Anche il meteo ha voluto iscriversi tra coloro che hanno reso piacevole la festa per il 5° Capitolo del Circolo enogastronomico Academio dai cjarsons che si è svolto domenica 14 ottobre, a Forni Avoltri (Ud), in una splendida giornata autunnale che con i suoi colori infuocati ha accolto gli ospiti nella Carnia, regione alpina a ridosso di quella austriaca della Carinzia. L’evento era iniziato sabato, con il benvenuto alle Confraternite ospiti e una serata di allegra convivialità presso l’hotel ‘Al sole’ dove la titolare e consorella Tiziana Romanin ha saputo catturare gli ospiti con i suoi piatti tipici e con la sua consueta simpatia. Continuando nella tradizione, prevista dallo statuto, l’Academio individua, anno dopo anno, un sito artistico, culturale o storico in una località del territorio carnico per permettere agli ospiti di apprezzarne gli aspetti più significativi. L’obiettivo perseguito, insomma, è di coniugare le realtà della tradizione gastronomica con il contesto geografico e sociale che meglio spiega la natura e la tipicità della gastronomia di questo lembo delle Alpi orientali italiane. Per il 5° Capitolo era stato scelto Socchieve, una località carnica della valle del Tagliamento che ospita la chiesetta di San Martino, conosciuta, soprattutto, per gli splendidi affreschi quattrocenteschi di Gianfrancesco da Tolmezzo. Qui gli ospiti hanno potuto godere dell’accompagnamento guidato della storica dell’arte, dottoressa Nadia Danelon, originaria del luogo e profonda conoscitrice e studiosa di questo gioiello dell’arte rinascimentale.
E’ seguito il trasferimento a Lauco, località situata su un altopiano a pochi chilometri di distanza dove c’è stata la tradizionale ‘chiama’ delle Confraternite ospiti e lo scambio dei doni. Ad accogliere i partecipanti presso l’antica Casa del Popolo c’era il sindaco, Alcide Della Negra, che ha espresso il suo compiacimento per le iniziative lungimiranti dell’Academio dai cjarsons. Iniziative che permettono di svelare e valorizzare luoghi geograficamente periferici, ma ricchi di storia e di cultura. Il convivio si è tenuto presso il ristorante La frasca verde di Lauco. Qui gli ospiti hanno potuto assaporare i piatti della tradizione carnica secondo le varianti del luogo. Unanime l’apprezzamento per la particolare cura del servizio non meno che per l’eccellenza dei piatti proposti. FOTO 1
Chiesa di San Martino il Gran Maestro della “Academio dai cjarsons” Tullio Ceconi e la storica dell’arte Nadia Danelon FOTO 2
Confratelli ospiti all’esterno della chiesa di San Martino FOTO 3
Accoglienza presso la Casa del popolo di Lauco.
E’ seguito il trasferimento a Lauco, località situata su un altopiano a pochi chilometri di distanza dove c’è stata la tradizionale ‘chiama’ delle Confraternite ospiti e lo scambio dei doni. Ad accogliere i partecipanti presso l’antica Casa del Popolo c’era il sindaco, Alcide Della Negra, che ha espresso il suo compiacimento per le iniziative lungimiranti dell’Academio dai cjarsons. Iniziative che permettono di svelare e valorizzare luoghi geograficamente periferici, ma ricchi di storia e di cultura. Il convivio si è tenuto presso il ristorante La frasca verde di Lauco. Qui gli ospiti hanno potuto assaporare i piatti della tradizione carnica secondo le varianti del luogo. Unanime l’apprezzamento per la particolare cura del servizio non meno che per l’eccellenza dei piatti proposti. FOTO 1
Chiesa di San Martino il Gran Maestro della “Academio dai cjarsons” Tullio Ceconi e la storica dell’arte Nadia Danelon FOTO 2
Confratelli ospiti all’esterno della chiesa di San Martino FOTO 3
Accoglienza presso la Casa del popolo di Lauco.