La Tavola di Mozia ha accettato l'invito del grande Chef Peppe Giuffrè, in rappresentanza della Confraternita Panormita Enohobby, che nel novero delle sue visite enoculturali in giro per l'Europa, ha scelto Marsala per una visita al nostro territorio.

Il gruppone, ben nutrito nelle sue fila, è arrivato in prima mattinata, per una colazione culturale e entrando attraverso l'arco di Porta Nuova si è fermato nello storico seicentesco Palazzi Fici, dove fra gli antichi archi barocchi e le imponenti colonne del vestibolo hanno gustato il tipico pane fritto con lo zucchero, i mustazzoli e un buon caffè, preludio del percorso che attraverso le curiosità e i racconti storici dello Scrivano Piero Pellegrino han portato al Convento del Carmine, meraviglioso e interessante nel suo percorso espositivo, con la mostra dell'artista Consagra, che ha affascinato non poco i presenti, grazie anche all'appassionata presentazione di Gianna Panicola, dell'Ente Mostra Pittura della Pinacoteca di Marsala, che ci ha gentilmente ospitati.

Da lì alle Cantine Fina il passo è breve e ci siam trovati immersi in una splendida realtà locale, creata in pochi anni grazie alla magia di Bruno Fina, che insieme alla sua famiglia ha seguito il cuore e l'istinto, dando vita a una realtà importante del nostro territorio, che con i suoi nettari profuma le tavole degli intenditori.

Un giro veloce della cantina, guidati dall'anfitrione Marco Fina e con gli occhi colmi di un paesaggio splendido che va da Monte Cofano a Erice, alle Egadi fino a Capo Boeo di Marsala siam saliti sulla terrazza coperta, dove una tavolata elegante e floreale ha ospitato una quarantina di fratelli, pronti a vivere un'esperienza prandiale molto particolare.

Il pranzo è stato vissuto attraverso un percorso originale, con il cuciniere Peppe Giuffrè che insieme all'Archichef Vittorio Mirto ha letto le architetture siciliane trasponendole sui piatti con maestria e fantasia.

Si è cominciato con tre arancine dai gusti originali in zuppa di cardoncelli, rivisitazione culinaria delle tre cupole della Martorana di Palermo. Le squisite busiate trapanesi in morbido e croccante ricordavano le colonne attorcigliate di Maria Santissima dell'Annunziata di Palazzolo Acreide. A seguire, una delicata lampuga su rosse patate al nero d'Avola ci han fatto passeggiare sul selciato usticese di Federico II. Dulcis in fundo le squisite cassatelle e i cappiddruzzi, magistralmente preparati dall'”Associazione delle cassatelle di Custonaci”, che nelle forme facevano intravedere i tipici dammusi di Pantelleria.

La parata culinaria trionfale si è conclusa con le colonne distrutte del tempio G di Selinunte, che si sono materializzate nei piatti con un ficodindia reso nobile da una colata di cioccolato, una spuma di panna e l'immancabile tocco finale di Peppe Giuffrè, che con l'ormai celebre ciliegina ha suggellato un pranzo principesco e divertente, reso indimenticabile dai superbi vini Fina, che dal Kebrilla al Caro Maestro, al Taif e al trionfale

El Aziz ha regalato una giornata indimenticabile, un pranzo unico, raccontato -pietanza dopo pietanza- dal fantastico trio Giuffrè-Fina-Mirto.

Scambio di doni fra i Fratelli della Costa e la Confraternita Enohobby, guidata da Rozen Cancilla, tanta simpatia reciproca e la certezza di rivederci presto, per poter vivere insieme le sublimi esperienze che la natura del nostro territorio ci regala.