Dopo  la  parentesi  parmense  per  il  37°  Raduno  Nazionale  delle  Confraternite Enogastronomiche, un evento che ha permesso a gruppi di tante regioni di incontrarsi, scambiarsi esperienze e ricette riprendiamo la nostra attività istituzionale. Il tema della conviviale di novembre, si è ispirato agli eventi che,  dal  2014  al  2018,  sono  stati  organizzati  in tutta  Italia  in  occasione  del  Centenario  della Prima  Guerra  Mondiale,  quali  momenti  non  di festeggiamenti  ma  di  memoria  e  conoscenza. 
Sabato  10  novembre,  vigilia  dell’anniversario della firma dell’armistizio di Compiègne che pose fine a quegli anni tragici ci siamo intrattenuti sul rapporto  tra  alimentazione  e  guerra. 
Il  menù selezionato  ci  ha  portato  a  scoprire  le  pietanze preparate dai cuochi dei reggimenti, nelle cucine da  campo  dislocate  nelle  retrovie  con  piatti  più legati ai prodotti e alle abitudini del nord Italia, che  molti  soldati  del  centro  e  del  sud incontravano  per  la  prima  volta,  e  alimenti  che solo con l’uso militare divennero poi abituali tra la popolazione. Conosceremo quindi le 'riceytte di guerra'.
Per lo sviluppo del tema proposto ci siamo avvalsi del Prof. Enrico Porceddu, appassionato conoscitore degli argomenti legati al periodo bellico, che ci ha illustrato l’importanza dell’alimentazione dei soldati e come le abitudini gastronomiche italiane  siano  state  influenzate  dalla  guerra. 

Le  realizzazioni  gastronomiche  sono  state curate dallo chef Eugenio Moschiano, che già il nostro club ha conosciuto e apprezzato più volte, ospiti del ristorante Il Borgo di Bagnaia.

Le portate, tratte da Ricettari Militari e scritti dei soldati, hanno composto il seguente spartito.
Come antipasto sono stati proposti piatti  che  costituivano  l’alternativa  a  pietanze  più  ricche  non  disponibili,  come  gli 'Smaccafam alla trentina', tortini di ricotta al sugo.
Per i primi piatti la ricetta-base della cucina  di  trincea  e  un  piatto  di  pasta  asciutta  per  le  occasioni  speciali:  la  'minestra battaglia' e le Pappardelle al sugo di coniglio.
Il bollito costituiva quasi l’unico modo di cuocere  la  carne  e  la  bravura  dei  cuochi  di  guerra  consisteva  nel  presentarlo  in  modi diversi, arricchito da contorni gustosi.
Il Manicaretto all’alpina e le Patate Risorgimento. 
Dolci semplici a base di frutta di stagione e razioni di cioccolato completavano il “monte calorie”  previsto  dal  regime  alimentare  dei  soldati  in  trincea,  con  le Castagne al latte bruciato.
In abbinamento Muller Thurgau DOC 2017 – St.  Magdalena  Gries;  Valpolicella-Ripasso  Le  Roselle  DOC  2016  – Cantina  Negrar;  Vernaccia  di  Serrapetrona  DOCG  –  Az.  Alberto Quacquarini.
Per mantenere vigile l’attenzione e ardito il cuore, sono stati  distribuiti  a  fine  pasto:  Caffè,  Cordiale  e  Cioccolato  militare.