Il presidente Sortino tra i fumi ed i profumidella cucina
Dopo quasi due anni dall'ultima conviviale presso la propria sede (gli ultimi incontri, causa pandemia, si erano dovuti svolgere per forza di cose presso locali pubblici), la Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea è ritornata alle sue "tradizionali" cucine per un convivio che si è svolto, in sede, all'insegna del ritrovarsi in una atmosfera di festosa allegria, complice anche il profumo delle portate che il presidente Saro Sortino ed un manipolo di Soci (Maria Grazia Iacono, Franco Tidona, Carmelo Iacono, Salvatore Pino, Luciano Criscione e Gianni Leggio) avevano preparato per tutti.Prendendo la parola per un breve saluto il Presidente ha ripercorso questi ultimi due anni mettendo in rilievo come, pur tra mille difficoltà,non sia mai venuto meno lo spirito associativo dei Confratelli che, anzi, si è dimostrato più vivo che mai nel comune desiderio di riprendere appieno i compiti di salvaguardia e diffusione delle tradizioni eno-gastronomiche del territorio che fin dal suo sorgere la Confraternita si è dati e che trovano nelle conviviali un momento riassuntivo dei risultati delle accurate ricerche che l'Associazione va svolgendo in ottemperanza ai suoi fini istituzionali, riscoprendo e ri proponendo ricette della cucina nobile e popolare degli Iblei in parte già quasi dimenticate e riportate in buon numero nel ricettario di recente pubblicato a cura del socio Giovanni Berretta.E' seguito il pranzo, apprezzato dalla totalità dei convenuti, che ha visto serviti carciofi ripieni, fave " a' trappitara', ravioli di ricotta nelle versioni dolce e salata, al sugo di maiale nero, coniglio " a' stimpirata" , " cuddureddi" cotte nel mosto, e castagne
Dopo quasi due anni dall'ultima conviviale presso la propria sede (gli ultimi incontri, causa pandemia, si erano dovuti svolgere per forza di cose presso locali pubblici), la Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea è ritornata alle sue "tradizionali" cucine per un convivio che si è svolto, in sede, all'insegna del ritrovarsi in una atmosfera di festosa allegria, complice anche il profumo delle portate che il presidente Saro Sortino ed un manipolo di Soci (Maria Grazia Iacono, Franco Tidona, Carmelo Iacono, Salvatore Pino, Luciano Criscione e Gianni Leggio) avevano preparato per tutti.Prendendo la parola per un breve saluto il Presidente ha ripercorso questi ultimi due anni mettendo in rilievo come, pur tra mille difficoltà,non sia mai venuto meno lo spirito associativo dei Confratelli che, anzi, si è dimostrato più vivo che mai nel comune desiderio di riprendere appieno i compiti di salvaguardia e diffusione delle tradizioni eno-gastronomiche del territorio che fin dal suo sorgere la Confraternita si è dati e che trovano nelle conviviali un momento riassuntivo dei risultati delle accurate ricerche che l'Associazione va svolgendo in ottemperanza ai suoi fini istituzionali, riscoprendo e ri proponendo ricette della cucina nobile e popolare degli Iblei in parte già quasi dimenticate e riportate in buon numero nel ricettario di recente pubblicato a cura del socio Giovanni Berretta.E' seguito il pranzo, apprezzato dalla totalità dei convenuti, che ha visto serviti carciofi ripieni, fave " a' trappitara', ravioli di ricotta nelle versioni dolce e salata, al sugo di maiale nero, coniglio " a' stimpirata" , " cuddureddi" cotte nel mosto, e castagne