volta, una italiana) hanno partecipato - il 3 e 4 novembre  -  al  capitolo  della  Faisanderie.  Un  WE all'insegna dell'amicizia, del buon cibo e della cultura. Il  sabato,  alla visita del castello, uno  dei  meno conosciuti della regione, è seguita una cena tipica del territorio. La domenica si è svolto il capitolo ufficiale. Iniziato con la Santa Messa con sottofondo dei corni  da  caccia,  l'offertorio,  la benedizione  del  pane  e  il  defilé  tra  le vie  del  centro.  Durante  il  pranzo,  la presentazione  delle  Confraternite  e  le intronizzazioni.  Dalla  nostra  Confraternita  è stata  offerta  una  magnum  di  nebbiolo  di Sizzano  e  il  gagliardetto  della  F.I.C.E.. All'aperitivo  un  Cremant  della  Loire  ha accompagnato la degustazione della terrina di fagiano.  Come  da  nostra  abitudine  al Capitolo abbiamo aggiunto un paio di giorni per  conoscere  il  territorio,  con  le  visite  alla città di Orleans, all'Abbazia di Fleury (dove sono conservate le reliquie di San Benedetto) e all'Oratorio carolingio di Germigny, con la sua  abside  decorata  da  un  bellisssimo mosaico.


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AVVENTURA ALLA PORTA S. TOMMASO - associazione culturale europea tavola veneta

".. appena entrato in casa fui deliziosamente aggredito da un profumo inconfondibile:  la  lunga 'schidionata' riprendeva a ruotare sopra Ie braci Ie quali erano sempre 'bronse de  botoli  de  panocia'.  A  quale  nume,  allora,  si alzavano  quelle  nuvole  di  ritrovato  incenso?"  Ho preso  ispirazione  per  quanto  sopra  richiamato,  da quei  'Ricordi  per  iI  futuro'  (Edizioni  Canova)  di Mirko  Trevisanello,  testimone  appassionato,  con Beppo Maffioli e Alfredo Beltrame, di sensazioni, usanze,  episodi,  ricordi,  appunto  per  il  futuro.  Di tutte  queste  sensibili  ed  eclettiche  figure  non rimane  che  una  ricca  eredita  di  un  tempo  gia  passato,  per  il  quale,  con  lo scolorirsi  della  memoria  nelle  generazioni  non  poteva  più  essere  vitale; trascinato  altresì,  da  cambiamenti  storici,  poiitici,  sociali  e  soprattutto demografici.  Dodici/quattordici  persone  della  stessa  famiglia  beneficiavano (oltre ai numi) di quelle nuvole di ritrovato incenso. E adesso? Un salto nel presente, altre proposte, altri strumenti dell'ingegno umano ci portano, il 30 novembre scorso, noi socie di TAVOLA VENETA guidate dalla Presidente Mariantonietta  Vendramini  Favero,  a  Treviso  presso  la  Porta  S.Tommaso, condotte attraverso una scaletta, dentro ad una ampia, confortevole struttura mobile, ospiti dei Titolari dell'Azienda Bora, i signori Massobrio. Invitate per conoscere  un  procedimento  definito  'Quanto  e  bella  la  fisica'.  Presto apprendiamo che i vapori di cottura salgono ad una massima velocita di un metro al secondo, l'aspiratore Bora aspira i medesimi verso il basso ad una velocita di quattro metri al secondo. Quanto è bella la fisica! Perciò addio a 'chiudi la porta della cucina', 'apri la finestra', 'accendi l'aspiratore'. Qual è lo scenario 'fantastico' (data la veneranda età di chi scrive) quasi provocatorio di questo  sistema?  Living  con gruppo  di  cottura  al  centro,  in vista,  ospiti  gioiosi  occupati  ad assaggiare  verdure  pastellate, salmone  alia  piastra,  minestra di ..'cavolo'(Proprio nella doppia accezione  di  ortaggio  e  di meraviglia).  Lo  chef  ci  ha viziate, nella purezza dell'aria più perfetta, con risotto alia milanese al  salto,  sopra  una  base  a specchio  di  crema  di  carciofo, scampo al naturale e calice di prosecco, Ci ha completamente conquistate; ed è cosl che, oltre all'azienda BORA, il nostro ringraziamento per quel gradito pomeriggio, va allo chef&founder, Luigi Cassago della Ecooking di Milano.(Germana Caliò Segantin).".. appena entrato in casa fui deliziosamente aggredito da un profumo inconfondibile:  la  lunga 'schidionata' riprendeva a ruotare sopra Ie braci Ie quali erano sempre 'bronse de  botoli  de  panocia'.  A  quale  nume,  allora,  si alzavano  quelle  nuvole  di  ritrovato  incenso?"  Ho preso  ispirazione  per  quanto  sopra  richiamato,  da quei  'Ricordi  per  iI  futuro'  (Edizioni  Canova)  di Mirko  Trevisanello,  testimone  appassionato,  con Beppo Maffioli e Alfredo Beltrame, di sensazioni, usanze,  episodi,  ricordi,  appunto  per  il  futuro.  Di tutte  queste  sensibili  ed  eclettiche  figure  non rimane  che  una  ricca  eredita  di  un  tempo  gia  passato,  per  il  quale,  con  lo scolorirsi  della  memoria  nelle  generazioni  non  poteva  più  essere  vitale; trascinato  altresì,  da  cambiamenti  storici,  poiitici,  sociali  e  soprattutto demografici.  Dodici/quattordici  persone  della  stessa  famiglia  beneficiavano (oltre ai numi) di quelle nuvole di ritrovato incenso. E adesso? Un salto nel presente, altre proposte, altri strumenti dell'ingegno umano ci portano, il 30 novembre scorso, noi socie di TAVOLA VENETA guidate dalla Presidente Mariantonietta  Vendramini  Favero,  a  Treviso  presso  la  Porta  S.Tommaso, condotte attraverso una scaletta, dentro ad una ampia, confortevole struttura mobile, ospiti dei Titolari dell'Azienda Bora, i signori Massobrio. Invitate per conoscere  un  procedimento  definito  'Quanto  e  bella  la  fisica'.  Presto apprendiamo che i vapori di cottura salgono ad una massima velocita di un metro al secondo, l'aspiratore Bora aspira i medesimi verso il basso ad una velocita di quattro metri al secondo. Quanto è bella la fisica! Perciò addio a 'chiudi la porta della cucina', 'apri la finestra', 'accendi l'aspiratore'. Qual è lo scenario 'fantastico' (data la veneranda età di chi scrive) quasi provocatorio di questo  sistema?  Living  con gruppo  di  cottura  al  centro,  in vista,  ospiti  gioiosi  occupati  ad assaggiare  verdure  pastellate, salmone  alia  piastra,  minestra di ..'cavolo'(Proprio nella doppia accezione  di  ortaggio  e  di meraviglia).  Lo  chef  ci  ha viziate, nella purezza dell'aria più perfetta, con risotto alia milanese al  salto,  sopra  una  base  a specchio  di  crema  di  carciofo, scampo al naturale e calice di prosecco, Ci ha completamente conquistate; ed è cosl che, oltre all'azienda BORA, il nostro ringraziamento per quel gradito pomeriggio, va allo chef&founder, Luigi Cassago della Ecooking di Milano.(Germana Caliò Segantin).


04-02-2019 Leggi

SERATA GASTRONOMICA A BUCITA DI SAN FILI - confraternita della frittola calabrese - la quadara

La Quadara ha partecipato con una frittolata in piazza per oltre 200 persone, alla serata eno-gastronomica organizzata dal comitato festa 8 Settembre  di  Bucita. 
Grande  successo  anche  fuori  dal  periodo canonico pelle frittole che in realtà la tradizione racchiude nel periodo invernale, ma se chiama il paesino in cui la Confraternita è nata, non si  può  che  rispondere:  presente!


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ATTIVITÀ AUTUNNALI - accademia della castagna bianca

Oltre a partecipare a fiere locali con il banchetto dei nostri ormai 17 ricettari  della  collana  “I  quaderni  della nonna” siamo pure stati chiamati a presentare l’ ultimo dedicato ai legumi in occasione di un incontro promosso da Comizio Agrario e ad  essi  dedicato  con  una  particolare attenzione  per  i  fagioli.  Dopo  i  saluti  e l’introduzione  del  direttore  del  Comizio Agrario Attilio Ianniello, è intervenuto Guido Viale  che,  pigliandola  un  po’  larga,  ha iniziato  rammentando  l’episodio  biblico  di Esaù  e  Giacobbe  e  sottolineando  i  due insegnamenti  che  se  ne possono  trarre:  1)  i legumi  sono  buoni  ed appetibili  e  2)  la  fame  è brutta. Ha poi ricordato il particolare  successo riscosso  dal  capitolo solenne  del  2011  in  quel di  Nucetto  e  dedicato  in particolar  modo  a  due eccellenze  della  val Tanaro: il cece di Nucetto e i fagioli di Bagnasco. Infine, dopo aver magnificato i pregi dei legumi ed illustrato alcune delle 51 ricette raccolte dagli scolari, si è detto preoccupato di  certi  talebanismi  sedicenti salutisti  (vegani  o  altri) ricordando  che  nessun  cibo  è perfetto e passando la parola  al confratello  Silvio  Matteo Borsarelli  -  docente  di  scienza dell’alimentazione  -  che  ha   interessato  i  presenti  con  una relazione  su:  “L’importanza  dei legumi, in particolare dei fagioli, nell’alimentazione”,  esaltandone i  valori  nutrizionali  in  amidi  e  proteine  ma,  al  contempo,  fornendo suggerimenti  pratici  per  ovviare  a  certe  carenze  (aminoacidi  essenziali  e ferro eme) o possibili effetti indesiderati. Infine Marcello Gatto ed Enrico Barbieri, rispettivamente Presidente e Segretario del Consorzio di Tutela e Valorizzazione  dei  Cereali  e  Legumi  dell’Alta  Langa,  hanno  presentato l’attività  del  loro  Consorzio  che  riunisce  una  ventina  di  piccoli  e  medi imprenditori agricoli attenti a creare le condizioni affinché si sviluppi nella Langa cebana un’agricoltura sostenibile, remunerativa ed attenta alla salute dei  consumatori  finali,  anche  attraverso  la  collaborazione  con  il  CNR,  il


