Il Fortino Napoleonico sorge sul mare, a ridosso della spiaggia di Portonovo, uno degli angoli più amati e suggestivi della costa adriatica. Unico il panorama che si gode da questa storica struttura del 1810, realizzata per volontà di Napoleone Bonaparte. Negli anni ’60 viene sottoposto ad un importante lavoro di recupero, nel rispetto delle linee architettoniche originali. Trasformato in albergo nel 1969, è giunto ai giorni nostri nel pieno della sua bellezza, continuando a rappresentare un simbolo per la splendida baia di Portonovo.E’ stata proprio questa magica ed esclusiva locationad ospitare un evento che caratterizza gli appuntamenti sociali della “Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana”. Affidare all’estro ed alla buona volontà di alcuni soci la preparazione dello stoccafisso, condividendo le proprie tradizioni familiari, ha consentito agli amanti di questo piatto prelibato di apprezzarne appieno la ricchezza e l’unicità del suo sapore.Un’occasione particolarmente gradita ai soci dell’Accademia, all’insegna dell’amicizia e del piacere di poter condividere, assaporare e commentare il risultato del lavoro dei “cuochi” che si sono generosamente prestati per l’evento. Circa cento ospiti hanno aderito all’invito, accolti in uno dei giardini più esclusivi del Fortino Napoleonico, a ridosso del mare. Profumi salmastri e vista sul golfo hanno fatto da cornice ad una elegante mise en placepreparata con maestria, su sapiente indicazione del maîtredel noto ristorante.Non una competizione, nessuna gara, né vinti né vincitori, ma esclusivamente il piacere di condividere con amici una parte delle proprie tradizioni, dei propri ricordi, del calore di quei sentimenti che la frenesia di questa società tenta, inutilmente, di allontanare. Ad accogliere i graditi ospiti, un cocktail di benvenuto, in grado di accompagnare nel migliore dei modi la magica atmosfera del tramonto. “BiancoNero”, delicatissimo moscato con eleganti profumi di yellow rose, proposto dalla cantina Moroder, ha accompagnato sfiziosi antipasti fritti, a prova dei palati più esigenti. Quindi, un risotto Carnaroli stagionato 22 mesi, ai gamberi, zenzero e profumo di lime, di estrema eleganza e carattere, piatto ampiamente apprezzato dai commensali, che ne hanno scoperto l’attrattiva amplificata da un superbo Verdicchio dei Castelli di Jesi classico “Terre Cortesi”, prodotto dalla Azienda Vinicola Moncaro, un mustdel nostro territorio, apprezzato ben oltre i confini delle Marche.A seguire, il momento cloudella serata. Cinque stoccafissi preparati da altrettanti soci dell’Accademia. Come già detto, nessuna competizione fra i tavoli, ma solo il piacere di proporre – ciascuno con la propria ricetta – un antico piatto della tradizione cittadina, ormai conosciuto ed affermato in tutta la Nazione.Dicevamo cinque cuochi disposti a mettersi alla prova ed a sottoporsi ai giudizi dei presenti, tutti particolarmente esperti ed amanti del piatto protagonista della serata e, giustamente, esigenti.Ben riconoscibili per aver indossato i prescritti grembiuli da cuoco forniti dall’Hotel Fortino Napoleonico, i nostri amici hanno accompagnato e servito agli ospiti il prodotto del loro lavoro, oltre 20 chili di stoccafisso della migliore qualità, preparato con la perizia e l’amore che questo piatto richiede, per poter essere apprezzato in tutto il suo valore.Ai fornelli, non potevano mancare il Presidente dell’Accademia, Pericle Truja, e la Vice Presidentessa Paola Bellini, unitamente ai componenti del Consiglio Direttivo Cassandra Mengarelli e Giandomenico Papa. La cinquina vedeva la partecipazione di un nuovo socio, Andrea Pistoli, d’ufficio iscritto nella categoria dei “giovani”.Unanime il giudizio positivo espresso dai presenti nei confronti di tutti i piatti proposti, circostanza che ha gratificato il lavoro dei cuochi e, soprattutto, dell’intera Accademia, molto legata a questa manifestazione.Lo stoccafisso è stato accompagnato, per questa occasione, da un’altro piatto fondamentale della tradizione cittadina, le crocette all’anconetana, magistralmente preparate dal socio Arvedo Masini. Una squisitezza marinara, proposta nel pieno rispetto della tradizione, a sigillo di una serata veramente indimenticabile.La cena non poteva trascurare una nota di dolcezza, colmata magistralmente da una Bavarese al Verdicchio brut, frutti di bosco e biscotto morbido al pistacchio.Una cena di tale valore, consumata in un luogo magico e suggestivo alle pendici del Conero, non poteva non prevedere un momento musicale, per suggellare il sentimento di amicizia e di condivisione che caratterizza il comune sentire dei soci dell’Accademia e dei loro graditi ospiti.L’occasione è stata fornita da un nuovo socio dell’Accademia, stimato professionista e cantautore per passione, l’avvocato Gianni Marasca. Accompagnato da uno storico musicista anconetano, Pino Gulizia, Marasca ha presentato una serie di brani classici del repertorio degli anni ’60 e ’70, concludendo la serata con alcune canzoni da lui composte ed interpretate in maniera coinvolgente.Una serata di particolare glamourche verrà certamente riproposta l’anno prossimo, nella migliore tradizione dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana.