CONFRATERNITA DEL VINO E DELLA PANISSA – 1973

Un giovane dottore in Enologia al primo anno di insegnamento all’Istituto Tecnico Agrario Statale di Vercelli, il prof. Giuseppe Sicheri, durante un incontro conviviale tra allievi e insegnanti al termine dell’anno scolastico 1972-73 davanti ad una squisita panissa lancia ai presenti un’idea:” Perché non fondiamo una Confraternita Enogastronomica che conservi la conoscenza del vino e del riso acquisita sui banchi di scuola e celebri il piatto caratterizzante il territorio vercellese: la panissa?”

Tutti i presenti aderirono all’iniziativa e dopo vari incontri, nella terza domenica di novembre del 1973 venne fondata la Confraternita del Vino e della Panissa di Vercelli.

Si scelse la terza domenica di novembre anche per celebrare il Capitolo Conviviale annuale perché con l’11 novembre si celebra la fine dell’Annata Agraria e nelle due settimane seguenti si stilano i rendiconti e i programmi per l’annata agraria successiva, si ha tempo per ritrovarsi attorno al tavolo per celebrare la conclusione della raccolta del riso dai campi.

Venne nominato Gran Maestro con votazione unanime il prof. Giuseppe Sicheri, carica che conservò ininterrottamente per 44 anni dal 1973 al 3 novembre 2017, giorno della sua morte.

Attualmente il Consiglio Reggitore è costituito da:

Gran Maestro: Daniele Imerone

Segretaria: Gabutti Carla

Cerimoniere: Sacco Davide

Consigliere: Laura Capellino

Consigliere: Giardino Patrizia

I paludamenti sociali, tipici degli agricoltori vercellesi nel periodo autunno-invernale, sono costituiti da:

un cappello tipo Borsalino nero con fascia grigia a falda larga;

un mantello nero in panno con bordi gialli a sinistra e rossi a destra (il giallo e il rosso sono i colori dell’ITAS di Vercelli);

un medaglione circolare del diametro di 6 cm. appeso al collo con un cordoncino intrecciato giallo e rosso, con la scritta perimetrale “Confraternita del Vino e della Panissa – Vercelli” ed al centro uno scudo diviso diametralmente a metà, a sinistra con fondo giallo e un calice di vino rosso, a destra un fondo rosso con un piatto di panissa.

SPIEGAZIONE DELLE REGOLE DI INTRONIZZAZIONE

Il Perito Agrario che desideri diventare confratello, deve essere presentato da due cavalieri padrini.

Gli aspiranti cavalieri non in possesso del titolo di Perito Agrario possono essere intronizzati previo esame di verifica della competenza inerente il vino e la panissa. Può essere intronizzato “Confratello Ad Honorem” chi acquisisce meriti nel campo enologico o della panissa.

Il cerimoniale di intronizzazione è effettuato durante il Capitolo Conviviale Annuale dal Gran Maestro, che segna una croce sulla fronte del neo-confratello con l’angolo di un tovagliolo bianco intinto nel vino rosso proferendo la frase “Sii sempre sincero come questo vino” e in seguito sparge qualche chicco di riso sul capo pronunciando “Sii sempre generoso come questo riso”.

Il Gran Maestro appoggia un tralcio di vite sulla spalla nel neo-confratello e conclude il rito con la frase “Per l’autorità conferitami da questa Confraternita ti nomino Cavaliere della Confraternita del Vino e della Panissa di Vercelli”.

RICETTA DELLA PANISSA VERCELLESE (DOSI PER 4 PERSONE)

300 g. di riso varietà Carnaroli o Baldo

200 g. di fagioli secchi di Saluggia o Villata

1 salame sotto grasso (salam d’la duja)

50 g. di lardo

50 g. di cotica di maiale

1 cipolla grossa

Ammollare i fagioli secchi in acqua per almeno 12 ore.

Far bollire per almeno un’ora i fagioli in modo da ottenere almeno 1 litro di brodo.

Preparare un soffritto con trito di lardo, cotica, la cipolla tagliata a fette sottili e il salame sotto grasso finemente sbriciolato. Quando la cipolla sarà imbiondita aggiungere il riso e i fagioli e coprire con il necessario brodo dei fagioli.

Terminare la cottura fino ai 20-22 minuti a seconda della varietà di riso utilizzata e i desideri di ottenere risotto al dente o ben cotto.