04-02-2019 Leggi

APERTO L'ANNO ACCADEMICO - congrega dei radici e fasioi

"Questa sera potevamo rimanere tutti a casa, accoccolati dal caldo dei nostri affetti ed invece abbiamo voluto essere qui. Abbiamo spento la televisione  ed acceso  la simpatia e l'allegria della nostra unicità, per  regalarla al vicino di tavola". Ha esordito così Antonio Roccon,  il Gran Maestro della Congrega dei Radici e Fasioi,  all’apertura dell’anno  accademico,  avvenuta  all’insegna  del tutto  esaurito  tra  la  splendida  cornice pedemontana, nel ristorante da Gigetto a Miane. “Un’associazione – ha continuato Roccon - che si preparara  a  festeggiare  il  ventennale  della  sua costituzione.  Vent’anni  spesi  con  impegno  e dedizione nel tramandare i sapori, la cultura e le tradizioni  che  fanno  parte  delle  nostre  origini  e della  nostra  sensibilità;  e  che  animano  e caraterizzano lo spirito della Congrega dei Radici e Fasioi. Vent’anni che ci hanno visti impegnati anche nel sociale, in silenzio e con discrezionalità perché, mutuando una frase del grande Bartali: " La medaglia più bella non la si fa vedere ma  la si appunta sul bordo della giacca dell’anima". Ad onorare l’evento con  la  sua  presenza,  S.A.S.  la  principessa  Isabella  Collalto,  e  il  consigliere regionale  Alberto  Villanova,  assieme    ad alcuni rappresentanti delle comunità locali. Una  convivialità  spesa  all’insegna dell’amicizia, del calore e della simpatia di tutti  i  commensali,  in  attesa  che  fosse servito  il  piatto  più  ambito  della  serata:  i radici e fasioi, una portata semplice e dai profumi  nobili,  in  grado  ancor  oggi  di evocare sapori e ricordi antichi; un quadro stupendo disegnato sul piatto e spennellato con  la  maestria  delle  tinte  uniche  del raboso,  un'ottimo  vino  d’autore.  Un  vino dal  colore  rosso  rubino,  come  il  sangue versato  dalla  Grande  Guerra  anche  nel fiume  Piave  e  della  quale  quest’anno  ne ricorre  il  centenario.  Un  anniversario ricordato nella serata, con il  racconto dei 'Fratelli d'Italia', opera del socio Claudio Coghetto,  che  anche  quest’anno  si  è  confermato  nel  Premio  d’autore  dei   “Racconti a Tavola”. Due uomini, due soldati che nell'assurdo della guerra, vivono e  condividono  le  grandi  difficoltà  della  vita  di  trincea,  scoprendosi improvvisamente fratelli di una nazione che sta crescendo. Cosimo e Bepi, pur proveniendo  dagli  antipodi  del  paese  (Erice  e  Susegana),  si  ritrovano  uniti  nel nome  di  una  grande  amicizia.  Un  amicizia  che  si  rinsalda  giorno  dopo  giorno fondendosi  nei  valori  comuni  ed  inalienabili  e  che  permettono  loro  di soppravvivere  alle  atrocità  della  Guerra.  Un amicizia,  grande  quanto  la  volontà  di  condividere tutto, anche un piatto di radici e fasoi fatto in trincea  nel giorno di Pasqua. Un piatto unico in tutti i sensi quello  dei    radici  e  fasioi  che  inconsapevolmente, proprio nel giorno della rinascita pasquale, è riuscito a far rinascere aggregandoli, tutti i soldati d'italia nel rispetto di ogni loro diverso stile di vita, di abitudine e  di  consuetudine.  Soldati  che  si  riscoprono  essere tutti fratelli nella stessa sorte e negli stessi drammi; uomini  divenuti  improvvisamente  tutti  Fratelli d'Italia sotto il cielo dello stesso credo e della stessa nazione.


04-02-2019 Leggi

LA CONFRATERNITA CRESCE - confraternita della pasta fresca

Continua  ad  allargarsi  la  famiglia  della  nostra  Confraternita.  L’ultimo incremento,  in  ordine  di  tempo,  c’è stato lo scorso 14 novembre quando, a San  Martino  di  Lupari,  è  avvenuta l’intronizzazione  di  due  nuovi  soci. 

Sono  stati  investititi  con  i paludamenti  la  consorella  Manuela Mazzola  e  il  confratello  Mario Fanfani.

La cerimonia ha visto, come gradito contorno, la presenza di altre Confraternite che avevano accolto il nostro invito.

Suggestivo anche il luogo, immerso  nella  campagna  veneta: l’Agriturismo  ‘Moranda’  di  San  Martino  di Lupari,  dove  ancora  è  possibile  apprezzare cibo  semplice  e  genuino  e  ottimo  vino.  La Confraternita  tutta  ha  molto  apprezzato  la partecipazione  del  nostro  mentore,  e  socio onorario  oltre  che  ex  Presidente  F.I.C.E., Mario  Santagiuliana.  Alla  sua  presenza abbiamo,  poi,  conferito  il  titolo  di  socio onorario  a  Fabio  Bona;  un  segno  di riconoscenza  per  l’attenta  e  continua  attività che  svolge  per  la  crescita  dell’attenzione verso il mondo dell’enogastronomia. Gradite ospiti  al  nostro  evento  alcune  realtà  del panorama  regionale.  La Confraternita  dei  12 Apostoli,  della  Soppressa  di Bassano,  del  Formaggio Piave DOP, della Corniola e il  Circolo  Enologico Leoniceno  Colli  Berici.


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CORSI PER MAESTRI ASSAGGIATORI DI SALUMI - accademia delle tradizioni enogastronomiche di calabria

L’Accademia  delle  Tradizioni  enogastronomiche  di  Calabria  -  presieduta  dal  giornalista enogastronomico  Giorgio  Durante  -  da  qualche  anno  promuove  in  Calabria  la  cultura enogastronomica  ed  in  questo  ambito  si  fa  promotrice  di  corsi  per  Maestri  assaggiatori  di Salumi,  Organizzati  dall’ONAS  (Organizzazione  Nazionale  Assaggiatori  Salumi)  la  cui Presidente  è  la  Dott.ssa  Bianca  Piovano  uno  dei  massimi  esperti  in  questo  settore. L’enogastronomia  interessa  sempre  un  numero maggiore  di  persone  e  dopo  il  successo  del  primo modulo  ONAS  (Organizzazione  Nazionale Assaggiatori  Salumi)  svoltosi  a  Cosenza,  per formare  Tecnici  assaggiatori,  a  grande  richiesta riparte  l’attività  formativa,  il  10  gennaio  con  un nuovo  corso.  Successivamente  verrà  organizzato  il secondo modulo, cioè la seconda parte delle quattro fasi di formazione che portano alla fine a sostenere l’esame  di  Maestro  assaggiatore.  Insomma  i  20 maestri  formatisi  negli  scorsi  anni  hanno  fatto  da apripista  a  tanti  neofiti  appassionati  degli  insaccati calabresi e non solo. Un settore che si è scoperto economicamente importante in Calabria, ma che non è esente da problematiche dovute alla mancanza di tecnologi e sensorialisti formati, professionisti in grado di individuare difetti e suggerire soluzioni, insomma quella che è una passione per qualcuno potrebbe anche diventare un’opportunità di lavoro. L’ONAS presente in tutta  Italia  coordina  l’organizzazione  delle  attività  finalizzate  alla  formazione  di  Tecnici assaggiatori  e  Maestri  assaggiatori.  Maggiori  informazioni  sono  presenti  sul  sito:  https://www.onasitalia.org/corsi.asp.


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SUCCESSO PER UN 'GRAMPASCIN D’SUNOTTI' - antica cunsurtarija dal tapulon

Un atto d’amore verso la propria terra, le tradizioni e, soprattutto, il dialetto. Si puo’ riassumere così la serata di martedì 20 novembre alla Trattoria del Ciclista di Borgomanero, dedicata alla poesia in dialetto dal titolo “Un grampascin d’sunӧtti”, organizzata dall’Antica Cunsurtarija dal Tapulon presieduta dal giornalista Carlo Panizza. Una tradizione, quella della serata in vernacolo locale, che si rinnova ogni anno e trova sempre più un pubblico di estimatori. L’evento ha voluto ricordare tre soci-poeti che hanno lasciato una profonda impronta nel sodalizio: Giuseppe Bacchetta, Nino Margaroli e Pier Mario Pettinaroli.
I poeti dialettali sono arrivati da Novara, Alberto Gavinelli, che ha dato un saggio della sua bravura con l’armonica a bocca; Cureggio, Gianni Zaninetti; Gozzano, Attilio Antonioli, Egdardo Valini e Angela Vinzia; Borgomanero: Damiana Boriolo, Tiziano Godio, Piero Velati, Gianni Righetti.

Presente l’assessore alla Cultura Francesco Valsesia che si è cimentato in un saluto in dialetto borgomanerese.

La serata ha voluto riportare alla luce piena, liriche di Gianni Colombo con la piece “Na ruza tra doni” (una lite tra donne, magistralmente interpretata da Tiziano Godio e Piero Velati), Camillo Vecchi, Battista Poletti, Francesco Cattaneo e Giovanni Pennaglia, ricordati con un breve curriculum dal presidente Carlo Panizza. Lo stesso Panizza ha declamato “Gli anni passano”, un soliloquio sullo scorrere del tempo.

La presenza di poeti gozzanesi è stato un omaggio a Giampaolo Martinoli, del gruppo “tra da nui” (tra di noi): Edgardo Valini, accompagnato dalle note musicali della chitarra, ha cantato una poesia.

Al termine della serata, dove il numeroso pubblico non ha lesinato applausi ai declamatori, questi sono stati premiati, dal Cerimoniere Gigi Mercalli e dalla segretaria Franca Gattoni, con prodotti di aziende del territorio: Caseificio Palzola, biscottificio Rossi e pastificio Fontaneto. Un piccolo spuntino, in omaggio alla tavola borgomanerese, ha chiuso l’incontro.

Ora si è in attesa del compleanno dell’Antica Cunsurtarija, fissato per il prossimo 20 gennaio, data che vedrà l’intronizzazione di nuovi soci. Si allega foto dei poeti


04-02-2019 Leggi

CONVIVIALE CON LA STORIA - club enogastronomico viterbese

Dopo  la  parentesi  parmense  per  il  37°  Raduno  Nazionale  delle  Confraternite Enogastronomiche, un evento che ha permesso a gruppi di tante regioni di incontrarsi, scambiarsi esperienze e ricette riprendiamo la nostra attività istituzionale. Il tema della conviviale di novembre, si è ispirato agli eventi che,  dal  2014  al  2018,  sono  stati  organizzati  in tutta  Italia  in  occasione  del  Centenario  della Prima  Guerra  Mondiale,  quali  momenti  non  di festeggiamenti  ma  di  memoria  e  conoscenza. 
Sabato  10  novembre,  vigilia  dell’anniversario della firma dell’armistizio di Compiègne che pose fine a quegli anni tragici ci siamo intrattenuti sul rapporto  tra  alimentazione  e  guerra. 
Il  menù selezionato  ci  ha  portato  a  scoprire  le  pietanze preparate dai cuochi dei reggimenti, nelle cucine da  campo  dislocate  nelle  retrovie  con  piatti  più legati ai prodotti e alle abitudini del nord Italia, che  molti  soldati  del  centro  e  del  sud incontravano  per  la  prima  volta,  e  alimenti  che solo con l’uso militare divennero poi abituali tra la popolazione. Conosceremo quindi le 'riceytte di guerra'.
Per lo sviluppo del tema proposto ci siamo avvalsi del Prof. Enrico Porceddu, appassionato conoscitore degli argomenti legati al periodo bellico, che ci ha illustrato l’importanza dell’alimentazione dei soldati e come le abitudini gastronomiche italiane  siano  state  influenzate  dalla  guerra. 

