Articolo realizzato da Walter Cricrì
Agronomo – Direzione INAP
Il Pane, con la sua semplice universalità, è il vero biglietto da visita di ogni territorio. Nonostante l’infinita varietà di forme, ingredienti e sapori, ha sempre portato con sé, a differenza di tutti gli altri alimenti e pietanze, un nome universale, essenziale e al contempo identitario: “Pane”.
Breve e diretto, questo termine attraversa l’Italia in epoche, culture e dialetti, mantenendo intatta la sua forza simbolica e il suo valore identitario, quale vero e proprio Patrimonio Culturale.
Il pane: sempre e solo “pane”
Questa semplicità terminologica è il riflesso di una profondità culturale: mentre altri alimenti assumono denominazioni specifiche, legate a ricette o luoghi, il Pane è rimasto semplicemente Pane, ovunque e per tutti. Dai forni rurali delle nostre Alpi alle campagne calabresi, dalle coste delle nostre isole ai borghi dell’entroterra, anche per le forme cerimoniali delle feste popolari, il nome non è mai cambiato.
Persino nei dialetti, il Pane conserva la sua radice. Una costante linguistica che sottolinea il carattere essenziale e universale del Pane. Le forme e i sapori cambiano, ma il nome resta unico, quasi sacro; simbolo di ciò che è primario, necessario e quotidiano.
La carta d’identità del pane: l’importanza dell’analisi sensoriale
Oggi, anche per necessità comunicative e di conoscenza, per dare voce a ogni tipicità territoriale, diventa fondamentale l’apporto dell’analisi sensoriale, strumento capace di creare una vera “Carta d’Identità” del Pane, completa dei suoi connotati, della sua residenza, paternità e dei suoi “segni particolari”, distintivi e unici.
Attraverso la degustazione e la definizione del profilo sensoriale, il Pane rivela le tracce del territorio: la qualità dei grani, il metodo di lievitazione, il profumo del forno, il carattere della crosta e l’anima della mollica.
L’operato dell’Inap: metodo e valorizzazione
Un ruolo cruciale in questo percorso è svolto dall’INAP (Istituto Nazionale Assaggiatori di Pani), che, con il suo Metodo INAP©, si dedica alla formazione di Assaggiatori Esperti e alla promozione della cultura del Pane.
L’INAP non solo identifica e valorizza le tipicità territoriali attraverso l’Analisi Sensoriale, ma contribuisce anche a costruire la “Carta d’Identità” di ogni Pane, fornendo strumenti per raccontarne l’anima e le peculiarità. Con il suo operato, l’INAP promuove un sapere che va oltre il gusto, trasformando ogni assaggio in un racconto e ogni Pane in un testimone del territorio da cui proviene.
Le confraternite enogastronomiche e la FICE: custodi delle tradizioni
Nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico, esiste un’opportunità straordinaria per le Confraternite Enogastronomiche Italiane, riunite sotto l’egida della Federazione Italiana Circoli Enogastronomici (FICE), di rafforzare il proprio ruolo nella tutela e promozione delle tradizioni culinarie locali. Queste confraternite, attraverso iniziative mirate e una strategia condivisa, potrebbero diventare ancora di più il punto di riferimento per la valorizzazione del Pane e delle altre produzioni tipiche, contribuendo alla loro salvaguardia e diffusione.
Sfruttando la loro capillare presenza sul territorio, le confraternite potrebbero intensificare il loro impegno per la promozione dei prodotti locali, “utilizzando” il Pane come strategica leva di promozione, considerandolo un simbolo identitario di inestimabile valore. In ogni regione, e spesso in ogni singolo comune, esistono varietà di Pane strettamente legate alla storia, alla cultura e alle condizioni ambientali specifiche.
Attraverso nuovi progetti di ricerca, eventi e manifestazioni, le confraternite avrebbero la possibilità di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di conservare e promuovere queste tipicità, con un approccio innovativo e coinvolgente.
Un’opportunità concreta è rappresentata dall’applicazione del concetto del “Biglietto da Visita” per raccontare e certificare ogni tipicità, utilizzando strumenti come l’analisi sensoriale e la Carta d’Identità del Pane. Questa strategia non solo permetterebbe di valorizzare ulteriormente le produzioni locali, ma anche di rafforzare il legame tra territorio, tradizione e innovazione, rendendo il Pane un ambasciatore culturale e gastronomico unico: legare il Pane al Companatico.
Le Confraternite, con le loro attività e iniziative, rappresentano un baluardo nella tutela delle tradizioni culinarie locali, contribuendo a mantenere vive usanze e rituali legati al cibo.
Attraverso la loro capillare presenza sul territorio, le Confraternite operano per valorizzare e preservare i prodotti locali, e il Pane, che costituisce un simbolo identitario di inestimabile valore, in ogni regione e, spesso, in ogni singolo comune, si distingue per varietà e diversità strettamente legate alla storia, alla cultura e alle condizioni ambientali specifiche.
Le Confraternite, con le loro ricerche, eventi e manifestazioni, contribuiscono a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di conservare e promuovere queste tipicità.
Tuttavia, molte di queste tradizioni rischiano l’estinzione a causa della modernizzazione e della perdita di interesse verso le pratiche tradizionali.
Pani di grande formato, un tempo diffusi in varie regioni, stanno scomparendo, portando con sé un pezzo della storia e dell’identità locale.
In questo contesto, le Confraternite enogastronomiche, grazie alla loro opera di salvaguardia e promozione, possono svolgere un ruolo fondamentale nel proteggere il valore culturale e sociale del Pane Artigianale.
Utilizzare il concetto del “Biglietto da Visita” per presentare e raccontare ogni tipicità, attraverso l’analisi sensoriale e la Carta d’Identità del Pane, rappresenta un’opportunità unica per valorizzare le produzioni locali e rafforzare il legame tra territorio, tradizione e innovazione.
Il pane, testimone silenzioso e universale
Ogni Pane è una storia vivente, e raccontarlo significa offrire il suo “biglietto da visita” al mondo: un messaggio semplice, ma ricco di identità e memoria.
Valorizzare il Pane non è solo proteggere una tradizione, è saperla raccontare attraverso i suoi caratteri unici e irripetibili, con il sostegno di strumenti come l’analisi sensoriale e l’esperienza dell’INAP, e con il supporto delle Confraternite enogastronomiche riunite nella FICE.
Solo così ogni boccone di Pane potrà continuare a raccontare la sua storia e a mantenere vivo il legame con il territorio.