CONTATTI
Sede Ufficiale: c/o VERONAFIERE
Viale del Lavoro 8 – Verona
Sede Operativa: Via Grimaldi 3 – 28100 Novara
E-mail: presidente@confraternitefice.it
Telefono: 333 7909361
31028 VAZZOLA (TREVISO) – VENETO
STORIA DELLA CONRATERNITA DEL RABOSO PIAVE
Siamo nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso e su lodevole iniziativa di alcune persone, cui era caro il ricordo del vino Raboso, vennero organizzati incontri e manifestazioni, per salvare e valorizzare il vitigno più antico prodotto nelle terre del Piave, tra Conegliano, Motta di Livenza, San Donà di Piave e Roncade, che si trovava in una fase di quasi abbandono. A loro si unirono in breve altre persone, vignaioli e appassionati, desiderosi di contribuire a rilanciare il vino Raboso del Piave, ci furono anche contatti con le autorità sia locali che provinciali e, chiarite bene le idee sugli obiettivi da raggiungere, queste persone decisero di dar vita a un’associazione, quindi stesero uno Statuto e il 27 dicembre 1996 fu fondata la “Confraternita del Raboso Piave”, stabilendo che la sede ufficiale fosse nel Comune di Vazzola in provincia di Treviso.
Il primo serio passo sulla strada del rilancio di questo nobile vino trevigiano era stato compiuto, perché sulla necessità di non più estirpare i vigneti di Raboso, semmai piantarne di nuovi, c’era un crescente seppur ancora timido consenso. La Confraternita nasceva dunque per promuovere la conoscenza del vitigno e del vino Raboso Piave, dopo che era stato trascurato per decenni e quasi escluso da tutti i ristoranti del territorio e da molte tavole famigliari. La conoscenza del vitigno e del vino era, per i fondatori della Confraternita, fondamentale, per poter conservarli, coltivarli nel modo più adatto, produrre un vino che ne esaltasse le caratteristiche e fosse nel contempo gradevole e adatto ad accompagnare i piatti forti non solo locali, ma anche di altre cucine, italiane e internazionali. I fondatori della Confraternita erano convinti che fosse possibile valorizzare e promuovere a livello internazionale il Raboso Piave, se, correttamente preparato secondo criteri moderni, fosse in grado di rispondere alle richieste dei consumatori, e di raccontare la terra e gli uomini che lo producevano.
IL RABOSO PIAVE DOC – Caratteristiche e peculiarità
Il Raboso Piave ha germoglio di colore verde biancastro. Il tralcio erbaceo è a sezione circolare ed è di colore verde con riflessi dorati e talvolta bronzati. La foglia è spessa, di dimensioni medie o medio grandi, di forma pentagonale con tre lobi. Il lobo terminale è sempre sviluppato e un po’ lanceolato. Il colore della pagina superiore è verde scuro, opaco, mentre la pagina inferiore si presenta grigio verde chiaro. Il picciolo è corto, sottile e di colore verde rosato. Il grappolo è di grandezza media o grande, compatto, di forma cilindrico piramidale, a volte alato. Il peduncolo è corto e legnoso. L’acino di media grandezza e di forma sferoidale, è di colore molto scuro, blu nero; la buccia è molto pruinosa, spessa, coriacea. La polpa, un po’ consistente, ha sapore acido e astringente. I vinaccioli, in numero di due o tre per acino, sono di media grandezza. È un vitigno vigoroso, tanto da dare il meglio di sé se coltivato con forme di allevamento espanso, come un tempo l’alberata e successivamente il sistema a raggi. La sua produttività, se messo in condizione di sfogare la propria vigoria, è abbondante e costante. La vinificazione ottimale richiede una adeguata macerazione nelle bucce: in tal modo si ottiene un vino di ottimo corpo, aspro e tannico da giovane, molto adatto all’invecchiamento. Lasciato maturare in botti di legno, acquista col tempo un bel colore rosso rubino carico, con riflessi granati, uno splendido bouquet ampio e pieno che ricorda le violette di campo e anche, marcatamente, il profumo di marasca. Ha sapore secco, austero, sapido, lievemente acidulo, pienamente appagante. Il Raboso Piave, raggiunta la sua piena maturità, è uno dei grandi vini rossi italiani, ottimo con la cacciagione di pelo e di piuma, le carni rosse, le grigliate e i formaggi molto invecchiati. È pure un eccellente vino da meditazione, compagno ideale delle lunghe sere invernali fra amici. Va servito in calici importanti, alla temperatura di 18-22 gradi.
LA CERIMONIA DI INTRONIZZAZIONE E PALUDAMENTA
Il candidato all’intronizzazione viene presentato ai convenuti dal proprio padrino e vestito con i paludamenti della Confraternita.
Il Gran Maestro chiamandolo per nome lo interpella chiedendo:
“Quale sarà il vino che non dovrà mai mancare nella tua cantina?”
“Il Raboso Piave!” esclama il candidato.
“Quale vino presenterai agli amici nelle occasioni più importanti?”
“Il Raboso Piave!” risponde
Di quale vino ti farai ambasciatore nei tuoi viaggi per il mondo?
“Il Raboso Piave!” esclama
A questo punto il Gran Maestro, appoggiando la spada sulle spalle del candidato, lo nomina Cavaliere del Raboso Piave.
Il neo Confratello suggella la nomina bevendo una coppa di Raboso sostenuto dall’applauso di benvenuto di tutti i presenti.
LOGO
Il logo della “Confraternita” è costituito da uno stemma di forma circolare raffigurante al suo interno un leone alato che abbraccia: alla sua sinistra una stilizzazione del camino di palazzo Tiepolo, sede del comune di Vazzola, e alla sua destra un tralcio di vitigno Raboso. Sullo sfondo è inserito in posizione trasversa una banda raffigurante i sassi del Piave. Sulla corona è inserita la scritta: Confraternita del Raboso Piave.
enol.barbieri@gmail.com
Cell. 335 8319903
Via C. Battisti 29 – 31028 Vazzola (Treviso)
info@confraternitadelrabosopiave.it
www.confraternitadelrabosopiave.it
maccarigianni@libero.it
Cell. 348 9044275
ongaro.angelo@hotmail.com
Cell. 340 9282861