Le  realizzazioni  gastronomiche  sono  state curate dallo chef Eugenio Moschiano, che già il nostro club ha conosciuto e apprezzato più volte, ospiti del ristorante Il Borgo di Bagnaia.

Le portate, tratte da Ricettari Militari e scritti dei soldati, hanno composto il seguente spartito.
Come antipasto sono stati proposti piatti  che  costituivano  l’alternativa  a  pietanze  più  ricche  non  disponibili,  come  gli 'Smaccafam alla trentina', tortini di ricotta al sugo.
Per i primi piatti la ricetta-base della cucina  di  trincea  e  un  piatto  di  pasta  asciutta  per  le  occasioni  speciali:  la  'minestra battaglia' e le Pappardelle al sugo di coniglio.
Il bollito costituiva quasi l’unico modo di cuocere  la  carne  e  la  bravura  dei  cuochi  di  guerra  consisteva  nel  presentarlo  in  modi diversi, arricchito da contorni gustosi.
Il Manicaretto all’alpina e le Patate Risorgimento. 
Dolci semplici a base di frutta di stagione e razioni di cioccolato completavano il “monte calorie”  previsto  dal  regime  alimentare  dei  soldati  in  trincea,  con  le Castagne al latte bruciato.
In abbinamento Muller Thurgau DOC 2017 – St.  Magdalena  Gries;  Valpolicella-Ripasso  Le  Roselle  DOC  2016  – Cantina  Negrar;  Vernaccia  di  Serrapetrona  DOCG  –  Az.  Alberto Quacquarini.
Per mantenere vigile l’attenzione e ardito il cuore, sono stati  distribuiti  a  fine  pasto:  Caffè,  Cordiale  e  Cioccolato  militare.


04-02-2019 Leggi

UN SENTITO GRAZIE AL PRESIDENTE FICE, MARCO PORZIO, E ALLA CONFRATERN - associazione culturale europea tavola veneta

La mia esperienza durante il raduno Fice di Parma rimarra indelebile nei miei ricordi. Un ricordo contemporaneamente fisico e sentimentale. Da un lato, perche sono stata colta da una forte colica che mi ha trattenuto a un intervento d'urgenza. Dall'altro perche ho sentito intorno a me il supporto di ognuno dei partecipanti all'evento. Dopo i giorni di sofferenza, lentamente riaffiorano i ricordi delle bellezze di Parma, dei suoi'meravigliosi dintomi, dei suoi sapori unici al mondo e il culto del cibo fatto bene. Ma soprattutto, dopo l'accaduto, scopro  di  aver  imparato  a  comprendere  il  significato  profondo  della  'confratemita':  un gruppo  di  persone  meravigliose  accomunate  da  forti  valori  condivisi,  che  amano assaporare  i  piaceri  della tavola con un approccio colto e la gioia della convivial ita,  ma  che  sanno  essere  con-fratelli anche  nei  momenti  del  bisogno, unendosi in un abbraccio solidale in cui Ie competenze e Ie attitudini dei singoli si fondono in un aiuto collettivo efficace. Vorrei  idealmente  ricambiare  questa abbraccio  con  ognuno,  esprimendo  la mia  gratitudine  per  un'accoglienza,  un sostegno  e  un  affetto  che  non  scordero mai. (Flora Dariol De Bona)


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Serata del mese di Febbraio 2019 all'Agr.Il Colmetto di Rodengo-Saiano - club della bavaglia

Ancora una bella serata organizzata dai Soci Angelo, Carlo e Nino con i prodotti dell'Agriturismo Il Colmetto di Rodengo-Saiano (BS), in compagnia di due ospiti graditi: il Geom. Renato Paini della CONFRATERNITA ENOGASTRONOMICA DELLA GRAPPA-VINI E ANTICHI SAPORI e del Sig. Riccardo Capra della CONFRATERNITA DELLO SPIEDO TRADIZIONALE BRESCIANO.
Allegato album fotografico serata.
Alla prossima serata di Marzo 2019 quindi, in una location che comunicheremo successivamente.


02-02-2019 Leggi

XII° Convivio dell'Accademia Italiana della Costina di Coarezza - accademia italiana della costina

XII° Convivio dell'Accademia Italiana della Costina di Coarezza - "Festa sul Ticino"-
Il giorno 9 settembre del 2018 si è celebrato il nostro Convivio in occasione del XII° anniversario dell’Accademia Italiana della Costina presso la Comunità ANFASS Ticino Onlus in località Molino di Mezzo nel comune di Somma Lombardo. Come ogni anno, abbiamo invitato a condividere la nostra ricorrenza Confraternite, Associazioni e Circoli Enogastronomici afferenti alla F.I.C.E., stavolta accogliendoli nella cornice di un comunità residenziale immersa nel verde del Parco del Ticino tra il Fiume Ticino ed i canali Villloresi ed Industriale, caratterizzata da interesse storico-ambientale e naturalistico al centro sia della rete di collegamenti sentieristici lungo e verso il Ticino, sia dell’antica rete di rogge destinate all’irrigazione dei fondi agricoli.
La scelta della comunità ANFASS come location è stata dettata oltre che dal “leitmotiv” del Fiume Ticino anche dalla collaborazione con la stessa, intrecciata negli anni passati, fatta daeventi organizzati nel loro contesto strutturale ed il supporto dall’Accademia offerto devolvendo ogni anno un contributo pecuniario a titolo di donazione per il sostegno delle attività e delle spese.
Dopo l’accoglienza e la registrazione dei partecipanti al Convivio, abbiamo offerto loro una colazione di benvenuto con la collaborazione del Personale e degli Ospiti della Comunità, e confezionata con i prodotti che vengono preparati da loro come conserve, marmellate e farine la cui intera filiera nasce e si sviluppa all’interno della struttura.
Dopo il tradizionale saluto di benvenuto del Gran Maestro De Micheli alle Confraternite ed alle Autorità, abbiamo lasciato spazio alla narrazione del Dott.Maggioni Matteo sullo sviluppo dell’ Alta Valle Ticino, da lui approfondito e magistralmente descritto e documentato nei 2 saggi dal titolo “Alta Valle Ticino.Lo svilippo economico” e  “Il vagone piombato".
Il Dott.Maggioni ci ha accompagnato nella quotidianità della vita contadina e dei mestieri che si svilupparono tra il 1815 ed il 1940, raccontandoci la fine del secolare commercio fluviale,dovuto all’avvento della ferrovia, e la crisi agraria poi, che predisposero nei primi del Novecento questo territorio allo sviluppo dell’industria tessile cotoniera e della coltivazione dei bachi da seta.
La responsabile della Comunità ANFASS, la signora Airoldi Graziella, è intervenuta poi a presentare la storia e l’organizzazione delle attività della struttura residenziale,nata come Associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale fondata nel 1958 e divenuta “Radici del fiume” cooperativa sociale Onlus.
All’interno della stessa, si è invitato i nostri ospiti a visitare il Laboratorio Alimentare dove è possibile l’acquisto dei prodotti derivati dall’utilizzo di frutta e verdura biologica e materie prime di commercio equo e solidale.
Ed eccoci poi arrivare alla chiamata dei Sodalizi ed al tradizionale scambio dei Doni tra l’Accademia e le Confraternite, omaggiando di prodotti alimentari dell’ANFASS e, quest’anno per la prima volta, di sua Maestà la Costina, in un carrè confezionato sotto vuoto ed accompagnato in abbinamento ad un’ampolla del segreto “Intingolo Accademico”,lasciando il delicato compito agli omaggiati di cimentarsi nel cucinarlo.
A condividere il nostro XII° Convivio, hanno partecipato le seguenti Confraternite:
Confr. del Gorgonzola di Cameri NO,Confr. Enogastronimica Bresciana BS
Confr. Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo, Confr. dello Spiedo Bresciano
Confr. della Trippa di Moncalieri TO, Confr.di Sambajon e Duj Noaset TO
Confr. Amarena e Nebbiolo di Sizzano NO, Confr. Capunsei di Solferino MN,
Confr. Padellina d’Oro CO,Confr. del Bollito Misto e Pera Madernasa Guarene CN,
Confr. Vino Riso e Gorgonzola NO, Confr. della Fricia di Crea AL,Confr. della Panissa di Vercelli, Confr. Cuj dal Lundas VC,

Infine, a mattinata ormai inoltrata, giunta l’ora del pranzo conviviale, tutti gli Ospiti sono stati accompagnati presso l’Agriturismo “La Viscontina”, locata a breve distanza sempre in prossimità dei canali del Fiume Ticino, per concludere con i Soci dell’Accademia della Costina il Convivio gustando le Costine come portata principe del menù.


02-02-2019 Leggi

RESOCONTO DELLA CONVIVIALE - accademia della castagna bianca

Una bella ottobrata ha allietato la giornata di un centinaio di persone  ( 14 confraternite, le confraternite rappresentate, di cui due francesi ed una carnica) intervenute al nostro XIX capitolo solenne celebrato alla frazione San Biagio di Mondovì. 
Il buffet della colazione è stato onorato con particolare apprezzamento per le tre particolari preparazioni di trota (salame e due filetti , affumicato e grigliato), i pani speciali  e la torta di nocciole. I due  formaggi, accompagnati dai tipici rubata (grossi grissini locali), hanno poi indotto molti ad andare a fare provviste presso la vicina agritomeria che ce li aveva forniti.
Dopo la chiamata delle confraternite ed il saluto del presidente  Porzio, il socio, prof. Silvio Matteo Borsarelli, ha tenuto un breve intervento sulle proprietà nutrizionali dei legumi, oggetto del quaderno di ricette di quest’anno che a fine giornata è stato offerto a tutti i presenti.
Ci siamo poi trasferiti di 1,5 Km per visitare l’azienda agricola Delia Revelli, dove la titolare ha spigliatamente ed esaustivamente raccontato genesi, sviluppo e prodotti risultanti dal  suo allevamento di pesci d’acqua dolce. 
Suo padre le ha trasmesso la passione  per questa attività che la vede impegnata in nuove proposte di consumi ittici, guance, “caviale” e “bottarga” di trota. 
Dopo formaggi e pesci eccoci al ristorante “La Ferriera da Nona” di Margarita, pronti a gustare il terzo prodotto principe della giornata: il cavolo verza servito in insalata tiepida, nei (per tanti inediti) ravioli di cui, con l’aggiunta di riso, costituivano il ripieno e come sancrau (“crauti “alla piemontese). Molti ospiti, oltre ad entusiasti commenti alla minestra contadina ( con castagne, fagioli e lardo) e alla tenerissima porchetta, hanno manifestato apprezzamento per aver potuto conoscere piccoli produttori e lavorazioni di nicchia.


