Presso l’Antica Locanda “Al Cappello” di Mel si è conclusa la XXVII^  rassegna  “A Tavola Con Merlin Cocai”. Il filo conduttore della rassegna è stato “Cosa mangiavano e dicevano Ariosto e Folengo quando aprivano la bocca”. Questo ultimo incontro ha avuto per tema “Folengo e i tre Ferraresi”. Il Presidente Otello Fabris ha tenuto la dotta orazione sull’argomento e, a conclusione ha intrattenuto i partecipanti illustrando con diapositive le giornate di studi  folenghiani  effettuate a Massa Lubrense e aventi per tema “I Folengo nella Terra delle Sirene”. Questa importantissima manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Internazionale per gli Studi Folenghiani "Amici di Merlin Cocai" e dall’Archeoclub di Massa Lubrense, sostenuta dall’Amministrazione Comunale e appoggiata dal Centro Studi “BartolommeoCapasso” di Sorrento, dalla Pro Loco “Due Golfi”, dall’Associazione “Torca-Crapolla”, dal Servizio Civile Nazionale e dalla Confraternita del SS. Rosario di Sant’Agata, dove è stato ospitato l’evento nel suo oratorio. Si è parlato  dei rapporti dei fratelli Folengo con Massa e, in particolare, con Crapolla, dove i due benedettini hanno trascorso alcuni anni di vita eremitica agli inizi degli anni Trenta del ‘500. Testimone di questo soggiorno è una parte cospicua della loro produzione letteraria, come l’Umanità del Figliuolo di Dio, lo Ianus, il Varium Poema e la redazione Cipadense del Baldus di Teofilo e i Pomiliones di Giambattista. Era presente anche una folta delegazione dell’Associazione Internazionale per gli Studi Folenghiani “Amici di Merlin Cocai” di Bassano del Grappa guidata dal Presidente Otello Fabris, tra i maggiori studiosi italiani dei fratelli Folengo. Come al solito la conclusione con uno spartito dedicato alla Corte Estense con portate tratte dal C.Messi Sbugo, Banchetti e Composizioni di viavande, Venezia 1557. Dopo il lauto banchetto un brindisi conviviale con l’arrivederci a settembre per l’inizio della XXVIII^ Rassegna.