02-02-2019 Leggi

BUON QUINTO COMPLEANNO. - academio dai cjarsons

Anche il meteo ha voluto iscriversi tra coloro che hanno reso piacevole la festa per il 5° Capitolo del Circolo enogastronomico Academio dai cjarsons che si è svolto domenica 14 ottobre, a Forni Avoltri (Ud), in una splendida giornata autunnale che con i suoi colori infuocati ha accolto gli ospiti nella Carnia, regione alpina a ridosso di quella austriaca della Carinzia. L’evento era iniziato sabato, con il benvenuto alle Confraternite ospiti e una serata di allegra convivialità presso l’hotel ‘Al sole’ dove la titolare e consorella Tiziana Romanin ha saputo catturare gli ospiti con i suoi piatti tipici e con la sua consueta simpatia. Continuando nella tradizione, prevista dallo statuto, l’Academio individua, anno dopo anno, un sito artistico, culturale o storico in una località del territorio carnico per permettere agli ospiti di apprezzarne gli aspetti più significativi. L’obiettivo perseguito, insomma, è di coniugare le realtà della tradizione gastronomica con il contesto geografico e sociale che meglio spiega la natura e la tipicità della gastronomia di questo lembo delle Alpi orientali italiane. Per il 5° Capitolo era stato scelto Socchieve, una località carnica della valle del Tagliamento che ospita la chiesetta di San Martino, conosciuta, soprattutto, per gli splendidi affreschi quattrocenteschi di Gianfrancesco da Tolmezzo. Qui gli ospiti hanno potuto godere dell’accompagnamento guidato della storica dell’arte, dottoressa Nadia Danelon, originaria del luogo e profonda conoscitrice e studiosa di questo gioiello dell’arte rinascimentale.  
E’ seguito il trasferimento a Lauco, località situata su un altopiano a pochi chilometri di distanza dove c’è stata la tradizionale ‘chiama’ delle Confraternite ospiti e lo scambio dei doni. Ad accogliere i partecipanti presso l’antica Casa del Popolo c’era il sindaco, Alcide Della Negra, che ha espresso il suo compiacimento per le iniziative lungimiranti dell’Academio dai cjarsons. Iniziative che permettono di svelare e valorizzare luoghi geograficamente periferici, ma ricchi di storia e di cultura. Il convivio si è tenuto presso il ristorante La frasca verde di Lauco. Qui gli ospiti hanno potuto assaporare i piatti della tradizione carnica secondo le varianti del luogo. Unanime l’apprezzamento per la particolare cura del servizio non meno che per l’eccellenza dei piatti proposti. FOTO 1
Chiesa  di San Martino il Gran Maestro della “Academio dai cjarsons” Tullio Ceconi e la storica dell’arte Nadia Danelon   FOTO 2
Confratelli ospiti all’esterno della chiesa di San  Martino                            FOTO 3
Accoglienza presso la Casa del popolo di Lauco.


02-02-2019 Leggi

CONFERMATO IL GRAN SINISCALCATO ED IL BALIVO DELL’HELICENSIS FABULA - helicensis fabula

CONFERMATO IL GRAN SINISCALCATO ED IL BALIVO DELL’HELICENSIS FABULA DI BORGO SAN DALMAZZO Nel triennio trascorso si sono consolidati importanti contatti con le consociazioni “amiche” e con la vicina FranciaLo scorso 28 settembre i confratelli della consociazione enogastronomica “Helicensis Fabula” di Borgo San Dalmazzo di Pedona si sono riuniti per procedere al rinnovo delle cariche in scadenza.
La serata è stata caratterizzata da un intenso dibattito sull’attività svolta nel triennio appena concluso, sui numerosi contatti profondamente intrattenuti dall’Helicensis Fabula nella sua qualità di Ambasciatrice di Borgo San Dalmazzo presso le confraternite d’Italia e sull’intensa attenzione che i mass media hanno voluto riservare alla nostra consociazione; è emerso forte il ringraziamento nei confronti dei borgarini Teresita Soracco e Piergiorgio Berrone ed a tutti gli altri giornalisti e testate giornalistiche “Amiche dell’Helicensis Fabula”.
Un momento emozionante è stato ricordare la Cara consorella Margherita Modica, già Gran Siniscalco, che resterà sempre nei nostri cuori!
Al termine, l’assemblea ha acclamato la conferma per il prossimo mandato del Gran Siniscalcato retto da Sergio Cavallo e Francesca Maria Spatolisano ed il Balivo sarà Fabio Armando.
Ora l’attenzione è tutta all’organizzazione del prossimo Convivium Magnum, il XXXIX, atteso da tutti, che verrà celebrato domenica 2 dicembre 2018, evento nel quale l’Helicensis Fabula afferma il proprio ruolo nell’enogastronomia locale ed all’interno della Fice-Federazione Italiana Circoli Enogastronomici.
La Consociazione Helicensis Fabula, è la formula abbreviata di "Helices mespilaque comedientium Pedonensis Fabula Virum", denominazione latina della Consociazione pedonese delle Nobili Persone che banchettano insieme con lumache e nespole". Una singolare confraternita che si impegna a "mantenere, difendere e valorizzare" la tradizione culinaria ed economica delle sue manifestazioni tipiche più specifiche.


02-02-2019 Leggi

Terza festa sociale della confraternita della salsiccia di Bra - confraternita della salsiccia di bra

Domenica 7 ottobre la confraternita della salsiccia di Bra retta dal gran maestro Giacomo Berrino e dal suo vice Fabio Bailo ha celebrato la sua terza festa sociale. Gli associati alla confraternita, i nuovi aderenti, i simpatizzanti dell’associazione si sono ritrovati alle ore 10 sull’ala di corso Garibaldi ove agli intervenuti è stata offerta la tradizionale colazione. A seguire si è svolta l’apprezzata visita guidata al museo civico di storia naturale “Craveri” terminata la quale ci si è trasferiti al ristorante “Il Principe”. Qui sono stati presentati e “vestiti” con la divisa della confraternita i nuovi soci aderenti, Johnny Stenta e le consorelle Simona Ghiberti, Giorgia Olivero, Anita Porta e Cristina Sanpiero. Nella circostanza è stato insignito della qualifica di “ambasciatore” della confraternita il noto cantautore Piero Montanaro che ha preso parte al pranzo sociale che ha simpaticamente animato con la sua voce. Montanaro viene così ad ad aggiungersi ai soci onorari che hanno ricevuto le insegne sociali negli scorsi anni, tra cui Pietro Maria Toselli e il gruppo musicale Trelilu. Alla festa hanno preso parte anche rappresentanze delle confraternite della Nocciola di Cortemilia, della Trippa di Moncalieri, della Asmangia di Monforte e dell’Helicensis Fabula di Borgo San Dalmazzo. Ma cosa è esattamente la salsiccia di Bra? È un insaccato che ha una peculiarità che la rende unica: è la sola salsiccia italiana autorizzata a essere prodotta con la carne di vitello anziché di suino. La tradizione vuole che tale insaccato sia nato e stato autorizzato nella prima metà dell’Ottocento dall’allora sovrano del Regno di Sardegna, Carlo Alberto, per soddisfare la comunità ebraica della vicina Cherasco che altrimenti, in ossequio ai precetti religiosi, non avrebbe mai potuto consumare salsiccia essendo questa, fino ad allora, di solo suino. Il segreto di una buona salsiccia è duplice. Da un lato la qualità della carne assicurata dagli apprezzati allevatori del territorio, dall’altra la cosiddetta “saporita”, cioè la miscela delle spezie utilizzate. Per  promuovere  questo insaccato, così singolare per storia e caratteristiche nel 2016 è nata la confraternita della salsiccia di Bra cui possono aderire – contattando gli organismi dirigenti – tutti coloro che intendono dare il loro contributo di intelligenza e passione alla valorizzazione del prodotto portabandiera della cultura gastronomica del nostro territorio. I nuovi confratelli si uniscono ai soci Badellino Giacomo, Bailo Fabio, Bailo Fausto, Barbero Giovanni, Barbero Luigi, Bergesio Lorenzo, Bergia Giorgio, Bernocco Alessio, Berrino Giacomo, Berrino Pino, Borrelli Massimo, Bramardi Livio, Budetta Girolamo, Busso Jacopo, Carena Bruno, Cavallotto Giuseppe, Ciravegna Fabrizio, Contato Riccardo, Di Pietro Massimo, Farinasso Giacomo, Fumia Enrico, Giuliano Saverio, Grosso Simone, Messa Luciano, Milanesio Stefano, Montà Renzo, Oberto Mario, Purcaro Luigi, Rizzo Alberto, Scaglia Domenico, Stenta Johnny, Molineris Andrea, Montà Renzo, Oberto Mario, Purcaro Luigi, Rizzo Alberto, Scaglia Domenico, Testa Tommaso, Tibaldi Bernardo, Viganò Gianni, Verrua Armando.


02-02-2019 Leggi

A Bergamo le confraternite dell'Alta Italia - ordine dei cavalieri della polenta

 La polenta, piatto tipico bergamasco tornato protagonista nelle case e nella ristorazione, è uno dei richiami non trascurabili per il turismo enogastronomico in terra orobica soprattutto in tempi di passione per il cibo.
Con la precisa motivazione di difendere la tipicità della polenta come veicolo di promozione del territorio, è stato costituito, già nel 1976, l’Ordine dei Cavalieri della Polenta, oggi retto da Mario Lameri.
Ogni anno, l’ultima domenica di settembre, su invito di questo Ordine, si svolge in terra bergamasca il raduno di confraternite enogastronomiche dell’Alta Italia.
Anche quest’anno le delegazioni sono giunte numerose, capitanate dallo stesso presidente nazionale della Fice-Federazione italiana circoli enogastronomici, Marco Porzio di Novara.

La giornata vive sempre in due momenti, il primo culturale (quest’anno è stata scelta la visita alle tre sagrestie della Basilica di San Martino in Alzano Lombardo, vero capolavoro dell’arte dell’intarsio e della scultura) e il momento enogastronomico vero e proprio, che non poteva avere sede migliore del ristorante Roof Garden all’ultimo piano dell’Hotel Excelsior San Marco, da dove si gode la più completa e seducente visione del profilo di Bergamo Alta.
Oltre che agli ospiti venuti da Veneto e Piemonte, la location era sconosciuta a diversi soci dell’Ordine dei Cavalieri della Polenta, che pure sono rimasti ammaliati dal panorama.

Così come poi sono rimasti entusiasti del menu preparato per la circostanza dal cuoco Giampietro Semperboni: prima un ricchissimo aperitivo con Prosecco di Valdobbiadene Docg Bellussi, quindi un ottimo risotto Carnaroli “Riserva San Massimo” al Branzi Dop e riduzione di Braulio; stracotto di vitello al Valcalepio Bianco Doc con polenta taragna; formaggi con polenta gialla bramata; tortino di pere e cioccolato con crema chantilly; caffè con piccole dolcezze per concludere.

Perfetti i vini selezionati da Rinaldo Mozzi (Soave del Piave Dop Cà delle Rose 2016; Refosco dal Peduncolo Rosso Doc Feudi di Romans 2016; Moscato d’Asti Docg “Gocce di Sole” Aliberti 2016). Attento e puntuale il servizio sotto l’occhio esperto del responsabile di sala Mirko Magoni.

Un doveroso ringraziamento è stato espresso dal Gran Maestro Lameri agli sponsor che hanno fornito ottime materie prime: le farine da polenta della Moretti spa, che ha presentato anche le sue uova sode prodotte da Cascina Italia; il caseificio Arrigoni Battista spa di Pagazzano che ha fornito i suoi premiatissimi formaggi, in particolare il Gorgonzola Dolce e il Taleggio; infine i vini Valcalepio Doc della Cantina Quattroerre dei Fratelli Rota di Torre de’ Roveri che ha fornito le bottiglie da regalare agli ospiti venuti da fuori provincia in ricordo della giornata in amicizia e della produzione vinicola bergamasca.


02-02-2019 Leggi

CONVIVIALE DEL 21 SETTEMBRE 2018 - club enogastronomico viterbese

Trascorsa ormai l’estate il Club Enogastronomico Viterbese ha ripreso la propria attività di conoscenza enogastronomica dedicando la conviviale del mese di settembre ad un prodotto facente parte della categoria dei “piccoli frutti” che, nel nostro territorio di Bagnaia, trova una importante azienda di produzione e di trasformazione: il Lampone.

Sulle colline dei Monti Cimini questi piccoli arbusti hanno trovato un loro habitat naturale, inoltre le capacità del produttore, Massimiliano Biaggioli titolare de “I Lamponi dei Monti Cimini”, hanno portato questo frutto ad essere diversificato in tanti modi di degustazione.

Il 21 si settembre presso il ristorante “L’Antico Casale” si è tenuta una conviviale sul tema e la brigata di cucina del locale ha preparato uno spartito, appositamente studiato dal direttivo del Club, per assaggiare queste prelibatezze della natura.                                                                                                                                                      

IL PRESIDENTE
                                                                                             
Aldo Quadrani


02-02-2019 Leggi

RINNOVO CARICHE SOCIALI - consiglio grande della credenza vinicola di caluso e del canavese

nel mese di Settembre 2019 si sono svolte le nuove elezioni per il rinnovo degli incarichi all'interno della nostra confraternita.

E' stato eletto come nuovo Presidente il sig. TAPPERO MERLO Domenico.

In allegato si trasmette l'esito delle votazioni del Nuovo Consiglio Direttivo della Credenza Vinicola di Caluso e del Canavese


02-02-2019 Leggi

ASSEMBLEA NAZIONALE FICE - Domenica 24 Febbraio 2019

Cari confratelli,
vi ricordo che Domenica 24 febbraio 2019 presso l'HOTEL SGH CATULLO si terrà l'annuale ASSEMBLEA NAZIONALE FICE.

Allegata troverete la convocazione; chiunque non avesse ricevuto per mail la convocazione con tutti gli allegati può farne richiesta al mio indirizzo mail presidente@confraternitefice.it.

IL PRESIDENTE
Marco Porzio


02-02-2019 Leggi

Confraternita della Frittola Calabrese " La Quadara" Parte Terza - ordine dell amarena e del nebbiolo


01-02-2019 Leggi

Confraternita della Frittola Calabrese " La Quadara" Parte Seconda - ordine dell amarena e del nebbiolo

La domenica è proseguita al Centro Natura Cupone. Gran finale a tavola all'Agriturismo Fattoria Biò con piatti tipici ma soprattutto l'eccezionale Frittola. Presentazione delle confraternite con scambio dei doni. Prima dei saluti è stata offerta la tradizionale " Scirubetta ", neve fresca e con mia grande sorpresa sciroppo e amarene della Sila.


01-02-2019 Leggi

Confraternita della Frittola Calabrese " La Quadara" Parte Prima - ordine dell amarena e del nebbiolo

26 e 27 gennaio, WE in Calabria in occasione del capitolo della frittola e dell'incontro delle confraternite del Sud, alla presenza del Presidente FICE Marco Porzio. Accolti in aeroporto dai confratelli calabresi, la mattina di sabato è iniziata con una dolce colazione in una stupenda pasticceria. E' seguita la visita al paese arroccato di Fiumefreddo Bruzio e al Santuario di San Francesco da Paola, quindi a Rende e al suo interessante Museo Civico. Al termine della mattinata, pranzo luculliano con specialità del territorio. Nel tardo pomeriggio incontro con le confraternite del Sud e, paludati, passeggiata guidata alla città di Cosenza e alle sue bellezze. La giornata si è conclusa al Ristorante Calabria Bella e.......un meritato riposo. Domenica sveglia quasi all'alba, colazione e partenza in bus per la Sila.Prima tappa visita guidata dell'Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore (XIII sec.) uno tra i più grandi edifici religiosi della Calabria, un autentico tesoro. Segue la seconda parte.


31-01-2019 Leggi

Relazione del XXX° Anniversario - confraternita dogale della marca

Nella splendida cornice di Villa Condulmer di Mogliano Veneto la Confraternita Dogale della Marca ha accolto le Confraternite e gli amici invitati con una tradizionale colazione di benvenuto, composta da cotechino, soppressa, frittatine con erbette di stagione, formaggi Piave e Morlacco, il tutto accompagnato da un Prosecco DOC Brut della cantina Balan di Trebaseleghe. Si è dato successivamente avvio al simposio sulla riscoperta della coltivazione della pesca bianca di Mogliano Veneto. Il Presidente della Confraternita Francesco Danesin ha fatto gli onori di casa presentando il programma della giornata ed illustrando le finalità della  Confraternita Dogale della Marca, che nel 2018  festeggia il trentesimo della fondazione. Relatore sul tema della pesca bianca è stato Luca Checchin, un giovane agricoltore moglianese che, dopo la laurea, è subentrato nell’azienda agricola di famiglia, dando un notevole impulso organizzativo e riscoprendo la coltivazione della pesca bianca moglianese, antica coltura locale. E’ stata illustrata, con dovizia di dettagli ed interessanti riferimenti documentali, la storia della pesca bianca di Mogliano, che ha avuto il massimo splendore a cavallo delle due guerre mondiali, arrivando persino ad essere esportata nei principali mercati europei dell’epoca. Inoltre, grazie anche alle sue caratteristiche organolettiche, è stata per anni l’ingrediente alla base del famoso cocktail Bellini, creato da Arrigo Cipriani all’Harry’s bar di Venezia. Dopo aver dato spazio alle molteplici domande e curiosità poste dai presenti, il Presidente Danesin ha presentato il secondo relatore della giornata, Vanni Favaro, mastro birrario moglianese, contitolare del birrificio BIRA (ovvero Birrificio Indipendente Regionale Artigianale), una micro realtà artigianale con sede nella vicina località di Dosson di Casier, nata dalla passione di cinque amici Moglianesi. Dopo aver illustrato la nascita del birrificio, il Sig. Vanni Favaro ha presentato una birra stagionale aromatizzata con la pesca bianca di Mogliano, una particolare produzione artigianale fatta con materie prime tipiche trevigiane. Dopo l’intervento dei due relatori si è proceduto all’intronizzazione di due nuovi Soci della Confraternita, gli amici Daniele Rossato e Maurizio Tortato che hanno accettato con la formula di rito di diventare Confratelli del nostro Sodalizio. La festa è proseguita con il tradizionale Convivio, estremamente curato nei dettagli e negli abbinamenti. E’ stato proposto uno spartito della tradizione trevigiana composto da: antipasto con nervetti, penini di maiale con fagioli e gallina in saor abbinati ad un Extra Brut Metodo Classico 2009 di Tamellini; primo piatto di Bigoi con il sugo di anitra abbinati ad un Carmenere I.G.T. delle Venezie 2017 di Cecchetto Giorgio, per proseguire poi con la faraona con la pevarada e contorni di stagione a cui è stato abbinato un Vecchio Grion’s 2013 di Balan. Mentre in sala veniva servito uno sgroppino al limone, il Presidente Danesin ha illustrato il menù e le ragioni delle proposte e degli abbinamenti. In tale contesto è intervenuto il Prof. Olivo Michielan, gradito ospite e docente presso l’Istituto Alberghiero di Castelfranco Veneto, il quale ha spiegato dal punto di vista tecnico il susseguirsi delle pietanze e dei  vini e le logiche del loro abbinamento. Il pranzo è quindi proseguito con un eccellente piatto di pesce costituito da un  Bisato in umido con polenta accompagnato da un Tai Colli Berici Riveselle 2016 della cantina Piovene Porto Godi. Per finire è stato servito un classico Tiramisù abbinato ad un Moscato Fior d’Arancio Spumante Colli Euganei DOCG dell’azienda Conte Emo Capodilista. Prima dei saluti finali è stato doverosamente reso merito a chi ha lavorato per preparare le pietanze e servirle in tavola; sono stati chiamati in sala per un caloroso applauso e la consegna di un omaggio, i sommeliers, il maitre Ennio Carraro con i suoi collaboratori e lo chef Marco Vignaga con la brigata di cucina. Sono state infine chiamate le tredici Confraternite intervenute, per ringraziarle della loro presenza ed omaggiarle, a ricordo della giornata, di una copia della relazione sulle pesche di Mogliano Veneto redatta da Luca Checchin, e di una confezione della birra aromatizzata alla pesca del birrificio BIRA.


31-01-2019 Leggi

L'Esprit du Vin - ordine dell amarena e del nebbiolo

Domenica 20 gennaio, prima uscita dell'Ordine a Les Issambres nei pressi di St. Maxime per festeggiare il Capitolo della Confrerie de l'Esprit du Vin, che tutela e promuove i vini dei Vignobles Roquebrunois. Dopo la colazione, Santa Messa celebrata da un sacerdote membro della stessa confraternita nella chiesetta di Santa Teresa, dove abbiamo potuto ammirare il presepe di santons tipici provenzali. Nel porto visita ai vivai ittici gallo-romani del I / III sec.d.C, a seguire degustazione di ostriche accompagnate dal vino bianco locale. Cerimonia ufficiale, aperitivo e pranzo con intrattenimento musicale hanno concluso il capitolo.


28-01-2019 Leggi

IN TANTI PER FESTEGGIARE IL GEMELLAGGIO. - confraternita del formaggio piave dop

“Quello che ci aveva mosso, all’inizio, era la volontà di rinnovare il gemellaggio con lo SNODAR – il Sovrano Nobilissimo Ordine dell'Amarone e del Recioto. Poi, però, considerando che siamo Confraternite, dunque mondi che ‘condividono’, ‘mettono assieme’, abbiamo chiesto se questo nostro evento poteva interessare anche altre realtà venete. Il risultato – commenta Fabio Bona – presidente della Confraternita del Formaggio Piave dop - è stato più che confortante”. La festa, che ha avuto per teatro la sede degli alpini a Nate di Trichiana (Belluno), infatti, ha visto la partecipazione – oltre che della ‘Piave e dello Snodar – anche della Congrega dei Radici e Fasioi, del Circolo Leoniceno dei Colli Berici, l’Imperial Castellania di Suàvia, la Confraternita della pasta fresca, quelle della Soppressa di Bassano e della Caminaza, e la Cangrande. Breve, ma molto partecipata, la parte ufficiale dell’incontro. Che ha avuto il suo momento centrale nell’intronizzazione di due nuovi soci onorari: Arnaldo Semprebon, Gran Maestro dello Snodar, e Antonio Roccon, Presidente e Gran Maestro della trevigiana Congrega dei Radici e Fasioi. E i due nuovi soci, seppure adusi a essere al centro dell’attenzione, non sono riusciti a celare la loro emozione. Emozione ancora più palpabile quando Bona ha chiamato Natalino Peruzzo. Animatore del mondo enogastronomico veneto e per oltre quattro lustri revisore dei conti della Fice, Peruzzo ha chiuso il suo impegno proprio con l’evento di Nate. Parole di plauso per l’iniziativa, che rinsalda legami già forti tra le Confraternite venete, sono arrivate da Antonio Bortoli, direttore generale di Lattebusche, e da Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Oltre lo spiedo, apprezzatissimi anche i dolci preparati e portati da soci e da famiglie. Autori chiamati in passerella per ricevere un omaggio che la ‘Piave’ ha riservato loro.


03-08-2018 Leggi

FORMAGGI E VINI FRANCESI: UN NUOVO CAPITOLO. - confraternita del formaggio piave dop

Per la Confraternita del Formaggio Piave Dop rappresenta una tradizione che si ripete. A Hermes Dalla Gasperina, feltrino emigrato in Francia molti anni fa, è affidato il compito di portare formaggi e vini d’oltralpe. Prodotti che costruiscono la ‘materia prima’ di una piacevolissima serata. “E’ un modo – commenta Fabio Bona, il presidente della Confraternita – per realizzare uno dei più importanti tra i nostri compiti statutari; favorire la conoscenza del cibo che è e resta uno degli elementi che connotano la storia e della cultura di ogni popolo. E conoscenza significa poter capire similitudini e differenze esistenti anche tra mondi geograficamente e storicamente vicini”. Anche per il quarto appuntamento, ospitato come da tradizione nei locali del ristorante ‘La Casona’ di Feltre, Dalla Gasperina ha portato cinque formaggi e altrettanti vini. Questa volta ha scelto formaggi (di latte vaccino, capra e pecora) prodotti in collina, provenienti da diverse regioni: Jura, Alta Savoia, Loira e Midi Pyrénées. A iniziare dal Morbier Doc, formaggio a latte crudo, crosta lavata con sale, fermenti lattici, spezie e aromi. Confezionato nella regione del Jura, in forme di peso non inferiore a 5 chilogrammi. L’abbinamento previsto era con il Muscadet Sevre e Maine, vino bianco della Loira. Vino dal colore giallo paglierino, da bere in generale giovane ma capace di affrontare anche conservazioni ultra decennali. Prodotto in altura (Alta Savoia, vicino ad Albertville da monaci trappisti) anche l’Abbaye de Tamiè Igp, formaggio dal sapore rustico, aromatico floreale, erbaceo. In passato, dato che i contadini dovevano pagare una tassa in base al latte conferito, facevano una mezza mungitura per l’abbazia; e solo più tardi la completavano per uso proprio. Prodotto abbinato con un rosso del Reno, il Grignan les Adhemar, vino armonioso, ricco, potente, equilibrato, con evidenti sentori di frutti di bosco e spezie. Dalla regione della Loira arriva, invece, il Valencay Doc, formaggio di capra a pasta cruda, dalla caratteristica forma a piramide tronca. Forma che la tradizione fa risalire a Napoleone che, visto che l’originale forma a piramide gli ricordava la sconfitta patita in Egitto, ne tagliò la cuspide con la spada! L’abbinamento proposto è stato quello con un vino bianco secco – il Quincy - di bella struttura, profumo di fiori bianchi con sapore fruttato, da bere giovane. A seguire, è stato proposto l’Ossau-Iraty Doc, un prodotto misto pecora (80%) e latte vaccino (20%), prorotto nei Midi Pyrénées, regione dove esiste il più grande faggeto europeo. Stagionato al buio, in grotte, presenta un sapore intenso, selvatico, animale, con note di frutta secca, erba fermentata. Nel 2011 ha ricevuto il ‘World Cheese’ come miglior formaggio di malga. E’ stato accompagnato dal Muscat Rivesaltes Tuile, un vino bianco dolce, dal profumo espressivo con note intense di frutti di bosco molto maturi ; e aromi di mirtillo, mora, marmellata di frutta nera. Gran finale con il Bleu de Gex Doc, creato dai monaci dell’Abbazia di S. Claude nel Jura. Latte vaccino crudo e intero, pasta cruda non pressata. Sapore leggermente amaro, sapido, con echi di nocciole e funghi. E’ uno dei pochissimi erborinati a latte crudo. L’abbinamento è stato con il Macvin du Jura Doc. Vino bianco liquoroso del Jura che propone profumi di legno e resina, ma anche di fiori e frutta. “Una volta di più - ha chiosato Fabio Bona – abbiamo potuto accrescere le nostre conoscenze su formaggi e vini dei nostri cugini d’Oltralpe. Rinnovando il nostro grazie a Hermes per la sua disponibilità, già ci diamo l’appuntamento al prossimo anno. Per aprire una nuova pagina di questo affascinante viaggio”.  


03-08-2018 Leggi

A PASSO SAN BOLDO CON IL GRAN MAESTRO E IL VICE PRESIDENTE DELLA FICE - congrega dei radici e fasioi


E’ soprannominata la strada dei 100 giorni perché tanti ce ne sono voluti, con altrettanta fatica e sacrificio, per costruire la strada che unisce due comunità, quella di Cison di Valmarino (TV) e di Tambre d’Alpago (BL). Furono gli austriaci a volerla fortemente, per poter facilitare l’accesso di mezzi e uomini al fronte del fiume Piave , con lo scopo di scatenare l’offensiva della Grande Guerra del solstizio del ’18. Con i suoi 15 kilometri, partendo da  Tovena, i suoi tornanti mozzafiato e le sue cinque gallerie in curva, la strada per il San Boldo è stata per quel tempo, un’opera di grande ingegneria civile. 

Qui, sulla piana del passo, si sono date appuntamento Domenica 29 Luglio, la “Congrega dei Radici e Fasioi”, la “Confraternita del Formaggio Piave dop”, la “Congrega dell’Amarone”, la “Congrega Sovrano et Nobilissimo ordine dello Antico recioto”, la “Congrega del Soppressa Veneta” e la “Confraternita del Raboso Piave”. Un modo per rinsaldare l’amicizia e i valori comuni con la consapevolezza di essere sulla strada giusta per portare in alto, non solo sul Passo San Boldo, le unicità qualitative ed organolettiche di sapori e piatti unici.

Un’occasione per ritrovarsi e festeggiare il Gran Maestro Antonio Roccon e  il vice presidente della F..I.C.E.,  Arnaldo Semprebon, che con l’occasione sono stati proclamati confratelli onorari della “Confraternita del Formaggio Piave dop”. Un tangibile riconoscimento per ringraziarli per l’impegno e la dedizione continua profusa,  per dare continuità  al lavoro delle Confraternite della F.I.C.E.


02-08-2018 Leggi

Visita alla Cantina Costaripa di Moniga del Garda - ordine dei castellani del chiaretto

Il 21 luglio 2018 abbiamo proseguito il nostro viaggio tra le principali cantine della Riviera bresciana del lago di Garda, e della Valtènesi in particolare, facendo tappa alla Cantina Costaripa di Moniga del Garda.
Siamo stati accolti dal titolare Mattia Vezzola, famoso enologo pluripremiato di fama internazionale e rinomato produttore, che, con la sua verve discorsiva e sapienza umana, ci ha accompagnato in un percorso eno-culturale sulle metodologie di coltivazione della vite e di trasformazione in vino, in armonia e nel rispetto dei valori e tradizioni del territorio gardesano.
Molto interessante e suggestiva la visita alla cantina dove, nelle sale di affinamento in botti di legno e di elevazione in bottiglie di vetro, il vino riposa ed evolve prima di essere commercializzato.
Piene di rispetto, di apprezzamento e di valorizzazione le parole che Mattia Vezzola ha rivolto al Chiaretto e ai vini Rosé di cui è promotore.
Una breve cerimonia per la consegna di alcuni doni simbolici e di una targa di ringraziamento e di apprezzamento ha suggellato la visita, cui è seguita una degustazione guidata dei seguenti quattro vini:
RosaMara, Chiaretto Valtènesi doc –il vino di una notte-;
Molmenti, Chiaretto Valtènesi doc, imbottigliato dopo due anni di affinamento dalla vendemmia;
- Campostarne doc, Valtènesi rosso affinato almeno 12 mesi in piccole botti di rovere;
- Brut Rosé da uve Chardonnay e Pinot Nero: spuma bianca e perlage persistente con fini bollicine.


31-07-2018 Leggi

DISTRIBUIRE LE RESPONSABILITA' PER AFFRONTARE MEGLIO I NUOVI IMPEGNI - congrega dei radici e fasioi

Sono stati definiti ed attribuiti incarichi specifici ad alcuni confratelli, con lo scopo di avere dei riferimenti precisi, sia per la congrega dei radici e fasioi, sia per i confratelli delle altre congreghe. 

Compiti conferiti non per dar maggior visibilità ad alcuni confratelli ma per permettere alla congrega di avvalersi di un lavoro utile e necessario, in occasione soprattutto dei prossimi importanti impegni che la attendono. Incarichi distribuiti con la consapevolezza che ognuno di loro sarà un punto di riferimento in grado di far la propria parte con umiltà e disponibilità, avvalendosi dell'aiuto di tutti i confratelli. Di seguito, i nominativi e le cariche associate.


Antonio Rocon               Presidente e Gran Mestro

Giuseppe De Nadai           Segretario

Antonio Vasagrande          Cassiere

Umberto Bressan              Alfiere

Claudio Coghetto              Pubbliche Relazioni

Giovanni Guizzo                Cerimoniere


Buon lavoro a tutti!


28-07-2018 Leggi

ALLA SCOPERTA DEL PANE PORTOGHESE - congrega dei radici e fasioi

Milleottocento chilometri per un incontro caratterizzato dalla condivisione del più semplice e, assieme, più importante degli alimenti: il pane.

La Congrega dei Radici e Fasioi, per l’occasione unitamente a quella del ‘12 Apostoli’ di Scorzè, è volata ad Avanca, cittadina a una settantina di chilometri a sud di Oporto, dove ha sede la Confraternita della Broa de Avanca.

La ‘Broa’ è un pane la cui tradizione risale molto indietro nel tempo. Lo si prepara con vari cereali e, da cotto, diventa molto duro, dura parecchi giorni ed è molto buono.
La pagnotta è di ragguardevoli dimensioni: pesa, infatti, 5 kg.

“Gli amici di Avanca – ricorda il presidente, Toni Roccon – la stanno promuovendo in tutto il Portogallo, con l’obiettivo di far tornare nuovamente questo pane dimenticato sulle tavole portoghesi”.
Naturalmente si è fatta grande festa; nobilitata dalla presenza del Segretario di Stato all'agricoltura che ha fatto una solenne promessa: il prossimo 20 gennaio, in occasione della festa per i 20 anni di ‘Radici&Fasioi’, arriverà a Susegana; portando con sé anche la Presidente delle Confraternite Portoghesi.


27-07-2018 Leggi

LA CONFRATERNITA DEI RADICI E FASIOI A DAVANCA IN PORTOGALLO - congrega dei radici e fasioi

Eravamo in molti a festreggiare la congrega portoghese De La Broa Davanca. Con lo spirito dell'amicizia condivisa, abbiamo abattuto barriere, che a volte sembrano insuperabili, quali distanze, confini e la lingua.
  
Un piccolo paese quello di Davanca, che in una manciata di giorni si è vestito a festa per noi. Una piccola comunità che si contraddistingue per l'ospitalità e il sorriso sempre acceso. I 10 confratelli della Congrega dei Radici e Fasioi con 4 confratelli della confraternita dei 12 Apostoli, si sono ritrovati con molti altri confratelli a Davanca, un paesino vicino ad Oporto in Portogallo per condividere nel segno della fratellanza, lo spirito che che da sempre contraddistingue le congreghe nazionali ed internazionali. Un'amicizia e l'allegria, fortemente sentita che ha coinvolto tutti, persino le autorità rappresentate dal segretario di stato che ha promesso di onorarci con la sua presenza, in occasione della festa del Santo Patrono della nostra congrega.

Abbiamo conosciuto nuove usanze e consuetudini, assaggiato sapori enogastronomici antichi e moderni e goduto delle sue  bellezze  paesaggistiche.  Abbiamo spezzato il profumo antico del pane, in una sorta di comunione fraterna, che ha permesso di rinsaldare una vecchia amicizia. Con il sorriso e il cuore colmo di tanta nostalgia e gratitudine ci siamo salutati, dandoci appuntamento a Susegana, per festeggiare il ventennale della fondazione della congrega.


25-07-2018 Leggi

LA PROVINCIA DI BELLUNO IERI E OGGI. - confraternita del formaggio piave dop

RITROVARE LE RADICI.
 Qual’era la fotografia della provincia di Belluno nel periodo tra la fine della Grande Guerra e gli anni Trenta del secolo scorso? Quale il panorama economico e quali i tratti che connotavano la società bellunese? Domande non banali che hanno rappresentato lo stimolo per un’interessante pubblicazione curata dalla Camera di Commercio. Pubblicazione della quale ha parlato una delle curatrici, la feltrina, Monica Sandi, nel corso di una serata proposta dalla Confraternita. “E’ curioso – notava in apertura il presidente, Fabio Bona – che questo volume non fosse ancora stato presentato a Feltre mentre è passato in molti altri comuni”. L’impegno affidato ai curatori - come ricorda il presidente camerale, Paolo Doglioni, nella sua introduzione – era quello di trovare e mostrare analogie e differenze tra quel periodo storico e quello attuale; entrambi, peraltro, caratterizzati da una profonda crisi economica e sociale. Un lavoro che, poi, ha permesso di togliere la patina del tempo che inevitabilmente si era depositata su fatti, persone, laboratori artigiani e industrie. Il volume ha certamente risposto a un’esigenza sentita, quella di ritrovare una parte del proprio passato recente. “In effetti – ha ricordato la Sandi – quando si è saputo del nostro lavoro, ci sono arrivati contributi e segnalazioni un po’ da tutta la provincia”. Alla base del lavoro, l’archivio della Camera di Commercio, ottimamente conservato ma che – sinora – era stato poco esplorato e mai utilizzato in modo sistematico. La legge 121/1910 aveva istituito il Registro Ditte, al quale ogni impresa doveva iscriversi. E - giacché nella denuncia bisognava indicare (oltre i dati anagrafici del titolare e dei soci) anche la ragione sociale, la sede, il ramo di attività e il capitale – si comprende come l’uso dei dati abbia permesso ai curatori di scattare una vivida fotografia del tessuto economico (e quindi, sociale) della provincia. Curiosamente, se si analizzano i dati maggiormente indicativi di un territorio (popolazione e trasporti, su tutti), è sorprendente rilevare che le analogie sono molto più frequenti delle differenze. Anzi, il processo di progressivo spopolamento della montagna – di cui ci si lamentava già all’indomani della Grande Guerra – lungi dall’aver invertito la rotta, si è ulteriormente accelerato. La popolazione, che nel 1921 ammontava a 259.000 abitanti, oggi è pari a 204.000. E va rilevato che la decrescita è, almeno in parte, contrastata dai fenomeni immigratori. E i trasporti? La ferrovia, considerata lo strumento col quale rompere l’isolamento, arrivò a Belluno in ritardo (1886, ultimo capoluogo veneto raggiunto) e portò pochi e limitati vantaggi. Ci furono, è vero, realizzazioni locali ma determinate, in via quasi esclusiva, da esigenze militari. Iniziative, per questo, destinate a tramontare rapidamente. Oggi si fa un gran parlare di elettrificazione e sbocco a nord, ma – appunto – siamo ai progetti. Il volume documenta, con l’evidenza dei dati, come lo sviluppo di artigianato e industria (con qualche lodevole eccezione, come l’occhialeria) abbia avuto in una mentalità arcaica e nella scarsa propensione al cambiamento, i suoi freni inibitori. Certo, l’imprenditore bellunese doveva confrontarsi anche con un sistema del credito poco attento (anche qui, nessuna novità) a sostenere nuovi progetti e nuove iniziative. Insomma: un volume (arricchito da un’eccellente appendice documentaria) utilissimo per capire il passato e, magari, provare a disegnare un futuro meno gramo.


18-07-2018 Leggi

CERVELLO&EMOZIONI: UNA SERATA CON GIORGIO CANEVE. - confraternita del formaggio piave dop

  “E’ importante tenere sempre presente – e, naturalmente, applicare – la ‘Tabella della felicità. Sono, forse, suggerimenti che possono apparire un po’ scontati ma, certo, hanno un impatto formidabile sul quotidiano di tutti”. Giorgio Caneve, neurologo bellunese, già primario a Feltre e ora alle Ulss di Cittadella e Camposampiero, ha chiuso con questa immagine la serata che lo ha visto protagonista, ospite della Confraternita del Formaggio Piave.  Serata che Caneve aveva iniziato spiazzando, probabilmente, i presenti quando aveva ricordato che – alla base delle nostre emozioni - ci sono meccanismi cerebrali. Realtà affascinante, il cervello umano; che, proprio per questo, rappresenta un banco di prova sul quale si sono cimentati (e continuano a cimentarsi) schiere di ricercatori. Lo stato dell’arte evidenzia l’evoluzione che ha caratterizzato il cervello umano; passato dal ‘rettiliano’ al ‘paleomammifero’ e al ‘neomammifero’. Evoluzione che ha progressivamente permesso di migliorare il benessere e promuovere le qualità positive della mente.  Oltre, naturalmente, a consentire di aumentare le conoscenze dei meccanismi. “Le emozioni presentano due aspetti. Un primo, caratterizzato dall’arrossamento del viso e dall’aumento dei battiti; e, poi, un processo in forza del quale ci rendiamo conto delle modificazioni fisiologiche”. Le emozioni si possono raggruppare in due grandi gruppi: quelle ‘di base’ (Rabbia, Paura, Tristezza, Gioia, Sorpresa, Disprezzo, Disgusto) e quelle ‘secondarie’ (Allegria, Invidia, Vergogna, Rimorso, Delusione, Nostalgia, Gelosia, Speranza, Offesa, Perdono, Ansia, Rassegnazione). In base alla durata dell’emozione, poi, si parla di ‘stato emozionale’, ‘stato d’animo o umore’ e ‘tratto emozionale’. Tutti processi che afferiscono a specifiche aree del cervello; e i circuiti cerebrali interessati possono essere misurati utilizzando oggettivi metodi di laboratorio. Perché anche in questo campo sono stati compiuti molti passi in avanti; sulla strada della conoscenza e, conseguentemente, in quella della cura di disturbi che, in un recente passato, erano considerati poco meno che ‘maledizioni’ e, per questo, incurabili. Oggi la medicina è in grado di valutare singolarmente i diversi tipi di disturbi connessi con l’alterazione delle emozioni. E definire interventi in grado di incidere su ogni specifica situazione. Anche il cervello, come gli altri organi, cambia. Esserne consapevoli è un primo passo per migliorare la qualità della propria vita. Obiettivo per raggiungere il quale è certamente utile applicare la ‘Tabella della felicità.   


17-07-2018 Leggi

Incontro con la Confraternita del Capunsèl di Solferino - ordine dei castellani del chiaretto

In occasione della Grande Festa del Capunsèl di Solferino, che è giunta alla 14a edizione, il 6 luglio 2018 si è svolto l’incontro tra la Confraternita del Capunsèl e l’Ordine dei Castellani del Chiaretto, in armonia con lo spirito che anima le confraternite e per un abbinamento eno-gastronomico dei rispettivi prodotti.
I capunsèi, detti anche “gnocchi di pane”, dalla forma cilindrica affusolata, sono un tipico piatto della cucina contadina mantovana, prodotti a mano, molto sostanzioso, che possono essere consumati sia in brodo che in asciutto conditi con burro fuso, sugo di pomodoro o ragù di carne.
Gli ingredienti principali sono il pane raffermo, uova, grana padano, noce moscata, prezzemolo erbe e aromi vari.
Solferino è il comune in provincia di Mantova famoso per la battaglia del 24 giugno 1859, combattuta tra l’esercito francese, l’esercito piemontese e quello austriaco durante la seconda guerra d’indipendenza, nonché per la fondazione della Croce Rossa da parte di Henri Dunant, che fu decorato Premio Nobel per la pace nel 1901 (primo anno in cui venne assegnato tale riconoscimento).
Tutti i Castellani e le Castellane presenti hanno trascorso una magnifica serata, hanno apprezzato l’accoglienza e l’ospitalità riservata, il clima della sagra, la qualità dei piatti tipici e la fraterna atmosfera, e hanno potuto constatare la passione e la dedizione di tutti i confratelli, collaboratori e collaboratrici impegnati per la buona riuscita della manifestazione con la direzione del loro Presidente Giasone Girola.
In particolare è stata molto piacevole la breve cerimonia con lo scambio simbolico dei doni, impreziosita dalla presenza della Sindaca di Solferino, signora Felchilcher Gabriella, che ci ha molto onorato con le sue parole di stima e di apprezzamento per l’incontro/gemellaggio tra le due confraternite.


14-07-2018 Leggi

XI Capitolo in Alto Piemonte - ordine dell amarena e del nebbiolo

Venerdì 22 cena dell'accoglienza all'agriturismo " Cascina Baraggiola" a Sizzano. Sabato 23 giornata impegnativa iniziata al mattino con una degustazione di cioccolato presso la MARC di Oleggio seguita dalla visita a un allevamento di bufale. Nel primo pomeriggio partenza in bus per Candelo per la visita del Ricetto, degustazione di vini e formaggi in una cantina, quindi trasferimento al Santuario di Oropa. Presso il ristorante " La Fornace " la cerimonia del capitolo con i festeggiamenti in Italia per il decimo anniversario del gemellaggio con la Confrerie de la Cerise Precoce du Luc, scambio dei doni e cena con i prodotti del territorio e la tipica polenta concia. Domenica 24 giornata a Sizzano per la Santa Messa e la Processione. All'offertorio ciascun sodalizio a donato i prodotti che rappresentava. Inoltre due confratelli dell'Aiet, Daniel e Aline avendo trovato in una discarica edile una malridotta statua lignea dei Madonna con Bambino, l'hanno restaurata e donata ai sizzanesi conoscendone la devozione mariana. A pranzo il consueto ritrovo alla " Hostaria Vecchia Sizzano ". Lunedì 25 per gli ultimi rimasti appuntamento ad Arona presso la ditta Guffanti per la visita alle cantine e degustazione di formaggi e vini. Pranzo finale presso la trattoria " Il Ciclista " di Borgomanero.


05-07-2018 Leggi

Da Le Luc a Savona - ordine dell amarena e del nebbiolo

Nel decimo anniversario viaggio in Provenza per festeggiare il gemellaggio tra l'Ordine dell'Amarena e del Nebbiolo e la Confrerie della Cerise Precoce du Luc. Alla presenza di tanti amici e autorità, Sindaci, una Deputata e un Consigliere dipartimentale si è svolta la cerimonia con scambio delle pergamente, degustazione di ciliegie e dei piatti tipici accompagnati dai piacevoli rosati della regione. Alla sfilata per le vie del villaggio accompagnati da gruppi musicali e alla benedizione dei convenuti e di un alberello di ciliegie sul sagrato della chiesa ha fatto seguito il classico pranzo provenzale, intercalato dagli interventi delle autorità che hanno sottolineato l'importanza delle confraternite enogastronomiche nella tutela e sviluppo del territorio e delle sue tradizioni.
Domenica durante il ritorno, tappa a Savona per il capitolo del Circolo della Rovere.


05-07-2018 Leggi

CONVIVIALE DEL 23 GIUGNO 2018 - club enogastronomico viterbese

Al termine di questo primo semestre di incontri che ha visto la presentazione di temi di particolare importanza gastronomica, come l’omaggio al cibo italiano nell’anno ad esso dedicato o il ricordo del fondatore della cucina italiana: Gualtiero Marchesi o anche una più approfondita conoscenza dei prodotti orticoli  per citarne alcuni, il Club Enogastronomico Viterbese si appresta alla pausa estiva con una conviviale, che si è svolta sabato 23 giugno, presso il ristorante Palazzo Ranucci a Tuscania con una particolarità.

I piatti sono stati cucinati “vis a vis”: l’executive chef di Palazzo Ranucci, Vincenzo Cuomo con l’aiuto di chef Eros ha preparato le pietanze direttamente davanti ai soci del Club, spiegando ad ogni passaggio la composizione, gli ingredienti e le tecniche di cottura. Una conoscenza del piatto, direttamente nel piatto, con una visione costante.

Una serata di particolare valenza gastronomica grazie alle capacità degli Chef, del sommelier Massimo e della collaboratrice di sala Eleonora per la preparazione dell’aperitivo in terrazza.                                                                                            
IL PRESIDENTE
                                                                                            
Aldo Quadrani


29-06-2018 Leggi

Merenda presso Cantina Marsadri - ordine dei castellani del chiaretto

La Cantina Marsadri (che dispone anche di una libreria, la Libreria Bacco, una sorta di enoteca letteraria, molto attiva in questo settore), il 23 giugno 2018 ha organizzato una visita alla cantina, alla vigna ed un incontro per la presentazione del libro “L’autista di Dio”, vincitore del Premio Letterario Festival Giallo Garda 2017.
La scrittrice Giada Trebeschi è stata ben lieta di presentarlo al Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Castellani del Chiaretto con i paludamenti,  ai Castellani e alle Castellane, oltre al pubblico interessato che ha aderito all’invito.
È  seguita una merenda conviviale con degustazione del Chiaretto “Brolo” della cantina Marsadri, che si è classificato secondo alla edizione del nostro Palio 2018.
Sulle pareti della sala degustazioni è scritta la seguente significativa frase: “Il vino è come un libro: racchiude un’emozione”.

Si evidenzia che la scrittrice Giada Trebeschi all’inizio del libro riporta un elogio al vino in generale:  “Il vino non nasce solo dall’uva, ma dal duro lavoro e dalla sapienza di chi lo produce” ed un abbinamento vino e libro: “due prodotti da gustare con i sensi e l’intelletto, in quanto piaceri divini creati entrambi dalle capacità e dalla conoscenza dell’uomo”.
L’elogio è stato arricchito dalle seguenti frasi dedicate al Chiaretto e all’Ordine dei Castellani: Con "L’autista di Dio" consigliamo di abbinare un Riviera del Garda  Classico Chiaretto, prodotto nella zona bresciana del Lago di Garda, onorato e supportato dalla confraternita Ordine dei Castellani del Chiaretto.  Da quarant’anni (1978-2018) l’Ordine si prefigge di  valorizzare e promuovere questo vino di colore petalo di rosa con riflessi rubini e ricco di profumi floreali, quale simbolo di cultura e tradizione del territorio gardesano.


29-06-2018 Leggi

Gran Serata 40° Anniversario di Fondazione - ordine dei castellani del chiaretto

Il 18 maggio 2018 abbiamo festeggiato il 40° Anniversario della Fondazione dell’Ordine presso il ristorante dell’Hotel Acquaviva, di proprietà della società Terme e Grandi Alberghi di Sirmione, situato a Rivoltella del Garda, nello spazioso ed arioso salone denominato Giardino d’Inverno.
Aperitivi, antipasti e stuzzichini di benvenuto di qualità sono stati serviti sulla terrazza coperta all’aperto con vista sul lago, cui è seguita la cena con portate di gnocchetti con pomodori, cernia e olive taggiasche e risotto mantecato al taleggio ed erbe fini, cui è seguita una rollatina di coniglio in porchetta con verdurine di stagione.
Brindisi iniziale con il Chiaretto della Cantina Turina vincitore del Palio 2018.
La serata è stata allietata da un intrattenimento musicale con il noto cantautore bresciano Charlie Cinelli che ha interpretato alcuni brani musicali dedicati – o che contengono riferimenti – al vino.
I Castellani e le Castellane hanno consegnato al Gran Maestro Fondatore Ennio Avigo ed al Socio Fondatore Guido Maifreni una targa ricordo di ringraziamento per aver dato vita alla Confraternita.
Considerata l’importanza della serata il Consiglio Direttivo ha consegnato a tutti i presenti la riproduzione di due documenti importanti che testimoniano l’attività vitivinicola compiuta da Pompeo Molmenti che a fine ‘800 aveva iniziato la produzione di vino chiaretto sulla riviera bresciana del lago di Garda: i seguenti Diplomi e Medaglia d’Oro
-          all’Esposizione Bresciana del 1904, per vino rosso comune da pasto 1903
-          dal Ministro dell’Agricoltura per il razionale sviluppo dato alla viticultura e alla enologia.
A tutte le Castellane è stata consegnata una sciarpina di seta e a tutti i Castellani una cravatta di seta entrambe di colore petalo di rosa riportanti le insegne dell’ Ordine su una leggera ed elegante trama di allori con il numero 40.


26-06-2018 Leggi

ALLA CORTE ESTENSE - XXVII^ RASSEGNA A TAVOLA CON MERLIN COCAI - macaronicorum collegium - amici di merlin cocai

Presso l’Antica Locanda “Al Cappello” di Mel si è conclusa la XXVII^  rassegna  “A Tavola Con Merlin Cocai”. Il filo conduttore della rassegna è stato “Cosa mangiavano e dicevano Ariosto e Folengo quando aprivano la bocca”. Questo ultimo incontro ha avuto per tema “Folengo e i tre Ferraresi”. Il Presidente Otello Fabris ha tenuto la dotta orazione sull’argomento e, a conclusione ha intrattenuto i partecipanti illustrando con diapositive le giornate di studi  folenghiani  effettuate a Massa Lubrense e aventi per tema “I Folengo nella Terra delle Sirene”. Questa importantissima manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Internazionale per gli Studi Folenghiani "Amici di Merlin Cocai" e dall’Archeoclub di Massa Lubrense, sostenuta dall’Amministrazione Comunale e appoggiata dal Centro Studi “BartolommeoCapasso” di Sorrento, dalla Pro Loco “Due Golfi”, dall’Associazione “Torca-Crapolla”, dal Servizio Civile Nazionale e dalla Confraternita del SS. Rosario di Sant’Agata, dove è stato ospitato l’evento nel suo oratorio. Si è parlato  dei rapporti dei fratelli Folengo con Massa e, in particolare, con Crapolla, dove i due benedettini hanno trascorso alcuni anni di vita eremitica agli inizi degli anni Trenta del ‘500. Testimone di questo soggiorno è una parte cospicua della loro produzione letteraria, come l’Umanità del Figliuolo di Dio, lo Ianus, il Varium Poema e la redazione Cipadense del Baldus di Teofilo e i Pomiliones di Giambattista. Era presente anche una folta delegazione dell’Associazione Internazionale per gli Studi Folenghiani “Amici di Merlin Cocai” di Bassano del Grappa guidata dal Presidente Otello Fabris, tra i maggiori studiosi italiani dei fratelli Folengo. Come al solito la conclusione con uno spartito dedicato alla Corte Estense con portate tratte dal C.Messi Sbugo, Banchetti e Composizioni di viavande, Venezia 1557. Dopo il lauto banchetto un brindisi conviviale con l’arrivederci a settembre per l’inizio della XXVIII^ Rassegna.


19-06-2018 Leggi

I FOLENGO NELLA TERRA DELLE SIRENE - macaronicorum collegium - amici di merlin cocai


19-06-2018 Leggi

Convivio 2018 alla Cantina Solive - circolo enogastronomico lombardo la franciacorta

Il Circolo Enogastronomico Lombardo La Franciacorta, domenica 10 giugno, in una soleggiata giornata dal carattere estivo, ha ospitato alla cantina Solive di Erbusco, ben 21 Associazioni e Circoli della F.I.C.E.(Federazione Italiana Circoli Enogastronomici), in totale 150 persone.

All’esterno della cantina è stato allestito un ricco buffet di prodotti del territorio curato da Fiorenzo Tonolini ed altri Soci del circolo franciacortino. Nel contempo, all’interno veniva servito un coffea break curato del personale della cantina.

Gli ospiti si sono poi trasferiti nella Sala convegni per il momento ufficiale della giornata (nella foto del tavolo dei relatori, da sinistra: Paolo Turra - Marco Porzio - Adriano Baffelli - Eligio Costanzi - Patrizia Galli -Gian Mario Bariselli). Il Presidente del Circolo Enogastronomico La Franciacorta, Eligio Costanzi, ha salutato tutti gli ospiti e motivato la scelta Solive, cantina ed agriturismo, per questa 27a edizione di ”Incontro in Franciacorta”, in quanto è un azienda radicata nel territorio franciacortino da oltre un secolo e riassume in sé tre precise caratteristiche :

1) Il legame con Rovato che, come sapete, è la capitale della Franciacorta nonché sede del Circolo Enogastronomico Lombardo La Franciacorta: Solive nasce come azienda agricola dedita dal XIX secolo all’allevamento di bovini e nel corso degli anni ha collezionato innumer